CELEB CAR CRASH – “People Are the Best Show”
(1981 Records) Se trafficate con la radio, vi sarà già capitato di incrociare qualche canzone di questa band che ha ricevuto una certa spinta promozionale in diversi ambiti e tra cui anche dei passaggi in Virgin Radio. I Celeb Car Crash han fatto parlare (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Mini album di debutto per i neozelandesi Prisoner Of War, i quali descrivono la loro musica come “Fast beats and pummeling riffs from the arsehole of the World”. Da qualche anno
(Nuclear Blast Records) Lo dico subito: parto prevenuto nel recensire l’album degli svedesi, ma solo per una questione di principio. Ossia, non è ammissibile che un gruppo dedito al Death, per quanto melodico sia, passi ad un genere che nulla ha a che vedere col primo e lasci il nome
(Iron Bonehead Production) Tornano a distanza di un anno dall’ottimo demo “Initiation To Obscure Mysteries” i greci Ithaqua, con questo 7” che segna una buona evoluzione musicale, pur rimanendo fedele allo
(Westworld) “Ha Ha” non è certo l’album che possa rappresentare il meglio lo spirito dei GBH. C’è il punk ma manca di fatto la componente hardcore in questo lavoro del 2002. Una band adagiata, una band non più ispida e urticante, cioè è quanto dimostra
(CapsAArx) Per il proprio secondo album, gli inglesi Dakesis decidono di fondare una etichetta autonoma e di diffondere così la propria musica in assoluta indipendenza. Non ho molte informazioni sul concept che sta alle spalle dei testi,
(Werewolf Records) Piccola gemma della loro sconfinata discografia, riscopriamo oggi, a undici anni di distanza, una raccolta di materiale mai uscito dei maestri finnici del Black Metal. Un’uscita pregevole atta a riscoprire un dischetto contenente un intero album mai prodotto ufficialmente e un demo di inediti. L’intro,
(Black Lodge Records) Debutto estremamente coinvolgente da parte degli svedesi Devil’s Gun, con undici brani in bilico tra metal ottantiano ed un irresistibilmente rozzo rock’n’roll. “Dirty’n’Damned” è
(Steamhammer/SPV) Ho sempre considerato i Fair Warning come una band fin troppo sottovalutata. Amata e stimata dagli appassionati di hard rock melodico e dalla critica per la classe cristallina della loro musica, la formazione tedesca non è mai riuscita a fare il botto, raccogliendo sicuramente meno di quanto avrebbero
(Comatose Music) Devastante ritorno per i newyorkesi Dehumanized, che giungono al terzo lavoro, dopo ben quattro anni dal precedente “Controlled Elite” del 2012. Il loro brutal death metal deve moltissimo a maestri del genere come gli ultimi
(High Roller Records) Il secondo disco degli statunitensi Savage Master, lo dico subito, non mi ha convinto granché. Questi incappucciati del Kentucky (i volti degli strumentisti sono nascosti, si vede solo la procace singer Stacey Savage)
(Black Lodge Records) Non proprio la band che tenta di essere a tutti i costi sul mercato, nonostante molti singoli ed EP pubblicati nel corso degli anni e negli intervalli tra i quattro album registrati. I Netherbird esordirono
(Steamhammer/SPV) I Whores sono un po’ una pecora nera per la SPV, con il loro Punk mischiato ad una forte componente di aggressività. Diciamo che non è propriamente il genere dell’etichetta tedesca, ma la formula del gruppo cattivo e grezzo al punto giusto funziona sempre, si sa. L’album non è malaccio, la
(Obscure Abhorrence Productions/Dread Records) Uno split che racchiude black metal di ottimo livello, black metal completamente francofono, black metal intenso e trascinante. Infatti non si tratta del
(Steamhammer/SPV) Non hanno certo bisogno di presentazioni i Crowbar, formazione in circolazione da circa un trentennio, famosa anche per la militanza nei Down di Phil Anselmo, del chitarrista e
(Ripple Music) Imponente e fantastico cambio di direzione! Torna la band francese con il terzo lavoro che fa seguito ad “Arcane” del 2014 (
(Satanath Records / Darzamadicus Records) Prendi in gestione un album. Ok, è una piacevole routine. Noti una label conosciuta, un’area geografica (Ucraina in questo caso) che sta mietendo letteralmente vittime per violenza ed estremità sonore… ed infatti stai per ascoltare un album
(UDR) Se vado a fare il conto di quante recensioni dei Saxon ci sono in archivio, mi viene quasi il mal di testa… d’accordo sui due full-“length”,
