Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
RED MASQUERADE – “The Seventh Room”
(autoprodotto) Se la sono presa comoda i Red Masquerade. Ma il risultato ne vale la pena! Si tratta di una band italiana che giunge ora al debutto, nonostante sia in circolazione da sette anni. All’attivo solo un demo nel 2013, una buona attività live poi la fine. O un nuovo (altro…)
(Satanath Records/The Eastern Front) Il cammino dei From The Vastland si arricchisce di un nuovo capitolo, un’opera di maturità e concretezza, dove il black di origine norvegese viene preso come modello assoluto e plasmato poi a seconda delle esigenze, reso in questo caso più
(Satanath Records/More Hate Productions) Il progetto Nordland è guidato da un’unica mente, quella del polistrumentista Vorh. In realtà questa è l’unica realtà musicale che l’inglese ci ha dato finora, una proposta piuttosto inedita. Il nostro propone infatti una versione del
(Dissonance Productions) Alexander Wank, detto Rector Stench, e Martin Schirenc, detto El Cochino, riescono a fare diverse cose ma di suonare insieme come han fatto per diverso tempo nei Pungent Stench, è qualcosa che proprio
(Deformeathing Productions) Se il death metal, quello diretto e viscerale come veniva suonato negli anni ‘90, è la vostra passione, gli Eteritus sono esattamente quello di cui siete alla ricerca. I quattro musicisti polacchi sembrano
(Endless Winter) Una volta risolto, l’acronimo e titolo del primo album dei Fordomth lascia ben poco spazio all’immaginazione sul tema in oggetto; In Nomine Dei Nostri Satanas Luciferi Excelsi. Se il nome Fordomth vorrebbe
(Grimm Distribution) “Pantheon Arcanum” comincia come dovrebbe cominciare ogni album death che si rispetti, ossia con una stecca di energia giù per la schiena, così tanto per non saper né leggere né scrivere. Le strutture ritmiche, serrate e possenti, fanno venire subito alla mente i compianti
(Grimm Distribution/Death Portal) Interessante split per far conoscere un paio di realtà del panorama black sotterraneo… I russi Abigorum sono il prototipo del gruppo black underground. Non hanno mai pubblicato nulla se non demo, raccolte e split eppure sono in
(Symbol Of Domination/Anesthetize) L’esiguo numero di tracce non deve fuorviare, il disco di debutto dei francesi sfiora i tre quarti d’ora! Gli Edremerion suonano un black tribale e molto ritmato, una sorta di
(Century Media) I nuovi Queensrÿche, capitolo tre. Nessuno aveva detto che il rimpiazzo di Tate sarebbe stato facile ma d’altra parte non si poteva continuare con una situazione per cui da “Promised Land” in avanti solo “American Soldier” poteva definirsi un buon
(Avantgarde Music) A quasi quattro anni dal debutto, il quartetto belga torna all’attacco e lo fa supportato dall’italiana Avantgarde Music, la quale difficilmente si avventura verso scelte sbagliate quando alimenta il suo roster. Black metal
(Music in Stone) Con colpevole ritardo Metalhead si dedica al nuovo album degli Antimatter: la creatura di Mick Moss ha ormai raggiunto una maturità artistica che nessuno può mettere in dubbio, e anche se “Black Market”
(Metal Blade Records) Colorita formazione che riunisce elementi ubicati in due versanti dell’Oceano Pacifico. Loro sono Mem V. Stein di Exumer e Tatsu Mikami dei Church of Misery, americano il primo e giapponese il secondo.
(Autoproduzione) Quando si ha la fortuna di ascoltare un certo tipo di musica per un tempo considerevolmente lungo, nel mio caso vent’anni, si è inconsapevoli testimoni dei cambiamenti lenti ma inesorabili di un genere musicale. Così è stato pure per il metal e per tutte le sue innumerevoli
(Grimm Distribution/Murdher Records) In questo breve EP i finlandesi Gloomy Grim affinano un po’ di più la propria proposta musicale e propongono un metal meno scontato delle uscite
(Iron Bonehead) Amate alla follia la musica proposta dagli Arghoslent ma avete problemi ad accettare i contenuti a sfondo razzista dei loro testi? Gli House Of Atreus potrebbero fare per voi. La somiglianza a livello stilistico con i citati Arghoslent è
(Satanath Records/Death Hammer Records/Heathen Tribes) Dopo un EP del 2015 arriva il primo album sulla lunga distanza. I greci Agos fanno leva sulla mitologia greca e sfornano un album che parla della loro storia e dei loro miti. Attraverso sette tracce, dal minutaggio tutto
(Boersma Records/Soulfood) I tedeschi Deadpool picchiano durissimo e confezionano un pugno allo stomaco formato cd. Già l’apripista “Rebirth” non lascia molto alla fantasia dell’ascoltatore: death tecnico anni 2000, cromato e
(High Roller) Questi esordienti finlandesi hanno classe da vendere! Con la sua copertina minacciosa, “Marauders” è un buon platter di NWOTHM costruito con indovinati riferimenti al passato.
