Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
ÊTRE – “II: Humane” (EP)

(Autoprodotto) Secondo capitolo di una trilogia (qui il primo), l’EP dei danesi mostra una maturità compositiva davvero ragguardevole. (altro…)


(Nuclear Blast Records) Sesto album per gli statunitensi Exmortus, band che da sempre ha diviso il pubblico per il loro stile, a cavallo tra il thrash/death più aggressivo e la pulizia esecutiva propria del metal neoclassico, risultando appunto ostici per i fautori di un genere piuttosto dell’altro.
(Nuclear Blast Records) Apprezzo molto l’onestà artistica ed il rispetto verso i fans che Kelly Shaefer dimostra di avere, visto che avrebbe tranquillamente potuto fare uscire questo disco sotto il moniker Atheist, dato che i quattro quinti della line up dei Till The Dirt proviene dalla leggendaria band capostipite del technical death metal. 
(earMUSIC) Per Vincent Damon Fournier, dunque noto come Alice Cooper, “Road” è il 29esimo album. Artista poliedrico, non una rockstar prevedibile e forse la sua eloquenza sintetica e acuta ma densa di significato lo certifica. Il precedente lavoro “Detroit Stories” e l’EP “Breadcrumbs” possedevano all’interno della buona musica e a conti fatti “Road” 

(Debemur Morti Productions) Il progetto black metal statunitense Imperial Crystalline Entombment ha oltre vent’anni e giunge ora al secondo album in studio. Formazione labile, spesso tenuta in disparte dalla notorietà della sua completa definizione, mentre il taglio black metal del suonare resta un mettere
(Superbia Music Group) La band italiana Ultima non si esprime in maniera del tutto semplice e non solo per il fatto che il proprio linguaggio musicale è il djent metal, bensì anche per il volgerlo verso una maniera progressive. Se di per sé il djent è un suonare che frammenta, spezzetta e mischia a volte le carte, virare su un lato prog del suddetto 
(Atomic Fire Records) Tredici album in carriera con “Code Red” per gli inossidabili Primal Fear. Dalle note iniziali dell’opener “Another Hero”, con un riff che ricorda i Ministry e altre mille cose forse, si avverte che l’heavy/power metal dei Primals è ben cromato e luccicante. “Code Red” presenta un ritornello caldo, accomodante per i più, ben studiato, ben 
(Steamhammer/SPV) Che cosa aspettarsi da un gruppo teutonico con ex membri di Gamma Ray ed Edguy? Il quarto disco in studio dei The Unity è power metal tedesco nell’accezione più classica del termine. Cori e coretti, chitarre rocciose, refrain da radio e voce strapulita.
(Gates Of Hell Records) Hanno inciso un EP tre anni fa i Meurtrières (
(Scarlet Records) Il secondo album della symphonic-prog metal band italiana punta a una maestosa orchestrazione dei synth e partiture metal sostenute e agili che sfoggiano il meglio, con le chitarre lanciate in armonizzazioni e in assoli taglienti e allo stesso tempo melodici. L’elemento symphonic metal è predominante ma i Noveria nei pezzi tengono 
(Scarlet Records) Sono passati quattrodici anni dall’esordio della band triestina SinHeresy, la quale esibisce nel proprio sound un comparto vocale con due cantanti, Stefano Sain e Cecilia Petrini. Un sound votato a elementi gothic, melodic e sympohonic metal, risultando in questo “Event Horizon” freschi e agili nel totale del songwriting, a quattro anni dal 
(Pride & Joy Music) Il sesto album degli Heimdall intitolato “Hephaestus” rompe un silenzio discografico durato dieci anni. La power metal band originaria di Salerno si ripresenta con i Calluori, Fabio alla chitarra e Nicola alla batteria, Carmelo Claps, altra chitarra che completa il nucleo storico. Gandolfo Ferro, cantante, è la stessa ugola
(Atomic Fire Records) Udo Dirkschneider è un altro esemplare appartenente alla categoria delle pellacce dure, cioè uno che non vuole saperne di smettere o pensare a fare altro dopo decenni. Il cantante tedesco pubblica “Touchdown” come ulteriore traguardo, non l’ultimo, di una carriera vissuta nel regno dell’heavy metal. Dopo il periodo 


(Autoproduzione) Debutto eponimo per The Shredderz, quintetto proveniente, a loro dire, dal Metaverso, attraverso il quale coinvolgono i fans su decisioni importanti riguardo canzoni, merchandising e tutto ciò che ruota intorno alla band.
(Caligari Records) Debut album per i tedeschi Hallucinate, band formata da membri di Graveyard Ghoul e Karloff. L’approccio al death metal di questa formazione è piuttosto particolare, con partiture old school riconducibili agli Autopsy mescolate a una massiccia componente psichedelica che flirta con il prog ed il kraut rock. 



(Napalm Records) La saga musicale degli Skálmöld riprende dopo cinque anni, tanti sono quelli intercorsi dal precedente lavoro in studio “Sorgir”. La band viking-folk metal islandese 
