HEATHEN KINGS – “Fealty To None”
(Autoproduzione) Primo album per gli inglesi Heathen Kings band che prende il nome dall’epopea tolkieniana e che ci offre un gustoso mix tra epic metal e NWOBHM. (altro…)
(Autoproduzione) Primo album per gli inglesi Heathen Kings band che prende il nome dall’epopea tolkieniana e che ci offre un gustoso mix tra epic metal e NWOBHM. (altro…)
(Autoproduzione / The Triad Records) Gran bella legnata questo “Tales Of Grotesque”, secondo album dei sardi Reatzione, fautori di un thrash metal a cavallo tra vecchia e nuova scuola, con alcuni inserti hardcore e groove metal. (altro…)
(Norse Music) I Drott sono di Bergen, Norvegia, e sono composti da Arve Isdal (Enslaved), Ivar Thormodsæter (Ulver) e Matias Monsen e il loro album “Troll” è un capolavoro, semplicemente un capolavoro! Totalmente impelagati in mitologia e magia scandinava, nonché tradizioni popolari, i tre musicisti sviluppano un vero percorso (altro…)
(Metal East Productions / Barhill Records) Davvero convincente questo debutto omonimo per Praetor, formazione franco lussemburghese dedita ad un thrash metal Bay Area style. Forti dell’esperienza maturata all’interno di varie realtà minori, i membri della band uniscono le loro forze nel 2019, rilasciando prima d’ora solo un demo ed un paio di buoni singoli. (altro…)
(autoproduzione) La grazia avvolge questo album d’esordio dei Notturno, poetici quanto il nome che si sono scelti. Trio catanese costituito da Riccardo Liberti (già Noble Savage, Epistheme, Thrash Bombz) e Claudia Caudullo (Disasterhate, Sinoath, Trisma) e Francesco Cucinotta (Sinoath, Felis Catus). Intrecciano i propri strumenti, cioè chitarre, Cadullo, basso (altro…)
(Drakkar Entertainment / Soulfood Music) Questo album è uscito nel 2022 in forma di autoproduzione ma viene ora ristampato dalla Drakkar con un lotto di pezzi acustici come bonus, i quali aggiungono al titolo originario “Full Circle”. I Lost Zone sono italiani ma guardano sostanzialmente agli Stati Uniti e infatti mostrano nel loro (altro…)
(Svart Records) È noto da diversi anni e già non troppo tempo dopo le registrazioni di “Oriental Beat” che gli Hanoi Rocks non fossero contenti del risultato finale. Le registrazioni operate da Pete Woolliscroft all’Advision-studio di Londra, a 200 sterline al giorno, videro un mixaggio realizzato mentre la band era in tour. Il produttore (altro…)
(End All Life Productions) Un nuovo e più alto livello di rituale. Di cerimonia. Di celebrazione. Musica lenta, pesante, ricca di cori, di voci provenienti dagli inferi, da forze sciamaniche, da nebbie fitte e crudelmente sulfuree. Dinamismo. Improvvisazione. (altro…)
(Sentient Ruin Laboratories) Si è già parlato qualche mese fa, QUI, dei Ch’Ahom, ritualistic death metal di marca tedesca. La band pubblica ora un EP in digitale e cassette intitolato “Ts’ono’ot” e la cui title track, unica composizione presente, supera i dodici minuti di durata. Schema collaudato per i Ch’Ahom: introduzione (altro…)
(Magia Nera Production) Oltre la musica, oltre il prog, oltre il concept. “Vlad” è la colonna sonora del libro “L’innocenza di Dracula: Apologia di un vampiro” (lo trovate qui) scritto dal mastermind, chitarrista e vocalist Bruno Cencetti, un libro che riscrive il mito, uno testo che si spinge oltre ogni leggenda e storia sul conte Dracula, scavando alla radice, giù fino alla genesi, alle origini, alla purezza dei primi innocenti vagiti, davanti al discutibile amore di un Dio, con la forza e tutto il calore dell’amore materno. (altro…)
(Massacre Records) Jutta Weinhold-Basten è nata nel 1947 e per quanto non sia elegante disquisire sull’età di una signora, proprio questo aspetto la rende ancora più spettacolare nel suo cantare agli occhi e di più all’udito di un appassionato di heavy metal. Per i Velvet Viper il tempo passa, come per tutti, eppure la loro reputazione (altro…)
