DEADLY TIDE – “Tales Around The Campfire”
(Autoprodotto) Li guardi e vedi cinque brutti ceffi a cavallo tra i fuori legge da film western e dei bikers outlaw appartenenti a qualche banda MC che scorrazza sotto il sole delle highway soleggiate del sud degli (altro…)
(Hells Headbangers) Ritorna sulle scene la cantante/chitarrista Tanza Speed, artista Canadese di origine Cilena, che si ripresenta al pubblico con questo 7” semplicemente intitolato “2015”. Anche questa volta, per la registrazione dei brani,
(Autoproduzione) Dalla lontana Australia arriva il debut dei Dark Symphonica, formazione che, come è facile immaginare da monicker, copertina e foto promozionali, propone un mix musicale vicino a quello di Nightwish, Epica e compagnia female-fronted.
(Fireball/Indie/Soulfood ) E siamo a 20. Venti potentissimi anni. Da tanto tempo sono in giro i norvegesi Divided Multitude, creatura dei fratelli Harøy che dal giorno zero danno linfa a questo
(Satanath Records) Black Metal a tinte Doom per gli italiani Dulia, approdati alla Satanath con questo EP. Cinque tracce più una cover per dare forma ad un miscuglio di suoni funerei e nel contempo veloci e taglienti. Spero che la
(Cruz del Sur Music) Dopo l’ottimo “Severance”, recensito
(AFM) Quale possa essere l’esigenza per Glenn Danzig di fare un album di cover, mi riesce difficile da capirlo. Quando Glenn ha pensato a questa release si è posto delle domande, tra le quali anche se fosse stato possibile per lui mettere in gioco
(Jolly Roger) Il primo approccio ai Distruzione fu all’epoca di “Olocausto Celebrale”. Un mio vicino andò per qualche giorno da suo fratello a Bergamo e ritornò con questo vinile dalla copertina d’impatto e comunque molto bella. Lo ascoltavamo
(Ulterium Records) All’esordio dalla Grecia, i Diviner si dedicano a un power metal ruvido, roccioso e cattivo, che ha ben poco di europeo e molto di americano. La titletrack è una rabbiosa opener da qualche parte fra Iced Earth e Metal Church;
(Svart Records) Spirituale ma dissoluto. Psichedelico ma pieno di natura. Finlandesi come la loro etichetta, offrono un sound dolce, ipnotico, in qualche modo liquido e coinvolgente. Ascoltando questo terzo loro
(Napalm Records) Per gli svedesi Draconian non occorrono grosse introduzioni. La loro fama è consolidata e viene anche da pensare che questa si cementificherà del tutto con “Sovran”, un album maestoso, triste e bello, poetico e granitico.
(Nuclear Blast) In redazione ce lo diciamo in ogni riunione, cioè che la Nuclear Blast ormai non può esimersi dal presentare in catalogo qualcosa che sia metalcore. L’etichetta tedesca è in fin dei conti sempre vicina alla massa, ai gusti dei più e il metalcore è qualcosa
(Narcoleptica Productions) Rischi per davvero il suicidio se oltre a fare Dark lo fai anche male… Per fortuna non è il caso di questo combo russo. Gli ingredienti ci sono tutti: voce femminile simil lirica, suoni
(Hells Headbangers) Di solito tendo a tenere conto dell’originalità di una band. Se riesce ad essere convincente proponendo qualcosa di personale, la ritengo sicuramente più meritevole di attenzione rispetto
(Razzia Notes/Century Media) Sfido chiunque a indovinare la nazionalità di questo folle duo. Se fossero americani sarebbe stato facile. Ed infatti sono svedesi, ma solo sulla carta. La coppia fa un Rock alternativo che sa molto del
(Ear Music) Un momento. I Def Leppard sono tornati. Con un nuovo disco. L’undicesimo. Pazzesco… ho un legame profondo con questa band la quale assieme a (poche) altre mi ha
(Iron Bonehead) Bene, ora posso dire che questa etichetta sta diventando quasi una garanzia. Oggi è il turno di una band slovena dedita ad un Black veloce ed epico (a questo punto mi verrebbe da dire che l’epicità è un
(Scarlet Records) Amo i Dark Moor: li ho amati agli ingenui esordi power, quando ci cantava Elisa C. Martin; li amavo durante la fase centrale della loro carriera, a mio giudizio la migliore, quando ci hanno regalato perle del power come “Beyond the Sea” o “Autumnal”;
(Cold Dark Matter) Interessante etichetta la Cold Dark Matter e se ne avuta prova più volte (
(Autoproduzione) Torna la
(Hells Headbangers) Peste e corna, qui si martella giù pesante… Un gruppo decisamente violento e poco avvezzo alla ritmica morbida questi Deiphago, al loro quarto lavoro in studio. Che dire, nove tracce (otto più intro) dove inizialmente
(Wickerman Recordings) Quarto lavoro (quinto, se consideriamo l’EP “Frequencies”) per gli Inglesi De Profundis, band dedita ad un death metal pesantemente contaminato da parti progressive e jazz. La tecnica individuale dei musicisti è
(Cold Raw Rec.) La black metal band russa Doden Grotte ha inciso fino ad oggi due demo (uno
(Blood Harvest) Messico che si muove lentamente, con estrema calma. I Denial sono entrati nella Blood Harvest otto anni fa e da allora hanno pubblicato solo “Catacombs of the Grotesque”, il loro unico full
(Forever Plagued Records) Ristampa ad opera dell’etichetta Forever Plagued Records di “Joined In Darkness”, album uscito nel 1999 ad opera di Demoncy, one man band dedita ad un black metal primordiale, brutale ed oscuro. Va subito
(autoprodotto) EP di debutto degli italiani Dresda Code (ex Aeonfire), i quali dal 2007 riescono finalmente a giungere alla produzione discografica con questa release che trasuda un metallo old school, un po’ deviante verso confini con un thrash, con idee decisamente
(Iron Bonehead) Debutto in vinile per un duo tedesco che nell’intro della prima traccia ti fa pensare al classico black d’atmosfera. Invece la chitarra che poco dopo parte cambia le carte
(Avantgarde Music) Raccontare la terra della propria infanzia, attraverso la storia e il mito della civiltà nuragica e del folklore della Sardegna. Lì è nato Antonio Sanna eppure il suo ambient folk black metal però nasce nella lontana
(Pitch Black Records) I brasiliani Dragonheart sono attivi da quasi venti anni, e da quindici portano avanti una loro trilogia fantasy che, con questo “The Battle Sanctuary”, giunge alla sua conclusione.
(Limb Music) Dopo il discreto debut “Legends”,
(Sweden Music Group) MetalHead ha già incrociato (
(Autoproduzione) Per il proprio secondo disco, i polacchi Diabol Boruta si affidano ai canali promozionali della Pure Steel: scelta inusuale, dato il folk metal suonano dalla band esteuropea.
(Cargo Records) Dopo il primo album “Dragon Tears”, che non mi aveva troppo entusiasmato (recensione
(Autoproduzione/Online Metal Promo) Mi sono avvicinato a questo EP con un po’ di timore, visto che sono abbastanza impermeabile nei confronti di progetti solisti di alcuna sorta. Specie se si tratta di chitarristi… Ma veniamo con ordine. Il progetto è nato dalla mente di tal Dan
(Beyond… Production) Confesso di non avere mai sentito parlare dei Disharmonic, band originaria di Pordenone, attiva dal 1998 e con già due albums ed un EP all’attivo, che seguono il solco artistico tracciato a