DRAGONFORCE – “Extreme Power Metal”
(EarMusic) Se vogliamo ripercorrere la carriera dei DragonForce, è facile ragionare in base a un ‘prima’ e un ‘dopo’: il ‘prima’ sarebbero i primi quattro dischi (tre ottimi, “Ultra Beatdown” quasi pessimo), (altro…)
(Indie Recordings) Che entità strana questi norvegesi! Strana e dannatamente originale. È sempre difficile classificare il loro sound, in quanto estremamente variegato ma altamente efficace ed impattante! Basta ascoltare il primo brano, “Coal”, per rendersi conto di quale mostro
(Ram It Down Records) Sempre clima di anniversario per i norvegesi Divided Multitude! Se con l’ottimo precedente album omonimo -il secondo album omonimo della loro discografia- (
(Arising Empire) Proprio dall’opener “Feel”, la quale contiene una piccola intro, si ha l’impressione di avere a che fare con brani perfetti per gli anime giapponesi. Non da meno altre che seguono nell’ascolto
(Iron Blood & Death Corp.) Uno split che puzza di morte, catastrofe e magia nera, assemblato con due band cilene dai nomi nettamente blasfemi e irriverenti. Porta
(Non Serviam Records) È efficace il death metal moderno, un po’ sinfonico e marcatamente tecnologico dei polacchi Devilish Impressions. Orami il precedente album, “The I”, risale al 2017, ed era
(Dark Star Records) Molto ambizioso, il progetto DiAmorte: Drake Mafestta, mastermind della band, avrebbe impiegato ben quattro anni per la composizione di questa “Red Opera”, che vuole re-inventare dalle basi il symphonic metal.
(Ektro) Presentare i Dekathlon sembra ripetitivo: ma si tratta, come già detto in occasione di “The Thin Road” (
(Dark Essence Records) Nel 2012 i Darkend erano in tour con God Seed, Rotting Christ e Cradle of Filth. E, ci tengo a ricordare, Dani Filth -in occasione di una intervista- parlando dei tour-mates Darkend affermò: “mi ricordano una specie di Cradle Of Filth più giovani, con dentro degli elementi di sonorità
(Symbol of Domination) Inizialmente è stato difficile capire il disco. Certo cinque dischi in tre anni e meno di carriera può essere sintomo di poca qualità, anche se per quanto mi sia sforzato di non trovarne non ci sono
(Ram it down Records) La Ram it down offre una seconda possibilità ai tedeschi Dystopolis, ri-editando sotto la propria egida il loro secondo album del 2016 (il titolo si scioglie in “Vicious Enemies Of Mankind”).
(Nuclear Blast Records) Se “Spiritual Genocide”, del 2012, ha ricevuto buoni consensi, come dimostra
(Elevate Records) È un piacere rivedere sul mercato (anche se soltanto su quello digitale) “Wings of Time”, il secondo album dei DGM, ripubblicato da quella stessa Elevate Records
(Svart Records) Rock psichedelico con una massiccia influenza pop. Quarto album per la band finlandese, in qualche modo una versione nordica, atmosferica ed evoluta dei Bee Gees, ma in chiave meno rockeggiante, molto
(ViciSolum Productions) A ben cinque anni da “
(Everlasting Spew Records) Brutali, tecnici, veloci e laceranti. Tornano gli italiani Demiurgon, attivi con questo moniker da ormai cinque anni, ma -comprendendo la precedente incarnazione chiamata Hatred- si tratta di una realtà compatta, con
(Dusktone) Quinto album per i ragazzi sloveni i quali puntano a una maggiore iniezione di psichedelia e atmospheric nel proprio black metal. I Dekadent guardano con epica a scenari maestosi e
(Century Media Records) Con una nuova cover, molto più incisiva dell’originale, è tempo che sul mercato arrivi anche la ristampa del secondo album (originariamente datato 2005) dei Demons & Wizards
(Massacre Records) Esordio, più o meno perché nel 2012 questa band francese ha realizzato un EP omonimo. Tuttavia “Rest In Phantasy” è un full length che spalanca all’ascoltatore le porte di un
(Osmose Productions / Hells Headbangers) Sette anni dopo l’album “Death and the Beyond” i blackster danesi ritornano al formato ridotto. La band ha da sempre pubblicato EP, split e pubblicazioni differenti dal canonico e
(DiveBomb Records) Dopo una lunga serie di EP e prodotti ‘minori’ (MetalHead ha intercettato “
(Century Media) Per festeggiare il ritorno sulle scene e l’imminente terzo disco, il ‘demone’ Jon Schaffer e il ‘mago’ Hansi Krüsch si alleano con la Century Media e rimettono sul mercato i due frutti della loro alleanza:
(Argonauta Records) Una immensa oscura malinconia dilaga con una luminosità stellare, avvolgente, travolgente. Una decadenza infinita che elargisce una intensa umana energia senza paragoni. Gli americani Destroyer
(Hells Headbangers) Tra il precedente e l’attuale moniker, questi disgraziati sono in giro da ben trent’anni, tanto da permettersi pure il tour commemorativo ,svoltosi tra maggio e giugno di quest’anno (con tappe pure a casa nostra!). Sono al quinto album, il quale si aggiunge ad una lunga lista
(Metal Blade Records) I tempi della Coroner Records non sono lontani perché già allora i Destrage dimostravano bravura. Dal primo album “Urban Being” del 2009, appunto per la suddetta etichetta piemontese, i Destrage
(NoEvDia) Terribilmente oscuri e con la consueta spaventosa e fitta tensione, riemergono dal profondo abisso i Deathspell Omega. La band nasce nel black metal e poi emigra
(Peaceville Records) Lo credereste? Il duo più spartano, misantropo e isolazionista del black metal ha raggiunto i trentadue anni di attività! Nocturno Culto e Fenriz pur non suonando concerti, non
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Split tutto francese, considerata la nazionalità delle bands e della label. Split che grazie ai Darkenhöld ci trasporta con deviazioni folk tra meandri tetri di dimenticati antichi castelli, mentre i Griffon aggiungono una 
(Nuclear Blast Records) Il thrash metal negli ultimi anni vive una seconda età, florida, propositiva e di qualità, i Death Angel si incastrano in questo momento storico del genere con la stessa
(Sepulchral Productions) Con il nuovo EP i canadesi Délétère ripuliscono un po’ il suono rispetto all’ultimo “De Horae Leprae” (
(Massacre Records) Dalla Massacre, di solito specializzata in ben altre sonorità, arriva un disco che non ti aspetti: gli svizzeri Deep Sun confezionano un concept su intelligenza artificiale 

(Non Serviam Records) Nati come dark ambient one man band circa quindici anni fa, i francesi DunkelNacht (la band comunque annovera anche una partecipazione olandese) si esprimono ora con un black/death intenso, feroce,