(Scarlet Records) L’etichetta italiana Scarlet Records offre spazio al debut album di questa formazione greca e tra i sei elementi si distingue sulla distanza Marialena Trikoglou, cantante dalla voce angelica e capace di tonalità importanti. Affiancata da Kostas Mexis all’altro microfono che prende però meno spazio nell’economia vocale, i (altro…)
(Prosthetic Records) È il secondo album per questa band internazionale con base a Londra, ma composta da musicisti inglesi, brasiliani ed italiani. “Position | Momentum” si ispira alla fisica quantistica, al fatto che non si può conoscere la posizione ed il movimento di una particella nel tempo, cosa perfettamente connessa con la metafora della vita, immancabilmente scandita dal caos, da una galssia di incertezze vaie, dominata dall’imprevisto, ribadendo la teoria di Heisenberg. (altro…)
(Argonauta Records) Strano l’abbinamento delle band di questa release, la quale vede gli italiani Sator con il loro doom/sludge pieno di percorsi sia personali che classici, affiancati al blackned noise atmosferico e sperimentale degli olandesi Gnaw Their Tongues. (altro…)
(Napalm Records) Senza sosta, senza riposo questa congrega di valorosi metallari teutonici! Undicesimo album in poco meno di vent’anni di medioevo, di folk, di battaglie, di inni, di spettacolo, di musica e danza, di puro glorioso ed intenso divertimento! (altro…)
(Naturmacht Productions) Una dimensione malinconica e incastonata in atmosfere epiche quanto fosche, il debutto dei gallesi Ofnus, ascrivibile al ramo atmospheric e melodic black metal. “Time Held Me Grey And Dying” è avvolto da sonorità cupe e spesso fredde nonostante vi sia il basso di Richard Rees (altro…)
(Helter Skelter Productions / Regain Records) Sound opulento, ribollente, percorso da tempeste acide e tutto sprigionato da un pastone di doom, stoner, psichdelia. Monolotici e divoranti nel grumo di chitarre, basso e batteria, tutti strumenti gestiti da soli due elementi, gli italiani Al, chitarre e (altro…)
(Invada Records) Divide And Dissolve sono Takiaya Reed, di origini Cherokee e afroamericane, chitarrista e sassofonista, e la percussionista Sylvie Nehill, di origini Māori e australiane. Il quarto album delle due vuole portare in musica le violenze perpetrate dall’uomo bianco durante il periodo coloniale. Il duo risiede a Melbourne, dove (altro…)
(Great Dane Records) Una prova mascola questo terzo album dei toscani Delyria che suonano il detah metal con abbondanti inflessioni thrash metal e concedendosi dosi misurate di technical death/thrash metal lungo il corso dei pezzi. Dopo sette anni la band, rinforzata da qualche anno da (altro…)
(Blood Harvest Records) Ristampa in formato LP per “Banquet Of Scum”, album di debutto uscito lo scorso anno per Pukewraith, one man band creata dal cantante e chitarrista canadese Brendan Dean, attivo con formazioni come Gutvoid, Fumes e Soul Devourment. (altro…)
(autoproduzione) Consolidata realtà thrash metal in Italia, i Methedras pubblicano il loro sesto album a cinque anni da “The Ventriloquist”. Nel mezzo la pandemia che non ha decimato il volere e l’arte della band lombarda. Nemmeno i cambi di formazione hanno sclafito la solidità dei Methedras e “Human Deception” rappresenta (altro…)
(autoproduzione) Esordiscono nel 2012 i Locus Animæ e ad oggi sono un’espressione interessante del metal che gira in Italia. La band racconta in italiano storie legate al mondo delle fiabe. Una visione onirica e trasfigurata della vita e della realtà. L’uso di due voci, femminile e maschile, con la prima che segue linee melodiche stile (altro…)
(Comatose Music) Si chiamano Tortured perché sono dei pazzi furiosi, degli stramaledetti macellai! Con elementi provenienti da altre band sparse in più nazioni, Tortured riversano sull’umanità una scarica di brutal death metal pesante e cinico, distruttivo e spietato. Frank Smith, batterista, lo spagnolo Oscar (altro…)
