Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
LIV SIN – “KaliYuga”

(Mighty Music) È la terza prova per Liv Jagrell dei Sinister Sin, con questi sui Liv Sin qui rinnovati nella line up che circonda la frontwoman. Energia senza ritegno, esplosività, sonorità impattanti… ed un attitudine molto incazzata: il titolo sembra infatti si rifaccia all’induismo, ai periodi usati da questa religione per indicare le età dell’evoluzione della Terra e, il Kali Yuga, ovvero il quarto periodo, è quello attuale, il nostro, l’età del ferro… un’epoca oscura, piena di conflitti, sferzata da ignoranza spirituale che porta alla superficialità, a valori strettamente materiali… alla definizione del peccato! (altro…)






(Season of Mist) Se “Cosmic World Mother” (
(The Lasting Dose Records) Tedeschi fin nel midollo, i Daevar hanno fatto propri i sapienti insegnamenti di gruppi di culto come i Reverende Bizarre, tributati sin nello stile scelto per la copertina dell’EP.
(autoproduzione) Abbiamo conosciuto gli 



(Caligari Records) Questo trio di Nashville che si fa chiamare Act Of Impalement esibisce un sound massiccio, oscuro quanto ben tagliato dalla produzione. L’intreccio tra riff delle chitarre 




(Everlasting Spew Records) Secondo album per Nothingness, formazione statunitense dedita ad un death metal a cavallo tra la vecchia e la nuova scuola, visto che le maggiori fonti d’ispirazione provengono da acts come Morbid Angel e Gojira.
(Black Tears) Tre album in carriera per questa creatura ligure che sembra nata nella notte. “Enter The Fog” è il terzo album dei Damnation Gallery, Il debut album “Black Stains”, 



(Scarlet Records) Poderoso e arrembante thrash metal/melodic metal quello dei Celestial Wizard, giunti al secondo album in studio, a quattro anni dal precedente album d’esordio “A Sinister Awakening”. La band del 




(Club Inferno Entertainment) Un quartetto romano costituito da voce, chitarra, basso e batteria, e si presenta, dopo un precedente EP, con un album di otto canzoni a metà tra l’hevy metal e l’hard rock, la cui estrazione è di matrice
(Helter Skelter Productions / Regain Records) I Demonio sono un trio italiano che ha il pallino del culto del doom settantiano, quello vagamente acido nei suoni, con distorsioni di cinquant’anni fa, suoni grezzi e Black Sabbath come riferimento. 