DEATHHAMMER – “Evil Power”
(Hells Headbangers) Di solito tendo a tenere conto dell’originalità di una band. Se riesce ad essere convincente proponendo qualcosa di personale, la ritengo sicuramente più meritevole di attenzione rispetto (altro…)
(Hells Headbangers) Di solito tendo a tenere conto dell’originalità di una band. Se riesce ad essere convincente proponendo qualcosa di personale, la ritengo sicuramente più meritevole di attenzione rispetto (altro…)
(Razzia Notes/Century Media) Sfido chiunque a indovinare la nazionalità di questo folle duo. Se fossero americani sarebbe stato facile. Ed infatti sono svedesi, ma solo sulla carta. La coppia fa un Rock alternativo che sa molto del (altro…)
(Ear Music) Un momento. I Def Leppard sono tornati. Con un nuovo disco. L’undicesimo. Pazzesco… ho un legame profondo con questa band la quale assieme a (poche) altre mi ha (altro…)
(Iron Bonehead) Bene, ora posso dire che questa etichetta sta diventando quasi una garanzia. Oggi è il turno di una band slovena dedita ad un Black veloce ed epico (a questo punto mi verrebbe da dire che l’epicità è un (altro…)
(Scarlet Records) Amo i Dark Moor: li ho amati agli ingenui esordi power, quando ci cantava Elisa C. Martin; li amavo durante la fase centrale della loro carriera, a mio giudizio la migliore, quando ci hanno regalato perle del power come “Beyond the Sea” o “Autumnal”; (altro…)
(Hells Headbangers) Peste e corna, qui si martella giù pesante… Un gruppo decisamente violento e poco avvezzo alla ritmica morbida questi Deiphago, al loro quarto lavoro in studio. Che dire, nove tracce (otto più intro) dove inizialmente (altro…)
(Wickerman Recordings) Quarto lavoro (quinto, se consideriamo l’EP “Frequencies”) per gli Inglesi De Profundis, band dedita ad un death metal pesantemente contaminato da parti progressive e jazz. La tecnica individuale dei musicisti è (altro…)
(Blood Harvest) Messico che si muove lentamente, con estrema calma. I Denial sono entrati nella Blood Harvest otto anni fa e da allora hanno pubblicato solo “Catacombs of the Grotesque”, il loro unico full (altro…)
(Forever Plagued Records) Ristampa ad opera dell’etichetta Forever Plagued Records di “Joined In Darkness”, album uscito nel 1999 ad opera di Demoncy, one man band dedita ad un black metal primordiale, brutale ed oscuro. Va subito (altro…)
(autoprodotto) EP di debutto degli italiani Dresda Code (ex Aeonfire), i quali dal 2007 riescono finalmente a giungere alla produzione discografica con questa release che trasuda un metallo old school, un po’ deviante verso confini con un thrash, con idee decisamente (altro…)
(Iron Bonehead) Debutto in vinile per un duo tedesco che nell’intro della prima traccia ti fa pensare al classico black d’atmosfera. Invece la chitarra che poco dopo parte cambia le carte (altro…)
(Avantgarde Music) Raccontare la terra della propria infanzia, attraverso la storia e il mito della civiltà nuragica e del folklore della Sardegna. Lì è nato Antonio Sanna eppure il suo ambient folk black metal però nasce nella lontana (altro…)
(Pitch Black Records) I brasiliani Dragonheart sono attivi da quasi venti anni, e da quindici portano avanti una loro trilogia fantasy che, con questo “The Battle Sanctuary”, giunge alla sua conclusione. (altro…)
(Autoproduzione) Per il proprio secondo disco, i polacchi Diabol Boruta si affidano ai canali promozionali della Pure Steel: scelta inusuale, dato il folk metal suonano dalla band esteuropea. (altro…)
(Autoproduzione/Online Metal Promo) Mi sono avvicinato a questo EP con un po’ di timore, visto che sono abbastanza impermeabile nei confronti di progetti solisti di alcuna sorta. Specie se si tratta di chitarristi… Ma veniamo con ordine. Il progetto è nato dalla mente di tal Dan (altro…)