(Steamhammer/SPV) Possiamo definire i Rock Wolves come una all star band. Se infatti il nome di questo terzetto può risultare sconosciuto, i componenti della band non sono certo di primo pelo. Alla batteria troviamo infatti un certo Hermann Rarebell, famoso per essere stato il drummer, nonché
(autoproduzione) Teneteli d’occhio i Morte! La band polacca riesce finalmente a incidere e pubblicare il primo full length, dopo un tre pezzi e due demo, cioè “Serpent King” del 2015, Holy Leech” del
(Archaic Sound) Sempre sorprendente la one man band francese Ars Moriendi, che solo un paio d’anni fa aveva sorpreso (ancora una volta) con il fantastico “La Singulière Noirceur D’Un Astre”
(Vic Rec.) I Dead End in questione sono quelli provenienti dall’Olanda. La formazione prese vita nel 1988 e pubblicò due demo e un EP, guadagnandosi poi una certa fama nell’underground
(Blackened Death Records) Se si parla di Neofolk bisogna stare attentissimi. Il genere infatti è molto specifico, praticamente chiuso in modo ermetico a qualsivoglia contaminazione. Perciò, andiamo ad analizzare questo EP di debutto . Ci sono suoni
(Nordvis Produktion / SOM – Underground Activists) Split di altissimo livello emozionale, grazie alla collaborazione di due etichette di prestigio, il quale offre un ulteriore spazio ai supremi Drudkh, band Ucraina con all’attivo ormai una decina di dischi, ed un occasione di
(Despotz Records) In tutta sincerità, non mi aspettavo granché dal ritorno dei Sonic Syndicate. Avevo avuto modo di ascoltare e recensire il loro penultimo lavoro auto intitolato, e ricordo di averlo stroncato, per via di una certa tendenza a mantenere un piede
(The Spew Records) EP di debutto per Horror Department, band fondata dai fratelli Matteo e Simone Rendina, conosciuti nella scena estrema tricolore per la militanza in formazioni come Mortuary drape, Horrid e Necroflesh. Appassionati di death metal old school, i due fratelli reclutano
(Peaceville Records) Se volevate una recensione di parte, la state or ora leggendo. Si perché io ci son cresciuto coi Dakthrone e per me sono un gruppo imprescindibile dell’estremo. Perciò bando alle ciance, amanti delle leggende nordiche (perché i Darkthrone
(Autoproduzione) Full length di debutto per Close To The Sky, formazione spagnola nata nel 2013, che si inserisce nella folta schiera locale di bands dedite ad un metal moderno, che inglobano progressive, djent, metalcore e reminescenze nu metal. Riffs stoppati e cadenzati
(Iron Bonehead) Dopo quasi 10 anni gli australiani Spire arrivano al debutto con il full length. Certo, non deve essere facile comporre della musica che segua e progredisca lo stile dell’EP “Metamorph” (
(Autoproduzione) Primo full length per Frozen Hell, band trevigiana attiva dal 2012 e con già un EP “Rise” risalente al 2013, ma che personalmente ho scoperto recentemente dopo aver visto il gruppo dal vivo ed esserne rimasto esaltato per la carica sprigionata. La band definisce il proprio sound
(Mighty Music) I Tygers sono una leggenda ha origine alla fine degli anni ’70, ovvero prima della maggior parte della old school ancora in giro o ancora capace di accendere il fuoco dei fans. Certo, vari scioglimenti ed una lunga pausa cancellano una persistenza che si estenderebbe per 38 anni, ma le origini rimangono quelle e
(Qua’ Rock Rec.) Sono passati un paio di mesi da quando ho avuto modo di recensire “Metamorphosis”, demo risalente al 1987 da parte degli Hyaena, band tricolore che vede in formazione l’ex Death SS Ross Lukather ed il poliedrico axe man Gabriele Bellini, unici membri
(autoproduzione) Grossa dose di rock and roll nel sound dei Joke Addiction, trio composto da Andrea Campisi, voce e chitarra, Simone Giglio al basso e Carmelo Di Natale, batterista. Campisi si
(Beyond Productions/Black Tears) Non siamo di fronte ad un’opera nuova, chiariamolo subito. Anche perché l’ultima fatica di questo pregevolissimo gruppo risale a soltato un anno fa. No, qui siamo di fronte alla ripubblicazione di due opere, ossia il secondo cd del
(Wormholedeath) Certo che se mi nominano la Norvegia non mi vengono in mente altri generi se non il Black. Ma i Know Your Nemesis son norvegesi pur facendo una sorta di versione più boombastica degli In Flames. Anzi, vi dirò che visti gli ultimi sviluppi nel