BAEST – “Necro Sapiens”

(Century Media Records) Esistono da pochi anni e hanno debuttato solo nel 2018, facendo seguire il secondo album l’anno successivo. In patria, la Danimarca, si sono stabiliti in modo intenso e sono anche riusciti ad uscire dai confini nazionali salendo sul palco di festival internazionali di un certo livello, compreso il Summer Breeze. (altro…)
(Ma.Ra.Cash Records / Andromeda Relix) Giungono al debutto gli italiani Blind Golem, band derivante dai Forever Heep, un tributo degli Uriah Heep. Come intuibile è il sound della band inglese la linea dominante dei Blind Golem, i quali si rifanno anche a nomi quali Magnum, Deep Purple e Rainbow, aggiungendoci tuttavia una forte dose di personalità la quale si erige sull’esperienza musicale dei cinque membri del gruppo, tutti provenienti da diverse collaborazioni con tanti altri artisti o progetti, tra questi i Bullfrog e Paul Chain.
(High Roller Records) La sempre meritevole High Roller Records ristampa su vinile, in diversi formati, il debut dei Blitzkrieg, datato 1985: ottimo! Certo, di ristampe questo disco ne ha conosciute tantissime (e anche di recente), ma l’etichetta vi aggiunge pure un 10’’ bonus, che – immagino – contiene le versioni di “Buried Alive” e “Blitzkrieg” del singolo del 1981, e “Inferno” addirittura dal demo del 1980 (dico ‘immagino’ perché, piuttosto sorprendentemente, il bonus non fa parte del package promozionale). 

(AFM Records) Come molte altre bands, i tedeschi Bonfire sono stati fermati da questo meraviglioso 2020. E come se non bastasse, pubblicarono il poderoso “Fistful Of Fire” (
(Everlasting Spew Records) Cam Pinkerton e Chris White dei Chaos Inceptions reclutano il chitarrista Alec Cordero, elemento di band come Cruelty Exalted e Calcemia, nonché il batterista Mike Heller, ormai protagonista con i Raven ed ex Fear Factory, Malignancy e tante 
(Eisenwald) Cospicuo split album che vede impegnati By The Spirits, Osi And The Jupiter, Mosaic e Fellwarden. Quattro musicisti, perché dietro ogni moniker c’è una singola mente, con quattro composizioni ciascuno e così “Songs of Origin and Spirit” diventa uno split da ben 80 minuti. By The Spirits è polacco, pone 
(Rafchild Records) A quasi tre anni dall’ottimo
(Black Widow Records) Nonostante si tratti di una band in circolazione ‘solo’ da trent’anni, The Black è indubbiamente una pietra miliare del metal italiano. Il suo mastermind, Mario Di Donato (ex Unreal Terror e ex Requiem) non smette di condurre questa proposta occulta e pregna di deliziosa e progressiva malvagità, nonostante i dieci anni trascorsi dall’ultimo lavoro e nonostante la sua vita si stia affacciando al settimo decennio.
(Inverse Records) Fra le tante definizioni di sottogeneri, quella di ‘korpimetal’ non l’avevo mai sentita! Se ne fanno portavoce i finlandesi Blood Region, che dopo una miriade di singoli ed EP se ne escono anche con il tre-tracce “The Silent Village”.
(Scarlet Records) Il quarto album del trio Be The Wolf è dedicato alla propria città. Tutte le città hanno una propria identità, carattere, atmosfera ma Torino «ti marchia per sempre, lasciandoti un alone nero nell’anima». Lo spiega la band e lo enuncia attraverso
(Slovak Metal Army)Terzo album per Beast Within The Sound, formazione proveniente dalla Repubblica Ceca nata nel 2009. Negli anni il sound della band è cambiato, passando dall’iniziale metalcore ad un thrash metal dalla forte matrice slayeriana, unito all’hardcore metallizzato degli Hatebreed. 