(Beyond… Production) Confesso di non avere mai sentito parlare dei Disharmonic, band originaria di Pordenone, attiva dal 1998 e con già due albums ed un EP all’attivo, che seguono il solco artistico tracciato a (altro…)
(Ván Records) Un fantastico delirio gotico incrociato con il dark wave. Melodie avvolgenti, ritmi coinvolgenti, linee vocali mistiche e magnetiche. È questa la proposta contenuta nel debutto del duo berlinese Deep Black, (altro…)
(Steamhammer/Oblivion/SPV) Metallo teutonico e digital-industriale da ormai ben 35 anni… anche se la lontananza dall’appuntamento con il full length ormai conta ben 18 anni! Tornano Die Krupps, i quali (altro…)
(Altare Productions) I portoghesi Dementia ci propongono un black dalle tinte funeree e mistiche, molto veloce e con un cantato urlato. L’origine europea dona come sempre una forte componente epica alle composizioni e un pizzico di melodia, in realtà celate da riff molto veloci e dal suono (altro…)
(Arthorium Records) I brasiliani Dark Witch esordiscono su full-“length” dopo una gavetta durata sedici anni: e lo fanno con un disco sferragliante, a tratti ingenuo, prodotto in maniera non eccellente, ma sicuramente godibile e genuino. (altro…)
(Overdub Recordings) Dissidio da ogni cosa, raccontandolo attraverso la musica e testi chiari. Testi in italiano ed esposti con parlato, cantato, recitato. Musica aggressiva, riff pesanti e momenti agili (altro…)
(Code 666) Pensavo che questi svedesi fossero morti. Non si sentivano nominare dal 2005, quando uscirono con uno split. Poi più nulla. Francamente ho sempre pensato che questo combo dedito all’industrial black fosse sempre stato sopravvalutato, specie se confrontato con colossi del calibro dei Samael. Per quanto riguarda l’aspetto puramente musicale, non sembra essere passato un (altro…)
(Hells Headbangers) Debutto discografico per Dwell, band Danese dedita ad un doom metal molto oscuro, caratterizzato da riffs pachidermici e stacchi melodici malinconici, mentre la voce è in growling, tipicamente death metal che rende il sound (altro…)
(code666) Pura atmosfera, purezza dei sentimenti, essenza dell’emozione. Mi avvicino per la prima volta ai Dynfari -a questo duo islandese- con questo lavoro (il titolo si traduce come Viaggio del tempo), nonostante si tratti già del terzo della loro carriera. Si parla di black metal, di black (altro…)
(Total Metal Rec.) Ascoltato con interesse “Two Straight Horizontal Lines and the Organized Chaos in Between: Director’s Cut”, QUI, la possibilità di approcciarsi a questo nuovo album del duo russo-ucraino che risponde al nome di Dan Deagh Wealcan diventa automaticamente una felice aspettativa. (altro…)
(Drown Within Records) Deprived è uno split creato da due band nostrane: Dementia Senex e Sedna. Il tutto inizia con “Blue Dusk” dei Dementia Senex e fin da subito (altro…)
(Revalve Records) Mi piacciono questi siciliani. Pur volendosi palesemente ispirare ai Novembre, perlomeno nelle sonorità, i nostri restano su territori leggermente meno aggressivi. Restano le tipiche melodie novembrine, ma si intravede della personalità nel lavoro. Il platter è accattivante fin dalla copertina, (altro…)
(Massacre Records) Nono album per i tedeschi Debauchery di Thomas Gurrath, il professore che qualche anno fa fu al centro di un caso. “O l’insegnamento o la band” gli (altro…)
(Aftermath Music) Black puro, estremo. Essenziale. Band composta da gente di Kvelertak, NettleCarrier, Koldbrann, Orcustus. Tutti esperti, appartenenti alla pura Norvegia. Al puro odio. Le dieci tracce sono spietate, brutali, ma anche curate, intense, intelligenti e molto coinvolgenti. Black degli anni ’90 (altro…)