Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
HORTUS ANIMAE – “Piove Sangue”
(BlackHeavens Music / Aesthetic Death / Azermedoth Records / MetalScrap Inc./ Masd Records) Live EP tosto per gli italiani Hortus Animae, che per l’occasione si sono esibiti a Banská Bystrica, in Slovacchia. Attivi ormai da vent’anni, propongono un avantgarde extreme metal (altro…)
(Spider Rock Promotion) Un ruffianizzimo giro di basso apre all’EP dei nostrani Malet Grace, forti di un album dell’anno scorso e forieri di un metal che più classico è difficile da immaginare. A cominciare dalla
(Massacre) Tommy “T.Baron” Vetterli, chitarra dei Coroner e anche con i Kreator, icona del metal e produttore dell’album. Poi lei, Nina Treml in Vetterli, cantante, basso, compagna della suddetta icona e con loro Diego Rapacchietti, batterista e presente nell’ultima incarnazione
(Season of Mist) Nati nella seconda metà degli anni ’80, i francesi Agressor dopo alcuni demo realizzarono il primo album nel 1990. Lo intitolarono “Neverending Nestiny” e lo pubblicarono per la Noise Records, la stessa di band come Bathory, Kreator, Destruction, Celtic
(Pure Steel Publishing) La formazione svizzera Evolucia, rilocata però in Serbia e aperta al mercato dell’Europa orientale, pubblica il suo terzo album, classificato come gothic o symphonic metal. In apertura troviamo proprio la titletrack,
(Napalm Records) Dal secondo album “Agony” la band Nervosa ha intrapreso diversi tour, i quali hanno portato le tre brasiliane a farsi conoscere sempre di più e ad affinare il proprio sound. L’uscita della batterista Pitchu Ferraz non ha scalfito le capacità di Fernanda Lira e Prika Amaral.
(Autoproduzione) Con l’allargarsi del mercato, arrivano in redazione anche dischi provenienti da paesi della cui scena sappiamo pochissimo: i Metalwings, ad esempio, esordiscono dalla Bulgaria con questo interessante “For all beyond”,
(Pure Steel Records) Secondo album per Empiresfall, formazione tedesca in circolazione da una decina di anni. Il loro thrash metal è certamente aggressivo, veloce e potente, eppure conserva un’attitudine spiccatamente metal, a discapito della componente punk insita
(My Fate Music) C’è molta carne al fuoco tra i solchi di “Mellowhead”, secondo album dei finlandesi Egokills. La band si definisce come “Metal lovers hippies”, una definizione direi azzeccata per la formazione di Tampere. All’interno dei brani
(Woodcut Records) Secondo capitolo per i finlandesi Lord Of Pagathorn, attivi dal 1992 ma giunti al debutto solo quasi quattro anni fa con “Nekros Philia” (
(Mighty Music) Esordiscono da Foggia i gothic/symphonic metallers Asphodelia: “Welcome Apocalypse” è un disco fondato su mid-tempo d’atmosfera e momenti sinfonici avvolgenti, forse un tantino monolitico nell’insieme ma non certo malriuscito.
(Malevolence Records) Da grande amante del thrash metal, avevo inizialmente colto con entusiasmo questo ritorno in auge del genere da qualche anno a questa parte. Con il tempo ho notato
(Third I Rex) I sostenitori della filosofia ‘Less is More’ troveranno nel duo spagnolo una degna rappresentazione di come non sempre sia necessaria un’impalcatura sonora complessa ed articolata, per trasmettere sensazioni che riescano a scuotere nel profondo l’ascoltatore. Partendo
(Steel Gallery Records) I greci RageNHeart (si intenda il monicker come ‘Rage in Heart’) riappaiono sul mercato dopo uno iato discograficamente lunghissimo, dato che il debut, che non ho avuto modo di ascoltare, risale addirittura al 2010.
(Sun and Moon Records) Continua l’esplorazione storica della Sun and Moon Records, nell’ambito di questa entità denominata Dom Dracul. Un paio di anni fa pubblicò gli album “Cold Grave” e “Devil Dedication”
(Invictus Promotions) Dopo una manciata di produzioni molto mirate negli ultimi cinque anni, tra cui EP, split e singoli, arriva finalmente un album. Diciamo che pur essendo un sostenitore delle produzioni mirate,
(Mighty Music) Dopo il 7’’ “
(Massacre Records) Si avviano con eleganza verso i venticinque anni di attività i tedeschi Burden Of Grief. Dopo l’intro “Inception”, “Eye of the Storm” per quanto manifesti un po’ di mestiere, è tuttavia l’esempio più chiaro di come i BOG siano consolidati e bravi a creare un melodic death
(Blood Harvest) Quando si parla di musica estrema, poche nazioni sono in grado di sfornare bands veramente marce come l’Australia. Basti pensare a nomi storici come Sadistik Exekution o Bestial Warlust per rendersene conto. Sono lieto di
(Omnipresence Productions ) L’album “Perfectly Defect” risale al 2010, e quasi dall’epoca risulta sold out o comunque totalmente fuori stampa. Ma questo esempio di musica elettronica
(Nuclear Blast Records) Giungono al loro tredicesimo album i Kataklysm. In ventisette anni, la formazione canadese è riuscita a cambiare radicalmente il proprio sound, mantenendo allo stesso tempo uno stile facilmente riconoscibile.
