KADAVEREICH – “Radiance of Doom” (EP)
(Godz Ov War Productions) Sono russi, pubblicano per l’agguerrita etichetta polacca Godz Ov War e potrebbero essere una possibile rappresentazione metafisica di quello che è l’inferno i (altro…)
(Godz Ov War Productions) Sono russi, pubblicano per l’agguerrita etichetta polacca Godz Ov War e potrebbero essere una possibile rappresentazione metafisica di quello che è l’inferno i (altro…)
(Karisma Records) Bingo per la sempre attenta Karisma Records! OK, qui si gioca in casa visto che questi Kosmodome sono anche loro di Bergen, ma rimane chiaro il fatto che l’etichetta ha fatto un colpo da maestro nel mettere sotto contratto questa band al debutto… prima di tante altre etichette devote a questo amplesso di sonorità psichedeliche, vintage, stoner e prog! (altro…)
(Purity Through Fire) Si scrive Krigzeit, ma si legge “black caciaro e ignorante”… e va anche bene così: grida sconclusionate, black ‘n’ roll scanzonato e alcolico, registrazione da cantina della nonna e zero commercialità e melodia. Funziona? Certo che sì. (altro…)
(Stickman Records) Questi americani non li ferma più nessuno! A dire la verità in occasione dell’uscita di “The Burden Of Restlessness” (recensione qui) lo scorso giugno, dichiararono l’intenzione di pubblicare ben tre album nel corso del 2021… ma “Acheron” è solo il secondo… quindi sarà difficile possano rispettare la scadenza visto che tra un mese finisce l’anno! (altro…)
(Seance Records) Giunge al debutto la one man band Krvna, capitanata dall’artista australiano che da il nome al progetto. Krvna è anche il percussionista dei Dearthe… ma questa è l’unica informazione svelata per un personaggio ricco di mistero che sfoga una furia devastane con questo “Sempinfernus”, disco contenente cinque brani feroci, devastanti, i quali riportano indietro di brutto agli anni ’90 norvegesi, con una intelligente iniezione di componenti melodiche seducenti. (altro…)
(Odium Records) Due bestie feroci che tuonano dalla Norvegia con un black metal puro, schietto e diretto! Entrambe le band sono in giro da un po’, anche se a livello discografico hanno pubblicato solo un disco a testa, diversi anni fa, oltre alla solita manciata di split e demo. (altro…)
(Punishment 18 Records) Quando il debutto dei friulani comincia con la title track, non si può non riconoscere l’ombra imponente dei Celtic Frost/Triptykon dell’era “Into The Pandemonium”, ombra che si aggira anche nelle tracce successive, fatte di un black grezzo ma nel contempo raffinato, dove si ha la netta percezione che i musicisti volessero imprimere esattamente l’atmosfera malata e contorta che si sente nel disco. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Indubbiamente i Khemmis sono tra le punte di diamante del doom americano, assieme a bands come Pallbearer e Spirit Adrift; alle porte del primo decennio di attività, eccoli con il quarto album, un possente e travolgente disco, ricco di atmosfere, di un doom tendenzialmente classico in grado di esplodere con rabbia, intensificando la pesantezza e lasciando libero sfogo alla seconda voce, a quel growl feroce, il quale spesso duetta con la dominante voce clean, andando poi ad invadere death metal, thrash metal e, non ultimo, metal più classico. (altro…)
(Pride & Joy Music) Nuova creatura del chitarrista Jo Henning Kaasin, collaboratore di nomi pesanti, tra questi Joe Lynn Turner, Glenn Hughes, Doogie White e Bernie Marsden, oltre che fondatore e autore dei brani dei dei Come Taste The Band, progetto che dopo oltre un ventennio di attività (e successi quali “Reignition”, feat. Joe Lynn Turner e Doogie White) è stato parcheggiato agli inizi del 2020. (altro…)
