OBSCURE – “Zero Dawn”
(Autoproduzione) Mini EP di tre brani per Obscure, formazione finlandese in circolazione dal 2015. tre pezzi interessanti, a cavallo tra heavy metal classico, sludge e stoner. Ci troviamo quindi davanti a (altro…)
(Autoproduzione) Mini EP di tre brani per Obscure, formazione finlandese in circolazione dal 2015. tre pezzi interessanti, a cavallo tra heavy metal classico, sludge e stoner. Ci troviamo quindi davanti a (altro…)
(Pure Steel Publishing) Dal Portogallo ci arrivano i monumentali 71 minuti di “The last Dream”, secondo album dei portoghesi Fantasy Opus: un power/prog strabordante e carichissimo, per undici brani dedicati al mare in tutti i suoi aspetti. (altro…)
(Planet Music / Sony Music) Notevole prova dal vivo per Marenna, progetto solista capitanato dal cantante e compositore Rod Marenna. Dopo due ottimi album a cavallo tra AOR e melodic rock, il singer (altro…)
(autoproduzione) Arrivano dall’Ucraina e professano un amore incondizionato verso la nera fiamma che nel black metal ha trovato la via prediletta per manifestarsi. Bastano queste poche parole per inquadrare cosa aspettarci quando ci accosteremo al primo ascolto dell’album di debutto degli Hevvn. Con (altro…)
(Century Media) Una fottuta mezzora di storia. Storia della seconda guerra mondiale. Descrizione super partes della superiore potenza bellica tedesca. I Marduk tornano, tornano descrivendo il lato (altro…)
(Rockshots Records) Ottimo esordio in ambito folk per gli Shadygrove, che mettono assieme membri di Elenoire ed Elvenking per un disco dai toni garbati e sognanti. “Scarlet Wood”, il primo brano in scaletta, è un celtic folk (altro…)
(Pure Steel) Dopo un silenzio discografico di 26 anni tornano in pista i St. Elmo’s Fire, californiani autori di quattro album fra il 1986 e il 1992. Comincio con il dire che “Evil never sleeps”, il quinto full-length della loro carriera, (altro…)
(Andromeda Relix) Nati nel 2013 come Rider’s Bone, crescono e raccolgono una vasta esperienza live che li porta alla firma con l’ottima etichetta italiana e conseguente decisione di rinnovamento (altro…)
(Seven Eleven records) La carambola che i Bad Wolves si apprestano a compiere mi fa tornare alla mente, udite udite, i Puddle Of Mudd. Certo, non ci andiamo nemmeno vicino per quanto concerne genere, (altro…)
(Rise Records) Giungono al dodicesimo album i Sevendust, una delle formazioni più longeve e prolifiche del panorama nu metal/alternative. A tre anni dal precedente “Kill The Flaw, la (altro…)
(Svart Records) Nutro un’adorazione per i dischi usciti per la Svart Records, etichetta specializzata in stili musicali sicuramente non convenzionali, proposti da gruppi che preferiscono concentrarsi più (altro…)
(The Braves Records/Blood Fire Death) Con “Chronos” gli spagnoli Chaos Before Gea cercano di chiudere la trilogia iniziata con I due album precedenti. La loro è una musica nata dalla commistione di (altro…)
(Golden Antenna Records) Terzo disco per questi criptici ed oscuri bavaresi. Il loro sound è tetro, palesemente sludge e marcatamente post metal, ma ricco di decadente groove, intensità e valore (altro…)
(Brutal Rec.) Volition sono Christian Potter, voce e chitarra, e Cody Creitz, batteria, e si rifanno a un thrash metal che ricorda gli anni migliori di Sacred Reich, Sodom, Slayer, Kreator e altri illustri del genere. Dunque un duo che macina riff, ritmi, andature (altro…)
(Raw ‘N’ Roll Rex) Tredici minuti di graffiante e sporco crust da parte dei portoghesi Systemik Viølence. La band incarnano lo spirito crust di fabbricazione svedese, con qualche sortita hardcore appena laccata da un metallo opaco. Il risultato finale è quello di una deflagrazione (altro…)
(Ulterium Records) Travis Wills è il nuovo cantante dei Millennial Reign, che dopo l’ottimo “Carry the Fire” tornano con un terzo album che vira decisamente verso il power/prog. Il progetto dell’ex-Aska Dave Harvey, che si inserisce dichiaratamente (altro…)