(Hellbones Records) L’esordio discografico dei marchigiani Haegen lascia sicuramente il segno, in positivo o in negativo che sia: il pagan/folk degli anconetani alterna epicità, goliardia e qualche caduta di stile un po’ triviale che potrà soddisfare, credo, soltanto i sostenitori ad oltranza delle sonorità ‘festaiole’.
(Massacre) Si sono divertiti gli Eisregen con questo EP, vista la quantità di soluzioni scelte per le sette canzoni che arrivano a oltre ventotto minuti. Insomma un mini album nel quale inizia la cerimonia l’oscura, truce e veloce “Fahlmondmörder”, black metal puro e distruttivo nonché
(Nuclear Blast) Con il nome di Burn The Priest i Lamb Of God si concedono un album di cover. Sembra un po’ la classica situazione da ‘lo abbiamo fatto’, anche questo, tra le tante cose. The Accüsed, Melvins, Big Black, S.O.D., Bad Brains, Sliang Laos, Ministry, Agnostic Front, Quicksand, Cro-Mags, sono
(Pure Steel) Power/prog metal nel quarto album degli inglesi ShadowKeep, che non si facevano vedere sul mercato da ben dieci anni; per questa nuova prova, gli albionici hanno reclutato come singer nientemeno che James Rivera.
(Xtreem Music) Debuttano per Xtreem Music i comaschi Cruentator, thrash metal band che vanta tra le proprie fila membri dei brutal deathsters Bowel Stew. Il thrash della formazione lombarda affonda le proprie radici nel lato più estremo
(Season of Mist) Ma quanto cazzo di ficata fu “Theone of the Goat”, il breve EP dei norvegesi Tsjuder uscito nel 1997? Undici minuti di black metal puro, diretto, tagliente, feroce, tuonante… ma anche fottutamente catchy, travolgente, esaltante.
(Sharptone Records) Buon ritorno per i Bleeding Through, a distanza di sei anni dal precedente “The Great Fire” risalente al 2012. Un ritorno che mi ha stupito, visto che da quel che ne sapevo io, la band si era sciolta nel 2014. Possiamo quindi
(Hellbones Rec.) Meno di diciannove minuti e tutto è a soqquadro. La nostra vita è faticosa, il quotidiano difficile, il lavoro insopportabile e le nostre vessazioni prendo forma in questo sound rabbiosamente isterico. Antonio Camomilla affianca al suo basso
(autoproduzione) Un prog rock che implementa momenti hard & heavy, occasionalmente jazz e addirittura di world music, belle infatti le parentesi con sonorità di tipo africane. Atmosfere tra il conflitto e quello di un destino fatale, perché questo album è schierato contro la
(AFM) Banalità o spettacolo? A guardare i Lordi si pensa ai Gwar, a leggere il titolo di questo nuovo album ai White Zombie. La musica dei mostri finlandesi è sempre quell’hard rock melodico, con tastiere al seguito, che oscilla tra horror rock, Alice Cooper, Kiss e cose simili. I Lordi trovano
(Iron Bonehead) Da non confondere con i thrasher svedesi (e con un’altra manciata di band che hanno scelto questo moniker), questi death-doomsters tuonano da Lima, in Perù. Attivi ormai da quasi tre lustri, dopo vari demo
(Dissonance) I Pungent Stench erano anche soprannominati “Los tres hombres”. Deriva dal fatto che i tre austriaci usavano questo nome quando a Vienna si esibivano in piccoli posti, per suonare in versione death metal pezzi di successo pop e rock. I Pungent Stench si sciolsero nel 2007, forse
(Dissonance) Quinto album e giunto dopo “Masters of Moral – Servants of Sin”, riconosciuto come la rinascita della band in quanto pubblicato dopo sette anni di silenzio e con l’assenza definitiva del bassista Jacek Perkowski. “Ampeauty” solca quanto la band aveva tracciato nel 1994