BLUT – “Hermeneutics”
(AUSR Digital) Nelle note promozionali dei Blut si legge che “Hemeneutics” è «un viaggio nella mente, bagliori di Luce ed Oscurità, paure recondite, desideri (altro…)
(AUSR Digital) Nelle note promozionali dei Blut si legge che “Hemeneutics” è «un viaggio nella mente, bagliori di Luce ed Oscurità, paure recondite, desideri (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Tedeschi. Black metal asettico con tendenze post. Dopo due EP eccoli arrivare a questo tagliente primo capitolo! Un black con radici nordiche, esalazioni tedesche e un’aura maligna e deviata (altro…)
(Art Gates Records) Queste nove tracce sono come una lettera d’amore. In questo caso da parte di un gruppo verso quelli che sono considerati tra i principali creatori del sound death melodico svedese, ossia gli In Flames. (altro…)
(Soundage Productions) La definizione ‘Orc Folk Metal’ mi ha subito incuriosito, ma i romani Blodiga Skald non sono la solita ‘band da taverna’: nel loro sound entrano numerose influenze, (altro…)
(Pure Steel Records) Avevo incrociato i germanici Blizzen per il demo/debut “Time Machine”; non ho sentito il bisogno disperato di procurarmi “Genesis reversed”, del 2016, ma recensisco (altro…)
(Nuclear War Now! Productions) Beh, il nome impronunciabile del gruppo deriva dai nomi delle singole band di provenienza dei membri di questo manipolo di guerrafondai. Il black cui si rifanno è quanto di più old school (altro…)
(AFM Records) A due anni da “Rise of the Dragon Empire”, i BloodBound tornano ancora sul mercato con un prodotto interlocutorio, un EP (disponibile solo in digitale e in vinile bianco 10’’): (altro…)
(Ván Records / Soulfood) Imponente e maestosa la parte iniziale dell’opener “Vredeloos”. Riff tintinnante poi arriva un quattro quarti della batteria lento ma inesorabile. Un qualcosa molto Asphyx, poi però tutto accelera in maniera ragionata (altro…)
(Argonauta Records) Debuttano gli italiani The Black Legacy, nati solo un paio di anni fa per mano di personaggi appartenenti alla scena rock e biker lombarda. Rock e motociclette sono da sempre un connubio perfetto e (altro…)
(Osmose Productions) Questa dannata entità francese è finora emersa solo in uno split in compagnia di Verfallen e Hyrgal (recensione qui). C’è molto mistero dietro l’origine, dietro la line up (la quale dovrebbe essere composta da un trio)… dietro (altro…)
(Blood Harvest Records ) Dieci anni di vita e ben poca produttività per i belgi Bones, i quali oltre ad un paio di demo hanno all’attivo solo un altro EP (“Awaiting Rebirth”, recensione qui) uscito ormai sei anni fa. Ma il (altro…)
(Season of Mist) Complesso il terzo immenso lavoro degli americani Barishi! Metal estremo e progressivo che si tinge di un ulteriore aura oscura, incupendo malignamente le sei maestose e corpose tracce che (altro…)
(Pure Steel Publishing) I francesi Black Horizon sono stati fermi per diversi anni prima di sostituire il proprio vecchio cantante, Bruno Crispino: con Alex Puiseux i nostri hanno trovato l’uomo giusto, (altro…)
(Black Lodge Records) Amo ed odio questo EP; lo amo perché è fottutamente geniale, mentre lo odio perché diventa impresa ardua riuscire a descrivere in maniera esauriente la musica di questi svedesi. La base di partenza è un death (altro…)
(Go Down Records) Stato psichedelico derivato dall’effetto di intensi stupefacenti. Catalogati come stoner/noise, gli italiani Beesus sono in giro da circa un decennio, sferzati da cambi di line up, casini personali ed ogni sorta di stato confusionale. (altro…)
