EVIL REBORN – “Throne Of Insanity”
(Satanath Records) Comincio seriamente ad avere un debole, peraltro mai celato, per il Death sudamericano. Questa volta è il turno del Venezuela. Boh, sarà che me li immagino un po’ tagliati fuori dal mondo e dal progresso questi ragazzi, ma la loro (altro…)
(Autoproduzione) Synthetic è una band inglese nata nel 2014 dalla mente di Simon Charkas e Sterge B., due amici che avevano precedentemente militato nei Dimensional Traces. Dopo anni trascorsi senza suonare insieme, Simon (nel frattempo trasferitosi in
(Insideout Music) Descrivere in un’unica recensione la parabola artistica di Devin Garrett Townsend non è impresa facile, ma ahimè doverosa. Perché son solito scindere sempre e comunque l’artista dall’opera, ma mai come in questo caso non si può parlare
(Bestial Invasion Rec.) I Gehennah esistono dai primi anni ’90 e sono autori di quattro album realizzati in studio, a questi vanno poi aggiunti EP e split. La band svedese mischia al black
(Century Media) A volte troppa ambizione fa brutti scherzi. Sembra infatti che gli statunitensi Sindrome abbiano rifiutato di venire messi sotto contratto da svariate etichette discografiche poco famose, aspettando la chiamata di qualche grossa label, la
(Nuclear Blast) Quanto ce l’abbia con i Sabaton credo si possa evincere chiaramente da
(Greyhaze Records) “Rotting” uscì due anni dopo l’album d’esordio “I.N.R.I.” e due prima del secondo, cioè “The Laws Scourge”. Questo era il contesto dell’EP realizzato dai brasiliani
(Nuclear Blast) Va subito fatta una premessa: “Death Resonance” NON è il nuovo album dei Soilwork, ma una raccolta di rarità e bonus tracks che, fino a pochi anni fa, prima dell’avvento di youtube sarebbero stati oggetto di ricerca e pagate a peso d’oro dai fans. Va detto che non si tratta di una raccolta di pezzi di scarto, o almeno, i brani qui inclusi
(Sentient Ruin Laboratories) Le poche tracce non devono fuorviare, perché i Vrtra fanno Doom nero e pesante, arrivando a toccare con questo disco quasi trentun minuti. Il mio mentore di Metalhead.it me li ha proposti per la recensione con la promessa di musica
(Nuclear Blast) Ormai ho perso il conto del numero delle uscite discografiche a nome Vader. Tra dischi, EP, cover album e singoli, la band capitanata dallo stacanovista Peter è estremamente prolifica, sfornando sempre musica di ottima qualità, forte di uno stile
(Dusktone) Finalmente un album di black norvegese di ottima fattura, di quelli con mid tempo ossessivi ed atmosfere infernali. Gli Svartelder si sono formati circa 10 anni fa e solo ora arrivano al debutto (dopo un demo ed un EP entrambi usciti l’anno scorso), ma
(Comatose Music) Giungono al debutto i Neurogenic, band che potremmo considerare come una multinazionale della musica estrema. Nati nel 2012 per mano del chitarrista ucraino Vlad Melnik
(DeFox Records) Personalmente non me ne importa nulla, ma molta gente è un po’ triste per la fine dei giochi olimpici di Rio. Un paio di settimane di “amore per la propria nazione”, di culture che si incontrano e si scontrano sui terreni di gioco. Forse le uniche
(Iron shield Records) Debuttano dopo ben ventun anni dalla loro formazione gli svedesi Goatsodomizer, terzetto dedito ad un thrash’n’roll ad alto tasso energetico. Pur non proponendo alcunché di nuovo, la formazione scandinava è in grado di divertire con
(Vicisolum Productions) Terzo album per Volturyon, formazione svedese che vanta tra le proprie file il poderoso singer di Centinex e October Tide Alex Hogbom. Il mix tra swedish death metal, thrash moderno, brutal e parti groove si rivela oltremodo efficace, perfezionando ulteriormente la formula musicale già apprezzata nel
(This Is Core) È bello sapere che i quattro che costituiscono i No Frontiers portano avanti la propria musica fin dai banchi di scuola, quando all’epoca (era il 2000) tre ragazzi dei quali due fratelli, inseguono l’idea del punk rock sulla scia dei Green Day, Blink-182 e altri. Con l’innesto del quarto elemento la band si è poi evoluta e consolidata nel tempo, attraverso
(Eihwaz Recordings) Un death melodico, introverso a volte sperimentale e progressivo dai texani Vex che arrivano così al terzo lavoro, il secondo con Joe Jackson alla voce, ed il primo con il nuovo bassista Joe Miller. È aumentata la qualità della registrazione rispetto al precedente disco, tanto da rendere giustizia alla fantasia creativa che spesso integra punk,
(Shadow Kingdom) Quattro lunghi brani di doom lacerante, vagamente vintage, disperso nella nebbia, diretto, scarno. Questa band, francese, non esiste più da vari anni… e questo
(Autoproduzione) Una intro e sei canzoni, per poco più di mezz’ora, le quali mostrano un sound caldo e uno stile versatile, strutturato e in fin dei conti progressive e con punte di crossover che risiedono nelle
(Westworld Recordings) Nelle note stampa che accompagnano questo titolo ristampato dalla Westworld, colpisce quel “The album marks a radical stylistic change, with the band abandoning their previous hardcore
(Steamhammer/SPV) Facciamola breve: il resto non ha più senso. Non so quali band storiche amiate o seguite, quale band famosa dell’epoca d’oro stia per pubblicare un nuovo (un altro???) insignificante disco. Lasciate perdere. Questi sono i Sodom (inchinatevi!) e questo è il loro fottutissimo quindicesimo album
(Autoproduzione) Ed ecco il disco che non ti aspetti: Svezia, un esordio, folk metal… ero pronto a cornamuse scanzonate a tutto spiano, invece i Black Magic Fools si inventano un sound incredibilmente cupo e pesante per il genere in questione.
