PERVERATION – “Perversion In Manifest Disease”
(Comatose Music) La premiata macchina di morte Comatose Music presenta una nuova e sanguinolenta realtà del brutal death metal. Il duo indonesiano Perveration si lancia in contorsioni nervose e brutali serrate e deviate. Il polistrumentista Sahrul Ramadhan (altro…)
(Nuclear Blast Records) Giungono all’undicesimo album gli statunitensi Pathology; un ottimo traguardo, se teniamo conto che la band esiste soltanto dal 2006. Oltre alla notevole prolificità, un’altra caratteristica della formazione proveniente da San Diego è l’impressionante numero di cambi di line up, cosa che comunque non ha inficiato la qualità e la coerenza della proposta musicale da parte di Dave Astor, batterista ed unico membro originale del combo.
(Iron Bonehead / Knekelput Recordings) Secondo me ultimamente c’è parecchia confusione in merito al rapporto tra death e black.
(Edged Circle) Dopo un EP di non molti mesi fa, ecco il primo disco sulla lunga distanza di questi norvegesi, che si sono messi in testa, a mio avviso, di stilare una sorta di compendio del metal estremo norvegese. 

(Emanzipation Productions) Una band che nell’underground ha sempre mantenuto la testa alta, facendosi conosce in giro anno dopo anno. Sette album in studio, militanze eccellenti che poi hanno lasciato, come Bo Summer degli Illdisposed. “Soul Collector” è il quarto album, pubblicato dalla band nel 2000 per Mighty Music. La 


(Petrichor) La fiera e spaccona esuberanza del crossover tra thrash e hardcore rinvigorita in questo album di debutto dei Perfect World. La band di Brooklyn sfodera suoni possenti spalleggiati da ritmiche 
(Iron Bonehead Productions) I bielorussi Pa Vesh En (o dovrei usare il singolare?) continuano la loro discesa verso territori abbastanza inesplorati del black più cacofonico, sperando di trovarvi un briciolo di struttura in modo tale da poter continuare a chiamare questo agglomerato sonoro ‘musica’.
(WormHoleDeath) Amanti del power fantasy metal, questo disco è per voi! “Acta Est Fabula”, il quarto full-length dei madrilegni Phoenix rising, è esattamente il tipo di album contro il quale, di solito, si scagliano quelli che devono bistrattare il power per partito preso. 



(Cruz del Sur Music) Quando uscì “Bury the Light”, nel 2012, sembrava che per i Pharaoh si stesse aprendo un periodo di intensa attività (come annunciava anche l’intervista che ebbi all’epoca con il singer Tim Aymar ); e invece, per avere un successore a quel disco, abbiamo dovuto aspettare nove anni… almeno
(Debemur Morti Productions) Un’opera marcescente e totalmente infognata nel doom quanto nel death metal più oscuro e inquietante. Un cerimoniale di tre pezzi ben registrati e con distorsioni ruggenti, il cantato che è un growl sepolcrale e le atmosfere
(Pelagic Records) “Alter” è l’andare oltre il tempo, superando la chimica reattiva tra l’arte dei due autori che lo hanno creato. Karin Park è una musicista svedese stabilitasi da qualche anno in Norvegia. Brian Williams detto Lustmord è tra i massimi esponenti del genere ambient, sia esso dark, drone e così via. La Park 
(The Players Club) Negli ultimi mesi, forse da un anno almeno, ogni album solista di un chitarrista affrontato da chi scrive queste righe si è sempre rivelato un ascolto avvincente. Nel caso di Paul Gilbert come non confermare quanto affermato? Lui, ex Mr. Big e tra le sei corde più celebrate nel pianeta hard rock e non solo, non affatto al primo album solista e questo infatti
(Autoproduzione) Il debutto discografico dei tedeschi Paradox Community è la dimostrazione che a volte la passione e la dedizione valgono più di qualsiasi innovazione. Le influenze dichiarate infatti sono: Pantera per quanto riguarda il groove, Megadeth per quanto riguarda il riffing ed Iron Maiden per le melodie e le armonizzazioni. 
(No Remorse Records) “Finding Solace”, l’esordio dei greci Paladine, è stato forse per chi scrive il miglior disco power del 2017: fu incredibile, per me, scoprire che ancora in questi anni esistevano band dedite al ‘power fantasy’, e peraltro a cantare specificamente la saga di Dragonlance. “Entering the Abyss”, che si
(Satanath Records / Onism Productions) Album d’esordio per la black metal band tedesca proveniente dalla zona est del paese, il Brandeburgo. Un esordio notevole da parte dei Phreneticum per come suonano il genere che fonde scenari atmospheric, spesso sostenuti da blast beat dalle sonorità cotiche e
(Nuclear Blast Records) L’eco di “Metal Commando” (
(ROAR! Rock of Angels Records) Dopo il discreto
(Petrichor) Dopo la prima decade del 2000 la band olandese ha dato segni di vita arrivando a pubblicare l’album “Deformation of Humanity” (nel 2018,
(WormHoleDeath Records) Terminata l’esperienza Nosense Carlos Belmont e Carlos Torres pensano a qualcos’altro che si materializza nei Pulse. Un progetto nato durante la pandemia da CoViD-19 e che viene conseguentemente segnato, o potenziato, da toni malinconici, tristi, a tratti dimessi. Un modo di essere 
(Moment Of Collapse Records*) “Epidermide” per i Riah, “Hollow” per i Postvorta ed entrambe le band si uniscono per la composizione che offre il titolo a questo split. Una collaborazione niente male per queste due 