ANTIGAMA – “Depressant” (EP)
(Selfmadegod) Antigama, ovvero diciotto anni passati a essere estremi. “Depressant” rappresenta circa venti minuti di grindcore a diverse velocità. “Empty Paths” e “Anchors” aprono con (altro…)
(Selfmadegod) Antigama, ovvero diciotto anni passati a essere estremi. “Depressant” rappresenta circa venti minuti di grindcore a diverse velocità. “Empty Paths” e “Anchors” aprono con (altro…)
(Agoge Records) Quando si dice “il destino nel nome”… Il disco degli Element Of Chaos è appunto molto nervoso e caotico fin dalla traccia di apertura. Non è musica facile o (altro…)
(Season of Mist) Dopo vari ascolti non posso togliermi dalla testa un’associazione diretta: Cloak – Tribulation. C’è di fatto una similitudine tra le due band… entrambe impegnate in un black che non è un black, con tinte death che non è un death… il tutto in chiave rock pesante, molto pesante. (altro…)
(Satanath Records/More Hate Productions) I colombiani son qui al debutto con un disco che strizza l’occhio al brutal con tinte death gore per la gioia degli addetti ai lavori, visto che comunque parliamo di un sottogenere di un (altro…)
(Scarlet Records) A distanza di tre anni dall’apprezzato debutto, tornano i milanesi Anewrage con un nuovo lavoro che conferma ed evolve quanto di buono proposto con “ANR”. (altro…)
(I, Voidhanger Records) Terzo capitolo della trilogia di Costin Chioreanu, l’artista autore di tantissime copertine (Paradise Lost, Arcturus, At The Gates, Carach Angren, Enslaved, Lake of Tears, Mayhem, Vulture Industries (altro…)
(Hellbones Records) Promettente EP di debutto per Hybrid Practice, duo nato circa un anno fa, quando il cantante Demetrio Lo Buono ha risposto ad un annuncio su internet presso il sito (altro…)
(Shadow Kingdom/Hells Headbangers) Secondo me il death strettamente detto in America manco esiste, se non in una manciata di gruppi. Si perché nel Nuovo Mondo spesso e volentieri (altro…)
(Hellthrasher Productions) Nonostante questo gruppo arrivi dalla fredda Finlandia è veramente poco dedito all’aspetto sinfonico della musica. Anzi, a ben vedere forse siamo ali antipodi della sinfonicità essendo i nostri degli (altro…)
(Hells Headbangers) Il mio collega, in occasione della recensione del debutto discografico dei Bonehunter, ci aveva sostanzialmente lasciato con un quesito quantomai Amletico: “ma questi tizi ci sono o ci fanno?”. Beh, non è che (altro…)
(AFM) Sei anni sono passati da “Burning Leather”, ri-registrazione dei classici della band, e intanto i rifondati Oz hanno avuto un nuovo momento di pausa; solo adesso, con una line-up totalmente rinnovata (resta solo un membro della formazione originale, (altro…)
(Massacre Records) Dopo “The Judgment” e le recenti ristampe, per gli Scanner è tempo di celebrazioni per il trentennale di attività: ecco allora la raccolta in due atti “The Galactos Tapes”. Il primo cd è una sorta di greatest hits (altro…)
(Fighter Records) È bello vedere Elisa C. Martin, storica cantante di Dark Moor e Fairyland, ancora in attività! I power/ethno metallers Hamka pubblicano il loro secondo full-lenght dopo una lunga pausa (altro…)
(Broken Bones Records) La one-man band veneta Arcane Tales (un tempo lontano, secondo la biografia, composta da cinque elementi nella sua prima incarnazione) pubblica il proprio debut dopo una lista lunghissima di demo autoprodotti; (altro…)
(Ektro Records) Come riportato nelle note biografiche, alcuni hanno definito i Jesters Of Destiny come la prima alternative metal band della storia. Una definizione piuttosto calzante, anche se parzialmente fuorviante. Se infatti la caratteristica dell’alternative è la (altro…)
(autoprodotto) Moniker un po’ nerd. Titolo… fin troppo nerd. Poi un’occhiata alla copertina e viene da pensare ad un qualche attuale progetto digitale, farcito di elettronica, perfetto beat per un lounge bar di tendenza, con una offerta di cocktails (altro…)
