ILLUMINATION – “Worship Death More Than Life” (EP)

(Personal Records) Se nel metal si nomina il Brasile, di sicuro la mente va direttamente agli Angra. Ecco, questi Illumination potrebbero essere considerati degli Angra del black. (altro…)

(Personal Records) Se nel metal si nomina il Brasile, di sicuro la mente va direttamente agli Angra. Ecco, questi Illumination potrebbero essere considerati degli Angra del black. (altro…)
(Vendetta Records) Incredibilmente, questa realtà danese esiste, udite udite, dal lontano 1996, ma solo ora giunge all’album di debutto, dopo una manciata di singoli, rilasciati per altro proprio in questi ultimissimi anni. Non so quanto lunga sia stata la gestazione delle tracce qui proposte, ma certo è che questa formula a due cantanti mi convince e non poco. (altro…)

(Music for the Masses / RTI Mediaset) Frank Caruso, chitarrista coinvolto in Firehouse, Arachness, Vivaldi Metal Project, ritorna con la propria band, fondata col batterista Corrado Ciceri, per un nuovo album nel (altro…)

(Napalm Records) Prima del precedente “Oscillation” (recensione qui) se ne era andato uno dei fondatori della band, Leif Eliasson, lasciando che gli svedesi Oh Hiroshima diventassero un trio. Ora, con il nuovo “Myriad” la storia si ripete, tocca al bassista Simon Axelsson andarsene, lasciando che la band si riduca ad un duo, quello composto da un legame profondo, quello dei fratelli Jakob Hemström e Oskar Nilsson. (altro…)
(Vicisolum Productions) I Defaced sono stati un side project nati come costola dei Darkane nei primi anni del nuovo millennio, ma la loro esistenza è sempre stata reputata abbastanza inutile dal sottoscritto: (altro…)
(Elevate Records) Nuovo album per la band bresciana nel quale offre un’architettura sonora imponente. Lo stile musicale è di stampo prog power metal che a suo modo rimanda a scenari in stile Sonata Arctica. I Chronosfear infondono massicce dosi di melodie cinte (altro…)
(earMUSIC) Il continuare o il ritorno da parte di band che hanno scritto con merito il proprio nome nella storia della musica è un bene. Visto l’andazzo di quello che si pubblica, almeno nel campo delle grosse etichette, dei mercati discografici sostenuti, finanziati e pubblicizzati. La (altro…)
(Time To Kill Records) Dopo l’album del 2009 “Memories from the Abyss” e fino ad oggi anche l’unico, Humator pubblicano finalmente un successore e il cui titolo è “Curse of the Pharaoh”. Intrisi di mitologia egizia quanto di argomenti fantasy, la band crea un (altro…)
(From The Vaults) Danesi, formatisi negli anni ’80 e nei quali pubblicano un paio di demo e uno split con altre quattro band. Nel 2014 i Metal Cross si riformano per suonare dal vivo e sette anni dopo finalmente un full length, il primo. Il (altro…)
(Century Media Records) I suoni, l’elettronica, le profondità dello spazio, sono elementi determinanti nella proposta dei Blood Incantation per questo loro primo lavoro ambient. La (altro…)
(AFM Records) Inizialmente i Serious Black sembravano essere un nuovo caso Masterplan: ex membri di Helloween, Blind Guardian e altre realtà power teutoniche, tutti uniti a spremersi le meningi ed uscire dagli schemi commerciali delle etichette più blasonate, con l’obiettivo di creare un lavoro di qualità. (altro…)

(Inferna Profundus) Il Canada, il freddo, l’underground, il black, le one man band con il batterista, gli inferi, il male, le copertine di bassa qualità. Ma, dannazione, il debutto di Nocturnal Prayer è tutt’altro che raw black metal allo stato puro, quello solitamente caotico e rumoroso, quello cacofonico e soffocante. (altro…)
(Century Media Records) Con questo gruppo abbiamo di fatto un ottimo esempio di death metal teutonico bello epico e potente, anche se stranamente la Century Media, sin da quando ha un contratto con i nostri dal 2017 circa, non sembra avere mai dato così tanta visibilità alla formazione. (altro…)

(Vertigo Records) Per una band che è ha tenuto uno dei tour d’addio ad oltre 40 anni di carriera, per poi ritrattare e continuare senza sosta, celebrando pure il 50° con un altro tour, deve essere veramente dura mollare. Ed infatti la band di Rudolf Schenker non si ferma mai, tanto che “Return to Forever” del 2015 metteva ben in chiaro che lo scorpione voleva ancora mordere, senza sosta, senza pietà. (altro…)
(Massacre Records) La Massacre è una etichetta che difficilmente si smentisce. Ed infatti ci propone del sano thrash vecchia scuola, di quelli incazzosi e tirati, dove i musicisti, evidentemente, ce l’hanno con qualcuno o qualcosa, o magari ce l’hanno con tutti a prescindere. (altro…)
(Soulseller Records) Formazione spagnola in giro da almeno sei anni e con qualche piccola pubblicazione alle spalle, la quale ora sforna il primo album. “From Beyond the Burial Mind” è puro death metal vecchia scuola con forti (altro…)

(Sneakout Records & Burning Minds Music Group) Potenti, rumorosi, melodici e casinisti! Tornano i Simple Lies con il terzo disco, un lavoro che sembra essere il punto di arrivo di oltre un decennio di carriera, due album precedenti ed una infinità di concerti anche di spalla di nomi ‘che contano’, Skid Row, Wednesday 13 e Girlschool tra questi. (altro…)

