MARIJUANAL – “Stoned Punk”
(Autoproduzione/Amadea Music) Ci sono molti modi di concepire il punk ed essendo un genere molto malleabile ogni band cerca di creare un sound proprio, personale. Questa band nostrana (sono di Rovigo) propone un (altro…)
(Autoproduzione/Amadea Music) Ci sono molti modi di concepire il punk ed essendo un genere molto malleabile ogni band cerca di creare un sound proprio, personale. Questa band nostrana (sono di Rovigo) propone un (altro…)
(Peaceville Records) Il pregio degli inglesi è che se decidono di fare qualcosa, lo fanno con classe. Altrimenti lasciano stare: se non c’è classe non c’è “inglesità”. Questa attitudine vale anche per la musica, pel il metal e tutti i suoi sottogeneri. Ecco quindi che ben dodici studio albums fa un (altro…)
(EBM Records) Thrash metal senza compromessi, quello proposto dai Merciless Attack, band nata nel 2011 a Spinea, in provincia di Venezia. “Back To Violence” non concede nessun spazio a soluzioni moderne, puntando tutto su un sound che (altro…)
(Nordvis Produktion) Black metal old school. Primi Gorgoroth? Enslaved? Immortal e Troll? Quella violenza priva di luce, scorciatoia diretta verso l’inferno, (altro…)
(Great Dane Records) I Mercyless sono una delle death metal band francesi più vecchie in circolazione. La loro storia inizia nella seconda metà degli anni ’80, sotto il segno del thrash metal, ma l’impulso e la voglia di spingersi (altro…)
(UDR GmbH) Rock, rock’n’roll, metal, pop. Roba che attira la gente, smuove masse, crea fans, materializza idoli. Idoli che poi distrugge. È un po’ questa la sintesi dello stardom musicale (e non), funziona così: oggi non sei nessuno, poi fai il botto, domani ti (altro…)
(Nuclear War Now! Productions) C’è voluto quasi un decennio, ma alla fine anche i Mefitic sono approdati al debutto. Dieci anni son tanti e han permesso al combo di ragionare su ogni piccolo particolare del platter. Risultato? Ottimo direi. Le composizioni, come prevedibile ma non scontato, sono (altro…)
(I, Voidhanger Records) Anche se l’unico elemento di questa one man band viene dal continente australiano, ci scommetto che questo disco non è stato registrato sulla terra. Forse in qualche landa desolata di chissà quale pianeta, ma non nelle nostre terre… Il platter comincia con un’intro recitata, la voce (altro…)
(SPV) I Mad Max sono da sempre una delle band hard rock più illustri e rappresentative della Germania: ma “Thunder, Storm and Passion” non è un nuovo disco, bensì una compilation di brani risuonati estratti dai primi album di metà anni ’80 (rispettivamente “Rollin’ Thunder”, “Stormchild” e “Night of Passion”… (altro…)
(AFM Records) Giungono al quinto album i Mors Princium Est, band Finlandese non molto conosciuta, che propone un melodic death metal di ottima fattura, seppure piuttosto derivativo. Lo stile della band Finnica si avvicina molto, infatti, a quello dei Connazionali Children Of Bodom, ossia un heavy (altro…)
(Satanath Records) Un progetto che (ri)unisce Russia ed Ucraina, considerata la provenienza dei due artisti che lo compongono. Sono in giro da soli due anni, ma questo è già il secondo lavoro, terzo se consideriamo anche un EP, le cui quattro tracce sono comprese in questa release che arriva così a 13 (altro…)
(Satanath Records) Secondo full length per Macabre Demise, one man band tedesca attiva da circa un lustro, anche se il progetto è nato nel 2007 per mano di Andreas Rieger, che si occupa sia delle parti vocali che strumentali, drum programming compreso. Il genere proposto è un brutal death di (altro…)
(Autoproduzione) Non è semplice catalogare stilisticamente la musica dei Capitolini Massive Blast; la band Romana nasce nel 2010, e nel 2012 da alla luce l’Ep d’esordio “Out Of The Garage”. A distanza di tre anni, ecco il loro primo full length “One Good Reason To Kill”, album pregno di (altro…)
(Underground Symphony) Formazione italiana al debutto, i Maya nascono come reincarnazione degli Holy Gate, di cui conservo e ascolto ancora con piacere il demo “Shiver to Hell”, inviatomi ormai tredici anni fa per un vecchio portale con cui collaboravo all’epoca. (altro…)
(Armee De La Mort Records) Un tuffo nel metal estremo degli anni ’80. I Francesi Manzer propongono un album che può essere considerato come un tributo alla scena thrash/black metal di quegli anni, in cui i due generi non erano ancora ben distinti, come poi avvenne all’inizio degli anni ’90, quando esplose il black metal (altro…)
(Napalm Records) Prendiamo dello stoner, ma anche del sano southern… magari anche del dark blues. Aggiungiamoci una voce polverosa, opaca, ai confini tra il grezzo spinto ed il growl tenebroso. Risultato? Il terzo album di questa band del Kansas! Lo dice la presentazione stessa: barbe lunghe, incolte e tanto -tantissimo- sudore. Amplificatori torturati, riff (altro…)
(autoprodotto) Un salto indietro negli anni ’90 con questo concentrato di nu-metal. Un nu-metal che integra il tedio dell’epoca ma anche la rabbia odierna integranti in questo EP di cinque tracce che sono una sequenza di pugni in faccia. Ritmiche forsennate, singing ispirato dall’ira con delle intelligenti iniezioni di melodia che portano il lavoro di questa band (altro…)
