HELLISH – “Theurgist’s Spell” (EP)
(Blood Harvest) Spazio agli Hellish, gente che vive nel sottobosco della scena cilena. Il sound della band è di natura thrash metal old style di tipo slayeriano e con qualcosa dei (altro…)
(Blood Harvest) Spazio agli Hellish, gente che vive nel sottobosco della scena cilena. Il sound della band è di natura thrash metal old style di tipo slayeriano e con qualcosa dei (altro…)
(Satanath Records) Black Metal… Dal Libano! E loro ne hanno di cultura dove attingere se si vuol parlare di divinità, benigne o maligne che siano. Spesso non bisognerebbe leggere la provenienza di una band, altrimenti si (altro…)
(Limb Records) Dei gruppi della primissima ondata dello speed/power metal tedesco, quella di Gamma Ray e Helloween per intenderci, gli Heavens Gate costituiscono un caso singolare: non hanno mai veramente sfondato come i colleghi, nonostante cinque full-“length” di buona caratura (altro…)
(Iron, Blood & Death Corporation) Album all’insegna della brutalità, questo “The Black Goddess Return”, ad opera dei Portoghesi Hoth. Lo stile della one man band Lusitana affonda le radici nel black/thrash metal degli anni ’80, con forti richiami ad acts quali Venom, Bathory e primissimi Sodom. I brani sono (altro…)
(MFL Records) Gli Halter sono incontinenti alla gioia del mondo, inadatti a sorridere… insomma, sono pessimisti e vogliono contagiarti col loro mal di vivere. E devo dire che lo fanno piuttosto bene. In sei tracce dal minutaggio elevato i nostri ci propongono un Doom cavernoso e (altro…)
(Avantgarde Music) Non perdono tempo i blacksters italiani Hornwood Fell: si sono formati nel 2013, nel 2014 hanno pubblicato l’ottimo debutto omonimo ed ora giungono al secondo full length che conferma la brutalità e l’efferatezza del loro sound, offrendo un’evoluzione sia (altro…)
(Bakerteam Records) Secondo album per Housebreaking, band proveniente da Cassino attiva dal 1994, inizialmente proponendo cover di pezzi punk/metal, per (altro…)
(Massacre Records) Viste le foto del combo e di come si acconcia stavo quasi per passare la recensione ad altri… E invece la mano per fortuna ha mosso il mouse sopra le tracce mp3… Così ora mi ritrovo a recensire una band che pur facendo dell’immagine pacchianissima un (altro…)
(Dark Essence Records) Cosa sono tre brani in quasi tre lustri? Quasi nulla, eppure proprio perché essi rappresentano il ritorno in scena di questa promettente band, forse il loro valore è più importante della semplice (altro…)
(Do Not Records / Graviton Music Services) Gente simpatica i batteristi, e spesso con un gran senso dell’umorismo. Poi ci sono quelli che hanno anche grandi ambizioni o molto più spontaneamente partoriscono (altro…)
(Swords And Chains Records) “9 canzoni di puro metallo a base di riff”. È questa la premessa e gli Austriaci High Heeler la mantengono. Anzi, vanno oltre! Stampano “anche” il cd. Perché il formato vero è il vinile, e questo album è pensato con (altro…)
(Avantgarde Music) E ci risiamo… Basta, da oggi mi abbono direttamente alle uscite della Avantgarde, così son sicuro di non perdermi una buona percentuale del black metal alternativo valido in circolazione. Sotto allora con gli Harrow, canadesi di patria ma evidentemente trattasi di eremiti che (altro…)
(Autoproduzione) Spero proprio che gli Hyling si siano separati dalla sfortuna che li ha perseguitati negli anni passati e che finalmente si godano il giusto riconoscimento per una carriera lunga ma poco prolifica. Siamo infatti al terzo album in più di una decade e i nostri, forti finalmente di una (altro…)
(Fantai’Zic Productions) Secondo album per La Horde, band Francese che ha già riscosso un buon successo in patria, imponendosi in pochi anni tra i leader della scena hardcore Transalpina. La proposta musicale dei nostri, si muove a cavallo tra thrash metal, parti groove alla Pantera, con robuste (altro…)
(Universal) Sembra la storia di un film, quella che è dietro alla genesi di questa band, come spesso accade nelle grandi produzioni americane. Nel 1972 in un bar alla moda di Los Angeles nacquero gli Hollywood Vampires. (altro…)
(Sliptrick Records) Tre anime e reset di stile. Tre le anime perché sono tre i musicisti che formano gli Hard Reset. Lo stile è qualcosa che azzera ogni possibile sfumatura e si incammina su percorsi alternative (altro…)
(Dying Victims Productions) Di solito, album come quelli degli Horacle provengono dagli Stati Uniti o dalla Svezia: fa piacere vedere che anche in Belgio ci siano devoti dell’heavy/speed delle origini, quello ancora strettamente connesso alla NWOBHM! (altro…)
(Sathanath Records) Sono sei le band che popolano questo split della Satanath Records, etichetta di San Pietroburgo. Sei modi di intendere l’inferno, ma più di ogni altra cosa di offrire uno scorcio su diverse realtà (altro…)
