NOITILA – “Langennut”

(Nordvis Produktion) Una nuova bestia che si scatena minacciosa dai boschi della gelida e tetra Finlandia. Riff veloci, momenti catchy dal sentore epico, linee di basso voluttuose, un groove maledettamente irresistibile dentro un turbinio di violenza inaudita. (altro…)
(Napalm Records) C’è un aspetto delle Nervosa che non convince e suscita spesso diffidenza verso il loro operato, il fatto di non sapersi tenere una formazione definitiva, durevole e dunque stabile. Prika Amaral, chitarrista brasiliana e adesso anche cantante, ha preso in mano le redini della band guidandola ovunque
(Scarlet Records) Apre la title track, una vera e propria intro che trasporta l’ascoltatore verso il brano “The Storm” e mettendolo di fronte all’identità della band italiana che sembra collocarsi in un filone capitanato da Lacuna Coil, anche gli ultimi Evanescence e cose del genere. Chitarre maestose che fungono da esclusivamente da accompagnamento 
(Scarlet Records) Il secondo album della symphonic-prog metal band italiana punta a una maestosa orchestrazione dei synth e partiture metal sostenute e agili che sfoggiano il meglio, con le chitarre lanciate in armonizzazioni e in assoli taglienti e allo stesso tempo melodici. L’elemento symphonic metal è predominante ma i Noveria nei pezzi tengono
(autoproduzione) La grazia avvolge questo album d’esordio dei
(Sumerian Records) La chitarrista americana Nita Strauss è nota per avere militato nella band di Alice Cooper per diversi anni ed anche per essere stata parte delle The Iron Maidens, una tribute band al femminile degli Iron Maiden. Tra le altre cose Nita è stata anche la prima chitarrista alla quale Ibanez ha proposto
(Massacre Records) L’esordio nel 2017 con l’album omonimo e ora i Night Legion si rifanno avanti con questo secondo album in studio. La band assesta il suo stile in un miscuglio tra heavy metal e power metal, collocando da subito come opener “The Hounds Of Baskerville”, canzone che raggruppa in maniera valida le caratteristiche 
(Qua’ Rock Records) Come il titolo lascia intuire, questo EP della band toscana No One Cares è un ripartire dopo un periodo nel quale le pause forzate, da pandemia e cambi di formazione, hanno avuto un loro peso. Cinque pezzi prodotti da Garbiele Bellini, con mixaggio e masterizzazione di Giacomo Salani a La Fucina Studio di Firenze. I loro 
(Season Of Mist) Dopo due anni dall’esordio “Prophecies of Eternal Darkness” la band di Houston pubblica un nuovo full length nel quale mette in mostra il melodic black metal del quale si fa portatrice. Necrofier svelano anche un lato blackened death metal, percorso comunque da ampie porzioni melodiche che caratterizzano 

(WormHoleDeath) Album di debutto per la formazione norvegese con il quale promuove uno stile fatto con un incrocio tra death e black metal e un’attitudine di stampo catchy. Dieci pezzi vivaci, mutevoli lungo il loro corso e con arrangiamenti ben equilibrati tra soluzioni dirompenti e altre di taglio black/death ‘n’ roll. 
(Emanzipation Productions) L’ultimo album dei NervoChaos è dello scorso anno, 


(autoproduzione) Il quarto album dei Necropanther di Denver è stato mixato da David Castillo, noto per i suoi lavori con Carcass, Katatonia e molti altri, a Stoccolma e nella stessa città è avvenuta la masterizzazione di Thomas Johansson. Proprio il mixaggio rende al meglio pezzi della band che ha
(Selfmadegod Records) I polacchi Nuclear Holocaust oltre ad avere alle spalle una caterva di split, pubblicano quest’anno il loro terzo album in studio. “Sailing The Seas Of Nuclear Waste” è una buona istantanea del grindcore della band pur diluito da interventi death metal. Un 

(Season Of Mist) Dark new wave e punk insieme, un po’ come han fatto anche i Sisters Of Mercy ai quali viene da pensare ogni tanto durante l’ascolto di “Hunt”. I Naut sono del Regno Unito e sfoggiano un sound in stile anni ’80, oltre a una certa grinta e qualche idea da 
(Eternal Winter records) Gruppi come i Selvans hanno mostrato come in Italia di certo non mancano gli argomenti mistici e inquietanti cui attingere per del materiale lirico.
(Black Hill Records) È la prima volta per chi scrive l’ascolto di un intero album del chitarrista originario del Wisconsin Jared James Nichols. Nome interessante e comunque noto nel mondo delle sei corde, soprattutto in quello americano che si distingue per una tecnica ovviamente personale che adotta anche quella del 
(Everlasting Spew Records) Secondo album per Nothingness, formazione statunitense dedita ad un death metal a cavallo tra la vecchia e la nuova scuola, visto che le maggiori fonti d’ispirazione provengono da acts come Morbid Angel e Gojira.
(Through Love Record) Sin dalle prime note di questo debutto discografico si può chiaramente evincere le intenzioni della formazione qui recensita: sperimentazione, oltre il ‘normale’ black metal. Musicalmente, possiamo trovare tracce dei Nocturnal Depression così come dei seminali Silencer, anche se il suono è decisamente quello della nostra decade, molto ‘sintetico’ e moderno, pulito… 
(Godz Ov War Productions) Se avete presente gli abomini dei Maveth e sonorità simili, il secondo album omonimo dei Nexwomb si avvicina a quella forma sonora. Di Portland nell’Oregon, i deather statunitensi dimostrano un sound lercio, caotico, vicino 