SONUS CORONA – “Sonus Corona”
(Autoproduzione) Il debut dei finlandesi Sonus Corona offre circa 45’, divisi su nove brani, di classico progressive metal di taglio nordeuropeo. Intricata ma non sbalorditiva “Deliverance”; (altro…)
(Autoproduzione) Il debut dei finlandesi Sonus Corona offre circa 45’, divisi su nove brani, di classico progressive metal di taglio nordeuropeo. Intricata ma non sbalorditiva “Deliverance”; (altro…)
(Nuclear Blast) Ed eccoci ancora di fronte a un live dei Sabaton… non sono certo passate ere geologiche da “World War Live”, QUI recensito, né da “Swedish Empire Live”, del 2013, che onestamente ho preferito risparmiarmi; ma evidentemente è già il momento di “Heroes on Tour”, con la testimonianza dei trionfi al Wacken e al Sabaton Open Air dello scorso anno (altro…)
(Indie Recordings) In fin dei conti se i Darkthrone si sono sganciati dal black metal, Nocturno Culto e Sarke non potevano poi non fare la stessa cosa. Pur vero che i due hanno sempre fatto dei passi avanti nella direzione opposta dal quale provengono, oppure (altro…)
(Saturnal Records) Spietato debutto di questi blacksters finlandesi: pochi ricami, poco sguardo al marketing… solo un disco di black violento, satanico, pieno di piacevole malvagità, anticipata da quell’essere in copertina il quale scrive sulla sua pergamena usando – (altro…)
(AFM Records) Nel 2012 scrissi, recensendo “Powerplay” di questi rockers svizzeri: “I Shakra sono fantastici.”. Ora potrei dire dire che sono migliorati di molto… ora sono superlativi. Hey… e hanno pure cambiato il cantante! Del precedente scrissi “bravissimo, che tra l’altro ricorda la new (altro…)
(Indie Recordings) Capire cosa fanno gli Steak Number Eight, dal Belgio, non è certo facile, anche perché fanno fin troppe cose… cose che vengono afferrate, distrutte, mescolate, ricostruite dentro un sound imponente che nel caso di “Kosmokoma” infetterà ben oltre (altro…)
(Pure Steel Publishing) Quando uscì il loro primo EP, “Nasty Skin” io incolpai i Mötley Crüe, un po’ per l’ispirazione, un po’ per il nome (Seventh Veil è un locale di LA, ma il suggerimento venne direttamente da Nikki Sixx (altro…)
(Pure Steel) Altro giro, altra reunion: stavolta tocca al Canada con i Sarasin, autori di un unico ep nel 1987. Tenendo conto che della formazione originale resta solo un membro, il chitarrista Greg Boileau, (altro…)
(Inner Wound) Con il loro esordio, gli ellenici Sunburst confezionano un’opera solida, anche se ben poco innovativa: “Fragments of Creation” potrà piacere a chi vive di pane e prog metal, ma difficilmente finirà in altre mani… (altro…)
(Autoproduzione) Gli inglesi Second Rate Angels (bel monicker) danno espressione, nel loro secondo ep, a un metal moderno che vive di numerose influenze: qualcuno potrebbe chiamarlo groove metal, ma ci sono anche spunti thrash, melodic e a tratti addirittura dark. (altro…)
(Solitude Productions) Primo album per Soijl, progetto nato dalla mente di Mattias Svensson, famoso tra gli amanti del doom per il suo ruolo di chitarrista ritmico presso la band Saturnus; con la formazione Danese, Svensson (altro…)
(Solitude Productions) Album d’esordio per Sorrowful, duo composto da Ishtar (chitarre e batteria) e J. Vergara (basso e voce), due musicisti Messicani che però vivono in Svezia. (altro…)
(Atomic Stuff Records) Secondo album per Seta, progetto Veronese nato nel 2009 con l’intento di unire l’energia del rock con le melodie contorte della musica elettronica, quest’ultima maggiormente presente in questo lavoro, rispetto all’esordio “Interferenze”, più rock (altro…)
(Looking For) È il terzo album per i Sudden Deathnel quale il loro death metal diventa articolato e ricco di sfumature, ma tutte riconducibili al genere. “Monolith of Sorrow” riesce a tirare fuori scenari morti e marci (altro…)
