AGE OF THE WOLF – “A Pilgrimage To Nowhere”
(Sleeping Church Records) Questo gruppo del Costa Rica è in grado di portare avanti l’impresa di mischiare sludge e funeral doom. (altro…)
(Sleeping Church Records) Questo gruppo del Costa Rica è in grado di portare avanti l’impresa di mischiare sludge e funeral doom. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Terzo full length per i canadesi Arrival Of Autumn, formazione in attività sin dal 2011 e dedita ad un metalcore tipicamente americano, lontano quindi dai coretti ultra melodici tipici della scena europea, anche se comunque i refrain ruffiani non mancano affatto. (altro…)
(Silver Lining Music) Cos’è l’immortalità? Non posso essere io a dare queste spiegazioni, però posso dire che gli Alcatrazz vanno molto vicino alla perfetta definizione di questo misterioso concetto! Una band il cui nome esiste dal 1983, la quale tra alti e bassi, scissioni e reunion, ha visto passare nella la sua line up nomi grandiosi della scena hard rock e metal mondiale. Qui ci ha suonato Ywngie J. Malmsteen (nel primo album)… e pure Steve Vai (nel secondo); ma da queste parti sono passati anche Clive Burr (ex Iron Maiden), Graham Bonnet (ex Rainbow ed ex Michael Schenker), Glen Sobel (Alice Cooper, Hollywood Vampires, ecc), Bobby Rock (Lita Ford) e vari altri nomi noti. Ed ora? (altro…)
(Sentient Ruin Laboratories / Nuclear Winter Records) Ibrido tra death e doom metal con suoni fragorosi, gonfi di oscurità e un reverbero che lascia pensare a questa eruzione di suoni da un abisso profondo. L’album intitolato “Abyssgazer” del progetto milanese Aphotic pronuncia sonorità non nette, frequenze dense di oscurità (altro…)
(Autoproduzione) Terzo EP per Axminister, formazione canadese nata nel 2008 con anche un full length all’attivo uscito nel 2015. Nella biografia la band si dichiara influenzata da Slayer, Megadeth, Rush, Iron Maiden e Manowar, descrizione solo in parte esatta, visto che la componente thrash è quasi totalmente assente. (altro…)
(Avantgarde Music) Mi mancava il sound di bands come gli Old Man’s Child! Questa nuova one man band, capitanata dal poli strumentista finlandese Mason Rofocale si inoltra proprio nel bel mezzo di quei territori, andando anche oltre, nel nome del più pomposo black metal sinfonico degli anni ’90… una dimensione sonora che -per ragioni a me ignote- non è più un trend dominante in questo triste terzo decennio del ‘nuovo’ millennio. (altro…)
(Steamhammer / SPV) Ormai è un appuntamento che dagli inizi degli anni ’90, ritorna più o meno puntuale nel’ambito della vasta discografia dell’axe man tedesco; le ballads! Quei brani che toccano, che vanno oltre, che seducono, che incantano, che cambiano sapore a seconda di chi li suona. (altro…)
(autoproduzione) Abile chitarrista Avi Rosenfeld, collaboratore di diversi musicisti, nonché autore di tanta, tantissima musica QUI disponibile. Rosenfeld è influenzato da Ritchie Blackmore, ex Deep Purple e uno dei più grandi chitarristi della storia del rock, e dunque il suo creare è anche direttamente collegato a cose (altro…)
(Despotz Records) Sempre volutamente anonimi e misteriosi, tornano i danesi Angstskríg, torna dopo un paio d’anni dal debutto (recensione qui) questo duo di metal estremo senza dei veri confini, un metal che saltella senza ritegno tra black, death, blackened, groove e qualsivoglia sotto genere estremo, violento e dissacrante. (altro…)
(Wormholedeath Records) Giungono al secondo album i finlandesi Arched Fire, la cui nascita risale addirittura al 1989, ma solo nel 2021 è stato pubblicato il debutto “Remote Control”. (altro…)
(Autoprodotto) Nuova entità nel folto panorama delle melodic metal band female fronted, sulla scia di nomi pesanti quali Epica, Amaranthe, Delain e Within Temptation. Gli Attractive Chaos nascono l’anno scorso, per mano della vocalist francese Emma Elvaston (Beneath My Sins) ed del virtuoso bassista italiano Pietro Paolo Lunesu (Even Flow, Wonders), i quali chiamano subito, il collega di Emma e chitarrista Clément Botz (Beneath My Sins, per l’appunto, ma anche ospite nei Vivaldi Metal Project), dando vita ad una idea impattante, talentuosa e subito convincete come emerge ascoltando questo EP di debutto, il quale mette in evidenza che non siamo affatto di fronte ad un’altra delle bands sopra citate…. anzi! (altro…)
