DREAMARCHER – “Dreamarcher”
(Indie Recordings) Debutto strano… un album assurdo, complesso, fuori di testa. Dare un voto sarebbe troppo soggettivo, troppo personale. Quasi intimo. Secondo me, giudicare una band significa vestirsi con un velo di onnipotenza -si spera supportato da una certa esperienza che non è (altro…)
(CapsAArx) Per il proprio secondo album, gli inglesi Dakesis decidono di fondare una etichetta autonoma e di diffondere così la propria musica in assoluta indipendenza. Non ho molte informazioni sul concept che sta alle spalle dei testi,
(Black Lodge Records) Debutto estremamente coinvolgente da parte degli svedesi Devil’s Gun, con undici brani in bilico tra metal ottantiano ed un irresistibilmente rozzo rock’n’roll. “Dirty’n’Damned” è
(Comatose Music) Devastante ritorno per i newyorkesi Dehumanized, che giungono al terzo lavoro, dopo ben quattro anni dal precedente “Controlled Elite” del 2012. Il loro brutal death metal deve moltissimo a maestri del genere come gli ultimi
(Vic Rec.) I Dead End in questione sono quelli provenienti dall’Olanda. La formazione prese vita nel 1988 e pubblicò due demo e un EP, guadagnandosi poi una certa fama nell’underground
(Nordvis Produktion / SOM – Underground Activists) Split di altissimo livello emozionale, grazie alla collaborazione di due etichette di prestigio, il quale offre un ulteriore spazio ai supremi Drudkh, band Ucraina con all’attivo ormai una decina di dischi, ed un occasione di
(Peaceville Records) Se volevate una recensione di parte, la state or ora leggendo. Si perché io ci son cresciuto coi Dakthrone e per me sono un gruppo imprescindibile dell’estremo. Perciò bando alle ciance, amanti delle leggende nordiche (perché i Darkthrone
(Beyond Productions/Black Tears) Non siamo di fronte ad un’opera nuova, chiariamolo subito. Anche perché l’ultima fatica di questo pregevolissimo gruppo risale a soltato un anno fa. No, qui siamo di fronte alla ripubblicazione di due opere, ossia il secondo cd del
(Pure Steel Publishing) Il quinto album degli svizzeri Distant Past, quella specie di reincarnazione parallela degli Emerald di cui ho già parlato
(Dissociated Records) Divagazioni elettroniche oscure dalla fredda Islanda. Dulvitund è il progetto di una sola mente, quella di Þórir Óskar Björnsson il quale arriva al suo secondo lavoro, alla seconda manifestazione di decadenza, oscurità, depressione e contrasto interiore. Un EP… su
(Cave Canum DIY) Potrebbe essere piuttosto evidente come certe band percorrano le linee strutturali dei pezzi di questo album. Sicuramente sono tutte influenze accumulate nella testa de musicisti che formano i Devil Drone e che li hanno educati a un sound
(Satanath Records) Greco di origine, ma stabilitosi in piante stabile in Inghilterra, mr George Ntavelas ha deciso che non servono molti musicisti per fare un gruppo. Anzi, basta solo lui. Si, i Demonic Obedience sono una One Man Band, caso raro per il genere proposto, essendo esso
(Cruz Del Sur Music) Quarto lavoro per gli inglesi Dark Forest che continuano con la loro potentissima versione di metallo epico farcito di sonorità folk/medievali. È anche il secondo album con il nuovo singer Josh Winnard (
(Iron Bonehead) Gran bella mazzata questo “The Coming Of War!!”, secondo album degli australiani Decrepit Soul. Partiti come band totalmente dedita al black metal, i nostri hanno aggiunto elementi death metal, con rallentamenti che conferiscono una
(Westworld Rec.) Album interessante “Massacre Divine”. Ruvido, non rozzo, ma in una certa misura spietato quasi come i capolavori “Why”, “Hear Nothing See Nothing Say Nothing” e alcuni EP. I Discharge dovevano
(Insideout Music) Descrivere in un’unica recensione la parabola artistica di Devin Garrett Townsend non è impresa facile, ma ahimè doverosa. Perché son solito scindere sempre e comunque l’artista dall’opera, ma mai come in questo caso non si può parlare
(Westworld Recordings) Nelle note stampa che accompagnano questo titolo ristampato dalla Westworld, colpisce quel “The album marks a radical stylistic change, with the band abandoning their previous hardcore
(Inverse Records) Questi finlandesi hanno racchiuso in un’unica traccia diversi generi. È come se i Dark Tranquillity si fossero fusi con i Meshuggah, la voce simile nel cantato ad entrambe le band citate. C’è scritto che stanno lavorando
(Massacre) I Blood God sono una sorta di hard rock band di Thomas Gurrath, la mente dei Debauchery, una delle band più sanguinarie in seno all’immagine della Germania e del mondo metal in generale. Attraverso questo progetto parallelo, Debauchery porta il death metal a scontrarsi e fondersi con l’hard rock. In buona sostanza se amate Judas Priest, Accept,
(Pure Steel Records) Sono passati ben nove anni dall’ultimo album in studio degli statunitensi Destructor. La band nasce nel 1985, anno in cui pubblica il debutto “Maximum Destruction”, per poi
(Spitfire Music/SPV) Ci sono dischi, come questo, che non hanno bisogno di tante spiegazioni. Li metti nel player e dopo pochi secondi ti arriva in faccia un cazzotto tremendo.
