BLACK HOWLING – “Return of Primordial Stillness”
(Signal Rex) Sesto album per il duo portoghese, sesto album pieno di soffocante ansia, disperazione, devastazione. Un black metal orientato al mid tempo, ricco di arpeggi, pregno di depressione, di melodie oscure ma capace di sorprese e (altro…)
(Seance Records) Negli split non bisogna far altro che accettare quello che arriva all’orecchio, cercando di carpire il più possibile di una realtà musicale partendo da un unico brano. Gli austriaci The Negative Bias aprono le danze con un brano
(Hellbones Records) Da Matera, la prolifica one-man viking metal band Bloodshed Walhalla rilascia il proprio quarto full-length di inediti: dopo “
(Iron Shield) Il terzo album dei tedeschi Blackslash recupera due pezzi già contenuti nel
(Season Of Mist) Giungono al sesto album i Black Tusk, il primo senza il bassista storico Athon, morto nel 2016 per un incidente in moto. La band statunitense ha deciso di continuare, arruolando il loro amico Corey Barhost (ex Kylesa) ed
(Autoproduzione) In attesa del nuovo album “Ragnarok”, in uscita a fine Luglio, i Bloodshed Walhalla (cioè il viking metaller lucano Drakhen, la cui ultima prova aveva il nome di “
(autoproduzione) Formazione proveniente dalla Pennsylvania, i Burial In The Sky con “Creatio et Hominus” raggiungono il traguardo del secondo album in studio dopo il debutto “Persistence of Thought” pubblicato nel 2016. I nostri propongono un progressive/technical death metal
(Iron Shield) Piccolo split di una mezz’ora per omaggiare i danesi Randy, misconosciuta cult band che non è mai arrivata al full-length: se lo dividono i tedeschi Blackslash (
(Areasonica Rec.) I cimbri sono un popolo di origini poco chiare che abitò il nord dell’Europa, la zona tra l’attuale Germania e la Scandinavia, nell’età del ferro. La cultura di questa antica popolazione è l’ispirazione dei veneti Balt Hüttar, ad essa si aggiunge l’istinto musicale
(Seven Eleven records) La carambola che i Bad Wolves si apprestano a compiere mi fa tornare alla mente, udite udite, i Puddle Of Mudd. Certo, non ci andiamo nemmeno vicino per quanto concerne genere,
(Cruz del Sur) Sono passati ben quattro anni da “
(Mighty Music) Dopo il 7’’ “
(Massacre Records) Si avviano con eleganza verso i venticinque anni di attività i tedeschi Burden Of Grief. Dopo l’intro “Inception”, “Eye of the Storm” per quanto manifesti un po’ di mestiere, è tuttavia l’esempio più chiaro di come i BOG siano consolidati e bravi a creare un melodic death
(Nuclear Blast) Con il nome di Burn The Priest i Lamb Of God si concedono un album di cover. Sembra un po’ la classica situazione da ‘lo abbiamo fatto’, anche questo, tra le tante cose. The Accüsed, Melvins, Big Black, S.O.D., Bad Brains, Sliang Laos, Ministry, Agnostic Front, Quicksand, Cro-Mags, sono
(Sharptone Records) Buon ritorno per i Bleeding Through, a distanza di sei anni dal precedente “The Great Fire” risalente al 2012. Un ritorno che mi ha stupito, visto che da quel che ne sapevo io, la band si era sciolta nel 2014. Possiamo quindi
(autoproduzione) Impura la terra, impuri coloro che la calcano. Basara si presentano con un lavoro realizzato con chitarre che ruggiscono, sono cattive, si lanciano in assalti crust e con qualcosa di genuinamente hardcore. Anche il thrash metal si impianta nei riff, i quali
(Via Nocturna) I Bitter Resolve sono un trio americano proveniente dalla North California che con “Seven New Worlds” arriva alla terza fatica discografica sulla lunga distanza. I nostri sono chiaramente dediti ad uno stoner/doom che se da una parte dimostra di aver ben assimilato
(Avantgarde Music) Settimo (ottavo se consideriamo il demo di debutto del 1998) sigillo per l’industrial black metal band svizzera. Caratterizzata da lunghe pause e momenti molto produttivi, la
(WormHoleDeath Records) Ulteriore evoluzione in Norvegia, in casa Mr. Runar Beyond, il mastermind dietro questo progetto in costante crescita. Se il precedente lavoro “Crimson Sky” (
(Century Media Records) La dimensione seventies dei Barren Earth ha assunto una fisionomia ben diversa dagli esordi, quando allora la band pronunciava il proprio progressive in una maniera appena più freak. Oggi con “A Complex of Cages” le cose sono
(Steamhammer) Ma a voi quanto piacciono i Bullet? Nelle schiere della New Wave of Swedish Heavy Metal, con Enforcer, Steelwing, Screamer, Exciter, Ambush, non mi sono mai sembrati più meritevoli degli altri. Mi sbaglio io, oppure è solo una serie di circostanze fortunate che li ha portati al successo?