(Autoproduzione) Gli olandesi The Shiva Hypothesis debuttano nel mondo musicale con questo promo di tre tracce autoprodotto. Secondo il sottoscritto un contratto discografico non tarderà ad arrivare: il combo propone una versione personale di Death tecnico molto spinto verso il (altro…)
(Svart Records) Nuovo album, il quinto, per una band riconosciuta tra quelle che hanno definito il genere funeral doom. Un disco che ha un titolo inequivocabile (traducibile come “Calvario”), un titolo che rappresenta quasi in maniera scontata quale (altro…)
(Iron Bonehead) Già da titolo del gruppo e titolo dell’album non era difficile capire il genere musicale proposto. Ebbene si, Black furente e ignorante, suonato al primo colpo e cantato come (altro…)
(Revalve Records) Da Saronno, gli Shivers Addiction inviano il loro secondo album “Choose your Prison”: i nostri parlano di se stessi come una formazione power/prog, ma non sarei del tutto d’accordo, perché vedo nella loro musica maggiori influenze che vengono dall’heavy metal classico e dal thrash. (altro…)
(Satanath) One man band ungherese che recentemente ha cambiato il moniker in Hamwak. Un progetto con una lunga storia ormai decennale, una storia piena di split e demo, una storia che solo (altro…)
(I, Voidhanger Records) Pura pazzia artistica. La one man band greca continua il suo viaggio esplorativo che questa volta tocca il lontano oriente, in quanto la direzione generale è la sintesi di quelle sonorità (a noi) remote, (altro…)
(Coyote Records) Terzo full length per Spermbloodshit, terzetto Abruzzese attivo del 2007. La proposta musicale della band è un grindcore ferocissimo e tirato, con repentini rallentamenti e parti vicine al crust, sulla scia di bands (altro…)
(Kernkraftritter Records) Full length d’esordio per Shotgun Justice, band Tedesca nata dal 2003, con due demo e la partecipazione alla compilation “Greatest Kills” all’attivo. Il sound (altro…)
(Earthquake Terror Noise) Primo full length per Surge Assault, quintetto Ravennate nato nel 2011 e con un EP all’attivo intitolato “The First Division”, uscito nel 2012. La potenza e l’aggressività sprigionate in questo album è annichilente, grazie alla capacità dei nostri di mescolare varie (altro…)
(Hellthrasher Productions/Fallen Empire Records/Duplicate Records) Gruppo danese al debutto, I Serpents Lair propongono un platter senza molti compromessi. Una maestosa intro apre a una serie di tracce lineari ma molto (altro…)
(Massacre Records) In attesa del settimo album, già annunciato, la Massacre ha la bella idea di ristampare i primi due dischi dei tedeschi Scanner, passati abbastanza inosservati all’epoca. “Hypertrace” (altro…)
(autoproduzione) Un duo dalla russia. Musica totalmente strumentale. Sette tracce (più due bonus) di puro metallo arricchito dalle più ampie influenze: si passa dal black al gothic, toccando il djent e senza (altro…)
(Killer Metal Records) Secondo album per gli Statunitensi Shallow Ground, band proveniente dal Connecticut nata a metà anni ’90. Dopo qualche anno di attività, il gruppo è stato messo in ghiaccio fino al 2009, quando il cantante Keith Letourneau e il chitarrista (altro…)
(Autoproduzione) In insiemistica, ossia lo studio degli insiemi, si giunge talvolta a dei paradossi nel concetto di “insieme che contiene se stesso”, riassumibile nella domanda “se il barbiere è colui che taglia la (altro…)
(Nuclear War Now! Productions) Se negli ultimi anni la scena estrema Australiana ha acquisito una certa visibilità, una trentina di anni or sono la situazione era piuttosto differente, complice anche l’isolamento geografico dello stato Oceanico e la (altro…)
(Toxic/Mechanix Records) I Sadism. Gli unici ed originali cileni. Quelli che da prima degli anni ’90 fanno Death come pare a loro e non si muovono di una virgola dalle proprie idee. Loro del mercato se ne sono sempre infischiati, pronti a (altro…)