(My Kingdom Music) Secondo album per la one man band italiana capitanata da Helliminator. Black metal feroce, a tratti atmosferico, arricchito da voci clean suggestive ma sferzato da un growl furibondo e letale. (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Dopo l’ottimo “Magnus Venator” dell’anno scorso (recensione qui), ecco un potente 7” da parte del super gruppo greco, composto a gente che suona anche con Varathron, Hail Spirit Noir, Aenaon, Melan Selas e Agnes Vein. (altro…)
(Peaceville Records) Quando si scrive la recensione di raccolte, B-sides e affini occorre a mio avviso fare sempre una premessa, ovvero dare un’idea chiara di quale sia il grado di affetto che chi scrive prova per il gruppo in questione: (altro…)
(Art Of Melody Music / Burning Minds Music Group) Musica per certi determinati momenti del giorno, della settimana. Della vita stessa. Il nuovo album del westcoast danese Michael Kratz avvolge l’atmosfera con sensualità e provocazione: (altro…)
(Ex1 Records) Come ogni famiglia all’apparenza felice e perfetta, anche i Judas sono andati incontro ad alcuni scandali famigliari. Di sicuro il cambio di cantante, con quei scandalosi album così dannatamente convincenti, non è poi così lontano… e un po’ di tempo fa pure lo storico componente lungocrinito dalla doppia K nel nome se ne è andato, non senza polemiche. (altro…)
(Heavy Psych Sounds) Amicizia e musica. L’arresto forzato della scena nel 2020 ha portato gli amici e colleghi Garrett Zanol e Ian Nelson (Blackwater Prophet) a pensare ad una nuova band, laggiù, a Spokane, a Washington negli USA, mescolando influenze provenienti da alcune delle loro band preferite. (altro…)
(KVD / Kartel Music Group) Kat Von D, ovvero Katherine von Drachenberg, è una modella, tatuatrice, creatrice e stilista di make-up, anche un personaggio della TV tra le tante cose. Ora è anche cantante. Studiato canto anni fa e collaborato con Linda Perry – colei del brano “What’s Up? Dei 4 Non Blondes – ha poi continuato con (altro…)
(Pure Steel Records) Il guitarist brasiliano Kiko Shred presenta il debut del suo nuovo progetto: metal generalista, come subito vedremo, ma mai disprezzabile… Ci accoglie il power squillante e illuminato di “Mirror”, a tratti proprio helloweeniana; l (altro…)
(Korpituli Productions) Non solo folk metal dalla Finlandia. A quanto pare, anche del buon black a stampo norvegese, visto quello che propongono i Korpituli. Dai titoli, al mood delle canzoni, all’impostazione classica dell’alternanza tra canzoni lunghe e brevi intro, molte cose ricordano i fasti dell’era norvegese del black, ormai da tempo migrata stabilmente in Svezia (Marduk, Dissection e Watain docet). (altro…)
(Avantgarde Music) Uscito qualche mese fa per Noisebringer Records, in realtà un’autoproduzione visto che l’etichetta è dell’artista Noise, anche mente di questa one man band (come dell’altro nome nel roster, i Leiþa), approda ora an che in casa Avantgarde, per l’edizione in gatefold vinile, questa perla di black metal teutonico al debutto, anche se decisamente già maturo, capace di evocare il black austriaco, quello tedesco ed una tendenza estremamente personale impegnata alla commemorazione delle infinite vittime della prima guerra mondiale. (altro…)
(Debemur Morti Productions) Mattias Norrman è cantante e chitarrista che ha fatto parte dei Katatonia ed October Tide, ora si rilancia con un nuovo progetto dedicandosi al black metal. Norrman e gli altri sprigionano in questo mini album quattro buoni pezzi con (altro…)
(Pelagic Records) “Alter” è l’andare oltre il tempo, superando la chimica reattiva tra l’arte dei due autori che lo hanno creato. Karin Park è una musicista svedese stabilitasi da qualche anno in Norvegia. Brian Williams detto Lustmord è tra i massimi esponenti del genere ambient, sia esso dark, drone e così via. La Park (altro…)
(Hammerheart Records) La band danese Konkhra due anni fa ha pubblicato l’album “Alpha and the Omega” (QUI). Era il settimo pubblicato ventisei anni dopo questo loro album d’esordio. Sonorità diverse, uno spirito esecutivo più evoluto e dunque mutato oggi, mentre “Sexual Affective Disorder” è stato altro. La ristampa della (altro…)
