Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
SARKOM – “Anti-Cosmic Art”
(Dark Essence Records) Album numero quattro per i norvegesi Sarkom, band ormai con un discreto background alle spalle. Il loro ultimo lavoro è molto ma molto veloce, veramente tanto focalizzato sul suono delle chitarre. A mio avviso, e si sente fin dal (altro…)
(Napalm Records) Quattro album in studio e uno dal vivo in circa sette anni, rappresentano un buon ruolino di marcia da parte degli islandesi Skálmöld, oltretutto valorizzato da un tasso di qualità notevole nella propria musica. “Vögguvísur Yggdrasils” 
(Punishment 18 Records) Me li ricordo ancora questi simpatici ragazzi dalle montagne, fuori dai locali a far festa aspettando i concerti più svariati. All’epoca il cantante era ancora lungocrinito, ma a parte questo loro non sono cambiati: sempre tonnellate di passione in
(autoproduzione) Mi incuriosì la
(Iron Bonehead/Tour De Garde) Nella migliore tradizione Black Metal, siamo di fronte al lavoro di debutto di un duo che ha dedicato il proprio operato all’esoterismo e alla metafisica più maligna. La cosa che mi stupisce è che i ragazzi in questione
(Iron Bonehead) Come spesso accade per il genere proposto, siamo di fronte ad un misterioso duo. Le identità dei loschi figuri sono celate sotto nomi d’arte bizzarri, l’unica cosa certa riguardante questi individui è che suonano Black. Un
(Cimmerian Shade Recordings) Conobbi questo progetto internazionale ed assurdo un paio di anni fa quando uscì “Scarab” (
(Westworld Rec.) I britannici Major Accident hanno fatto parte dell’ondata punk inglese e formatisi verso la fine del 1977, durarono fino al 1985 e dopo di allora si riformarono nuovamente nel 1996. La band ad alcuni è nota per il fatto che si esibiva
(autoproduzione / The Orchard) I The Big South Market sono in due: Ruggiero Ricco, batterista per Cancrena, Golem e The Dogma, Giuseppe Chiumeo, chitarrista, voce e già nei The Rest Side. “Muzak” è l’espressione di qualcosa che in parte rievoca il grunge-rock
(Concorde Music Company) Harri Kauppinen era il front man dei finlandesi Beyond the Dream, band di metal/rock gotico, scioltasi a fine 2014. Ora Harri riparte da zero e, sempre in chiave estremamente oscura, cattura quella direzione decisamente gotica, ci inietta una
(Infernö Records) Dispiace dirlo, ma in questo caso vale certamente il detto ‘nomen omen’: i tedeschi Deja vu, che mettono sul mercato il terzo album di una carriera ultratrentennale, danno veramente una sensazione di ‘già visto’ (o, in questo caso, di ‘già sentito’)
(Napalm Records) Cambio al microfono dei Sirenia di Morten Veland. Se ne va la spagnola Ailyn dopo quattro album e subentra una sorprendente Emmanuelle Zoldan, francese, cantante di opera ma anche già corista della band da oltre un decennio.
(Black Widow Records) Bisogna mettersi comodi per ascoltare questa release degli italiani Presence. Doppio CD (il secondo è un live), un totale di quasi due ore e mezzo di musica, di creatività, di emozione, di tecnica sopraffina. Artisti maturi, artisti attivi
(Infernö Records) A volte, per inquadrare genere e natura di una band basta una foto promozionale: i tedeschi Booze Control non si nascondono certo, la copertina fuga ogni dubbio, e il loro terzo disco “The Lizard Rider” procede (ma piacevolmente, sia chiaro) lungo binari stabiliti ormai da 35 anni.
