AEON WINDS – “Night Sky Illuminations”
(Avantgarde Music) Dopo la coppia di dischi usciti fino al 2019 ed un EP di un anno fa, ecco tornare gli Aeon Winds, forti di un lieve ma significativo cambiamento di sonorità. (altro…)
(Avantgarde Music) Dopo la coppia di dischi usciti fino al 2019 ed un EP di un anno fa, ecco tornare gli Aeon Winds, forti di un lieve ma significativo cambiamento di sonorità. (altro…)
(Prophecy Productions) Finalmente è tempo anche per i Dool di uscirsene con un live. Ma si sa, a loro piace fare le cose in modo diverso… ecco allora che il live proposto è stato registrato in un ambiente molto intimo e religioso, il 23 dicembre del 2022, ossia il giorno dell’anno con meno luce… (altro…)
(Autoproduzione) Nuovo EP per Foul Body Autopsy, one man band nata dalla mente del poli strumentista e cantante Tom Reynolds, il quale, per registrare la title track si è avvalso della collaborazione di alcuni mostri sacri come Steve Di Giorgio (Testament, Death), Andy LaRocque (King Diamond, Death), Bobby Koelble (Death), Dirk Verbeuren (Megadeth), riuniti per incidere un solo brano… un po’ come servirsi dei meccanici della Ferrari per cambiare una ruota della propria utilitaria! (altro…)
(GrimmDistribution) Questo, signori e signore, è davvero un progetto bizzarro… Il gruppo porta il nome del chitarrista dei Wolfdom, band uscita giusto quest’anno con il proprio debutto. Qui invece abbiamo la prima opera solista del chitarrista, appunto. (altro…)
(Scarlet Records) L’incipit dell’opener “Rais The Dead” è un inno all’heavy metal di matrice maideniana e nel suo prosieguo la canzone è puro heavy metal di altri tempi, ‘priestiano’ a più riprese, quanto concretamente arcigno e coinvolgente. L’heavy metal degli svedesi è sorretto da (altro…)
(Atomic Fire Records) Debut album per Rage Behind, quintetto dall’identità celata dietro delle maschere e fautore di un metal moderno che coniuga bordate thrash, la potenza ritmica del groove metal e le aperture melodiche tipiche del metalcore. (altro…)
(Noble Demon) Dopo sette anni i Winterhorde si rifanno vivi, considerando anche il singolo pubblicato lo scorso anno in giugno. I sette israeliani pubblicano il loro quarto album con l’etichetta berlinese Noble Demon che ha aperto i propri battenti da circa quattro anni. I Winterhorde si sono sempre (altro…)
(Avantgarde Music) Ed ecco che alla loro seconda opera, gli Amalekin se ne escono con questo piccolo gioiellino. Otto salmi -così li identifica il gruppo- più una outro che nel loro complesso vi travolgeranno con la loro irruenza, la certosina esecuzione e la splendida grafica usata per copertina e libretto. (altro…)
(Avantgarde Music) Tre dischi e tre label (il debutto del ’19 è qui). Gli americani Ringarë tornano un disco intenso, black metal di stampo atmosferico, che dentro le sue parentesi violente ingloba sensazioni profonde dentro una dimensione cosmica, un aprirsi oltre i confini terreni, oltre ogni limitazione dettata da inferi e profondità sulfuree. (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Dopo quattro anni, i norvegesi Goatkraft son tornati a sferrare un attacco all’egemonia black della Svezia, giusto per ricordare ai loro rivali che c’è ancora chi è pronto a battagliare a suon di ritmi furiosi, blasfemi testi e chitarre scellerate. (altro…)
(Signal Rex) Debuttano i portoghesi Ginnungagap, band appartenente al ‘Clandestine Circle of Aldebaran’ (assieme a acts quali Degredo, Trono Além Morte, Occelensbrigg, Nox Insultum, Ordem Satânica o Voëmmr)… praticamente la crème de la crème dell’underground lusitano, il loro ‘Inner Circle’, le loro ‘Légions Noires’. (altro…)
(Symbol Of Domination / BlackHeavens Music) Due decadi or sono usciva per la greca Black Lotus una piccolo gemma nascosta del nostro italico metal… Un disco articolato, complesso, ma del tutto fruibile anche dai non adepti del metal più estremo, visto che si parlava di gothic metal, seppur in una sua forma piuttosto estrema. (altro…)
