FLAMING WREKAGE – “Terra Inferna”
(Blood Blast) Quarto album per Flaming Wrekage, formazione australiana dedita ad una commistione tra death melodico e thrash metal, con alcuni passaggi più moderni e groove. (altro…)
(Blood Blast) Quarto album per Flaming Wrekage, formazione australiana dedita ad una commistione tra death melodico e thrash metal, con alcuni passaggi più moderni e groove. (altro…)
(Moribund Rockers! / Moribund Records) Giungono al terzo album i newyorkesi FerreTT, sette anni dopo il convincente “In Through The Out Door” (recensione QUI), fautori di un glam metal che richiama palesemente Ratt, W.A.S.P., L.A. Guns ed un po’ tutta la scena della Los Angeles degli anni ’80, ma non solo: (altro…)
(Dying Victims Productions) Giungono al secondo album i canadesi Freeways, quattro anni dopo l’ottimo debutto “True Bearings” (recensione QUI), caratterizzato da brani elettrizzanti, ricchi di melodia ed energia tipicamente NWOBHM. (altro…)
(Scarlet Records) Giungono al quarto album i Furor Gallico, a cinque anni dal fortunato “Dusk Of Ages” (qui), lavoro che ha segnato una svolta stilistica per il combo lombardo il quale, abbandonato parzialmente l’approccio barbaro e pagano che permeava i primi due dischi, ha abbracciato uno stile che coniuga folk, progressive ed atmosfere gotiche, rendendo la proposta decisamente più elegante e catchy. (altro…)
(Avantgarde Music) Deliziosamente dissacranti, offensivi, una destabilizzante devozione verso l’anti-cristianesimo. Testi malati, diabolicamente lascivi, irriverenti, sprezzanti, occultismo pregiato… testi derivanti da traduzioni di opere artisti di alto livello, come Maurice Rollinat e il suo ”La morte embaumée” (qui nel brano “Amor Obsessio”), o ispirati a fatti veri, come lo scandalo dei preti pedofili di Varazze nel 1907, che alimenta la favolosa “Cloaca Cattolica”. (altro…)
(By Norse Music) È il secondo album del collettivo composto da Lindy-Fay Hella e Dei Farne, ovvero Roy Ole Førland anche della black metal band Malignant Eterna. Pensando a Lindy-Fai, la mente va subito dentro quei territori folk, quelli introspettivi e magici della sua band principale, i Wardruna; ma in questo progetto ecco materializzarsi una libertà compositiva senza confini, un dimensione sonora che esalta la voce dell’artista, offrendo ampi orizzonti a divagazioni pop, rock, neo-folk, dark elettronica, ambient, prendendo ispirazione ed evolvendo una base stilistica ispirata a Depeche Mode e Chelsea Wolf. (altro…)
(AFM Records) Con “Stand United” i Firewind toccano dunque la doppia cifra. Decimo album in carriera, il secondo per il nuovo cantante da quando è giunto in formazione, Herbie Langhans. Il titolo dell’album vuole essere un monito per chiunque sulla guerra, la quale da tempo, ma in (altro…)
(autoproduzione) “Scars” presenta cinque pezzi per solo quattrodici minuti e qualche secondo di durata ma è eccezionalmente completo nel mostrare l’arte e capacità dei For Different Ways. La band della Sardegna, già trattata in redazione per conto di un precedente EP QUI recensito, esibisce un (altro…)
(MNRK Heavy) Il titolo rende subito l’idea in merito a cosa contenga questo nuovo album solista del cofondatore dei Kiss, Ace Frehley… il suo ottavo lavoro personale: chitarre elettriche che creano un muro del suono pazzesco, esaltato da una produzione monumentale, un sound che esige volumi impressionanti per far sapere a tutti chi comanda! (altro…)
(Karisma Records) Questo è il terzo ed ultimo capitolo della serie “The Songs & Tales of Airoea” creata del super gruppo folk composto da membri di Wobbler, Tusmørke, Jordsjø, The Samuel Jackson Five e Alwanzatar… la crème de la crème del prog norvegese! Brani dal 13 al 18 (gli altri 12 brani sono nel “Book I” e “Book II” usciti l’anno scorso)… brani nei quali perdersi, nei quali abbandonarsi, brani che ti catturano e ti fanno viaggiare dentro un turbinio psichedelico semplicemente tanto irresistibile quanto incredibile. (altro…)