(Sliptrick records) Questa band ha una storia un po’ particolare. Basterebbe guardare la discografia per intuirlo, in quanto il primo album è del 1999, ovvero “Anthems of Ancient Splendor”. L’album fece ben parlare di se, la band si produsse in concerti con aperture per realtà metal di un certo
(Masked Dead Records) Doomain è l’iniziativa di Gore Soprano, già fondatore di Danza Macabra, per un doom caratterizzato da sonorità anni ’80 e inizi ’90. Quattro canzoni per un demo (disponibile
(Osmose Productions) Una lontana piega del mondo, nel senso di remota, antica. Un luogo dal quale sono passati popoli, storie e forse anche leggende. È il Kirghizistan, da dove arriva un discorso musicale denso di tutte queste significanze antiche.
(Season Of Mist) Dobbiamo proprio cominciare la recensione spiegando chi sono I Deströyer 666? Non credo proprio. Sottolineiamo invece come da sempre la linea guida per le loro produzioni è
(Vicisolum Productions) Non manca certo la voglia di crescere e di sperimentare agli Svedesi Diabolical. Nel corso degli anni, la formazione Scandinava è riuscita ad evolvere costantemente il 
(Altare Productions) Lo split in questione è un’opera particolare, perché ad accomunare i finlandesi Serpentfyre e i portoghesi Dolentia c’è solo l’etichetta
(Nuclear Blast Records) Quando sei sulla scena da 30 anni e sei l’indiscussa Metal Queen Europea (dall’altra parte dell’oceano c’è Lita…), ha senso festeggiare l’evento suonando dal vivo con energia,
(Season of Mist) Un sound che fa male sul serio, tanto perché il peso della batteria e per quello delle chitarre. Le quali mostrano un riffing torbido e torvo, cupo e opprimente. Un sound che schiaccia l’ascoltatore. Pesantezza, grazie a qualche
(BDHV/Soulfood) Terzo full length per gli Inglesi Desolated, band attiva da nove anni, caratterizzati anche da una gran quantità di demo ed EP, oltre ad un’intensa attività live un po’ ovunque.
(Sliptrick Records) Non avevo mai ascoltato i greci Dimlight che sono giunti al terzo album. Un album che, per me, è una rivelazione assoluta. Un genere misto tra il death metal, il black
(Heavy Psych Sounds Records) Dito medio a qualsiasi modernismo, evoluzione, suono raffinato. Con due ex membri degli Scorpion Child, i Duel sono il lato essenziale del rock
(Shaytan Prod.) Degli Al-Namrood si è già scritto del loro album “Diaji Al Joor”, esempio di black metal condito dall’esotismo arabo. La band dell’Arabia Saudita divide ora uno split con i Darkestrah, band del Kirghizistan. Gli Als si impegnano
(Cruz del Sur) Sono passati otto anni dalla pubblicazione di “Symbols”, il quinto full-length dei Dark Quarterer, storica band italiana epic/prog (se questa definizione significa qualcosa…) di cui tutti dovremmo andare fieri.
(Autoproduzione) Mini EP per Designs Of Chaos, thrash metal band nata a Londra nel 2007. Le note biografiche descrivono in maniera esaustiva il