(Me Saco Un Ojo / Pulverised Records) Tipica produzione Pulverised Records, nonostante arrivi però dalla londinese Me Saco Un Ojo ma la Pulverised ha ben fiutato, cioè mostruosamente infernale e decadente. Sono della Costa Rica Astriferous e “Pulsations From the Black Orb” è il primo full length dopo una serie di pubblicazioni minori. Fautori del death metal nella sua veste più marcia, appunto (altro…)
(SharpTone Records) Uno dei vessilli supremi del metalcore August Bunrs Red e dunque ormai giunti in uno status di ferro nella scena metal e dintorni mondiale. “Death Below” rappresenta la forma migliore del songwriting e registrazione del gruppo di Lancaster, Pennsylvania, segnato da una qualità notevole dei pezzi che (altro…)
(Talheim Records) Imponente crescita per il black decadente e sostanzialmente depressivo degli italiani Afraid Of Destiny, un progetto che ormai si è evoluto dallo status di one man band, diventando una vera band, sia sul palco che in sede compositiva e in studio. (altro…)
(Avantgarde Music) No, non è il rito funebre che fa seguito al favoloso “Funeral Cult of Personality” del 2021 (recensione qui)… non siamo davanti ad un nuovo disco degli iconici Abysmal Grief, indiscussi sacerdoti del culto dei complessi funerari… ma è comunque un nuovo segno, quel timido bagliore di quel rosso cero funebre la cui fiamma danza irrequieta, animata dal vento, e dagli spiriti. (altro…)
(Blues Funeral Recordings) Otto anni son passati dal precedente “Middle of Nowhere, Center of Everywhere”, ma non è cambiata la formula: (altro…)
(Ellie Promotion / Season Of Mist) Con “Call Me Inhuman” i francesi Asylum Pyre si dimostrano brillanti ed efficaci nel comporre e registrare del materiale accattivante e qualitativamente valido. La cantante Ombeline Duprat è in forma smagliante, mentre l’architettura musicale attorno è vivace, mutevole, con suoni (altro…)
(Ad Noctem Records) Secondo album per i meneghini Abbinormal, dopo “1996” pubblicato nel 2019, e saldamente legato a questa esaltante mistura di grindcore e brutal death metal. Pattern ritmici, schitarrate, soluzioni che abbracciano sia il death quanto il grind, mostrandosi costantemente (altro…)
(Time To Kill Records) Il terzo album degli Adversor musicalmente è qualcosa di concettuale. Lo è nei testi, ovviamente, perché affrontano una serie di emozioni forti, come l’ansia, la sofferenza, la frustrazione e così via per arrivare a definire un ritratto spietato dell’uomo e di denuncia verso la società nella (altro…)
(High Roller Records) Quarto album per Air Raid, band che insieme ad altri act quali Enforcer, Ambush e Screamer porta in alto il vessillo della cosiddetta new wave of traditional swedish heavy metal. (altro…)
(Fog Foundation Records) One man band storica ormai, visto che prese forma alla fine degli anni novanta (allora come vera band), pubblicando da allora (invero dal 2007) ben quattro dischi, prima di questo nuovo ed intenso “Il Mattino della Follia”, il primo con l’italiana Fog Foundation. (altro…)
(Is it Jazz? Records) Se questa etichetta figlia della Dark Essence è nata per dar voce e spazio discografico a tutte quelle band rock e prog con marcate tendenze jazz, tendenze sempre suggerite, spesso esplorate ma mai totalmente abbracciate, ecco che con il debutto di questo ottetto si rompono gli indugi, vengono demoliti i confini, quei ponti che permettono di stare un po’ da una parte ed un po’ dall’altra. (altro…)
(Vàn Records / Soulfood Distribution) Anticlericali, perversi, arrabiati, cruenti e mostruosi questi estremisti di Salisburgo. Suonano insieme solo dal 2021 eppure nonostante un approccio leggermente ruvido e underground, “Hiding Amongst Humans” non rappresenta qualcosa di scontato. Pestano ArsGoatia, si agganciano a (altro…)
(Blooddawn Productions / Regain Records) I marziali e valorosi svedesi Arditi pubblicano l’ottavo album di una carriera che ha inizio verso la fine degli anni ’90, nel 1997 per la precisione. L’industrial vissuto con toni marziali, solenni quanto nefasti, sono aspetti che caratterizzano gli Arditi anche attraverso un’iconografia (altro…)