(GrimmDistribution / Australis Records / The End Of Time Records / Fetzner Death Records) Del signor Thorkraft si sa realmente poco, eccetto che ha superato la quarantina e che probabilmente è il più prolifico compositore black metal all’attivo. (altro…)
(code666) Settimo peccato. Settimo sigillo. Settimo album per i belgi Slow (il moniker in realtà è ‘Silence Lives Out / Over Whirlpool)’… un album profondo, pesante, lento, drammaticamente lacerante. (altro…)
(Overdub Recordings) Dopo un EP d’esordio di cinque anni fa i BS Bone pubblicano il loro primo album, nel quale includono anche i quattro precedenti pezzi del demo. La band spazia dall’alternative rock al metal mostrando un crossover maturo e arrembante. La base ritmica vede una batteria misurata (altro…)
(Crazysane Records) Popolano l’underground musicale berlinese da dieci anni i Voodoo Beach, attingendo dalla scena noise e alternative rock degli anni ’90. Nel loro sound si riscontrano anche derivazioni dark, post punk e comunque sono la visione generale e ampia delle vie di fuga del rock in generale. Adorabili (altro…)
(Sentient Ruin Laboratories) Matt Auxier è un musicista membro di realtà industrial come 6th Circle e Ash Prison, proviene da Columbus nell’Ohio e si è prodigato per scrivere, suonare, fatta eccezione per la batteria che ha affidato a David Mahony, irlandese e parte di Unyielding Love, infine (altro…)
(Art Gates Records) Si definiscono ‘Ghost Metal’ ovvero ‘musica per introspettiva cuori freddi’. Li avevamo già gustati con l’ottimo “Away From Light” di cinque anni fa (recensione qui), ma il loro progressive metal a tinte oscure, decadenti, legate al doom con una espressività gotica, continua a evolversi verso una poesia sonora che va ben oltre ogni confine musicale, purché lontano dalla luce, abbracciato con amore dal gelo lacerante delle tenebre. (altro…)
(Dark Essence Records) Emersero tre anni fa con il debutto intitolato “Orsök” (recensione qui), cercando di spingersi oltre i già estremi confini del black di matrice islandese, confini che loro immersero dentro l’affascinante inospitalità della loro terra, sferzata dal gelo, da una geologia ribelle, con mari e venti freddi e quella opprimente mancanza di luce per moltissimi mesi all’anno. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Eccoli! Pure i mitici Dimmu Borgir giungono all’apparente arresto creativo (che ormai dura da qualche anno) il quale porta a divagazioni come cofanetti costosi, edizioni speciali o, come in questo caso, all’album di cover. Avendo amato profondamente i Dimmu fin dagli inizi, non nego che la notizia del cover album con tanto di oscuro e suggestivo titolo in latino, mi fece storcere il naso… facendomi ovviamente pensare alla solita mossa strettamente economica, quelle cose fatte per pagare le bollette. (altro…)
(Osmose Productions) Quarto album per i finlandesi Aegrus, il primo per Osmose Productions, la quale ha fatto a mio avviso il colpaccio mettendo sotto contratto la band scandinava. (altro…)
(Dark Essence Records ) C’era troppo silenzio in casa Koldbrann, selvaggi portatori dell’oscura fiamma underground norvegese da oltre vent’anni. Ma il 2023, dieci anni dopo l’ultimo “Vertigo”, finalmente mostra un barlume di dannazione in fondo a questo tunnel di devastazione: (altro…)
(Autoproduzione) Debutto discografico per Snow, progetto solista creato dall’ex tastierista dei progsters Geminy ed ex chitarrista dei Path Of Sorrow, il genovese Ivano Lavezzini. (altro…)
