DYMYTRY – “Five Angry Men”

(AFM Records) Con il precedente “Revolt” (recensione qui) fecero il salto internazionale, sia dal punto di vista linguistico (prima il materiale era in lingua madre), sia uscendosene dai confini del loro paese, la Repubblica Ceca. Ancora una volta sotto l’ala protettiva della AFM eccoli tornare ora con il primo vero album nato per una visibilità globale (“Revolt” era un remake in inglese di un loro disco in lingua madre), un album che ci scaraventa in faccia la band in chiave esplosiva, con quei cinque tizi incazzati che si sfogano a suon di metallo, sia classico che ultra moderno, sia oscuro che capace di scaldare una potenziale folla sconfinata. (altro…)

(Season Of Mist) Nicolas Dick e Marylin Tognolli iniziano la propria collaborazione nel 1989 ed entrambi provengono dalla noise e dark wave francese degli anni precedenti. Chitarra e voce il primo, basso la Tognolli, hanno imbastito sonorità che veleggiano tra il loro retroterra di formazione 
(Time To Kill Records) L’etichetta italiana Time To Kill pensa a un tributo agli svizzeri Celtic Frost, divinità imponente nell’Olimpo del metal. Un tributo con sole band italiane che hanno manifestato la propria 




(Nuclear Blast Records) “Fallen Angel” infiamma da subito con il suo riff svelto tra Deep Purple e Black Sabbath, con passo svelto e un fare trascinante. “At The Mortuary” presenta invece un riff cadenzato ma è una canzone che ha i suoi momenti agili con Johanna Sadonis a 
(Metal Blade Records) La deathcore band di Knoxville nel Tennessee pubblica il suo primo live album, registrandolo in un concerto al settimo evento benefico natalizio della propria città dello scorso anno tenutosi al The Mill & Mine e suonando pezzi dagli album “Kin” e “The Valley”, cioè gli ultimi 
(autoproduzione) “On This Earth” è l’album d’esordio degli 







(Dischi del Minollo / Scatti Vorticosi / Karma Conspiracy Records) Apre l’album “Midollo”, canzone che mette in chiaro la pasta, il modo di essere e suonare dei Rebis e dunque le loro capacità. Autori di un alternative rock energico dai richiami vagamente grunge, riflessi post hardcore ed emo. “Etoile” concede
(Iron Bonehead) Album di debutto per la one man band nata negli USA e gestita da L.Azathot, il quale opta per una scrittura e realizzazione dei pezzi in stile black metal della prima metà degli anni ’90. Black metal feroce, aspro, freddo, con voce in scream, melodie divoranti, maestose
(Xtreem Music) Dopo demo, EP e split i colombiani Funeral Vomit arrivano alla pubblicazione del debut album che mette in mostra la loro attitudine estrema. Autori di un gruppetto di pezzi nel segno del death metal dai risvolti gore, i colombiani sigillano una prestazione fatta di un’oscurità poco raccomandabile, del 

(Soulseller Records) Sono ventisei anni di carriera per i norvegesi Blood Red Throne, nonostante Daniel “Død” Olaisen, chitarrista ed ex dei Satyricon negli anni ’90, e il batterista Freddy “the Shred” Bolsø che lasciò la band agli albori per poi ritornare nel 2013, sono gli unici elementi del nucleo 
(Xtreem Music) Chi ha scritto questo pezzo quando ha affrontato Rogga Johansson e i suoi sterminati progetti, ha precisato fino alla noia che fossero appunto tanti, troppi per un musicista votato a una sovrapproduzione che in certi casi è stata controproducente. Succede da anni ma ogni volta che il chitarrista, multistrumentista 