(Hellbones Records) Secondo capitolo del progetto ‘Assembramento Sonoro’ la prima edizione del quale si è svolta nel 2021 in opposizione alle misure anti pandemia consistenti nel distanziamento sociale, il quale ha arrecato non pochi danni al mondo dello spettacolo, sostituendo le esibizioni dal vivo con quelle in streaming. (altro…)
(Epictural Production) Dietro a questo moniker si cela Robin Arkhen, multistrumentista con esperienza in altre formazioni underground di Francia, come i Malevolentia e Obsidium, e affiancato dal batterista Jordan Kieffer. “Lumière”, cioè luce, è un agglomerato black metal, principalmente, ma dalle fattezze di ampio respiro, presentando (altro…)
(Napalm Records) Ci vuole un coraggio ma un ‘coraggio barbaro’, per usare un’espressione di sgomento delle mie parti, per registrare e pubblicare un album seguendo la scia dei Metallica dell’era ‘Black Album’ in poi. Purtroppo non bastano gli originali con scelte di stile, esecutive e proposte commerciali da alcuni anni, dovremmo (altro…)
(Ghost Record Label) Si presentano al debutto i Darkhold ma non sono dei debuttanti assoluti. Elementi di Methedras, Nefastis, Self Disgace e Syndrome e tutti ormai fuori proprio dalle rispettive band, formano appunto i Darkhold. “Tales from Hell” è marchiato a fuoco con heavy, thrash e groove metal (altro…)
(Ripple Music) Album di debutto per Viral Tyrant, formazione statunitense dedita ad un doom/sludge che spesso e volentieri ingloba stili insoliti per questo genere, come thrash ed hardcore. (altro…)
(Minotauro Records) Un album sui disturbi mentali è quanto ci vuole per questi tempi! Dr. Schafausen, ovvero il celebre Sergio Pagnacco, già di Vanexa e Labyrinth, pubblica “How Can You Die?”, il quale assume una luce grigia nelle atmosfere che rimandano a certe situazioni sonore interessanti. L’opener e title track (altro…)
(Nuclear Blast Records) Ho sempre pensato che i Cadaver abbiano raccolto nella loro carriera molto meno di quanto seminato. Sin dal debutto “Hallucinating Anxiety” infatti, la formazione norvegese guidata dal Anders Odden si è sempre distinta per un approccio estremamente personale e geniale al death metal, riuscendo ad essere classici ed innovativi allo stesso tempo. (altro…)
(AFM Records) Sono trascorsi setta anni dall’ultimo album pubblicato dai Winterstorm e per tanto le aspettative su “Everfrost” non sono affatto trascurabili. I tedeschi alfieri del power metal dopo una lunga intro agganciano il loro ritorno a una sorta di fuorviante thrash metal nei riff iniziali di “The End Of All Known”, mentre (altro…)
(Afrakà Records) Sophya Baccini è un personaggio di spicco per quanto riguarda il prog italiano, essendo cantante e leader di Presence e Aradia, formazioni che, insieme a Paul Chain, Malombra e Segno Del Comando, rappresentano l’anima più dark e poetica del genere. (altro…)
(Steamhammer / SPV) Andando a memoria questo è il terzo live album dei Freedom Call e averli visti dal vivo solo due volte, mi hanno dato l’impressione di essere una band che cura i dettagli e non lascia le cose al caso. Chris Bay, l’elemento supremo della band, voce e chitarra, opta dunque per un live album, del quale in redazione è arrivato (altro…)
(Atomic Fire Records) Eleine stanno battendo il ferro finché è caldo. La band svedese dopo il buon “Dancing In Hell” del 2020 e un eccellente EP acustico, “Acoustic in Hell”, dello scorso anno e una serie di concerti in giro, tra gli ultimi con Kamelot e Moonspell, a pubblicare un nuovo album in studio. La notorietà va foraggiata e dunque ecco (altro…)
(autoproduzione) Valente chitarrista, insegnante, autore di diversi album nonché collaboratore per tanti. Gabriele Bellini possiede una chitarra immediata, energica, tale da sprigionare note supreme e melodie uniche. Un nuovo album e dall’aspetto compiuto, perché in “Motus” si ha la sensazione che Bellini abbia raggiunto una forma (altro…)