(Chaos Records) Questa pubblicazione raccoglie il primo album dei Kriegszittern “Yellow Cross” e il successivo EP “Stratofortess”. La band nasce nel 2015 attraverso il batterista Faxe e il chitarrista e cantante Eddi. Un demo per Caligari Records poi un secondo e l’ingresso di un bassista, Fappo, e di un secondo (altro…)
(Stickman Records) Gli americani King Buffalo sembrano intenzionati a pubblicare non uno, non due, ma ben tre album nel corso di quest’anno! E “The Burden Of Restlessness” è ‘solo’ il primo dei tre (TRE!), un disco che divaga senza sosta nei meandri dell’heavy rock, seguendo percorsi psichedelici sferzati da teorie progressive, esaltando, coinvolgendo, ipnotizzando. (altro…)
(InsideOut Music) Non solo sono in circolazione da ormai cinque decenni. Non solo vantano ancora membri originali (il batterista Phil Ehart), membri presenti in tutti gli album (il chitarrista Rich Williams, dal 1973), o comunque presenti da una vita (come il bassista Billy Greer). (altro…)
(Season of Mist Underground Activists) L’etichetta francese offre spazio a questa realtà black metal della Bielorussia. I Khandra hanno già pubblicato due EP e dunque l’esordio su full length arriva con l’insegna di un’etichetta presitgiosa, sempre pronta a scovare nuove proposte come testimonia anche la sua divisione ‘undeground’. Suonano il black metal in maniera ruvida (altro…)
(Trollmusic) Continuano ad etichettarli come band viking o pagan metal, specialmente per i contenuti dei testi legati alla mitologia norrena, ma i gli svedesi King of Asgard trivellano il pubblico con un black metal ricco di melodia, di mid tempo crudeli, di una personalità molto distintiva. (altro…)
(Pure Steel Records) Il ritorno sulle scene dei Kenziner, con “Phoenix” (recensione qui), ha spinto la Pure Steel Records a ristampare il precedente disco, del 2014: solo una nuova copertina, ma niente bonustracks per questo album, che è certamente il più progressive della band finlandese. (altro…)
(Heidens Hart) Disco dalla lunga gestazione (contiene pezzi dal 2017 al 2019) che sembra comunque non avere perso smalto, quasi come un vino che restando a decantare non fa altro che migliorare. (altro…)
(InsideOut Music) Ton Scherpenzeel è intramontabile, visto che è l’unico membro originale e fondatore di questa mitica band la quale ormai si avvia verso il quinto decennio di storia celebrato con un maestoso diciottesimo album! Questo leggendario gruppo continuò senza sosta dagli inizi degli anni ’70 fino ai primi anni ’80: (altro…)
(Cursed Monk Records) C’è una storia tanto affascinante quanto contorta dietro questo concept del tedesco Eric McQueen, la mente che si materializza nei The Montain Kings, progetto che giunge al quinto poderoso lavoro. (altro…)
(Nigredo Records) I debuttanti Kõdu ruggiscono dall’Estonia, il loro moniker significa ‘decadimento’ e il loro black metal esalta un lato deviato della cultura e dell’orgoglio del popolo del loro paese. (altro…)
(Eisenwald) Finalmente il vedo debutto il duo tedesco formatosi pochi anni fa e con all’attivo solo un EP. Black metal, senza dubbio, ma con un principio di originalità tale da rendere difficile un collocamento specifico del gruppo dentro il labirinto dei sotto generi del metallo nero. (altro…)
(BMG) Quando due pezzi grossi si mettono d’accordo per fare qualcosa assieme, vale sempre la pena fermarsi un momento e pensare alla vasta esperienza di questi personaggi, gente che -indubbiamente- sa comporre musica, artisti che il loro mestiere lo sanno fare molto bene. (altro…)
(BMG) Mega edizione celebrativa per i grandi Kreator! Con l’avvicinarsi dei quarant’anni di carriera, ecco la collezione definitiva che esalta il primo decennio di attività della band di Mille Petrozza! Di fatto si tratta di una reissue degli album pubblicati sotto Noise Records, fino a “Renewal” del 1992. (altro…)