(Pride & Joy Music) In redazione non arriva spesso un disco metal dal Paraguay! Ce lo invia il tastierista Adrian Benegas, che per il suo debut solista ha chiamato a supportarlo diversi artisti noti della scena europea, e si lancia in un concept dalle valenze quasi filosofiche, narrando la storia di un’anima in pena che si redime e raggiunge il Paradiso.
(earMUSIC) Decenni fa le canzoni, gli EP e album natalizi erano una tradizione. Li hanno fatti tutti o quasi e comunque proprio le etichette in quel periodo dell’anno si inventavano un bel po’ di uscite. I tempi sono cambiati e il natale quest’anno sarà molto diverso da quello solito. Dal 
(Helldprod Records) Ribadisco quanto detto per la loro uscita precedente: se cercate black intellettuale, suoni ben registrati, articolate sonorità e testi aulici, passate oltre. 
(Nuclear Blast Records) Era il 2000, e gli austriaci Belphegor consacravano definitivamente il loro nome al black più intransigente, grazie al loro terzo album. Un concentrato di grezzume e sopraffina malignità, messa su cd da un gruppo che 
(Avantgarde Music) Con il quarto album i tedeschi Beltez si accasano presso la Avantgarde Music per dare vita ad un lavoro complesso, intenso e davvero lacerante. Black metal che rispolvera le radici mentre, contemporaneamente, divaga verso nuove direzioni, strizzando
(Gates of Hell Records) Il formato EP, tanto in voga negli eighties, è oggi spesso scelto dalle giovani formazioni che suonano classic heavy metal: un omaggio ai tempi che furono che, oltre che musicale, riguarda anche il supporto di diffusione della musica! I Blazon Rite di Philadelphia offrono, con questo
(Clobber Records) Non esiste un corrispettivo italiano per “Ellipsism”. Almeno, non ne esiste uno che non perda potere descrittivo nella traduzione. Il termine indica una tristezza senza nome o causa, che sembra non avere fine… 
(Heavy Psych Sounds Records) Neppure venticinque minuti di durata per questo lavoro dei Big Scenic Nowhere, nel quale con la title track si lanciano in una sapiente ed elegante marea di psichedelia, con “Blink of an Eye” rinforzano i toni passando a un blues-desert rock
(Cult of Parthenope) Tra tutto quello che il metal può offrire si può trovar un po’ di tutto, ma ci sono certi album -per la verità pochi, fortunatamente- che sbadatamente confondono la tentata originalità con il cattivo gusto. 
(Casus Belli Musica / Beverina Productions) Full length d’esordio per tre devoti alla fiamma nera. Ovvero Asbath e Blind Idiot God dei Darkestrah, con Nameless Enemy, tutti di stanza a Lipsia. I tre costruiscono un suonare che rievoca il black metal norvegese della prima ora, come Burzum e Darkthrone, nonché Satyricon, e in parte quello
(BMG) A ‘soli’ 50 anni dal mitico “Paranoid” i quattro devastati di Birmingham sono ancora tutti qui e tutti più o meno attivi musicalmente. “Paranoid” fu un album grandioso, uscito subito dopo il debutto (nello stesso anno) e fu l’album che consacrò la fama della band a livello planetario. È 
(Sliptrick Records) Se sei americano e decidi di fare death hai una grossa eredità con cui fare i conti. Bastano nomi come Slayer e Morbid Angel, ad esempio, per fissare dei riferimenti sonori che difficilmente si possono ignorare. Ecco allora che quello che incidi sarà sempre un tentativo quantomeno di avvicinarsi a
(Rockshots Records) Con una buona esperienza, dato che esistono da 20 anni, i Black Sun ci presentano dall’Ecuador un EP molto ambizioso: si accompagna infatti a un cortometraggio (che però non fa parte del mio package) basato sui temi del disco, e vede la partecipazione di numerosi artisti di fama, da Henning Basse a