DESERTED FEAR â âKingdom Of Wormsâ
(FDA-Rekotz) Tornano, a distanza dall’ottimo debutto âMy Empireâ i Tedeschi Deserted Fear. Se il primo album aveva entusiasmato pubblico ed addetti ai lavori, questo âKingdom Of Wormsâ conferma solo parzialmente le potenzialitĂ espresse nel lavoro precedente. I brani sono ben eseguiti, brutali al punto (altro…)
(Crime Records) Secondo album per i Norvegesi Dimenzion: Psychosphere, band in circolazione da una quindicina di anni e autori, in precedenza di quattro EP. Il loro sound mescola in maniera originale la freddezza e la monotonia dei Godflesh, il thrash piĂš cadenzato e
(Autoproduzione) Non sempre i musicisti di oggi sanno accontentarsi. Si ascoltano dei lavori che se avessero quattro o cinque pezzi in meno potrebbero essere degli ottimi apripista, del materiale per farsi conoscere, per far girare il nome. Molte band emergenti e troppo musicisti di oggi, si consacrano
(Coroner Records) A proposito, ma dopo âThe Isolation Gameâ cosa è accaduto ai Disarmonia Mundi? Bah, due split con gente della Coroner e della cerchia del Rigotti e del Neroargento, ma alla fine abbiamo dovuto attendere questo 2015 per avere finalmente qualcosa di nuovo da parte di Ettore
(Autoproduzione) C’è un momento in questo âDirectors Cutâ che fa pensare di trovarsi di fronte a una rielaborazione del grunge e avviene nell’opener âDo You Wanna Get Cut?â. Invece si scopre poi che le cose sono messe diversamente per i quattro lionesi che serrano il songwriting
(Sepulchral Productions) Rispetto al lavoro precedente (
(Sepulchral Productions) Questi canadesi suonano che è una meraviglia. Pur essendo di fronte a una raccolta dei primi lavori usciti solo come demo, la qualità delle composizioni è molto buona. Ci sono tutti i crismi del black: atmosfere oscure, cantato malefico,
(Metalism Records) Il power metal russo, anche quando âcontaminatoâ, non è affatto male: è veloce, diretto, melodico⌠e si tiene ben saldo nel sound fine anni â80/inizio anni â90, il che per me è la cosa migliore che si possa fare. I moscoviti Distant Sun danno alle stampe il loro debut dopo un ep, âSunless Citadelâ,
(Svart Records) Domovoyd: un capitolo a parte del concetto di musica ed emozione. GiĂ con l’ottimo âOh Sensibilityâ del 2013 avevano rivelato la loro capacitĂ di andare oltre i confini tra suono e rumore. Con il secondo album abbandonano leggermente il lato rumoroso, ma si concentrano sul concetto psicologico destabilizzante. Suoni. Spoken words angoscianti. Sludge e
(Autoproduzione) Nell’ottica di un crossover dei primissimi anni ’90, dunque mix tra metal, hardcore, funky, rap e altre cosette insolite per la musica ‘sostenuta’ e ‘tosta’, e del nu metal di questi anni, i Dirty Sanchez assestano cinque pezzi da applausi. Il tutto non visto nel segno del revival
(Indie Recordings) Tornano i norvegesi Dunderbeist. A tre anni dall’ottimo e stranissimo âSongs Of The Buriedâ ripercorrono il loro brand non classificabile, lontano da ogni standard comune e facilmente decifrabile, questa volta cantando in lingua madre argomenti che ruotano attorno al concetto dell’ipocrisia umana.
Da Austin, Texas, i Dead Earth Politics giungono al secondo dei tre ep che hanno programmato di pubblicare (il primo è recensito
(Ghostrecord Label) Giulia, Fabio e Gio negli Stati Uniti con âInnocenceâ otterrebbero soddisfazioni. Il punk rock melodico dei tre di Lodi è ben accolto in quella nazione, mentre in Italia forse ha un seguito diverso e pare circoscritto alle nuove generazioni. Ciò non toglie che la qualitĂ
(Neuropa) Moniker tedesco, titolo francese e origini catalane. Questo progetto, questo duo, materializza angoscia di uno scenario apocalittico che esalta la depressione derivante da un mondo morto per nostra stessa mano. Siamo molto lontani dalle sonoritĂ metal, siamo piuttosto sull’ambient, sul neoclassico,
(Metal Scrap Rec.) Esordio maledettamente interessante questa pensata a due che prende il nome di Dan Deagh Wealcan. Il russo Mikhail A. Repp e l’ucraino Eugene Zoidze-Mischenko con âTwo Straight Horizontal Lines and the Organized Chaos in Between: Director’s Cutâ, si cimentano
(Metal on Metal) I Dark Quarterer sono senza dubbio alcuno una delle glorie del metallo italiano! La band di Piombino mancava sul mercato con un disco di inediti addirittura dal 2008, quando uscĂŹ lo splendido âSymbolsâ⌠in mezzo un doppio cd/dvd live e la ristampa dellâesordio
(The Compound) Cinque brani per una durata totale di sei minuti. Gli Statunitensi Die Choking non perdono tempo in orpelli ed abbellimenti, badando soprattutto alla sostanza e proponendo un grind core dalle forti tinte death/thrash. I pezzi, nonostante la velocitĂ che li caratterizzano, appaiono ben costruiti e non sfociano
(W.T.C. Productions) Due album in tredici anni. Diciamo che le attese cosĂŹ lunghe creano sempre tanta aspettativa. In questo particolare caso si può fin da subito dire che le preghiere (âŚ) son state ripagate. Intendiamoci, nulla di nuovo sul fronte black esoterico, solo tanta passione e perizia di esecuzione. Il black qui
