DER BLAUE REITER – “Le Paradis Funebre II L’Adieu Du Silence”
(Neuropa) Moniker tedesco, titolo francese e origini catalane. Questo progetto, questo duo, materializza angoscia di uno scenario apocalittico che esalta la depressione derivante da un mondo morto per nostra stessa mano. Siamo molto lontani dalle sonorità metal, siamo piuttosto sull’ambient, sul neoclassico, (altro…)
(Metal Scrap Rec.) Esordio maledettamente interessante questa pensata a due che prende il nome di Dan Deagh Wealcan. Il russo Mikhail A. Repp e l’ucraino Eugene Zoidze-Mischenko con “Two Straight Horizontal Lines and the Organized Chaos in Between: Director’s Cut”, si cimentano
(Metal on Metal) I Dark Quarterer sono senza dubbio alcuno una delle glorie del metallo italiano! La band di Piombino mancava sul mercato con un disco di inediti addirittura dal 2008, quando uscì lo splendido “Symbols”… in mezzo un doppio cd/dvd live e la ristampa dell’esordio
(The Compound) Cinque brani per una durata totale di sei minuti. Gli Statunitensi Die Choking non perdono tempo in orpelli ed abbellimenti, badando soprattutto alla sostanza e proponendo un grind core dalle forti tinte death/thrash. I pezzi, nonostante la velocità che li caratterizzano, appaiono ben costruiti e non sfociano
(W.T.C. Productions) Due album in tredici anni. Diciamo che le attese così lunghe creano sempre tanta aspettativa. In questo particolare caso si può fin da subito dire che le preghiere (…) son state ripagate. Intendiamoci, nulla di nuovo sul fronte black esoterico, solo tanta passione e perizia di esecuzione. Il black qui
(Minotauro Records) Sinceramente, non avevo mai sentito parlare dei Defyance, band proveniente dagli Stati Uniti attiva dal 1989. Il loro sound si rifà all’heavy metal classico degli anni ’80, con riffs aggressivi ma ricchi di melodia, sulla scia dei Riot, ai quali rendono omaggio proponendo una convincente cover del brano
(Total Metal Rec./Metal Scrap Rec.) I greci Desert Near The End sono una buona espressione di quello che una volta veniva definito power thrash metal. “Hunt for the Sun” è un album, il secondo per i tre thrasher greci, vispo e potente. In esso si notano diversi aspetti
(Pure Steel) David Schankle, come tutti sanno, è stato il chitarrista dei Manowar fra l’abbandono di Ross the Boss e l’ingresso in formazione di Karl Logan: praticamente tutti i fan dei Kings of Metal lo considerano il guitarist meno significativo della storia della band, ma a mio parere il suo stile impazzito e velocissimo ha contribuito, e in modo significativo,
(Vàn Records) Full length di debutto per i Deathronation, band Tedesca attiva da più di una decina di anni e autori di vari demo e con una buona esperienza live di spalla a gruppi come Nocturnal Breed, Warhammer e Sadistic Intent. Durante questo decennio la band ha subito diversi avvicendamenti in seno alla line up,
(Livewire/Cargo Records) Parliamoci chiaro: questa è roba per gli amanti degli Enuff Z’Nuff. Territorio rock… ma più che altro pop. Tutta musica di questo artista e songwriter che qui si lascia andare, forse divertendosi. Ci sono pezzi live, c’è la cover di “Imagine” dei Beatles (l’ispirazione per
(Vic Records) I Dead End sono degli sconosciuti doom-death metaller olandesi. Negli anni ’90 grazie a qualche demo e un EP scorrazzarono in giro per la patria aprendo per Pestilence, Gorefest, Phlebotomized e altre icone della scena olandese, gente che ha conosciuto una notorietà ben più ampia di questa formazione del Brabante.
(Les Acteurs De L’ombre Productions/Those Opposed Records) Release poderosa dei provenzali Darkenhöld, che grazie alla collaborazione delle due label esce rispettivamente in cassetta e CD. Un black metal intenso, ricco di atmosfera la quale supporta i contenuti palesemente medioevali, trasportando l’ascoltatore
(Raven Music) L’esordio su full-“length” dei russo/israeliani Desert (recensito
(Massacre Records) Dopo l’ottimo esordio “Bringer of Light” (recensito
(W.T.C.Productions) Arrivano finalmente al full length i tedeschi Dysangelium facendo un passo avanti rispetto al demo “Leviaxxis” dell’anno scorso. Il vocalist che nel demo non mi era piaciuto affatto non ha cambiato lo stile, ma ha comunque migliorato l’impostazione rendendo leggermente più convincente la performance (anche se non particolarmente buona),
(Phonector) Nonostante una carriera piuttosto lunga, iniziata a metà degli anni ’90, questo è il full “length” d’esordio per i tedeschi Dreadful Minds: a dire il vero, i nostri avevano pronto un album nel 2005, ma a causa di un improvviso scioglimento non l’hanno mai pubblicato…
(My Kingdom Music) Ah, i Drakkar: se non ci fossero bisognerebbe inventarli! Quando ero un giovinetto (alla fine degli anni ’90…), “Quest for Glory” e “Gemini” mi entusiasmarono come pochi altri dischi: la band milanese ha forse avuto meno fortuna di Labyrinth, Rhapsody, Vision Divine, Domine e
(Autoproduzione) Il mondo è bastardo e la nostra società non è da meno. Pesce grande mangia pesce piccolo. Mangiare ed essere mangiati, per essere poi sputati via. Manco l’onore di essere ingurgitati e digeriti e se questo accade è per essere espulsi come feccia. Il mondo è questo e bisogna ricordarselo, ma