(Sneakout Records) Faceva poco sperare l’origine dei Dsease. Italiani, si sono formati tre anni fa, ma le radici erano una tribute band, una delle tante che animano (infestano?) pub e feste paesane. Per fortuna i ragazzi hanno idee, tante idee e (altro…)
(Non Serviam Records) Svedesi, in giro dal 2014, ma solo ora al debutto. Ma non certo una band di dilettanti, visto che il leader, polistrumentista e ideatore, Zorn, ha militato come bassista anche nei Dark Funeral! L’idea di (altro…)
(Transcending Obscurity Rec.) Dave Ingram, voce dei Benediction, nei Bolt Thrower per “Honour – Valour – Pride” e di recente in Hail Of Bullets, e Jonny Pettersson, cantante e polistrumentista, in Ashcloud, Gods Forsaken, Wombbath e di recente l’interessante (altro…)
(Midsummer’s Eve) Primo full length per N.I.B., formazione torinese nata nel 1983 che ha contribuito in maniera consistente a formare la scena metal tricolore assieme ai vari Strana Officina, Fil Di Ferro, (altro…)
(Wormholedeath/The Orchard/Aural Music Group) Ecco un disco che non capirò mai, o almeno spero. Lo dirò senza mezzi termini, a me sembra che qui ci siano poche idee e pure poco chiare. I Social Crash nascono con l’evidente intento di rispolverare un certo (altro…)
(Sliptrick Records) Un debutto davvero valido quello dei vicentini Fate Unburied. Dopo il buon demo “Dehumanized Society” risalente al 2012, la formazione veneta ha continuato ad affinare il proprio stile tecnico-compositivo, arrivando decisamente (altro…)
(Sliptrick Records) Gli Ivory Times, prog/alt metal, giungono al terzo album. Anzi, mini album. Qui ci sono solo ventidue minuti di musica… dite che sono pochi? Se guardiamo con superficialità sicuramente sono poca roba. Ma con un po’ di voglia, (altro…)
(Pride & Joy Music) Se il debut “Transposed Emotions” guardava in numerose direzioni per creare un sound preciso e individuabile, e “Machination” proponeva ottime conferme in un’ottica più spendibile con il grande pubblico, (altro…)
(Svart) Nella mitologia babilonese Pazuzu era il re degli spiriti malvagi dell’aria, ma anche il dio delle piaghe e pestilenze. Pazuzu è anche il demone protagonista del film “L’Esorcista”, tra le altre cose. (altro…)
(Street Symphonies / Bunrning Minds Group) Ho detto varie volte che la Scandinavia, ed in particolare la Svezia, è la nuova Los Angeles. Fin troppi gruppi che emergono da quel paese, ed in particolare dal sud ovest, Göteborg in particolare. (altro…)
(Avalanche Recordings) E il tempo si dilatò… Il nuovo millennio porta i Godflesh a pubblicare con parsimonia, mentre progetti collaterali sbocciano nelle sabbie di questa civiltà che non sa più vivere. Justin (altro…)
(Neurot Rec.) Purtroppo la concreta sensazione di ascoltare sempre la stessa melodia, la stessa struttura melodica, lo stesso incedere degli accordi dei temi portanti, è fin troppo evidente. Otto pezzi, ma (altro…)
(Satanath Records) Il gruppo spagnolo qui recensito è al debutto sulla poliedrica Satanath Records. Vedendo la copertina avevo già cominciato a fantasticare su quale atroce brutalità sonora sarei andato ad ascoltare, invece (altro…)
(Satanath Records/Symbol Of Domination) Slovacchi di Bratislava, i Necroheresy approdano al debutto sulla lunga distanza dopo un lustro dalla loro nascita. Come mi capita spesso di recente, la copertina mi ha mandato (altro…)
(Pitch Black Records) Sicuramente migliore di “Chronicles of Light”, il sesto album degli Arrayan Path continua sulla scia del power/folk ellenico/orientaleggiante nel quale i ciprioti sono maestri. (altro…)
(Godz Ov War) Oscura band del Canada questo trio underground che è l’essenza del marcio. Kremlin è una malformazione del death metal svedese della prima ora, imbastardito da scatti brutal. Band (altro…)
(Xtreem Music/Burning World) Presente quei film dove dei foruncolosi metallari dodicenni cominciano a mettere su una band in garage suonando pezzi di gruppi che idolatrano? Secondo me pure i Totengott da giovani han (altro…)