(Svart Records) Suomi Rock, rock finlandese, rock strano come tutta la Finlandia stessa. In giro da un bel po’, dal 2003, questa band ha seguito un’evoluzione molto personale, specie se consideriamo le origini legate allo speed/thrash metal, poi cresciute verso lo stoner, attraverso il doom, fino al rock odierno, non libero da appesantimenti della musica estrema, ma capace di abbracciare melodia, groove, una intensità sonora sempre e comunque dominata da un’aura fondamentalmente tetra. (altro…)

(Mighty Music) Se la sono presa comodi i folk metallers danesi Svartsot, anche se negli ultimi sette anni -risale infatti al 2015 il precedente lavoro “Vældet”- si sono sempre dati da fare con una intensa attività live, culminata con il 70000 Tons Of Metal del 2019. (altro…)

(Svart Records) Eterei, inquietanti, tanto oscuri quanto brillanti. Chitarre pungenti, melodie avvolgenti, organi che penetrano nella psiche. I psico-doomsters francesi giungono al secondo album, un disco che è stato composto con cura e pazienza in un tempo di tre anni, iniziandone la stesura all’indomani della release del debutto, quasi cercando di catturare, esaltare e portare avanti quella vena creativa che ha reso la band interessante, scuotendo l’underground ed attirando la sempre attenta Svart Records. (altro…)

(The Sign Records) Innovazione? Zero. Spunti di evoluzione? Nessuno. Eppure questo stoner pesta duro, travolge, massacra con quelle linee di basso penetranti… praticamente come se i Kyuss fossero saltati fuori da quelle le lande desolate e vulcaniche tipiche dell’Islanda invece che dal sole caldo della lussuriosa California. (altro…)

(Autoprodotto) Progressivi. Eterei. Melodici. Debuttano i danesi Être con un EP che vuole essere il primo capitolo di una trilogia. Tra il metal ed il doom, tra il psichedelico ed il dark… sempre coinvolgenti, sulfurei, con la vocalist Freja Ordell in grado di iniettare energia ma anche inquietudine, un’artista che entrando nella band (prima chiamata South Harbour) ha portato una ventata di innovazione e senso di creatività. (altro…)
(Einheit Produktionen / Schattenpfade) Firn, progetto pagan black metal in forma solista di Horda Wolf, già noto per le sue attività con Waldtraene e Odroerir. “Frostwärts” è il debut album di questa splendida iniziativa del musicista tedesco. È infatti un piacevole esempio di canovacci black metal, nei riff e nell’uso (altro…)

(Helter Skelter / Regain Records) Il vero underground sa celare le perle più preziose, con avidità, con malizia. Gli argentini Serpent Cobra sono un esempio perfetto di cosa ci sia dietro la cortina della visibilità, del mainstream… (altro…)
(Red Cat Records) La band nasce tra i banchi di scuola con Alice Taddei alla voce, Elia Giorgi e Gabriele Coppola alle chitarre, Alessia Lodde al basso e Filippo Di Martino alla batteria. «’AGAPE’ è nato dalla combinazione delle iniziali dei nomi dei membri della band e in inglese significa ‘rimanere a bocca aperta’». Avviano così (altro…)
(Season Of Mist) Esiste il termine one-man band ma nel caso di Sylvaine, ovvero Kathrine Shepard, si potrebbe parlare di one-woman band, nonostante la musicista si faccia accompagnare per questo album dalla batteria suonata da Dorian Mansiaux. Sylvaine fonde elettronica, rock, folk, metal nelle loro accezioni malinconiche quanto (altro…)

(MNRK Heavy) Prima gli Sleep. Poi gli High On Fire i quali hanno pure vinto un Grammy. E poi la fottuta pandemia, affiancata alle rivolte a Portland, agli incendi sulla costa occidentale… insomma un casino. (altro…)
(Brutal Mind X Fat Tub Of Lard) Pubblicato sul finire dello scorso anno, “Fermented Cranial Inebriating Fluids” è la (altro…)

(PT78 Records) Gli olandesi Martyr fanno parte della storia, la storia del metal che veniva anche chiamato ‘speed metal’, ben prima del proliferare delle miriadi di definizioni le quali forse altro non fanno che creare confusione. Per qualche motivo non sono mai stati costantemente prolifici: (altro…)
(Time To Kill Records) Un trio romano dalle tinte fosche e stranianti. Un trio che fonda la propria musica su un retaggio electro e new wave, presentati con elementi moderni o comunque non necessariamente legati ai cliché (altro…)

(Mighty Music) Non si fermano i norreni Vanir, giunti alla sesta avventura in poco più di dieci anni di storia! Emerge sempre una infinta energia dai brani della band danese, una potenza a base di death metal melodico farcito di gloria, di onore vichingo, di spade e sangue, di forza e brutale dimostrazione della stessa. (altro…)
(Amor Fati / Mystískaos / Extraconscious Records) Non si sa molto del gruppo che si nasconde dietro questo nome, a parte il cantante, lo stesso dei Mare Cognitum. (altro…)
(Inverse Records) I finlandesi Kuoleman Galleria, qui al loro lavoro numero tre, si sono trovati un nome per il genere proposto, ossia ‘dark metal’. Ora… forse ci si deve intendere sul termine ‘dark’, in quanto io mi aspettavo un suono molto disturbante e oscuro, in cui magari si potessero intuire delle derive dal black. (altro…)

(Pelagic Records) La proposta degli svizzeri Abraham è davvero interessante, ossia una personale reinterpretazione del post-metal in chiave sludge e ‘cinematografica’, con un particolare piglio per la teatralità e l’epicità. (altro…)

(Everlasting Spew Records) Nuovo split da parte della Everlasting Spew Records, la quale propone tre brani per quasi mezz’ora di musica. (altro…)