DIE APOKALYPTISCHEN REITER – “The Divine Horsemen – XXV Anniversary Sessions”

(Nuclear Blast Records) I Cavalieri dell’Apocalisse non pubblicano certo un album ‘qualunque’ con questo ‘I Cavalieri Divini’. Ma è davvero un album? È una raccolta? Un bootleg ufficiale? Lascio a voi la scelta, ma in questi tempi decadenti la cosa più palesemente visibile è un aumento della creatività degli artisti, i quali si avventurano attraverso nuovi territori, territori inesplorati, decisamente speciali. (altro…)
(Peaceville Records) Solo cinque pezzi, poco più di quaranta minuti e i Darkthrone si mostrano per quello che sono… cioè i Darkthrone! Almeno quelli ai quali siamo abituati da almeno tre lustri o giù di lì. Suoni massicci, batteria essenziale, il duo di 
(Nuclear Blast Records) I Decapitated nascono nel 1996 e all’epoca erano dei ragazzini, bel lontani infatti dall’avere 18 anni. La prima registrazione fu un demo, “Cemeteral Gardens” del 1997 e l’anno dopo il demo “The Eye of Horus”. Poi nel 2000 la carriera accelera e proprio in questa accelerazione di ventuno anni fa, la band pubblica la succitata compilation contenente i suddetti
(Prophecy Productions) La Prophecy spiega come il 2021 sia il venticinquesimo anno di età della band di Innsbruck Dornenreich, la quale però non pubblicava un album da almeno sette anni. Il ritorno è segnato da un’atmosfera sospesa nel sogno quanto nella natura e nell’essenza delle sue cose. Il trio folk austriaco registra un album dai
(autoproduzione) Tre solidi e coinvolgenti canzoni di Raff Sangiorgio (Gory Blister) in questo suo progetto solista. “Glitetr Sand” è una strumentale fulminante, ai limiti del thrash metal. È “Burning Sun” a chiarire le intenzioni hard rock/hard & heavy del chitarrista che espone una sequela
(Everlasting Spew Records / Caligari Records) EP di debutto per i canadesi Disembodiment, band formata da componenti dei deathsters Oath Div. 666.
(Massacre Records) Come già in passato, con album tipo “Thunderbeast” oppure “In der Hölle spricht man Deutsch”, i Debauchery e le loro corrispettive incarnazioni Balgeroth e Blood God, pubblicano un album in tre versioni. I Debauchery incidono dieci canzoni in inglese con voce in growl, poi come Balgeroth
(Oblivion / SPV) Jürgen Engler e Ralf Dörper e chi li assiste, si lanciano in un album di cover nel quale ogni nota viene rivestita dell’inossidabile, duro e marcato stile dei Die Krupps. Tra ossature metal, industrial ed elettroniche ecco che classici dei Devo, Queen, The Stranglers e altri ancora rifioriscono sotto questo sole che emana raggi al silicio. Il carico elettronico
(High Roller Records) Stampa in vinile con diversi colori e contenuti speciali come poster e cartolina per uno splendido esempio di thrash metal ante litteram. I tedeschi Destruction hanno tracciato un solco imponente e sono fondamentali, quanto i connazionali Sodom e Kreator, nel creare le fondamenta del genere
(Satanath Records) Nati dalla follia di Baal, The Unhuman nel 2018 a San Antonio in Cile, Demonized Priest abbandona l’aspetto della one man band e diventa una band
(Dissonance Productions) I Desolation Angels hanno, come tante altre band NWOBHM, una storia ‘sfortunata’: alla fine degli anni ’80 tentarono addirittura la fortuna in USA, prima di sciogliersi nel ’94, in un momento in cui nessuno sembrava interessarsi all’heavy metal…
(Ghost Record Label) Al centro di “Look Down On Me” ci sono i riff di chitarra. Sono tanti e dai modi graffianti, possenti, energici. C’è anche la voce però, dai toni vissuti, aspra e un po’ al vetriolo. Sono quatto triestini i Deadlock Crew e sputano fuori sonorità prettamente metal. Soprattutto 
(Karisma Records) Rock ricco di pulsazioni elettrizzanti ad questa band che di Bergen, in Norvegia. Groove, tanto groove, ritmica, travolgente e potente… con una incisiva vena funk, la quale emerge nel cantato, nei fraseggi della chitarra e pure con quelle invasioni del sassofono.
(autoproduzione) L’album è stato pubblicato in dicembre ed è disponibile per l’ascolto
(Punishment 18 Records) I Drakkar sono una garanzia del power italiano: il loro sesto full-length, pronto già da tempo ma a lungo tenuto in caldo (indovinate un po’ per quale triste motivo…), è stato anticipato dall’EP “Falling Down”, dello scorso novembre, che non avevo notato e che vedrò subito di recuperare. 
(InsideOut Music) Comincia ad allungarsi a dismisura la discografia di Devin Townsend, che da un po’ di anni ha tolto ogni altro termine od orpello al proprio progetto musicale e ha deciso di presentarsi finalmente come un solista completo. 
(Embryo Industries) Sono passati 28 anni dall’ultimo lavoro targato Detritus. Era infatti l’anno 1993 quando uscì “If But For One”, lavoro che cominciava un po’ a discostarsi dal thrash Bay Area style che caratterizzava il debutto “Perpetual Defiance” (1990). 

(Autoproduzione) Legati all’underground italiano, i Disease celebrano i ventisei anni di attività con questo quinto album, progredendo ulteriormente nella loro tecnica, nella ricercatezza del suono, ma anche nei contenuti, nelle emozioni, nelle sensazioni. Credono fermamente che la musica sia espressione di sentimenti, di stati d’animo, una forma d’arte che evolve e descrive la vita in modo più o meno metaforico.
(Heavy Psych Sounds Records) Sei pezzi suonati e registrati dalla band tra il 2004 e il 2005 per un demo di pre-produzione di quello che sarebbe diventato il quarto album, ovvero “Through the Eyes of Heathens”. A questi pezzi la band aggiunge la canzone “Vinegar Fly” dei Sunride, dunque una cover, e pubblica
(autoproduzione) Terzo album in dieci anni per la formazione tedesca che spara un thrash-death metal aggressivo quanto articolato. Il quintetto vede al microfono la cantante Simone Schwarz che usa principalmente il growl e con qualche sfumatura in semi-scream. Benni Poeck e Charly Gak sono un’interessante 


(Steamhammer / SPV) Dopo un debutto in qualche modo ironico ma assolutamente efficace, torna la band di John Diva per il secondo capitolo, il seguito del favoloso “Mama Said Rock is Dead” (
(Black Tears Label) Francamente mi sembra esagerato parlare di un nuovo genere per descrivere questo gruppo, così come ha fatto l’etichetta nel presentarlo; ma è indubbio che ci sia dell’originalità nelle sonorità proposte, perché se da un lato le tracce ricordano, specie nell’intro, il più classico del power metal, di fatto le liriche e le strutture canzoni sono decisamente più pesanti e orientati alla musica estrema, specie se si osservano le ritmiche e la parte di batteria.
(autoproduzione) Di questo
(Elevate Records) Avevamo già parlato della ristampa (digitale) di “Lady of the Lore” (
(Armageddon Label) L’Armageddon Label quest’anno ha profuso un impegno ammirevole verso la band concittadina (entrambe di Providence nel Rhode Island, USA) Dropdead. L’etichetta ha infatti pubblicato il terzo album omonimo (