(Oblivion / SPV Release) EP fresco fresco per gli ottimi Darkhaus, band di professionisti che si è composta ed ha debuttato nel 2013, integrando artisti di ben 4 nazioni (Scozia, Stati Uniti, Germania ed Austria). Ripeto ciò che dissi in precedenza: questo EP, esattamente come il debutto “My Only Shelter”, avrebbe prodotto soldi a fiumi negli anni ’80
(Locic(il)Logic Records) Debutto per i Veronesi Dirty Fingers, band fondata nel 2010 Gabriel Grisanti, unico membro rimasto della line up originale. Dopo svariati avvicendamenti, a fine 2014 firmano per la Logic(il)Logic, per la quale pubblicano questo “250 Dollars”. Influenzato da acts come Metallica, Motorhead e Black Sabbath, l’album
(Beyond… Prod) Sembra proprio che in alcuni ambiti metal i nostri connazionali se la cavino fin troppo bene. Da Palermo arrivano questi Dionisyan, che prendendo come spunto i Dark Lunacy più magniloquenti sfornano un album sincero e veramente ben suonato. Qui sono la malinconia e lo struggimento a farla da padroni, espressi
(Peaceville Records) Calma. Silenzio. Dopo un’ora ed otto minuti di pazzia serve della calma. Anzi no. Serve un’altra ora con i suoi otto minuti. E poi ancora. Di nuovo. Ancora, con più attenzione. Ancora, con distacco. Ancora, in sottofondo. Ancora, in cuffia. Si passa dall’ora poco più alla decina di ore in un attimo, un salto temporale brutale e sconvolgente. Ed in
(Blood Harvest) Era uscito nel 2010 questo album d’esordio dei cileni Diabolical Messiah, distruttori dei dogmi religiosi. Profanatori e fieri di esserlo con l’immagine di copertina dove due diavoli che somigliano a dei fauni, ficcano nella gola del Nazareno (o forse è un angelo con le sue fattezze)
(Xtreem Music) La band è giovane, nasce nel 2011 e “Gutted by Horrors” è il debut album che è stato preceduto solo da un paio di release di piccolo cabotaggio. Quando i cileni Deat Vomit attaccano con “Indestructible Abominations” che segue l’intro, ricordano
(Nuclear Blast) Ottima musica che tuona dal Belgio, terra ricca di bands e capace di produrre metallo di qualità. I Diablo Boulevard, il cui moniker è ispirato ad una canzone dei Corrosion of Conformity del 2000, arriva al terzo full length scatenando un heavy metal con tendenze hard rock molto coinvolgente e godibile, anche
(Svart Records) Negli ultimi anni, il black metal ha subito un’evoluzione che l’ha portato a fondersi con altri generi ed a sperimentare sonorità che, per quanto affascinanti, rischiavano di fargli perdere la sua malvagità primigenia. Sinceramente, pur apprezzando i lavori più recenti di Mayhem, Satyricon 
(My Kingdom) Poco più di un anno fa, i Dragonhammer erano finalmente tornati sul mercato con un album di inediti (recensito
(Fireball Records) Ok, l’album è uscito nel 2013, ormai due anni fa. Ma ci viene sottoposto nuovamente ora, anche per tutta l’attività che ruota attorno al nuovo lavoro dei Crossfire (ex Teodor Tuff), band che condivide con i Divided Multitude i fratelli Harøy (chitarra e basso). I legami poi non si limitano solo a questo, ma in “Feed On Your Misery” la band -che
(Cold Raw Rec.) Var e Shaks erano parte dei Subterra Demort e ai due a un certo punto venne voglia di misurarsi con qualcosa di diverso. Qualcosa di più estremo e che si rapportasse al male e all’occulto. Lo pseudolibro “De Vermis Mysteriis” ha dato molti suggerimenti
(Noiseheadrecords) Se “White Lion” fosse uscito nel 1992, sarebbe stato celebrato come un grande esempio del neonato groove thrash metal. Anche oggi però i tedeschi Dimeless potrebbero essere ben celebrarti nel nostro presente, perché nonostante
(Iron Bonehead) Quanto un’etichetta dice del genere musicale che categorizza? In altre parole: il death metal parla solo di morte? Beh, se valutiamo da dove è nato e quali sono i gruppi che l’hanno introdotto al mondo ormai un buon quarto di secolo fa, la risposta che si può dare non può che essere
(Bloodrock Records) I Doomraiser non inventano nulla, e lo dicono chiaramente nel flyer promozionale: ma in un genere come il doom, che perpetua se stesso in modo immutabile e monolitico, questo non deve essere necessariamente un male. Anzi, i romani
(Jolly Roger Records) I Darking sono il complesso di Agostino Carpo, chitarrista dei primi dieci anni di vita dei Domine: il secondo full-“length” della sua nuova creatura segue di ben cinque anni il debut “Son of Steel”, che sono andato a riprendere dai miei scaffali per prepararmi meglio alla recensione. E in “Steal the Fire”,
(Revalve Records) Risiedono a Novosibirsk i Demon Project. Città siberiana, posta nel versante meridionale, quello che guarda dunque verso Kazakistan e Mongolia. Luogo lontano, perduto. “Revival” è il nuovo EP che i Demon Project incidono
(Kaotoxin Records) Nell’attesa di un nuovo disco gli inglesi Eye of Solitude, una delle formazioni più interessanti di death/doom metal della scena attuale, pubblicano un ep che… è lungo più di molti dei full-“length” in circolazione! “Dear Insanity” dura infatti circa 49 minuti e,