KAMPVOGN – “Den Store Krig”

(Autoproduzione) Ottimo esordio per Kampvogn, formazione danese nata nel 2019 e dedita ad un death metal claustrofobico e pesante, più incentrato sul groove che sulla velocità esecutiva. L’unica cosa che mi spiace è il fatto che i testi siano in danese, lingua che non conosco minimamente e quindi non posso approfondire i temi trattati, apparentemente incentrati su vicende riguardanti la prima guerra mondiale. (altro…)






(Avantgarde Music) A fine 2021 fa la one man band francese capitanata da Antoine Scholtès aveva debuttato con l’imponente “Monolith Of Light” (
(Napalm Records) Sono passati ben sei anni da “Theater of Dimensions” e va ricordato che gli Xandria fanno parte di quell’ampio insieme di band che per via della pandemia hanno dovuto rallentare o bloccare la propria attività. Inoltre ha giocato anche la fine del rapporto con la divina Dianne van Giersbergen, cantante, arrivato 

(Season of Mist Underground Activists) È il secondo album per Roman V e i suoi accoliti, cioè Dina V, voce e moglie di Roman, Ignat P, chitarra e basso, e Alexander P, batterista. Roman è autore, voce, scrive i testi, decide il da farsi. Il primo album “Vi Overlevde”, del 2019 
(Art Gates Records) Nuovo EP per Sheogorath, duo austriaco con la passione comune per i video games, in particolare “The Elder Scrolls” saga in cui troviamo il personaggio che ha dato il nome al progetto.
(Silver Lining Music) Si sente che questo è un album degli Uriah Heep. Quasi c’è da esserne perplessi perché il buon e bravo Mick Box nei tempi d’oro della band non era l’unico autore dei pezzi, sia in fatto di musica che di testi. Box, chitarrista, offre tuttavia un prodotto non privo del marchio di fabbrica della 








(Season of Mist) Se “Cosmic World Mother” (
(The Lasting Dose Records) Tedeschi fin nel midollo, i Daevar hanno fatto propri i sapienti insegnamenti di gruppi di culto come i Reverende Bizarre, tributati sin nello stile scelto per la copertina dell’EP.
(autoproduzione) Abbiamo conosciuto gli 



(Caligari Records) Questo trio di Nashville che si fa chiamare Act Of Impalement esibisce un sound massiccio, oscuro quanto ben tagliato dalla produzione. L’intreccio tra riff delle chitarre 