(Iron Bonehead) In un ambiente che io adoro in modo incondizionato, vale a dire il Black Underground portoghese, i Black Cilice sono dei fondatori del genere,
(autoproduzione) Dalla Francia si scatenano questi quattro scatenati votati ad un hard rock, ricco di keys, dal tocco un po’ ottantiano, molto settantiano, con riff corposi e tastiere che fanno sognare. Pulsazioni, ritmo, energia… gli ingredienti di base ed
(Earthquake Terror Noise) Primo full length per Wargame, formazione lombarda con un demo ed un EP autoprodotto all’attivo. Devo dire che “Sick Of Italy” mi ha divertito alquanto, e continua a farlo ascolto dopo ascolto. Questo grazie
(Memorial Records) “The Long Way” rappresenta l’incontro tra musicisti di spessore e con intenti artistici ampi. I primi sono Roberto Sterpetti (noto cantante Italiano) alla voce ed Enrico “Erk” Scutti (ex Cheope, Figure Of Six) cori e testi, oltre a Marco
(Symbol Of Domination Productions) Eh beh… Se un album ti comincia con una marcia di guerra in sottofondo non puoi che partire in simpatia con questi scellerati americani. Che ve lo assicuro, di americano hanno solo la natalità, per il resto il Black a tinte atmosferiche che
(Satanath Records) Questo gruppo carioca è attivo da qualcosa come 24 anni! Certo, ci saranno state anche un paio di reunion successive ad altrettanti scioglimenti, ma se non sono dei veterani questi, vedete un po’ voi… Allora, i Coldblood fanno Death a tinte
(Unspeakable Axe Records) Riff tenebrosi e oscuri. Atmosfera che emana morte. Questo lavoro è decisamente sinistro ed emana puro death metal. Scorched, gli americani, e non il progetto di Daniel Arvidsson, chitarrista dei
(Svart Records) I Rotör sono la dimostrazione vivente di come si possa suonare freschi ed avvincenti pur senza inventare nulla di nuovo. La formazione finlandese propone infatti un metal classicissimo, pesantemente ispirato dalla NWOBHM, ma riletto in una
(Pure Prog) In un panorama cristallizzato come quello dell’heavy metal ‘classico’, i Mayfair rappresentano certamente una rottura. La musica degli austriaci può piacere e non piacere (ne ho già discusso
(Season of Mist) Band al debutto tuonante dal Canada. I Numenorean creano disagio, ansia, cancellano ogni barlume di ospitalità con un post black metal ricco di malinconia, melodia ma
(Inverse Records) Già in passato non ero stato entusiasta del lavoro dei Mad Hatter’s Den (
(Pure Steel) Cambiano ancora registro i messicani Split Heaven, almeno rispetto all’ultimo “
(Molusco Discos) Una bella mazzata questo “Collapse”, secondo full length per gli spagnoli Agonica. La band iberica fonde efficacemente il death metal intricato dei Behemoth con il melodic death di At The Gates e Hatesphere, passando per parti dirette e thrashy tipiche dei
(Sun & Moon Records) Forse in molti ignorano chi siano questi Stormfågel; magari si è portati a pensare ad un (altro) gruppo di black metal proveniente da qualche parte nel nord Europa. Invece qui di black metal non c’è manco la traccia, anche se l’oscurità è sicuramente
(Selfmadegod) Band spagnola alle prime armi e completatasi da ancora meno tempo, però questo esordio mostra un gradevole e scarno death metal di stampo Cadaver, Megascavenger, Massacre, Paganizer, Grave Miasma. In
(Sliptrick Records) Già autori di “Obey”, il nuovo passo trasversale dei Witches Of Doom è “Deadlights”. Lo è trasversale per il fatto di unire elementi stoner e rock seventies, con gothic, elettronica e modernismi di sorta.
(Autoproduzione) EP di debutto per Lurking Ferar, terzetto toscano composto da musicisti che bazzicano la scena metal locale da una trentina d’anni. La proposta musicale dei nostri è ujn heavy metal purissimo, che pesca dalla NWOBHM, con le atmosfere horrorifiche tipiche
(Sifare) Nel nuovo album di Tzad, un progetto ideato da Andrea Balzani, tastierista e compositore, vi partecipano Francesco Ivan Sante Dall’O alle chitarre elettriche e acustiche, Alex Farulli alla batteria e percussioni, poi il
(Napalm Records) Incorniciato da una copertina grottesca e sottilmente inquietante, il quarto full-“length” degli spagnoli Diabulus in Musica non è bello quanto il terzo, “
(Satanath Records) I Grotesque Ceremonium vengono dalla Turchia. Anzi, per essere precisi usiamo il verbo al singolare, visto che dietro a tutti gli strumenti nonché alla voce c’è sempre un’unica mente. E nonostante fin dalla copertina si capisca benissimo che il signore in