(Despotz Records) I Freddy Krueger’s Ünderwear nascono alla fine degli anni ’80, in un momento nel quale il thrash metal era allo zenith del proprio splendore e con contributi a venire ancora più interessanti. I tedeschi oggi raggiungono quota cinque nella pubblicazione di album registrati in studio attraverso (altro…)
(Xtreem Music) Dopo demo, EP e split i colombiani Funeral Vomit arrivano alla pubblicazione del debut album che mette in mostra la loro attitudine estrema. Autori di un gruppetto di pezzi nel segno del death metal dai risvolti gore, i colombiani sigillano una prestazione fatta di un’oscurità poco raccomandabile, del (altro…)
(Osmose Productions) Dopo “Stigmata Mali” dello scorso anno, Maurits Jansen pubblica un nuovo lavoro come Funeral Winds intitolandolo e dedicandolo a colui il cui nome è 333, cioè il Guardiano dell’Abisso, demone della dispersione e noto col nome di Choronzon. Costui è l’ultimo ostacolo (altro…)
(Autoproduzione) Nuovo EP per Foul Body Autopsy, one man band nata dalla mente del poli strumentista e cantante Tom Reynolds, il quale, per registrare la title track si è avvalso della collaborazione di alcuni mostri sacri come Steve Di Giorgio (Testament, Death), Andy LaRocque (King Diamond, Death), Bobby Koelble (Death), Dirk Verbeuren (Megadeth), riuniti per incidere un solo brano… un po’ come servirsi dei meccanici della Ferrari per cambiare una ruota della propria utilitaria! (altro…)
(code666) Marc Bourban è svizzero e residente in un piccolo villaggio tra le Alpi, è multistrumentista, impegnato anche con Wizards Of Wiznan e Tyrmfar, e ha dato vita al progetto Félonie. ‘Di linfa e di sangue’, il titolo, è un cumulo di black metal nel quale rientrano elementi folklorici, tradizioni (altro…)
(Nuclear Blast Records) Secondo full length per gli statunitensi Fuming Mouth, band capitanata dal cantante/chitarrista Mark Whelan, al quale nel 2021 è stata diagnosticata una forma di leucemia, prontamente curata tramite un trapianto di midollo osseo, quindi “Last Day Of Sun” è un disco importante perché, oltre a celebrare il decimo anno di carriera della band, rappresenta soprattutto il trionfo personale di Mark sulla malattia. (altro…)
(Lupus Lounge) Il settimo sigillo. Il settimo peccato capitale. Il settimo figlio. Black metal che non conosce più confini, che si abbandona ad evoluzioni tecniche, ad aperture che abbracciando thrash, death e pure heavy classico, manifestando un poderoso senso epico, trionfale. “Narkissos”, ovvero Narciso, il fiero cacciatore della mitologia greca che si innamorò della sua stessa immagine riflessa: (altro…)
(Nordvis Produktion) C’è da perdersi dentro queste sette emozionanti tracce. Pianoforte, melodie, malinconia, natura, oscurità, spiritualità. (altro…)
(Filosofem Records) Letali in primis. Melodici, carismatici, ricchi di atmosfera… ma sempre e comunque dannatamente letali! (altro…)
(Redefining Darkness Records) Pur non presentando nulla di particolarmente innovativo, questo debut album degli statunitensi Flesher lo ritengo un piccolo capolavoro in ambito death metal. Lo stile della formazione di Indianapolis si rifà in maniera palese all’horror gore metal di inizio anni ’90, in particolare ad acts come Cannibal Corpse, Suffocation, con qualche sprazzo di Incantation, fino ad arrivare a certe atmosfere care ai Benediction. (altro…)
(Indie Recordings) Heavy, certo, ma malinconici. Moderni, ricchi di elettronica, ma fedeli al classico riff di chitarra tagliente. C’è disperazione, c’è quel sentore di gioventù senza speranza, il tutto con una profondità emozionale intensa la quale eleva questa debuttante band norvegese dal consueto calderone definito frettolosamente ‘metalcore’. (altro…)
(My Kingdom Music) Il duo italiano composto da Ada e Onanet ha concepito una dimensione artistica molto personale: (altro…)