(Office4Music) Terzo album per gli Austriaci Mosfet. Un lavoro travolgente, che sprizza energia e potenza da ogni poro. Il genere proposto è un thrash’n’roll con influenze death metal, riscontrabili soprattutto nella voce di Philipp Essl, molto simile a quella di Tom Angelripper. E sono proprio (altro…)
(Inductive Oppression Records) Nati appena un anno fa, questi messicani sono ben presto approdati in etichetta e hanno sfornato queste tre tracce. Il primo impatto con “The Murderer” mi fa pensare immediatamente ai Dark Lunacy, soprattutto per quanto (altro…)
(Forever Plagued) Progetto tutto italiano e completamente assurdo. Quasi impossibile classificare il genere, che trova vaghe radici nel black metal, forse nelle divagazioni avant-garde, con un risultato finale trasversale, vasto, eclettico capace di dare origine a quasi quaranta minuti di musica diversa da tutto, (altro…)
(Eibon Records) Malinconia allo stato puro, manifestata con concetti dark, ambient, drone e low-fi. Una malinconia che si esprime anche con la stessa esistenza delle band, formatasi nel 2001 e sostanzialmente terminata con la morte, a causa di un cancro, di uno (altro…)
(Autoprodotto) Un album strano, impossibile. Lontano da qualsiasi concetto semplice, ovvio o scontato. Mur è un progetto one man band americano, Minnesota, e dopo un EP ispirato a sentimenti legati alla natura, arriva direttamente ad una tematica più ricercata, ecologica, la quale in questo caso si (altro…)
(Scarlet Records) Grande maturità artistica nel quarto album degli italiani Mellowtoy! Un’atmosfera maledettamente moderna si amalgama con intelligenza ad un feeling nu-metal tipicamente anni ’90, con doppio vocalist, uno melodico e malinconico, uno rabbioso ed ai confini del metal-rap. Dodici tracce coinvolgenti, dove emerge un sound che ricorda anche i Lacuna Coil, band che non cito a (altro…)
(Limb) Secondo lavoro per i Master of Disguise, che con questo “The Savage and the Grace” tentano di far rivivere i fasti ormai lontani di “Master of Disguise”, gioiello di US Metal muscolare targato Savage Grace. Confusi??? Chris Logue, unico superstite della formazione originale dei Savage Grace, (altro…)
(Art Gates Records) Fan del gothic e del dark metal: gli svedesi Myrah, già al terzo full-“length”, vi propongono questo godibile “Until the End of Time”, dalle atmosfere decadenti e talora molto easy listening. “Taken” ricorderà ai profani il gothic dei 69 Eyes, quello con voci profonde e un alto tasso di melodia, ma strofe secche e chitarre relativamente dure. (altro…)
(Blood Harvest) Proviamo a recensire questi belgi, sperando che le tracce derivino dal master e non dall’mc pubblicizzata… Macché… Son proprio le tracce del nastro. Per di più siamo di fronte a una demo… Evvai! Ho un debole per le mc e per i loro suoni distorti, sporchi e incomprensibili. E’ la volta di questo quintetto, dedito ad un thrash sporcato di (altro…)
(Cold Raw Rec.) Forse i Massemord vanno oltre “Devil” con “Dux Nobis”. Questo nuovo album ha una forza imponente e dal punto di vista dell’impatto stupisce, grazie ad un black metal concretamente tale. Maestosi, è questo l’aggettivo che meritano i tre militanti del verbo NSBM, esposto attraverso una sorta (altro…)
(This Is Core) “Slow Sun” è una sorta di crossover. I Mooth nascono come noise band, ma al giorno d’oggi stoner, hardcore, appunto il noise e un lieve atteggiamento math-core albergano in questo sound piuttosto robusto e che ha tratti si dimostra oscuro per il suo possente groove. (altro…)
(Indelirium Records) L’Aquila e Termoli, cioè My Distance e The Memory, in coabitazione in questo “Bridges”. Le due band hardcore spartiscono equamente la release con cinque pezzi a testa. I My Distance si fanno promotori di un hardcore non troppo cattivo, ma sicuramente arrabbiato (altro…)
(Autoproduzione) Debutto discografico per gli Svizzeri Mortal Factor, band attiva già da alcuni anni che vanta una discreta esperienza live sui palchi Europei. La proposta musicale del combo Elvetico è un thrash metal potente e diretto, senza troppi tecnicismi, puntando di più sull’impatto generato da riffs aggressivi che (altro…)
(autoproduzione) Un rombo di tuono in una giornata calda e soleggiata. Pioggia, grandine, temperatura che scende vertiginosamente. Questa è la sensazione che ho percepito ascoltando questo EP, debutto di Mother Augusta, one man band di Parma nata solo l’anno scorso. Di solito i primi lavori di (altro…)
(Autoproduzione) Caro fruitore musicale medio italiano, sappi che oltre ai due ‘cantautori’ dell’Emilia Romagna che tu chiami ‘rocker’, nel nostro paese di rocker veri ne abbiamo ancora. I Mataleòn ad esempio, musicisti che infatti si muovono nelle direttive del rock, il quale (altro…)
(Black Widow) Benché si siano formati solamente nel 2012, la storia musicale dei Merry Go Round inizia trent’anni fa; nel 1985, infatti, Michele Profeti (tastiere) e Stefano Gabbani (basso) formano gli Storks, band che affonda le proprie radici nel rock prog rock psichedelico, con forti influenze (altro…)
(Soulseller Records) Le streghe slovene tornano, più oscure che mai. Dopo il demo del 2013, non affrontano ancora il grande passo del full length, ma iniziano con cautela da un buon EP. Sostanzialmente è un passo dovuto ed intelligente sia per verificare come fuziona con la una label (hanno firmato di recente) sia per mettere alla prova la nuova line up, che prevede (altro…)