(Sliptrick Records) La musica se è supportata da una buona base testuale assume un valore ancora più ampio. I Human Decay si pronunciano attraverso parole secche e dirette, precise e spietate, tutte in italiano e la cosa facilita la (altro…)
(Autoproduzione) EP di debutto per i Bergamaschi Helion, band fondata dal chitarrista e cantante Massimiliano Cirelli nel 2009. Dopo la solita trafila di cambi di line up, la formazione Lombarda giunge (altro…)
(Steamhammer/SPV) Questi musicisti israeliani sono piuttosto prolifici: tre album in quattro anni non è roba per tutti, specie se la qualità media è alta, come nel nostro caso. L’intro strumentale di questo lavoro serve solo a teletrasportarci proprio nel bel mezzo del (altro…)
(Sliptrick Records) Thrash folk metal: ottima (auto)definizione per la musica degli scatenati friuliani HellMetAll, fedelmente e fieramente ancorati alle tradizioni della Val Resia, tanto che molti brani del loro debut sono cantati proprio… in resiano! E se non sapete di che lingua si tratti, potete documentarvi su Wikipedia e scoprire che è un idioma addirittura tutelato dall’UNESCO… (altro…)
(Autoprodotto) Come promesso, ecco il full length della one man band italiana. Continua il mistero (le informazioni continuano ad essere molto sintetiche); Un mistero che si evolve e che converge in quasi un’ora di black ambientale il quale offre un immenso -ma dovrei dire “infinito”- spazio alla componente atmosferica. Lustre è sicuramente l’astro che (altro…)
(Satanath Records) I The hell sono la risposta serba agli ormai compianti Morbid Angel. Portatori del verbo death, i nostri aprono le danze con un’intro recitata per poi cominciare a pestare giù duro. Il cantante, più che cantare, declama. Declama le sorti del mondo e di tutte quelle anime che (altro…)
(Svart Records) Dopo due anni di gavetta con innumerevoli demo registrati in presa diretta -lo-fi-, arriva il debutto professionale (il quale, comunque, fu precedentemente registrato senza overdub) di questa impattante band svedese impegnata su un death/doom. Il death c’è per linee vocali, orientamento, testi e qualche (altro…)
(Patac Rec.) Nel nuovo millennio gli Hellbastard hanno ancora qualcosa da dire. Non più icone del crust, dell’irruenza, del ‘muro-contro-muro’. Autori di un qualcosa di più definito e netto. Nei suoni si, nella composizione più di tutto, gli inglesi ‘Bastards’ sferragliano (altro…)
(WormHoleDeath Records) Quando un album è derivativo, non so mai quale giudizio esprimere: da un lato mi trovo ad elogiare o criticare le capacità tecniche della band recensita, la produzione del disco e la bellezza delle canzoni. Dall’altro lato non posso fare a meno di notare come certe formazioni, seppur composte da validi elementi e con buone canzoni (altro…)
(Doomentia Rec.) Robies, Gil e Gàlvez ne hanno fatti quattro di album, ma chi scrive ha solo esperienza di “Grengus”, un lavoro degno della griffe Doomantia. Imbottito dello spirito dei Bolt Thrower e non solo e sapientemente diluito dal verbo dei (altro…)
(Sliptrick Records) Fin dal logo visibile in copertina si capisce che sul combo incombe l’aura protettrice dei Motorhed, perlomeno quelli più “leggeri” e festaioli. Si perché i nostrani Helligator sono il gruppo che ognuno vorrebbe vedere in ogni motoraduno che si rispetti. Ugola ruvida come carta vetrata, chitarre ignoranti (altro…)
(Revalve Records) Dopo sei anni di carriera, un demo ed un EP, debuttano i deathsters romani Helslave, con l’ottima Revalve Records. Oltre 35 minuti di death metal poderoso, sapientemente iniettato di melodia la quale però non toglie assolutamente nulla alla violenza che a tratti sconfina nei paraggi del black. Il (altro…)
(Disiplin Media) Nell’accezione più comune, questo lavoro svela una band che suona del post-hardcore mischiato allo sludge. Molto più prosaicamente viene da dire che il lato sludge rievoca le melodie dei primi Kyuss nell’opener “L’Etranger”. Ma è solo l’inizio! La base hardcore (altro…)
(Svart Records) Dopo l’EP arriva l’album. Regola di base che questi 4 finlandesi hanno rispettato, creando uno spazio dove scatenarsi senza controllo. Vantano membri di Forced Kill e Speedtrap e con quell’EP a base di puro rock’n’roll sparato a volumi pazzeschi, sporco, brutto, cattivo avevano detto la loro. Ora e tutto sempre più punk, rock ed (altro…)
(Renverse Productions) Non so… Sarà per la produzione realmente approssimativa, sarà per la mancanza assoluta di idee; ma proprio non trovo alcun appiglio per salvare un gruppo come questo. Il tentativo di usare il francese come lingua del cantato è sicuramente da applausi, ma non basta a far (altro…)
(Massacre) Dal Brasile debuttano gli interessanti Hevilan, che si avvalgono del guest drumming di Aquiles Priester (Primal Fear) e della partecipazione, su un brano, di Warrel Dane; è la Massacre Records a prendere in consegna quest’album per il mercato europeo (in Brasile è già uscito nel 2013). (altro…)