(AOP Records) Un EP che nasce in modo un po’ strano, durante la pandemia, con l’aiuto dei fans che hanno sostenuto la band a comporre un solo brano di 40 minuti, roba da supporto fisico, pensato per CD e vinile, certamente non materiale per arricchirei più svariati servizi di streaming. (altro…)
(Memento Mori) Full length di debutto per Formless Oedon, formazione filippina nata nel 2019 ed autrice nel 2020 del notevole EP “Deathless Luminosity”. (altro…)
(Napalm Records) Senza sosta, senza riposo questa congrega di valorosi metallari teutonici! Undicesimo album in poco meno di vent’anni di medioevo, di folk, di battaglie, di inni, di spettacolo, di musica e danza, di puro glorioso ed intenso divertimento! (altro…)
(Steamhammer / SPV) Andando a memoria questo è il terzo live album dei Freedom Call e averli visti dal vivo solo due volte, mi hanno dato l’impressione di essere una band che cura i dettagli e non lascia le cose al caso. Chris Bay, l’elemento supremo della band, voce e chitarra, opta dunque per un live album, del quale in redazione è arrivato (altro…)
(Prophecy Productions / Lupus Lounge) Sempre incredibili, sempre sorprendenti, sempre imprevedibili gli inglesi Fen. Il secondo album con la Prophecy (la quale li ha ‘rubati’ all’italiana Code666), il loro pregiato settimo sigillo: riff pungenti, divagazioni tecniche, richiami a black classico, linee vocali strazianti ed un generale senso di profonda malinconia, sferzata dall’energetico colore rosso, il quale domina la suggestiva copertina, il colore del sangue, della forza, dell’ira. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Un altro disco power, un altro album uguale a migliaia di altre uscite… Ma qui c’è una differenza sostanziale. Stiamo parlando infatti di un gruppo che a suo tempo è stato un pioniere del genere, soprattutto in un territorio, gli Stati Uniti, che non ha mai amato alla follia il genere proposto. (altro…)
(Massacre Records) Un fulmine a ciel sereno! Non saprei come altro definire “Out Of The Dark”, secondo album dei finlandesi Frozen Land, i quali sono riusciti a farmi viaggiare indietro nel tempo di circa venticinque anni, quando non ancora ventenne mi esaltavo con “Episode” degli Stratovarius, “Glory To The Brave” degli Hammerfall, “Better Than Raw” degli Helloween e “Somewhere Out In Space” dei Gamma Ray. (altro…)
(Trollzorn Records) Sublime pezzo di arte quanto di sapienza e voglia di osare. Venti anni, sei album e ad oggi con “Judasmesse”, una rilettura del symphonic metal e del black metal, dimostrando quanto il proprio avantgarde superi ogni schema. La band della Turingia sprigiona circa un’ora di musica, scatenando nel primo terzo di essa (altro…)
(Karisma Records) Non vi basta il superlativo prog dei norvegesi Wobbler (qui la recensione della loro ultima fatica)? Perfetto, allora eccovi Lars, il loro tastierista che, preso da un’esuberanza creativa tra un disco e l’altro della band principale, pubblica ora il suo album di debutto come solista, rimanendo ovviamente in quella multicolore galassia prog rock degli anni ’70, con il suo libertinaggio musicale, i suoi strumenti vintage -tastiere in primis-, con i suoi groove dinamici e quelle linee vocali ipnotiche che ricordano colleghi connazionali quali i Tusmørke (ovviamente anche loro con la Karisma!). (altro…)
(Lie Laga Records) Debutto discografico per Fights, quintetto norvegese nato circa tre anni fa, in piena era pandemica, durante la quale la formazione scandinava ha avuto il tempo di lavorare sui brani che compongono questo disco. L’energia sprigionata da questi ragazzi è incontenibile, grazie a pezzi diretti, brevi, concisi ed esplosivi! (altro…)
(Arising Empire) Un po’ come è successo per il thrash e per il metal classico, le tendenze vanno e vengono, ed ora sembra essere tornato il momento del nu metal, il quale trova nuova linfa grazie ai tedeschi From Fall To Spring, che con questo debutto si candidano ad insidiare il trono che fu di acts quali Linkin Park ed Electric Callboy. (altro…)