(Nuclear Blast Records) Nel 2014 “The Satanist” è stato non solo l’album della consacrazione definitiva dei polacchi ma anche una delle migliori uscite dell’anno. Il giusto mix di vecchi e nuovi elementi riguardanti la creatura di Nergal aveva all’epoca composto un’opera massima senza
(autoproduzione) Brigo lo abbiamo incontrato un paio di anni fa. O forse un paio di livelli fa. O forse stava dentro quell’altro game. Non ricordo. Comunque mi guadagnai un botta di bonus ed extra life scrivendo di “It Works!”, il suo debutto come solista (
(Sound Of The Hound Records) Giungono al secondo album i belgi Bark, dopo l’EP omonimo del 2015 ed il primo full length “Voice Of The Dog” del 2016. Osannata in patria, la band comincia solo ora a farsi conoscere
(AFM Records) Intramontabili i Bonfire… eterni… immortali. È dalla fine degli anni ’70 (agli inizi con il moniker ‘Cacumen’) che, con varie line up -sempre e comunque capitanate da Hans Ziller-, continuano con il loro hard & heavy melodico, potente,
(AFM) Quarto album per i power/dark metallers canadesi Borealis, per i quali MetalHead ha già recensito tutto il back catalogue (la ristampa del debut “
(Andromeda Relix) Dei BlindCat si può dire che il loro hard ‘n’ heavy sanguina! Le canzoni della band hanno una forma percorsa da riff espressivi. Riff concreti, che parlano attraverso un senso compiuto e dettati da Domenico Gallo. Il chitarrista con la sei corde sprigiona una sequenza di note vere. La
(Nordvis Produktion) Secondo capolavoro per gli svedesi Bhleg. Debuttarono nel 2014 con il favoloso “Draumr Àst” (
(autoproduzione) Primo album per i catanesi BuiOmegA, messo in piedi con materia sonora tra black e doom metal, oltre alla cospicua infusione nel tutto del carattere post. “Decay” appare
(Black Widow) Terzo album per Blue Dawn, formazione genovese attiva dal 2009. Formata da musicisti di diversa estrazione, la band affonda le proprie radici negli anni ’70, fondendo i pesanti riffs doom dei Black Sabbath a sonorità progressive caratterizzati da pregevoli
(autoproduzione) Bohnet suona tutti gli strumenti e canta, per arrivare a una sorta di melodic metal con spunti speed, thrash e alternative e nu metal, il tutto ricco di momenti melodici. Il bassista dei Nuclear Oath si
(Blaze Bayley Recordings) Sedetevi, perché comincia una piccola lezione di storia, in realtà tristemente simile ad altre… Blaze comincia ufficialmente a cantare con i Wolfsbane già a metà degli anni ‘80 e con loro sforna 4 dischi. I primi tre vanno a
(Minotauro Records) Non so, ma se vi dicessi che i Beherith sono polacchi (almeno d’adozione) come potreste fare a meno di pensare ad una vera e propria scena affiancando
(Sliptrick Records) Secondo album all’insegna della contaminazione per la formazione italo-svizzera. I Blut nelle undici canzoni che compongono questo ‘racconto’ sonoro di alcune malattie mentali, sviluppano ogni discorso sul
(autoproduzione) Trio armato di energia, ma al contempo anche di una buona tecnica di base che si manifesta attraverso dieci pezzi di buona fattura. Sono di Viterbo Irma Mirtilla, voce e chitarra, Cecilia Nappo, basso, e Federico Maragoni, batteria, e hanno