HÄMÄRÄ – “Ivory Tower”
(Wormholedeath Records) Tornano sulle scene gli statunitensi Hämärä, dopo ben sette anni dal’ esordio discografico, lEP “Broken”. (altro…)
(Wormholedeath Records) Tornano sulle scene gli statunitensi Hämärä, dopo ben sette anni dal’ esordio discografico, lEP “Broken”. (altro…)
(Atomic Fire Records) Dall’EP “Drive” (qui) con la nuova etichetta, ecco che i finlandesi 69 Eyes mettono insieme un nuovo album il quale, come prevedibile… è una dannata bomba! Non bastava il pacchetto di singoli pazzeschi di “Drive”, ovvero la stessa title track, l’irresistibile “California” o la diabolica “Call Me Snake”… ora l’album -oltre a contenere quei tre pezzi- aggiunge la nuova title track, ovvero un brano diabolicamente seducente, oscuramente decadente e romantico; ma non basta: (altro…)
(Livewire / Cargo Records) Dobbiamo avere la forza di affrontare questa terribile realtà: ne sono rimasti solo quattro, dannazione. Un batterista ci ha militato per un battito di ciglia (Elvis); un’altro ci ha registrato tre dischi ed è stato l’ultimo bassista prima della fine; poi sono rimasti due batteristi: (altro…)
(InsideOutMusic / Sony) L’anno scorso la band di Ian Anderson tornò con un nuovo album, “The Zealot Gene” (recensione qui), il primo dopo quasi vent’anni. Un ritorno quindi, una nuova vena creativa di Ian che tendeva ad essere un po’ meno prog del solito, puntando verso una direzione dal sentore folk. (altro…)
(Blackened Recordings) I Metallica sono uno dei pochi gruppi in cui ci si può risparmiare l’incipit da recensione classica contenente un breve ma nostalgico excursus storico che ne ripercorre a sommi capi la carriera. I Metallica sono i Metallica, con tutti i loro pregio e difetti. E se hanno fatto una quantità di soldi oscenamente alta grazie a MTV, poco importa. Lor possono, gli altri no. (altro…)
(Scarlet Records) I Rhapsody hanno fatto letteralmente scuola a centinaia di gruppi, con uno stile inconfondibile e, ad oggi, ancora inimitabile ed ineguagliato. Gli Evermore sono un gruppo di persone che, evidentemente, in camera teneva i santini di Staropoli e Turilli. (altro…)
(Century Media Records) Tutto nasce dal collettivo belga Church Of Ra che comprende musicisti di diverse band, tra le quali Amenra, Oathbreaker, The Black Heart Rebellion, Pieces Of Quiet ed altre ancora. Alcuni musicisti di questa costellazione di band nel 2021 danno vita a al progetto (altro…)
(autoproduzione) Abile chitarrista Avi Rosenfeld, collaboratore di diversi musicisti, nonché autore di tanta, tantissima musica QUI disponibile. Rosenfeld è influenzato da Ritchie Blackmore, ex Deep Purple e uno dei più grandi chitarristi della storia del rock, e dunque il suo creare è anche direttamente collegato a cose (altro…)
(Nordvis Produktion) Un solo maestoso brano, oltre venti minuti di magia per questa ennesima opera di Nachtzeit con il suo progetto Lustre. Molto più tetro e in un certo senso più vicino al black dell’ altro progetto che porta il suo nome, forse per una più alta presenza di linee vocali ben radicate in primo piano e non disperse come urla diaboliche nello sfondo di quel paesaggio incantato che ovviamente è ben presente, impattante, mistico, magico, ipnotico, come da tradizione Lustre. (altro…)
(Nordvis Produktion) Fin dalle prime battute, l’intento del gruppo svedese è piuttosto chiaro: tentare di riportare in auge quel connubio tra black metal e folk che ha portato fortuna ad un sacco di altri gruppi, molti dei quali conterranei ai nostri. (altro…)
(Time To Kill Records) “Hype For Nothing” è un percorso all’interno del quale il gruppo Cani Dei Portici si misura con elementi noise, hardcore, post rock e attraverso composizioni strumentali. Sono sette, la prima è una intro e le successive composizioni si arrampicano su percorsi dinamici. “Break Away” prevede una fase centrale quieta, tra (altro…)
(NoCut Entertainment) I Mono Inc. hanno pubblicato una dozzina di album ad oggi e per quanto sia passato del tempo, la band si forma nel 1998 e pubblica il debut album “Head Under Water” nel 2004, risultano saldi al gothic rock solo occasionalmente traslato nel metal proprio come se fossero ancora agli albori. Martin Engler, cantante, e (altro…)
