CIRCLE OF SILENCE – “The crimson Throne”
(Massacre Records) Ero stato benevolo con “The Rise of Resistance”, il terzo album dei power metallers tedeschi Circle of Silence, ma onestamente non mi sento troppo di esserlo con la loro quarta prova, (altro…)
(Gates of Hell Records) La riedizione in vinile dell’ep d’esordio dei Chevalier, uscito originariamente nel 2017, è certamente dedicata ai sostenitori dello speed metal più oscuro e d’atmosfera.
(Youth of Today Rec.) Haradcore autentico. Non post, ‘metalqualcosa’, alternative, ma autentico hardcore e italiano per giunta. Ciò vuol dire che i Confine ci prendono tutti a calci. Con rabbia, con spietata e concreta lucidità, veneta per giunta. Sono di Cavarzere, dintorni
(Iron Shield Records) Dalla Svezia arriva il terzo disco dei Cult of the Fox: ‘complimenti’ per il nome e per la copertina! Le coordinate sonore sono quelle di un godibile heavy metal vintage, ovviamente underground. Immancabile e inevitabile l’urlo che apre “Siege from the Sky”,
(Trollzorn Records) Pescando come di consueto dalla mitologia irlandese, dopo aver descritto
(Autoproduzione) Fin dal monicker e dalla copertina, è facile immaginare come i Children of the Reptile si dedichino a un classic metal a tinte fosche e saldamente ancorato negli eighties: e il loro secondo full-length “The End”
(Trollzorn Records) Nel mio personale rapporto con i Cruachan ero rimasto a “
(Season of Mist) “Geometria” è un titolo fantastico. Oh, quanto mi fanno impazzire le creazioni del master mind Tamás Kátai! Il successore del fantastico “Meta” (
(Pulverised Records) L’opener e title track ha atmosfera, è solenne, condita di una melodia reiterante che serpeggia in questi oltre sei minuti con grazia, lasciando il passo a qualche riff sabbathiano e a un
(Avantgarde Music) Dal Canada, dal Québec, tuona la rievocazione del debutto di Circle of Salt, one man band di Maikan (ovvero Mike Kirkenbrannsår, artista che sta dietro pure a Æsahættr, Barren Canyon…
(SPV/Steamhammer) Con i Crematory ho un rapporto strano. All’inizio fu amore. Intenso. Perduto. Dischi come “Transmigration”, “…Just Dreaming” e “Illusion” furono una rivelazione: un death metal ricco di keys, ma in contesto gotico. La voce
(Indie Recordings) Facciamo un riassunto. Nattefrost è ancora vivo ed è pure in ottima forma, come ha dimostrato suonando dal vivo nei tempi recenti (qualche giorno fa all’Inferno, a fine 2017 in Italia). I suoi Carpathian Forest, più offensivi ed oltraggiosi che
(CD Baby) Charming Timur è una one man band finlandese che si esprime in un insieme di nu-experimental-post metal. Ecco i pezzi dai diversi album pubblicati, il debut “A Brief Moment Of Existence”, “For The Duration of Psychiatric 
(Hells Headbangers) Fa sempre piacere constatare il fatto che il caro vecchio death metal goda ad oggi di buona salute. A ribadire questa bella notizia ci pensano i finlandesi Cadaveric Incubator, con questo debutto spacca ossa contenente dodici
(autoprodotto) EP strumentale… nessuna parola, ma un mondo di pensieri scatenati in cinque tracce di qualità. Paolo Carraro, chitarrista, da sfogo alla sua creatività con una band talentuosa e, evitando di fare il virtuoso
(Autoproduzione) Tornano a due anni di distanza dall’ottimo debutto “Verrà La Morte Ed Avrà I Tuoi Occhi” i grossetani Colonnelli, band fondata dal cantante/chitarrista Leo Colonnelli, unico membro sempre in formazione dal 2012. Il loro thrash metal è potente e diretto al punto giusto, mitigato spesso da ottimi spunti
(Buil2Kill Records) Quinto album e un’attività che inizia nel 1999, dati che eleggono i Coram Lethe a una consolidata realtà nella scena death metal italiana. La musica dei toscani è da sempre fresca, fatta di spunti, giocando
(Fighter Records) I Candle mi hanno colpito fin dal primo ascolto: il loro heavy metal primordiale, dove si mescolano epic, thrash, doom e addirittura black, ma senza si possa parlare davvero di una presenza di questi ‘generi’, farà certamente felice chi ascolta i Pentagram o i Pagan Altar.