(Underground Symphony) Godibile album di hard’n’heavy per gli esordienti spagnoli Papa Serpiente: i nostri vantano un cantante italiano, Franco Troisi. È strano che la Underground Symphony si dedichi a un genere tanto lontano da quelli che tratta abitualmente, ma visto che siamo qui…
(Nuclear Blast Records) Il binomio metal/musica classica non è certo una novità. Molti musicisti in ambito hard’n’heavy si sono cimentati in carriera con partiture classiche. Basti pensare al virtuoso Yngwie Malmsteen, da sempre ispirato nelle sue composizioni da grandi compositori come Bach o Paganini, al
(Svart Records) Pura terapia psichedelica dalla Finlandia. Difficile classificare questa perla di oscurità decadente. Anche perché i Sink cambiano, evolvono, provano e sperimentano. Nel precedente lavoro ci misero del black, del neoclassico e pure un mix di noise e drone… ma in questo nuovo disco si abbandonano
(Godreah Records) Ecco tornare con un nuovo album gli inglesi Wolves of Avalon, che da due anni mancavano sul mercato (
(Autoproduzione) “Wisdom of a Child” apre “Into My Dreams” in maniera inattesa, infatti le chitarre di Laurent Weiss e Gregory De Frutos fanno pensare a scenari in stile Pink Floyd. Invece l’orientamento di stile è ben altro: la seguente “Sin Six” assesta immediatamente una direzione tra power rock-metal e hard rock, con
(Autoproduzione) I Nuclear Chaos, messicani, mettono le carte in chiaro e vogliono far capire che si son rotti degli ultimi In Flames. E se Maometto non va alla montagna… registrazione impeccabile, suono svedese fin al midollo,
(Inverse Records) Questi finlandesi hanno racchiuso in un’unica traccia diversi generi. È come se i Dark Tranquillity si fossero fusi con i Meshuggah, la voce simile nel cantato ad entrambe le band citate. C’è scritto che stanno lavorando
(Season Of Mist) Album numero sette per i titani colombiani Blackster Inquisition. E credetemi, dovete leggerlo in internet che sono colombiani, perché suonano esattamente come dovrebbe suonare una band di Black norvegese. La
(Century Media) Davvero sorprendente questo debutto ad opera dei tedeschi Motorowl, band nata nel 2014, quando i componenti non erano nemmeno ventenni. Quello che mi stupisce è che, nonostante la giovanissima età, questi ragazzi mostrano una padronanza tecnico compositiva che farebbe invidia a molti
(Kolony Records) Non tra i maggiori della scena, eppure non gli ultimi arrivati nell’ambito del death metal. Tedeschi e attivi dagli anni ’90, gli Obscenity hanno suonato nel tempo un death metal cupo e violento. “Retaliation” veste di una stupenda copertina, realizzata da Paolo Girardi
(SPV) Dopo il cofanetto celebrativo “Timekeeper” (
(Dying Sun Records) Il gigante Eggþér (dalla mitologia norrena) giunge al debutto. Uno strano trio Danese. Un progetto a cavallo tra black, sludge ed atmosferico. Con tutte le varianti del caso. Un principio di nulla assoluto (il
(Dying Sun Records) Debutto ricco di male per i canadesi Aedh, one man band fondata nel 2012. Quaranta minuti su quattro tracce estreme, con sonorità sporche ed underground ma anche atmosferiche ed evocative. La opener