(Satanath Records/More Hate Productions) I greci Humanity Zero arrivano al traguardo del quinto album in pochi anni. Una media ragguardevole, che però non ha saputo mantenere sempre altissimi gli standard qualitativi. Al di là di questa scontatissima affermazione,
(Satanath Records) Il secondo disco degli Indesiderium si potrebbe benissimo usare come esempio di un classico lavoro black metal. Le tracce sono mediamente veloci, aggressive e cattive, per non parlare del cantato, una suppurata cloaca che vomita dolore e morte a titolo
(Century Media) Circa tre anni fa tornarono dopo un silenzio di cinque anni con quel “Four By Four” (
(Grimm Distribution/The Rec Triad) Gli italiani Acheronte sfornano con “Son Of No God” un disco oscuro sin dal nome e davvero molto tirato. Il lavoro è letteralmente una furia sonora, una bestia imbizzarrita a briglie sciolte che macina riff veloci su strutture ritmiche da perderci il
(Ruton Music / Ektro) Jussi Lehtisalo -il proprietario della Ektro- ha deciso di conquistare il mondo. Non bastano i Circle, non bastano gli innumerevoli altri progetti che portano la sua firma, o che vantano la sua partecipazione, progetti con svariate e frequenti uscite,
(ROAR – Rock of Angels Records) Con la produzione delle vocals da parte di Ralph Scheepers, che partecipa pure come guest a un brano, gli heavy/power metallers tedeschi Steel engraved danno alle stampe il loro terzo album a quasi sette anni da quello che l’ha preceduto, “On high Wings we fly”.
(Crime Records) La “
(Autoproduzione) Disco strano, questo dei Serpents Kiss: si porta dietro un’aura ‘artigianale’, per così dire. Produzione e struttura sembrano venire da un passato abbastanza remoto, e infatti leggo che la band è attiva a singhiozzo fin dal 2000,
(Avantgarde Music) Dalle fredde Dolomiti al cosmo gelido e privo di vita. Secondo album per questa devastante one man band impegnata in un black industriale, atmosferico, cosmico. Melodie piene di sogno e dimensioni che confondono il futuro con l’eterno, costantemente violentate e seviziate da riffing glaciali,
(GoreGoreCords) Gli Electrocution nel 1993 pubblicarono l’album “Inside the Unreal” (ristampato e
(Relapse) Ancora una volta pronti a smontarvi l’esistenza e annichilirvi, sia a parole che con la musica. I Cripple Bastards sono da sempre una formazione distruttiva. Animale! Il nuovo album è la dichiarazione dell’annientamento dell’uomo, della sua condanna. “La Fine Cresce
(Ghost Label Rec.) Il niente, l’annullamento delle cose, lo zero. Il nome scelto dalla band Thiene, provincia di Vicenza, è semplice ma dal grande impatto significativo. I Zero provano a essere aggressivi e melodici attraverso il metalcore, il genere che ambisce
(Argonauta Records) L’Ouroboros del titolo è il serpente che si autoalimenta all’infinito mangiando la propria coda… un’immagine suggestiva, che si staglia nella bellissima copertina e che fa da indice di quanto sia alta l’attenzione del combo per i particolari. La traccia di
(Black Widow Records) Inquietante. Saranno le tematiche trattate, l’ispirazione al romanzo “Lo Zero Incantatore” di Cristian Raimondi. Saranno le ambientazioni dark prog che si alternano ad un funk con deviazioni blues. Sarà il cantato apparentemente
(Avantgarde Music) Secondo album per questa sconosciuta one man band – anche se trovo curioso che nelle note di stampa l’etichetta citi i Mesarthim come termine di paragone – che propone sintetizzatori, trance e beat elettronici, sui quali
(Satanath Records/Final Gate Records) Opera prima per questo trio a stelle e strisce. Il black proposto è piuttosto canonico e ricalca un po’ l’dea di musica primordiale al servizio di un racconto ancestrale