(Lacerated Enemy Records) Due album fino al 2019 poi ora, nel 2023, i francesi Embrace Your Punishment ritornano attivi e carichi con un nuovo album. Avranno risentito anche loro la pandemia ma sono ripartiti come tutti quanti. Lo hanno fatto riportando in alto i loro intenti, la (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Dopo il debutto con un EP uscito un paio di anni fa (recensione qui), torna il francese Romain Paulet con questo suo intenso progetto one man band, il quale fa un salto qualitativo decisamente impressionante. Un black metal più ampio, ricco di melodie, di assoli, di momenti epici, di parentesi trionfali, di assalti furiosi e di mid tempi che coinvolgono e penetrano nella carne. (altro…)
(Soulseller Records) Per questo terzo album i King hanno integrato definitivamente nella band il bassista Tim Anderson collaboratore dal vivo di lungo corso. Nati a Melbourne nel 2014 i King ad oggi si sono distinti per un death/black metal vivace, tendente ad atmosfere epiche, grandiose. Le (altro…)
(Selfmadegod Records) Sublimazione del brutal death metal che si converte in slam death metal e di contro un intermittente grindcore che fissano i pezzi, ben 20, nello spazio di circa 20’. Reap sono questo, una band che si vota (altro…)
(Selfmadegod Records) Secondo album in studio per la band di Cleveland che si dimena in un arruffato e istrionico death metal-grindcore. Abraded compongono e suonano undici pezzi per “Unadulterated Perversity”, per una durata di oltre (altro…)
(C. M. Releases / The Triad Records) Decimo album in venticinque anni di carriera per Blood Thirsty Demons, progetto nato nel 1997 dalla mente del poli strumentista lombardo Cristian Mustaine, il quale ancora una volta si occupa di tutte le parti strumentali. (altro…)
(Trollzorn Records) Le origini degli Skiltron sono argentine ma la band risiede in Finlandia. Tuttavia non è fuorviante dunque il nome della band, il suo logo, l’immagine dell’artwork e i colori usati, perché Skiltron è una realtà power metal con elementi pagani nonché folklorici di natura celtica. “Bruadarach” è il sesto album in carriera (altro…)
(Northern Silence Productions) Il secondo album dei tedeschi Nornír è uno svolazzo stilistico stuzzicante perché nel black metal d’ordinanza espresso si inseriscono elementi pagan e folk, come testimonia in scaletta la cover dei Wardruna “Helvegen”. Dopo l’album “Verdandi” nel 2019, un demo e un EP, i Nornír suonano il black metal in maniera (altro…)
(AFM Records) Dal 1993 a oggi gli ungheresi Ektomorf non hanno spostato di una virgola il proprio essere. Liberamente ispirati ai Sepultura dei bei tempi e alle derivazioni di Max Cavalera, primo frontman della band brasiliana, e al nu metal, la band ha così pubblicato una serie di album che non si discostano da quella filosofia di stile. Nonostante una (altro…)
(Svart Records) Tomi Koivusaari, chitarrista degli Amorphis, crea Bjørkø e ci mette dentro anche Waltteri Väyrynen degli Opeth ed ex-Paradise Lost alla batteria, Lauri Porra dei Stratovarius al basso e Janne Lounatvuori di Hidria Spacefolk alle tastriere. I testi sono del vecchio collega di Koivusaari negli Abhorrence, Jussi “Juice” Ahlroth. Come (altro…)
(Sepulchral Productions) Strana entità dal tetro Québec. I Mêlée des Aurores sono infatti apparsi sulla scena quasi quindici anni or sono, con il debutto intitolato “Errances”. Da allora solo uno split, ormai vecchio di dieci anni, poi il silenzio fino a questo nuovo impattante e destabilizzante lavoro. (altro…)
(Blood Harvest Records) Giungono al quarto album gli statunitensi Valdrin, da sempre dediti ad un black metal melodico ed epico, inizialmente influenzati pesantemente dagli svedesi Dissection, per poi evolversi verso un sound più personale, culminato con il precedente “Effigy Of Nighmares” (recensione QUI), dove affioravano sonorità più affini ai Windir, con quella componente folk in grado di esaltarne ulteriormente la componente epica. (altro…)