PREGIERZ – “Blood Sanctions”
(Blood Harvest) Doppio 7” per Pregierz, duo Polacco nato nel 2013 dedito ad un death/black primordiale, alquanto grezzo e minimale, con marcate influenze doom che rendono solenni certi (altro…)
(Blood Harvest) Doppio 7” per Pregierz, duo Polacco nato nel 2013 dedito ad un death/black primordiale, alquanto grezzo e minimale, con marcate influenze doom che rendono solenni certi (altro…)
(Loud Rage Music) Bizzarro progetto internazionale: chitarre messicane, keys dal Texas (ma origini messicane) e voce italiana (lyrics comprese). Un carneficina fatta da una atmosfera disperata, struggente, letale, canalizzata in un (altro…)
(Massacre Records) Viste le foto del combo e di come si acconcia stavo quasi per passare la recensione ad altri… E invece la mano per fortuna ha mosso il mouse sopra le tracce mp3… Così ora mi ritrovo a recensire una band che pur facendo dell’immagine pacchianissima un (altro…)
(Human To Dust) Può capitare, quando ascolti musica, di chiudere gli occhi e lasciarti trasportare dai suoni. Ma credetemi che con certi gruppi potreste avere paura di riaprire gli occhi. Paura che quanto stavate ascoltando non (altro…)
(Nuclear Blast Records) E io che pensavo di essere scappato agli anni dei megasuperultra grupponi delle major… Si perché la Nuclear è a tutti gli effetti LA Major del Metal, con le sue produzione stracurate, le tremila versioni per (altro…)
(Drown Within Rec.) Per dare un’indice di riferimento allo stile di una band si usa riportare nelle note promozionali un “for fans of…” e via, seguito dunque da una serie di nomi. (altro…)
(Avantgarde Music) Ho sempre pensato che il Black non è armarsi di un elmo cornuto e di un kilt e andare a tracannare birra in riva ad un fiume. No, per me il Black è qualcosa di tremendamente più importante, intimo, (altro…)
(Dark Essence Records) Cosa sono tre brani in quasi tre lustri? Quasi nulla, eppure proprio perché essi rappresentano il ritorno in scena di questa promettente band, forse il loro valore è più importante della semplice (altro…)
(War Arts Productions) Adesso cosa mai vorreste pretendere da un’etichetta del genere?! Basta guardare la copertina per inquadrare i Ruach Raah nel tempo di uno schioppo di fucile. E sperate che il fucile non sia (altro…)

(Hellthrasher Prod.) Un mondo post-apocalittico, dove le macchine imperano e sentiamo solamente i suoni provenienti da inquietanti robot che ormai hanno già eliminato l’essere umano, o meglio ancora, (altro…)
(Do Not Records / Graviton Music Services) Gente simpatica i batteristi, e spesso con un gran senso dell’umorismo. Poi ci sono quelli che hanno anche grandi ambizioni o molto più spontaneamente partoriscono (altro…)
(Revalve Records) Possiamo, finalmente, parlare di una scena heavy metal napoletana? Pensando ai Black Inside, ai Nameless Crime, ai redivivi thrashers Kontra, e ai diversi progetti dell’instancabile Bruno Masulli, direi proprio di sì! Al quadro appena designato vanno aggiunti di diritto anche i Last Frontier, (altro…)
(Static Tension Recordings) Secondo album per i Reign Of Fury, band attiva dal 2006 che già col debutto “World Detonation” aveva fatto intravedere ottime potenzialità. “Death By The Sheperd” prosegue lungo il percorso tracciato dal precedente (altro…)
(Black Lodge Records) La poderosa opera di ristampa del back catalogue dei Månegarm da parte della Black Lodge Records si conclude con lo splendido “Urminnes Hävd”, l’ep acustico che la band svedese pubblicò originariamente nel 2006. (altro…)
(Comatose Records) Tre anni fa erano in quattro i Viscerals e si diedero da fare per un album d’esordio, “Onnipotent Asperity”, dopo un demo di qualche anno prima. Ora invece sono in tre questi deathers dell’Indiana; (altro…)
(Les Acteurs de l’ombre Productions ) E ci risiamo… Presente quando una ricetta sarebbe perfetta e vai ad aggiungere quell’ingrediente estraneo che in teoria dovrebbe dare un tocco di classe, ma che in realtà rovina tutto (altro…)
