STORMHAMMER – “Seven Seals”
(Massacre Records) A due anni di distanza da “Welcome to the End”, gli Stormhammer si presentano con un sound e una immagine completamente rinnovati: aggressivi come non mai, (altro…)
(Massacre Records) A due anni di distanza da “Welcome to the End”, gli Stormhammer si presentano con un sound e una immagine completamente rinnovati: aggressivi come non mai, (altro…)
(Sliptrick Records) Dopo “Bystander Effect”, tornano i giapponesi Saber Tiger per quello che è il loro quindicesimo album in studio: ancora una volta, metallo dal Sol Levante privo di amenità (volontarie o meno) e con tanta (altro…)
(AFM Records) La Neue Deutsche Härte può essere ostica, in parte a causa della lingua che, al netto della vulgata, chi scrive trova il tedesco piuttosto musicale, soprattutto però per quel modo di suonare pomposo, maestoso (altro…)
(Rotten Roll Rex) Spesso per mezzo del grindcore le band hanno espresso idee forti. Testi politicizzati, oppuri orientati in una certa direzione e in alcuni casi con ironia, in certi casi anche demenziale, a corredo. Lo stesso (altro…)
(Autoproduzione) I volenterosi sloveni SkyEye producono come debut un concept dedicato all’invasione del digitale nelle nostre vite: l’idea è interessante, lo sviluppo assai corposo (altro…)
(Final Earthbeat Prod. / Black Widow Rec.) Sepolcrali e gotici, sulfurei e maledetti i siciliani Sinoath, bellissima espressione del metal italico. La band è passata negli anni, dal lontano 1990, attraverso le forme (altro…)
(Argonauta Records) Ritorno sulle scene per Slow Order, band tricolore che si era messa in mostra nel panorama stoner grazie al debutto “Hidden Voices” del 2014 (recensione qui). A distanza di cinque anni, la formazione (altro…)
(Sliptrick Records) Ricordavo il nome degli Scarlet Aura perché sono stati in tour con i Rhapsody e gli Angra: per il proprio quarto album (il secondo con questo monicker, i primi due sono usciti come ‘Aura’) la band rumena fa le cose in grande! (altro…)
(Underground Symphony) Un disco di questo tipo non poteva che uscire per la Underground Symphony! Ensemble italo-cipriota-finlandese, i Sangreal sono la nuova creatura di Gianluca (altro…)
(Pride & Joy Music) Ricordate Kristoffer Göbel, prima voce dei Falconer? Il nostro si ripresenta sul mercato, forse un po’ in sordina, con un progetto dal nome singolare e dalla copertina punitiva, (altro…)
(InsideOut Music) SOTO! Si! Jeff Scott Soto! Il leggendario vocalist ex-Malmsteen! Terzo album del suo progetto solista omonimo! Dieci brani di metallo moderno, melodico e decisamente progressivo, coronato da linee vocali dannatamente fantastiche! “Origami” è un (altro…)
(Vacula Records) In oltre vent’anni di attività, giungono al secondo full length gli italiani Stormcrow, una di quelle band della scena black che sicuramente passa molto più tempo sui palcoscenici che negli studi di registrazione. Black (altro…)
(autoproduzione) Di Breda, dunque olandesi, dediti a temi occulti esposti in due EP. “Albedo” è appunto il secondo dei due, il primo del 2017 si intitola “Nigredo”, e contiene solo tre (altro…)
(Despotz Records/Terminal Video Distribuzione) Luce e sole dalla Svezia! Ancora una volta questa brillante ed ironica band, feroce occupatrice di palcoscenici, torna per divertire, scuotere, smuovere, elettrizzare… e scalfire. Quinto album, (altro…)
(Autoproduzione) Dati alla mano, gli Skanners sono forse l’unica band italiana che, attiva negli anni ’80, ha continuato la propria attività senza neanche uno scioglimento! Gli altoatesini, (altro…)
(Defox Records / Queen Records) La storica band di Franco Serena continua a far parlare di se. Ed a parlare di se. Band storica, il nucleo originale risale al 1982, una band che ha sempre offerto un rock sincero, puro, energetico e spesso (altro…)