(Apollon Records) Atmosferici. Psichedelici. Pesanti. Progressivi. Contorti. E dannatamente oscuri. I norvegesi Bismarck giungono al secondo lavoro, regalando musica che avvolge ed ipnotizza, sferzando con violenza e stimolando con provocazione. (altro…)
(Season of Mist) Se il vostro credo in fatto di metal è l’estremismo, “Obscene Repressed” lo soddisferà. Il vostro concetto di estremo troverà nel nuovo album dei Benighted un senso (altro…)
(Heavy Psych Sounds) Brant Bjork, noto come batterista di Kyuss e Fu-Manchu, torna con un nuovo disco solista, il tredicesimo, nel quale si impegna a cantare e suonare lui tutti gli strumenti. Desert rock… ed una vena blues micidiale, con (altro…)
(Overdrive Records / Dischi Bervisti / Truebypass) Chi conosce e segue Nicola Manzan sa che un album di Bologna Violenta non è mai scontato e prevedibile. Ogni volta semmai (altro…)
(AFM Records) Si potrebbe parlare di come sia il diciannovesimo album dei Bonfire. Delle canzoni. Dei riff. Di come sia il nuovo batterista (André Hilgers, dall’anno scorso) o di come si confermi il recente acquisto al microfono (Alexx (altro…)
(Blaze Bayley Recording) Continuano le attività discografiche per il vecchio Blaze. Dopo il live in terra francese dello scorso anno, ecco una nuova uscita multimediale in cd e dvd (qui si andrà a recensire solo il cd…), un’opera che (altro…)
(Punishment 18 Records) Come molte band italiane, pure i Black Phantom si dichiarano, attraverso la loro musica, dei fervidi e appassionati amanti del metal più classico, quello a tinte epic tipiche del nostro suolo, ormai un marchio di (altro…)
(Pure Underground Records) Avevo apprezzato, e devo dire non poco, “A mighty Metal Axe”, del 2013, ma devo dire che, sette anni dopo, ritrovo i tedeschi Black Hawk con un disco (altro…)
(Inverse Records) Dalla Finlandia questo gruppo si è buttato, per il debutto, su terreni sicuri; sfornando un death moderno, sia nei suoni che nelle atmosfere. Siamo distanti anni luce dal death per come è nato e cresciuto. In questa veste, (altro…)
(Nuclear Blast Records) Ok, il mondo le venera o le vuole portare in alto perché sono belle donne che fanno musica dura… e questa è ovviamente una regola che il marketing vuole. L’etichetta stessa le spinge usando quell’arma. (altro…)
(Century Media Records) È il trentesimo anno di vita dei Body Count, nel quale mettono a segno “Carnivore”, album degnamente in linea con la loro produzione degli anni 2000. Un album (altro…)
(Byelobog Productions) Nel Valhalla del black metal norvegese ci sono dei personaggi che, per una ragione o per l’altra, emergono, stanno in qualche modo (altro…)
(Century Media Records) L’aspetto di questo brutal deathcore metal è in sintonia con altre realtà del genere, statunitensi, oppure canadesi proprio come (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Un gelo siderale dal metallico sapore industriale, contraffatto da odori sulfurei soffocanti. Il nuovo album degli svizzeri Borgne va oltre, si supera, supera i Borgne stessi inglobando, o forse (altro…)
(The Sign Records) Non cambia una virgola rispetto al debutto “I Just Cannot Believe It’s the Incredible” (qui la recensione del remaster). Il mondo va avanti, prende direzioni diverse, ma gli svedesi Beat City Tubeworks non si schiodano, non escono dalla loro safe area. (altro…)
(Antiq) Un tributo epico, suggestivo, incantevole che offre venera il dungeon synth, qui arricchito da imponenti dettagli atmosferici, anche tribali e a tratti etnici. Tre one man bands che si uniscono, lavorano (altro…)
(Osmose Productions) Questo gruppo incarna alla perfezione il concetto di speed metal anni ’80: le chitarre volano che è un piacere, la batteria è piacevolmente adagiata su ritmiche semplici ma complici della velocità delle tracce, la voce poi… (altro…)