(I, Voidhanger Records) In realtà l’album uscì originariamente nel 2012 e ora viene ristampato con un suono valorizzato a dovere. Questa one man band statunitense fa della cosmologia lo scenario ideale per le proprie (altro…)
(Pure Steel) Indovinate un po’ la storia? Una fondazione che risale addirittura al 1981 (34 anni fa, eh!), demo, ep, full-“length” nel 1986 e nel 1989 (in questo secondo caso sotto il semplice monicker ‘Mindless’)… tutti i ’90 e i 2000-2010 in ghiaccio, poi arriva (altro…)
(Iron Bonehead) Si affacciano sul mercato con questo demo tape i Greci Ithaqua, band dedita ad un black/death old school di stampo prettamente Ellenico. I richiami a bands come Rotting Christ e Varathron sono piuttosto evidenti, per via di un riffing (altro…)
(Scarlet Records) Terence Holler è un artista integro, ma molto diviso. Diviso dentro se stesso. Nel suo io. È il front man di una band italiana che arriva al decimo album, ma è nato negli USA, dove gli Eldritch hanno -tra l’altro- molto successo. E (altro…)
(Comatose Music) Debutto discografico per Abhorrent Deformity, band Statunitense formata da membri di Labyrinthe e Lorelei, che già vantano una certa esperienza nella scena musicale. La proposta musicale della formazione del North Carolina (altro…)
(Wickerman Recordings) Quarto lavoro (quinto, se consideriamo l’EP “Frequencies”) per gli Inglesi De Profundis, band dedita ad un death metal pesantemente contaminato da parti progressive e jazz. La tecnica individuale dei musicisti è (altro…)
(Autoproduzione) Immaginate un’opera surrealista, magari di Dalì o Ernst e ammiratela nei particolari dando sfogo alla vostra immaginazione, fate affaticare gli occhi per capirne l’essenza. Successivamente mettete il tutto in musica liberando la mente e i sensi, lasciate che i suoni vi rapiscano e (altro…)
(Scarlet Records) Prolifici gli americani Kill Ritual che arrivano al terzo album in soli cinque anni di attività. Cinque anni strani, se consideriamo che la band è completamente cambiata e presenta proprio con questa release una line up totalmente (altro…)
(Autoproduzione/Blood Fire Death) Quaranta minuti spietati da parte degli spagnoli Black West. Un po’ stoner, un po sludge, tanto -tantissimo- metallo. Richiami vaghi a sonorità dei Metallica, riffing poderoso, singing variabile e molto versatile. È il solo secondo album, da quattro anni a questa parte quando questi quattro musicisti diedero vita al progetto. (altro…)
(Bakerteam) Sono esordienti, ma hanno già le idee molto chiare: i capitolini Sailing to Nowhere pubblicano il debut per la sempre capace Bakerteam Records, e presto si lanceranno addirittura in un tour europeo da headliner! (altro…)
(Autoproduzione) Oltre alla copertina, palesemente estiva, c’è un significato intenso nel titolo di questo album, in quel “ vuoi qualcosa di fresco?”. Di solito la freschezza rappresenta il nuovo, l’inedito… ed è questa sottile ironia che risucchia dentro (altro…)
(Satanarsa Records) Che gioia scoprire che per trovare, finalmente, del doom dalla forte personalità non bisogna poi spostarsi di molto. E’ difatti italiano fin dal nome questo gruppone. Si perché signori, se c’è un genere difficile da far (altro…)
(W.T.C. Productions) Caspita, che suono! Per la serie “anche l’occhio vuole la sua parte” arrivano al debutto questi tedeschi che tedeschi non sembrano manco con la luce spenta. E mi pubblicano un debutto con una (altro…)

(AFM Records) E poi ti arrivano questi tipi della teutonica terra rockeggiante… Gli Ohrenfeindt (non chiedetemi come si pronuncia o cosa voglia dire) hanno fatto della teutonicità appunto una sorta di inno. Ecco (altro…)
(Altare Productions) Un debutto dall’Austria con un profondo gusto Norvegese il quale converge in un black intenso, potente, malinconico ed a tratti depressivo. Un album estremamente coinvolgente, non scontato, (altro…)