(MASD Records) Esordiscono con un EP convincente i bolognesi Silent Scream, dedito a quella forma di heavy metal classico nelle strutture ma moderno nei suoni, nella produzione e oserei dire nell’approccio. Dopo la intro, “Born in the Storm” (altro…)
(MASD Records) Sono nati come una cover band dei Judas Priest, e la cosa si sente moltissimo (nel bene, s’intende!): ma i piemontesi Evilizers hanno deciso di dedicarsi anche a un progetto che componga e suoni musica originale, (altro…)
(autoproduzione) Quarantanove minuti di musica. No, anzi, di Musica. Immaginate gli obiettivi sonori di artisti quali Malmstenn o Derek Sherinian… e potrete arrivare vicino alla (altro…)
(Rockshots Records) Nel 2014 recensii l’ottimo “A Rose for Egeria” e ora, dopo un disco acustico che purtroppo mi è sfuggito, mi ritrovo in redazione il quarto album di inediti dei piemontesi MaterDea, i quali propongono (altro…)
(Arkeyn Steel) I texani High Risk pubblicarono alla fine degli anni ’80 due demo di power metal grezzo e istintivo: oggi vengono editi in un unico cd, e sarò controcorrente ma, al di là di quanto dice la nota stampa, io ci sento anche molte influenze europee. (altro…)
(Kranky) Atmosfere celesti, spaziali, venti melodici che arrivano dall’altrove, da altri mondi. La Vantzou plasma suoni per situazioni melodiche nelle quali dove ritroviamo atmosfere anche prossime a Tangerine Dream, di musica ambient e comunque a qualcosa che punta (altro…)
(Dark Essence Records) Dopo ben un decennio dal debutto, tornano i Cor Scorpii. La black metal band con base a Sogndal, inneggia proprio al luogo di origine, offrendo un sound moderno che è impossibile scindere da quello dei (altro…)
(Season of Mist) Sono trascorsi cinque anni dall’album “…From the Bloodline of Cain”, il secondo in carriera dei Nocturnal Graves. Nel mentre un 7” con due pezzi, ma la firma con la Season Of Mist, dopo due album con Nuclear War Now e Hells Headbangers, due etichette (altro…)
(Underground Symphony) Dopo un passato come cover band e una prima incarnazione poco fortunata, i bresciani Chronosfear esordiscono con un album di symphonic power metal che rispetta il canone Underground Symphony: (altro…)
(Street Symphonies Records) Desidero innanzitutto complimentarmi con Street Symphonies Records per la perseveranza avuta nel corteggiare ed alla fine accaparrare nel proprio roster gli svedesi Lipz. Un grandissimo colpo per (altro…)
(Sneakout Records) Un album decisamente interessante questo “Fallen America”, debutto dei veneti Pacino. Un lavoro difficilmente inquadrabile in un genere preciso, per via della diversa estrazione musicale di questi (altro…)
(Cruz del Sur) Sono passati ben quattro anni da “Blood of Legends”, ed è tempo per i BattleroaR di tornare alla carica con quello che, nel bene e nel male, è certamente il loro disco più epico e monolitico: gli ultimi residui power del sound sono scomparsi, (altro…)
(Hells Headbangers) Una band sfiorata qualche volta, da chi scrive, direttamente o per sentito dire. Con un nome così semplice gli australiani riescono a farsi ricordare. Dal 1999 ad oggi i Vomitor hanno realizzato quattro album, attraverso un thrash-death metal finito (altro…)
(Massacre Records) Il secondo album degli svizzeri Headless Crown presenta pressappoco le stesse caratteristiche del primo, “Time for Revolution”: heavy/power metal dal taglio molto classico, mediamente cupo, (altro…)
(Fighter Records) Gli spagnoli Evil Hunter sono solo al debutto, ma si presentano come una band di musicisti di grande esperienza: godibile, ma nulla di più, il loro esordio di heavy metal abbastanza tradizionale. “Surf the Waves” (altro…)
(Sounds Of Subterrania) Secondo album per The Courettes, duo danese-brasiliano autore tre anni or sono del debutto “Here Are The Courettes” (ma che fantasia!). La proposta rimane piuttosto invariata: garage rock caratterizzato da (altro…)
(SGW Productions) È caos questo album e anche dozzinale nella qualità. Lo si evince guardando la copertina, ma andando oltre le apparenze, il punto è che la musica dei Peosphoros è qualcosa che viene fuori da una serie di concetti che stanno insieme (altro…)