(Les Acteurs De L’Ombre Productions) Battono il ferro finché è caldo i francesi Acod, che si presentano con un EP di tre brani pochi mesi dopo l’uscita del notevole full length “Fourth Reign Over Opacities And Beyond” (recensione qui). (altro…)
(Trollzorn) Tedeschi si ma di estrazione svedese nel suonare. Gli Atomwinter sono una graffiante riproposta del death metal di Svezia a cavallo tra fine anni ’80 e primi ’90. A cinque anni dal precedente e terzo album “Catacombs”, i tedeschi ritornano dunque con un death metal vecchio stampo che ruggisce di (altro…)
(Unorthodox Emanations) Giungono al terzo album gli Svizzeri Anachronism, fautori di un death metal iper tecnico e dai forti richiami jazz e prog, sulla scia di acts come Gorguts e Ulcerate. La componente estrema è ben presente sotto forma di riff brutali, sostenuti da un drumming sovrumano per velocità e precisione, mentre il growl di Lisa Voisard è rabbioso e molto profondo. (altro…)
(Black Lion Records) Come disse il collega in occasione dell’ultimo album (recensione qui) quando suoni un genere così identificativo come il death svedese, è molto difficile uscire da schemi ben predefiniti e, soprattutto, da confronti con i grandi nomi del genere. Ma il vero problema degli Ablaze My Sorrow è puramente legato ad un livello di notorietà: (altro…)
(Season of Mist) Se “Cosmic World Mother” (recensione qui) poteva prendere alla sprovvista, un po’ a causa dell’ignoto dovuto alla lunga attesa, un po’ per il ritorno al symphonic black dopo quell’album industrial, un po’ per una certa ‘fretta’ nel mettere in piedi quel disco, ecco che “As in Gardens, so in Tombs” mette tutto in ordine, riporta tutto alla radice con un vero, imponente e tuonante symphonic black il quale da spazio a tutta la band (rimasta quasi invariata rispetto alla release 2020), stimolando la performance del vocalist Mathias Lillmåns (Finntroll), ora più crudele ed in linea con il genere, verso una resa dinamica corposa, micidiale, con melodie più brillanti, orchestre più essenziali ma anche decisamente più grandiose, teatrali, avvolgenti. (altro…)
(autoproduzione) Abbiamo conosciuto gli Antipathic grazie all’EP “Covered with Rust”, QUI recensito, e l’EP “Autonomous Mechanical Extermination”, QUI recensito, tuttavia gli Antipathic hanno anche pubblicato un album nel 2019 dal titolo “Humanimals”. Un album e tre EP, contando quest’ultimo “Infestation” che la (altro…)
(Bitter Loss Records) Notevole crescita compositiva per Ashen, formazione australiana che un paio di anni or sono esordì con il discreto EP “Godless Oath”, un lavoro che metteva in mostra un sound acerbo e non ancora focalizzato, anche se la band mostrava ampi margini di miglioramento. (altro…)
(Caligari Records) Questo trio di Nashville che si fa chiamare Act Of Impalement esibisce un sound massiccio, oscuro quanto ben tagliato dalla produzione. L’intreccio tra riff delle chitarre (altro…)
(Pride & Joy Music) Autumn’s Child è il nuovo progetto di Mikael Erlandsson, nome leggendario in ambito melodic rock, autore di una manciata di album solisti di gran classe oltre alle varie collaborazioni con nomi di spicco, come ad esempio nel precedente progetto Last Autumn’s Dream, dove inizialmente erano coinvolti i tre quinti degli Europe (Ian Haugland, Mic Micaeli e John Leven) ed il chitarrista dei Fair Warning Andy Malececk, mentre successivamente troviamo Marcel Jacobs (Talisman) e Jamie Borger (Treat). (altro…)
(Ad Noctem Records) C’è molta rabbia tra le note di “Rebirth”, debutto discografico dei torinesi A Reason To Begin, una furia espressa con convinzione tra riffoni thrash/groove, vocals che alternano growl e scream, rasoiate hardcore e breakdown deathcore. (altro…)
(Massacre Records) Li abbiamo uditi per l’ultima volta nel 2018 con “Okkult II” gli Atorcity e nel frattempo Alexander Krull, ormai unico elemento presente dagli esordi, ha continuano a lavorare nel suo Mastersound Studio di Stoccarda. Krull si divide infatti da tempo tra la carriera di produttore e tecnico (altro…)