(Autoproduzione) Prince Of Tears è il musicista che si cela dietro a Blood Of The Prophecy, entità che racchiude nella propria musica atmospheric black metal e dal sound decadente e triste al contempo, vasto nelle sue melodie appunto dimesse e pur tuttavia intrise anche di una certa epica soprattutto quando nei pezzi compaiono blast beat e dunque (altro…)
(Debemur Morti Productions) Davvero notevole questo nuovo EP dei Pestifer, formazione belga attiva dal 2004 e con tre album all’attivo, acclamati da critica e dagli appassionati del death metal più tecnico. (altro…)
(Arising Empire) Un po’ come è successo per il thrash e per il metal classico, le tendenze vanno e vengono, ed ora sembra essere tornato il momento del nu metal, il quale trova nuova linfa grazie ai tedeschi From Fall To Spring, che con questo debutto si candidano ad insidiare il trono che fu di acts quali Linkin Park ed Electric Callboy. (altro…)
(AFM Records) Quarto album per gli svedesi Saint Deamon, a distanza di quattro anni dal precedente “Ghost” (recensione qui), comeback della band dopo dieci anni di silenzio. (altro…)
(Despotz Records) Sempre volutamente anonimi e misteriosi, tornano i danesi Angstskríg, torna dopo un paio d’anni dal debutto (recensione qui) questo duo di metal estremo senza dei veri confini, un metal che saltella senza ritegno tra black, death, blackened, groove e qualsivoglia sotto genere estremo, violento e dissacrante. (altro…)
(Wormholedeath Records) Giungono al secondo album i finlandesi Arched Fire, la cui nascita risale addirittura al 1989, ma solo nel 2021 è stato pubblicato il debutto “Remote Control”. (altro…)
In occasione dell’uscita del nuovo album “”, secondo capitolo della trilogia ” ” prevista il 28 aprile 2023 su AFM Records e già anticipato dai singoli “Rapture”, “The Hanging Tree” e “Bride Of Night”, il gruppo pagan metal italiano per (altro…)
(Metalville Records) La musica di “River Of Diamonds” è stata scritta da Tommy Olsson (Theatre Of Tragedy, Long Night), collega inseparabile collega della cantante (anch’essa ex Theatre Of Tragedy) nella cittadina norvegese di Stravanger. Olsson oltre ad essere l’autore dei pezzi ha anche suonato tutti gli strumenti nell’album. “River Of Diamonds” (altro…)
(Mint Records) Eccoli nuovamente, più forti che mai… con volumi più alti che mai! Riecco questo frizzante duo canadese che fonde le radici nel punk lasciandosi però libero di raggiungere un po’ qualsiasi confine appartenente al rock’n’roll. (altro…)
(Argento Records) Strisciano nel fetido underground olandese da un po’ di tempo, fin dal 2018, passando per il debutto del 2020 (recensione qui) e il successivo “Pelgrimsoord” del 2021. Una one man band che ama l’oscurità ed una forma di genuinità del black, il quale deve destreggiarsi tra ambientazioni decadenti e incedere aggressivi… proprio come rivelano le quattro tracce di questa parentesi artistica, di questo EP. (altro…)
(Art Of Melody Music / Burning Minds Music Group) La Art of Melody non se li fa mai scappare. Sono artisti con quell’impostazione nostalgica anni ’80? Abbracciano l’AOR o il West Coast? Allora finiscono tutti nel roster di questa instancabile etichetta italiana, capace di proporre con impeto e passione tantissimi artisti identificativi, un po’ iconici, sicuramente imperdibili per gli amanti di queste sonorità. (altro…)
(The Sign Records) Sin dalla copertina si capisce cosa possono suonare i Lucifer Star Machine: rock ‘n’ roll duro e puro con temi horrorifici come base. (altro…)
(AJM / Bloodblast) Attivi dal 2006 e con ben altri quattro album alle spalle, i venezuelani Cultura Tres sono riusciti a creare un suono davvero molto peculiare. Trattasi di uno stoner davvero sporco e aggressivo, che in certe tracce, visto l’incedere imparziale della batteria e della chitarra, sembra andare verso il drone o addirittura il djent. (altro…)
