TANTAL – “Expectancy”
(Bakerteam Records) Nati nel 2004, i Russi Tantal esordiscono nel 2009 con “The Beginning Of The End” descritto come un mix di progressive, thrash metal e death con influenze moderne. Questo nuovo “Expectancy” segna un notevole mutamento di stile, sfociando spesso e volentieri verso lidi vicini al metalcore. (altro…)
(Transcending Obscurity India) Ed ecco che MetalHead, fra i pochissimi (se non l’unico) in Italia, ha ancora a che fare con il metal indiano! Stavolta ci occupiamo degli Albatross, di Mumbai, giunti al grande passo del full-length dopo un ep e uno split.
(Dunkelheit Produktionen) Goatblood è un duo tedesco formatosi non da molto e devoto a un death/black seminale e sporco. Poche pubblicazioni minori e poi l’approdo a questo primo album contrassegnato da una copertina fantasticamente perversa e demoniaca, concepita con una grafica curata
(Glasstone Records) Dal titolo e dalla copertina mi aspettavo prog metal da videogioco: invece i canadesi Third Ion sono tutto sommato una band ‘classica’, di quelle che fanno sfoggio, all’interno dei (non)canoni del genere, di una tecnica sopraffina.
(Autoproduzione) Mi era decisamente piaciuto il primo demo degli Atlas Pain (recensito
(Crime Records) Secondo album per i Norvegesi Dimenzion: Psychosphere, band in circolazione da una quindicina di anni e autori, in precedenza di quattro EP. Il loro sound mescola in maniera originale la freddezza e la monotonia dei Godflesh, il thrash più cadenzato e
(Woodcut Records/Inverse records) Vagano nell’oscurità artica dal 1992, con all’attivo alcuni demo. Ma solo ora arrivano al debutto con questo “Nekros Philia” dalla copertina subdolamente invitante, mortalmente attraente. Un black metal pieno di sangue e decadenza, spesso lineare e poco
(Blood Harvest) E per la serie “nostalgia delle audiocassette” arrivano questi americani con il loro debutto. Nemmeno se uno si impegna può registrare un disco con un suono tanto rovinato. Tant’è che la cosa comunque funziona. Quattro tracce marce, pattume messo in musica, batteria e basso che si mischiano, linee di
(Golden Core) Ecco Ralph Scheepers lanciarsi ancora in un altro progetto: stavolta lo affiancano il batterista Aquiles Priester (che ha suonato un po’ dappertutto, in particolare con Angra, Paul Di’Anno e Primal Fear stessi), il chitarrista Andrew Szucs dei Seven Seraphim, e il bassista Bjorn Englen, che ha lavorato un po’ con Malmsteen.
(Mentalchemy Records) Uscito a dicembre dello scorso anno, “Larvas Mortal God” rappresenta il full length d’esordio, ma non la prima pubblicazione, per la band comasca Ignotum. Collocabile in un melodic death metal di sana tradizione scandinava, “Larvas Mortal God” offre una buona espressione di quel genere.
(W.T.C.Productions) Trapela una intensa oscurità dal secondo lavoro dei blacksters italiani Fides Inversa. Le sette tracce, orientate ad un concept ispirato al fascino fascino della morte unito al terrore mistico che essa rappresenta, non lasciano scampo, non danno respiro. I momenti più violenti -come il secondo capitolo “II”- sono apocalittici, privi di luce, supportati da
(AFM Records) Nonostante siano in circolazione dal 1983, i Brasiliani Korzus risultano abbastanza poco conosciuti, nonostante l’ottima qualità della musica suonata. Il genere proposto è un thrash metal decisamente ispirato dai primi Slayer. Questo, forse rappresenta il limite principale della band, in quanto i thrashers Americani hanno un sound unico e
(Autoproduzione) Non sempre i musicisti di oggi sanno accontentarsi. Si ascoltano dei lavori che se avessero quattro o cinque pezzi in meno potrebbero essere degli ottimi apripista, del materiale per farsi conoscere, per far girare il nome. Molte band emergenti e troppo musicisti di oggi, si consacrano
(Scarlet Records) Sono bravi, gli Artaius: lo dicevo già ai tempi del debut “The fifth Season” (recensito
(Comatose Music) Dopo un’ intro piuttosto piatta andiamo a descrivere il suono di questo combo. Qui si entra nel territorio del brutal tecnico. I tempi sono belli tirati, il batterista non lascia spazio a riprese di fiato. Si va giù di brutto dalla prima all’ultima nota. Il basso a completare la parte ritmica e la chitarra che
(Black Widow Records) Tre album in trent’anni… Signori, questa non è mancanza di creatività, ma una presa di posizione più che mai salda: per fare della buona musica bisogna prendersi del tempo e non lasciare nulla al caso. In realtà la band si è imposta un silenzio durato dal 1990 al 2005. Poi il contratto con