(Debemur Morti Prod.) Duo black metal di Los Angeles, lanciato nel genere alla maniera della seconda metà degli ’90. Suoni ruvidi, caotici, sinistri, riff che creano atmosfere e maree di caos. Advorsus, voce e batteria, e
(GrimmDistribution/Metropolitan State Productions) Cody Maillet non ne vuole proprio sapere di starsene con le mani in mano e dal 2002 ad oggi continua ad ampliare la discografia dei suoi Cryostasium, per non parlare di tutti gli altri suoi
(Osmose Productions) La Osmose è davvero una garanzia: musica di qualità, sempre. Nello specifico i francesi qui recensiti hanno intrapreso una parabola qualitativa
(Satanath Records/Grimmdistribution) Il prog è carogna, perché sa essere tanto tecnico quanto aggressivo, ma se non lo sai suonare rischi di far uscire di quelle porcate… Per fortuna con i russi Cortex Impulse non si è corso questo rischio. In una
(Svart Records) In un qualsiasi luogo voi troverete la recensione di questo album ci sarà un’unica etichetta per definire la musica dei Coven. Heavy metal, punto. In quattro tracce il duo giapponese condensa una quantità tale di cliché che vien da dar
(Blood Harvest) Esordio per Cryptic Fog, duo statunitense in circolazione dal 2009 ma con un solo demo all’attivo. La caratteristica principale di questo debutto è la varietà, intesa non come capacità di spaziare tra generi; lo stile
(Nuclear Blast Records) Fermi tutti, per carità. Non ci troviamo qui a rimembrare il compianto iconico inglese dal polso alcolico facile. Qui si parla del gruppo del suo chitarrista praticamente storico, quello che
(Punishment 18 Records) Terzo album per The Crucifier, formazione greca attiva sin dal lontano 1995. Dopo un periodo iniziale piuttosto prolifico, con tre demo, due EP e due full length in undici anni, la band ellenica si è
(Nuclear Blast) Il trio Woody Weatherman, Mike Dean e Reed Mullin, ritrova l’eterno Pepper Keenan. Il chitarrista ritorna in formazione (è un membro dei Down di Phil Anselmo) dopo anni e l’album che ne consegue è
(Inverse Records) Disco curioso, il quarto full-length dei Cardiant. Dopo due note capisci che sono finlandesi, ma alla fine dell’ascolto non hai ancora capito il genere. È importante, direte voi?
(Despotz) Tornano a cinque anni di distanza dal precedente “State Of Disgrace” gli svedesi Corroded, ora giunti alla quarta release. Rispetto al passato, la band indurisce il proprio sound rendendolo allo stesso tempo più eclettico e variegato.
(Season of Mist) Dopo vari ascolti non posso togliermi dalla testa un’associazione diretta: Cloak – Tribulation. C’è di fatto una similitudine tra le due band… entrambe impegnate in un black che non è un black, con tinte death che non è un death… il tutto in chiave rock pesante, molto pesante.
(Pure Steel Records) Finalmente! Aspettavo da anni il ritorno di Walter ‘Crom’ Grosse sulle scene, e di certo non sono rimasto deluso. Ho amato alla follia “Vengeance”, l’incrocio power/viking che sognavo da quando
(Metal Blade Records) Risale al 2014 “A Skeletal Domain”, tredicesimo album dei Cannibal Corpse. Ora, dopo una ricreazione durata tre anni, i maestri incontrastati del brutal death metal tornano
(Forever Plagued) Prima volta che mi capita di sentire del black che assomiglia a tratti a dell’hardcore. Fermi tutti, son solo accostamenti, non siamo di fronte a del black punk, sia chiaro. Così snaturerei il disco e non è mia intenzione, visto che comunque siamo di fronte ad un buon
(Westworld) La title track apre con grazia e mostra un punk ‘tranquillo’. Per quanto “Mission Impossibile” non sia un autentico punk, l’anima melodica dei Chelsea