(Listenable Records) “Prey” è il primo album della band olandese che vede al suo interno diversi elementi di spicco. Alla voce c’è Marloes Voskuil, voce ed ex bassista degli Izegrim, i chitarristi sono Ramon Ploeg, di Bleeding Gods ed ex Debauchery, e Jeroen Wechgelaer, anche lui in passato negli Izegrim, mentre (altro…)
(Peaceville Records) Dopo otto anni torna la suprema espressività della mente artisticamente perversa di Vicotnikm, il mastermind di questa diabolica creatura, questi norvegesi Dødheimsgard -comunemente chiamati DHG- alla vigilia del loro trentesimo anno di attività. “A Umbra Omega” (recensione qui) fu un capolavoro, l’ennesimo innalzamento di livello per una band che è sempre stata più avanti di tutti coloro che si sono sempre reputati più avanti, quasi il traguardo irraggiungibile -una meta divina- per tutti gli altri mortali. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Sia lodato Bobby ‘Blitz’ Ellsworth. Questo highlander, alla veneranda età di sessantatré anni, sopravvissuto al cancro ed ad un ictus è ancora qui, insieme al suo fido sodale D.D. Verni, a dispensarci l’ennesima lezione di coerenza sonora. (altro…)
(Fireflash Records) Canto del cigno per i thrashers tedeschi Holy Moses, i quali dopo più di quarant’anni di carriera hanno deciso di calare il sipario sulla storica band, non prima però di celebrare l’addio alle scene con questo dodicesimo album. (altro…)
(Century Media) L’album di debutto della band di Philadelphia chiamata Jesus Piece è del 2018 e si intitola “Only Self”, solo nel 2023 e superato dunque l’ostacolo della pandemia, la band riesce a pubblicare un nuovo album che dia continuità a quel retroterra musicale che espone (altro…)
(Autoprodotto) Nuova entità nel folto panorama delle melodic metal band female fronted, sulla scia di nomi pesanti quali Epica, Amaranthe, Delain e Within Temptation. Gli Attractive Chaos nascono l’anno scorso, per mano della vocalist francese Emma Elvaston (Beneath My Sins) ed del virtuoso bassista italiano Pietro Paolo Lunesu (Even Flow, Wonders), i quali chiamano subito, il collega di Emma e chitarrista Clément Botz (Beneath My Sins, per l’appunto, ma anche ospite nei Vivaldi Metal Project), dando vita ad una idea impattante, talentuosa e subito convincete come emerge ascoltando questo EP di debutto, il quale mette in evidenza che non siamo affatto di fronte ad un’altra delle bands sopra citate…. anzi! (altro…)
(Autoproduzione) In nemmeno 23’ Michael Khill pestano cinicamente e con precisione, in sostanza sferrano una mazzata spaventosa, spaziando da un hardcore-crust di base con impennate thrash metal estremamente irruente. Una band di estrazione punk ma molto più arrabbiata, non meno irriverente e più (altro…)
(Heavy Psych Sounds) Ode a Lucifero e al suo grido agghiacciante! Mentre la devota cristianità festeggia la Sanctus Pascha, negli inferi serpeggia questo concentrato di male assoluto, di anticristo ostile e glorioso, questo terzo macigno della occult doom band italiana, la quale persevera nelle tenebre con il suo moniker ispirato all’anno dell’ultima esecuzione di una condanna per stregoneria in Europa, ovvero quella della svizzera Anna Göldi, uccisa tramite decapitazione, tanto per far creativamente piacere al Signore. (altro…)
(Osmose Productions) The Evil ovvero ‘il male’, raffigurato con un’iconografia arcaica sulla copertina di “Seven Acts To Apocalypse”, è uno scorcio ipotetico dell’inferno. “Seven Acts To Apocalypse” è aperto dalla sabbathiana e mortifera “Envy”, la quale segna da subito le caratteristiche sia (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Dopo tre album ed alcuni split, i provenzali Hyrgal arrivano con il primo ed originale EP. La band di Clément Flandrois, ex Svart Crown, dopo l’ultimo album omonimo (recensione qui) uscito l’anno scorso, aggiunge al curriculum questo EP il quale, nonostante la qualità del suono e del digipak, sembra quasi voler esser materiale amatoriale… partendo dalla copertina la quale riassume tutto, quasi volendo essere un flyer concepito per il tape trading. (altro…)