(Shadow Kingdom) Dopo lo splendido “Overlords of Chaos” rimasi molto male nell’apprendere lo scioglimento dei portoghesi Ironsword, indiscutibilmente la band più barbarica nell’ambito dell’heavy/epic metal d’annata. Con grande piacere saluto dunque il loro ritorno sulle scene con questo “None but the Brave”,
(WormHoleDeath Records) Al di la dei gusti personali, va sicuramente riconosciuto ai Greci Raw In Sect il fatto di essere una delle bands più originali ed inclassificabili uscite negli ultimi anni. Trovo
(autoprodotto) Ad un anno di distanza torna il duo piemontese capace di forgiare il suono con forme deviate, lontane da schemi imposti o comuni. Questo album è il completamento dell’EP (dal quale sono tratte cinque delle tracce, qui proposte in versione diversa, migliorata,
(Autoproduzione) Caro fruitore musicale medio italiano, sappi che oltre ai due ‘cantautori’ dell’Emilia Romagna che tu chiami ‘rocker’, nel nostro paese di rocker veri ne abbiamo ancora. I Mataleòn ad esempio, musicisti che infatti si muovono nelle direttive del rock, il quale
(Indie Recordings) Fedeli e sempre presenti sulla scena da oltre vent’anni, i norvegesi Einherjer tornano con un nuovo capitolo, il sesto, di una carriera fedele a se stessa, con il trio che guarda avanti, seguendo la propria strada, in maniera convinta e priva di influenze. Passando
(Cold Raw Records) Rozzo black metal prima maniera questo nuovo EP di Servi Diaboli, ormai da un paio di anni una one man band effettiva. Il brasiliano Amando Luiz ha realizzato quattro pezzi con i testi di Marcos Garbini e il cantato di Oigres
(Ferrrum) Ancora Ucraina, ancora power metal: questa giovane scena dell’est sta producendo una serie di act niente male, e accanto ai Sunrise e ai Witch Hunter vanno certamente collocati i Conquest del chitarrista W. Angel. In realtà i nostri sono dei veri e propri veterani: il primo embrione di formazione risale addirittura al 1996,
(Coroner Records) A proposito, ma dopo “The Isolation Game” cosa è accaduto ai Disarmonia Mundi? Bah, due split con gente della Coroner e della cerchia del Rigotti e del Neroargento, ma alla fine abbiamo dovuto attendere questo 2015 per avere finalmente qualcosa di nuovo da parte di Ettore
(Scarlet Records) Dopo lo strabiliante “Countdown to Revenge” (recensito
(Do or die Records) Da Chicago arriva il secondo album dei Relentless, heavy metal vintage con un tocco doomish che, in alcuni casi, avvicina il sound non tanto a quello dei Candlemass, quanto piuttosto ai Pentagram, se non addirittura ai grandissimi Pagan Altar. Ma nel disco c’è anche tanta old school, sia chiaro.
(Black Widow) Benché si siano formati solamente nel 2012, la storia musicale dei Merry Go Round inizia trent’anni fa; nel 1985, infatti, Michele Profeti (tastiere) e Stefano Gabbani (basso) formano gli Storks, band che affonda le proprie radici nel rock prog rock psichedelico, con forti influenze
(Black Widow) Oltre all’immenso valore di questo album ci sono delle riflessioni che sorgono spontanee. Spettri è una band Italiana. Che si è formata nel 1964, raggiungendo la stabilità della line up nel 1970. Mezzo secolo fa. Insomma, non certo una band di ragazzini. Per giunta cantano in italiano…
(Autoproduzione) C’è un momento in questo “Directors Cut” che fa pensare di trovarsi di fronte a una rielaborazione del grunge e avviene nell’opener “Do You Wanna Get Cut?”. Invece si scopre poi che le cose sono messe diversamente per i quattro lionesi che serrano il songwriting
(Inner Wound) Seguo i Pyramaze dagli esordi a metà degli anni 2000, e il loro secondo album “Legend of the bone Carver” è uno dei miei dischi power metal preferiti: mi fa piacere ritrovare sul mercato i danesi con il quarto full-“length” e dopo uno stop lunghissimo,
(Sepulchral Productions) Rispetto al lavoro precedente (
(Sepulchral Productions) Questi canadesi suonano che è una meraviglia. Pur essendo di fronte a una raccolta dei primi lavori usciti solo come demo, la qualità delle composizioni è molto buona. Ci sono tutti i crismi del black: atmosfere oscure, cantato malefico,
(Tmina Records) Metal serbo per una etichetta serba: il mercato si amplia sempre più e noi di MetalHead rispondiamo presente! Oggi ci occupiamo dei Thundersteel, all’esordio con questo citazionista “The Exorcism”, una specie di concentrato di heavy metal anni ’80 dalle numerosissime influenze.
(Dream Records) Erano partiti come supergruppo (lo dico
(Metalism Records) Il power metal russo, anche quando ‘contaminato’, non è affatto male: è veloce, diretto, melodico… e si tiene ben saldo nel sound fine anni ’80/inizio anni ’90, il che per me è la cosa migliore che si possa fare. I moscoviti Distant Sun danno alle stampe il loro debut dopo un ep, “Sunless Citadel”,