(Season of Mist) Siamo vicini ai quarant’anni di carriera per i Saint Vitus (con questo moniker, però contando la precedente incarnazione chiamata Tyrant, i quaranta sono già passati). E siamo al nono album in studio, il quale si affianca a vari live ed EP sparsi in (altro…)
(Selfmadegod Records) Puro e duro grindcore. Duro e violento, estremi come dovrebbe essere. Un album di rara bellezza, per questo duo di Los Angeles con partecipazioni presso (altro…)
(Epictural Production) Qualcosa di truce e sinistro aleggia in “Pamphlet”, espressione del black metal della terra di Francia. Suoni eccessivamente compressi, unica pecca che per molti non lo è, visto il genere, velocità (altro…)
(Jolly Roger Records) A distanza di ben nove anni dall’ultimo album di inediti “Rising to the Call”, ma a pochi mesi dall’EP/Raccolta “Non Finirà Mai”, la Strana Officina pubblica il nuovo “Law of the Jungle”: (altro…)
(Iron Bonehead) Veramente devoti al nulla e alla più macilenta oscurità questi blacksters greci! Un black embrionale, ancestrale, registrato venerando la purezza deviata del lo-fi totale in qualche tetro, macilento e maleodorante sotterraneo dislocato (altro…)
(M-Theory Audio) Che i Silver Talon fossero americani, l’ho capito dalla prima nota di questo ep d’esordio: ma non prendete i membri per degli esordienti, perché sono sulla scena dell’Oregon già da molto tempo (altro…)
(Scarlet Records) Mi erano già riusciti molto simpatici con il debut, e poi con il secondo disco “Ticking Clock”, ma ora gli SkeleToon hanno davvero ingranato la sesta: e il loro concept sui Goonies, che vanta numerosi ospiti d’eccezione, (altro…)
(Svart Records) Settimo sigillo per gli americani Sabbath Assembly, un settimo capitolo che presenta una specie di svolta stilistica, o forse un ritorno a delle origini. Certo, siamo sempre in ambito oscuro e doomy, ma (altro…)
(Massacre Records) Un demo e ora un album per gli austriaci e thrasher SiliuS, dopo esperienze dal da palco al MetalDays in Slovenia, Nova Rock e Wacken Open Air, oltre a supportare (altro…)
(Steamhammer / SPV) Dodicesimo album in studio, mica roba da poco la carriera dei Supersuckers. Eddie Spaghetti, bassista, cantante con una tendenza a raspare con l’ugola in stile Lemmy. (altro…)
(Blood Harvest Records/Helter Skelter ) I blacksters/deathsters americani Suffering Hour tornano dopo due anni dal loro full length di debutto “In Passing Ascension” (recensione qui). Questa volta si tratta di una specie di singolo (un solo (altro…)
(Sun & Moon Records) C’è poco da fare: nello scenario black internazionale ci sono bands che seguono il trend e bands che se ne fottono completamente. Alla seconda categoria, con la deliziosa aggravante dello status di ‘culto’, appartengono senza alcun (altro…)
(code666) Il quarto album di Déhà e Lore, conosciuti appunto come SLOW, viene nuovamente registrato, missato e infine rimasterizzato, con l’aggiunta di una bonus track (altro…)
(AOP Records) Nuovi due brani per gli svedesi Spiral Skies, i quali hanno debuttato l’anno corso con l’ottimo “Blues For A Dying Planet” (recensione qui). Paradossalmente quel ‘blues’ che emerge nel titolo dell’album si riversa pesantemente in questo nuovo “Cult”. (altro…)
(Svart Records) I The Sabbathian debuttarono nel 2014 con un EP intitolato “Ritual Rites” (recensione qui). Si tratta del progetto di Chad Davis degli Hour of 13 e Anette Uvaas Gulbrandsen (Nàttsòl, Mäctätus, Leave’s Eyes) il quale, dopo cinque anni, finalmente arriva al debutto su lunga (altro…)
(Autoprodotto/Blood Fire Death) Gli Stained Blood sono un gruppo spagnolo che mi ha dato un po’ di difficoltà nell’essere recensito. Perché se da un lato vi ho riconosciuto sin da subito un indubbio valore come combo facente parte della musica estrema, (altro…)