(Minotauro Records) Sinceramente, non avevo mai sentito parlare dei Defyance, band proveniente dagli Stati Uniti attiva dal 1989. Il loro sound si rifĂ all’heavy metal classico degli anni ’80, con riffs aggressivi ma ricchi di melodia, sulla scia dei Riot, ai quali rendono omaggio proponendo una convincente cover del brano
(Total Metal Rec./Metal Scrap Rec.) I greci Desert Near The End sono una buona espressione di quello che una volta veniva definito power thrash metal. âHunt for the Sunâ è un album, il secondo per i tre thrasher greci, vispo e potente. In esso si notano diversi aspetti
(Pure Steel) David Schankle, come tutti sanno, è stato il chitarrista dei Manowar fra lâabbandono di Ross the Boss e lâingresso in formazione di Karl Logan: praticamente tutti i fan dei Kings of Metal lo considerano il guitarist meno significativo della storia della band, ma a mio parere il suo stile impazzito e velocissimo ha contribuito, e in modo significativo,
(VĂ n Records) Full length di debutto per i Deathronation, band Tedesca attiva da piĂš di una decina di anni e autori di vari demo e con una buona esperienza live di spalla a gruppi come Nocturnal Breed, Warhammer e Sadistic Intent. Durante questo decennio la band ha subito diversi avvicendamenti in seno alla line up,
(Livewire/Cargo Records) Parliamoci chiaro: questa è roba per gli amanti degli Enuff Z’Nuff. Territorio rock… ma piĂš che altro pop. Tutta musica di questo artista e songwriter che qui si lascia andare, forse divertendosi. Ci sono pezzi live, c’è la cover di âImagineâ dei Beatles (l’ispirazione per
(Vic Records) I Dead End sono degli sconosciuti doom-death metaller olandesi. Negli anni ’90 grazie a qualche demo e un EP scorrazzarono in giro per la patria aprendo per Pestilence, Gorefest, Phlebotomized e altre icone della scena olandese, gente che ha conosciuto una notorietĂ ben piĂš ampia di questa formazione del Brabante.
(Les Acteurs De Lâombre Productions/Those Opposed Records) Release poderosa dei provenzali DarkenhĂśld, che grazie alla collaborazione delle due label esce rispettivamente in cassetta e CD. Un black metal intenso, ricco di atmosfera la quale supporta i contenuti palesemente medioevali, trasportando l’ascoltatore
(Raven Music) Lâesordio su full-“length” dei russo/israeliani Desert (recensito
(Massacre Records) Dopo lâottimo esordio âBringer of Lightâ (recensito
(W.T.C.Productions) Arrivano finalmente al full length i tedeschi Dysangelium facendo un passo avanti rispetto al demo âLeviaxxisâ dell’anno scorso. Il vocalist che nel demo non mi era piaciuto affatto non ha cambiato lo stile, ma ha comunque migliorato l’impostazione rendendo leggermente piĂš convincente la performance (anche se non particolarmente buona),
(Phonector) Nonostante una carriera piuttosto lunga, iniziata a metĂ degli anni â90, questo è il full “length” dâesordio per i tedeschi Dreadful Minds: a dire il vero, i nostri avevano pronto un album nel 2005, ma a causa di un improvviso scioglimento non lâhanno mai pubblicatoâŚ
(My Kingdom Music) Ah, i Drakkar: se non ci fossero bisognerebbe inventarli! Quando ero un giovinetto (alla fine degli anni â90âŚ), âQuest for Gloryâ e âGeminiâ mi entusiasmarono come pochi altri dischi: la band milanese ha forse avuto meno fortuna di Labyrinth, Rhapsody, Vision Divine, Domine e
(Autoproduzione) Il mondo è bastardo e la nostra societĂ non è da meno. Pesce grande mangia pesce piccolo. Mangiare ed essere mangiati, per essere poi sputati via. Manco l’onore di essere ingurgitati e digeriti e se questo accade è per essere espulsi come feccia. Il mondo è questo e bisogna ricordarselo, ma
(Oblivion / SPV Release) EP fresco fresco per gli ottimi Darkhaus, band di professionisti che si è composta ed ha debuttato nel 2013, integrando artisti di ben 4 nazioni (Scozia, Stati Uniti, Germania ed Austria). Ripeto ciò che dissi in precedenza: questo EP, esattamente come il debutto âMy Only Shelterâ, avrebbe prodotto soldi a fiumi negli anni ’80
(Locic(il)Logic Records) Debutto per i Veronesi Dirty Fingers, band fondata nel 2010 Gabriel Grisanti, unico membro rimasto della line up originale. Dopo svariati avvicendamenti, a fine 2014 firmano per la Logic(il)Logic, per la quale pubblicano questo â250 Dollarsâ. Influenzato da acts come Metallica, Motorhead e Black Sabbath, l’album
(Beyond⌠Prod) Sembra proprio che in alcuni ambiti metal i nostri connazionali se la cavino fin troppo bene. Da Palermo arrivano questi Dionisyan, che prendendo come spunto i Dark Lunacy piÚ magniloquenti sfornano un album sincero e veramente ben suonato. Qui sono la malinconia e lo struggimento a farla da padroni, espressi
(Peaceville Records) Calma. Silenzio. Dopo un’ora ed otto minuti di pazzia serve della calma. Anzi no. Serve un’altra ora con i suoi otto minuti. E poi ancora. Di nuovo. Ancora, con piĂš attenzione. Ancora, con distacco. Ancora, in sottofondo. Ancora, in cuffia. Si passa dall’ora poco piĂš alla decina di ore in un attimo, un salto temporale brutale e sconvolgente. Ed in