Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
FVNERALS – “Let the Earth Be Silent”

(Prophecy Productions) L’umidità e le nebbie inglesi si sono instaurate nella psiche di questi due artisti, la vocalist e bassisa Tiffany Ström e il chitarrista e autore Syd Scarlet. Dal loro incontro dieci anni fa (hanno anche il progetto Myyths, e nel tempo sono stati anche entrambi ospiti nel disco “Groundswells” degli atmospheric sludge metallers inglesi Wren), i due hanno dato vita a vari EP, a vari album (questo è il terzo), si sono poi spostati nell’affascinante Scozia, poi in Belgio ed infine in Germania. (altro…)
(autoproduzione) Il secondo lavoro dei
(Blooddawn Productions / Regain Records) I marziali e valorosi svedesi Arditi pubblicano l’ottavo album di una carriera che ha inizio verso la fine degli anni ’90, nel 1997 per la precisione. L’industrial vissuto con toni marziali, solenni quanto nefasti, sono aspetti che caratterizzano gli Arditi anche attraverso un’iconografia 
(Chaos Records) In questo album come Cadaver Shrine Maurice de Jong, ovvero colui che è noto soprattutto col moniker Gnaw Their Tongues ed altri progetti ancora, è abile a tinteggiare delle atmosfere esageratamente tetre e a tratti anche decadenti. Esistono dei passaggi nei quali l’ambientazione sembra molto prossima
(Century Media Records) A discapito della natura del logo, il gruppo in questione fa hard core, ma quello violento e urlato, molto simile in alcuni aspetti a generi meno canonici del metal, il djent su tutti.
(Les Acteurs De L’Ombre Productions) Battono il ferro finché è caldo i francesi Acod, che si presentano con un EP di tre brani pochi mesi dopo l’uscita del notevole full length “Fourth Reign Over Opacities And Beyond” (
(Black Hill Records) È la prima volta per chi scrive l’ascolto di un intero album del chitarrista originario del Wisconsin Jared James Nichols. Nome interessante e comunque noto nel mondo delle sei corde, soprattutto in quello americano che si distingue per una tecnica ovviamente personale che adotta anche quella del
(Trollzorn) Tedeschi si ma di estrazione svedese nel suonare. Gli Atomwinter sono una graffiante riproposta del death metal di Svezia a cavallo tra fine anni ’80 e primi ’90. A cinque anni dal precedente e terzo album “Catacombs”, i tedeschi ritornano dunque con un death metal vecchio stampo che ruggisce di 






(Pelagic Records) In meno di cinque anni i parigini WuW hanno pubblicato tre album, dei quali i primi due con Prosthetic Records. “L’Orchaostre” consta di cinque pezzi tutti intitolati “Orchaostre” e numerati dall’1 al 5. Affascinante “Orchaostre 1” che svela da subito questo incrocio tra doom, sludge, post metal con 






(Avantgarde Music) A fine 2021 fa la one man band francese capitanata da Antoine Scholtès aveva debuttato con l’imponente “Monolith Of Light” (
(Napalm Records) Sono passati ben sei anni da “Theater of Dimensions” e va ricordato che gli Xandria fanno parte di quell’ampio insieme di band che per via della pandemia hanno dovuto rallentare o bloccare la propria attività. Inoltre ha giocato anche la fine del rapporto con la divina Dianne van Giersbergen, cantante, arrivato 

(Season of Mist Underground Activists) È il secondo album per Roman V e i suoi accoliti, cioè Dina V, voce e moglie di Roman, Ignat P, chitarra e basso, e Alexander P, batterista. Roman è autore, voce, scrive i testi, decide il da farsi. Il primo album “Vi Overlevde”, del 2019 
(Art Gates Records) Nuovo EP per Sheogorath, duo austriaco con la passione comune per i video games, in particolare “The Elder Scrolls” saga in cui troviamo il personaggio che ha dato il nome al progetto.
(Silver Lining Music) Si sente che questo è un album degli Uriah Heep. Quasi c’è da esserne perplessi perché il buon e bravo Mick Box nei tempi d’oro della band non era l’unico autore dei pezzi, sia in fatto di musica che di testi. Box, chitarrista, offre tuttavia un prodotto non privo del marchio di fabbrica della 

