VARG – “Das Ende Aller Lügen”
(Napalm Records) Dopo l’assurdo (ma divertente) EP “Rotkäppchen” (recensione qui) dello scorso autunno, tornano a fare sul serio i tedeschi Varg e questo “La fine di tutte le bugie” è una mazzata spietata che sicuramente innalza il livello di questa band (altro…)
(Indie Recordings) I Vreid sono la reincarnazione dei Windir; sono semplicemente gli ultimi Windir senza il compianto Valfar. Ma questa è una cosa estremamente nota. I Vreid, anche se nati
(Satanath Records) Blackened thrash metal di ottima fattura, da parte dei Vomit Of Doom, band Argentina di recente formazione (2009), ma con un background radicato nei primi anni ’80, quando Slayer, Venom e Sodom dominavano la scena estrema
(Moribund) Album diverso della one man band Vardan. Nella vasta ed intensa discografia di questo progetto, mai si sono raggiunti abissi così profondi, così oscuri,
(Poutrage Records/OTB Records) Considerato che sono alla prima uscita ufficiale, questi francesi mi hanno stupito. Già la copertina non sembrava preannunciare nulla di minimamente canonico… e difatti le mie
(Moribund) Vardan è iper produttivo ed io, in costante overdose di musica, fatico a fare un sincero confronto con tutte le innumerevoli uscite precedenti; ma è innegabile che queste tre tracce ricadano nello stile che la one
(Mighty Music) Ascoltare i The Vision Ablaze è come quando a cena mangi quel boccone di troppo che poi ti rovina tutta la serata: è in più e non serve. Passata ormai da un lustro l’ondata del cosiddetto Nu Metal, non
(Inverse Records) Dal gelo della Finlandia, i viking/black metallers Vorna ci inviano il loro secondo disco, ottimamente capace di evocare la nebbia e le sconfinate distese ghiacciate dell’estremo nord. L’iniziale “Harmaudesta”
(Pure Noise Rec.) Atto divertente e spensierato dei Vanna, ovvero una serie di cover e dunque fare una ripassata di influenze, ascolti passati e chissà quanto odierni. “Beautiful People” di Marilyn Manson, “Self-Esteem” degli Offspring, “Zero”
(AFM Records) Ed ecco il nuovo album dei Voodoo Circle di Alex Beyrodt, il quarto della loro discografia: nessuna sorpresa ma tante buone idee e melodie per questo combo hard rock che rinverdisce la gloriosa tradizione europea del genere. Come leggo nelle note promozionali,
(Signal Rex/Mordgrimm) Miseriaccia! Non vorrei trovarmi per nulla al mondo a discutere faccia a faccia con questa gioiosa cantante portoghese. La voce che è riuscita a sprigionare in questo debutto discografico è tutto
(Apathia Records) I Void Paradigm non suonano in modo facile. C’è qualcosa di contorto o di strano nel loro sound. La specificità di questo essere strani risiede forse anche in chi vi suona: Jonathan Théry (Ataraxie, ex-Hyadningar, ex-Bethlehem)
(Lacerated Enemy Records) Intro ancestrale e molto cinematografica e subito dopo ecco un arpeggio oscuro: parte “World in Obscure” e la sensazione di qualcosa di misterioso si incombente è davvero forte. In
(Iron Bonehead Productions) I francesi Venefixion esordiscono con una demo di quattro tracce che sa di omaggio al Black ‘N’ Roll di matrice svedese e in generale europea. Le chitarre sono molto veloci, la voce molto
(Massacre) Ciò che conquista da subito in “Carving an Icon”, o almeno è stato così per chi scrive, sono gli inserti vocali di Sfinx, ovvero Miriam Elisabeth Renvåg (Ram-Zet), nelle trame vocali di Ronny Thorsen e nel tessuto veloce e dinamico degli altri della band.
(Bloody Mountain) Non deve tirare buona aria dalle parti dei Valdur, giù in California. Questa band brutale, in circolazione dal ’99, arriva al quarto album (con in mezzo vari split, ep, demo) e manifesta una decadenza, un odio ed una
(Comatose Records) Tre anni fa erano in quattro i Viscerals e si diedero da fare per un album d’esordio, “Onnipotent Asperity”, dopo un demo di qualche anno prima. Ora invece sono in tre questi deathers dell’Indiana;
(Satanarsa Records) Che gioia scoprire che per trovare, finalmente, del doom dalla forte personalità non bisogna poi spostarsi di molto. E’ difatti italiano fin dal nome questo gruppone. Si perché signori, se c’è un genere difficile da far
(Iron Bonehead) Non nuovi nel panorama Black underground del Nuovo Continente, i Veiled rientrano in quella categoria di gruppi a cui il successo non interessa. Vedete, i gruppi di questa speciale categoria non fanno musica
(Temple Of Torturous) Ringrazio i Valborg per l’utile auto definizione: mostri del metallo tedeschi dalla classificazione difficile. Grazie, molto d’aiuto. Non immaginate quanto. Almeno mi sono tolto
(Merdumgiriz) Difficile scrivere e parlare di Emir Toğrul, molto più realisticamente però si rischia di finire in contraddizione nel farlo perché è lo stesso personaggio che induce (persino se stesso) alla contraddizione.
(Napalm Records) Nuovo EP per i lupi/vichinghi di Germania, i Varg. Ormai sulla scena da un decennio con quattro full length alle spalle, anticipano il prossimo lavoro, intitolato “Das Ende aller Lügen”, con una release eccentrica ispirata alle storie dei
(Metalizer Records) Il classico connubio fra Nord America e speed metal si rinnova nel secondo disco dei Vänlade, da Kansas City: una band ironica (cercate la copertina del debut) e vintage, dotata di un vocalist-sirenetta e di un manipolo di buoni strumentisti.
(Century Media Records) Secondo album degli americani “l’acqua sussurra” (questo è il significato del moniker concepito in svedese): una band giovane, concepita nel 2010, impegnata in un post black molto atmosferico, ricco di accenti melodici
(Iron Bonehead / The Ajna Offensive / Crepusculo Negro) Ho già avuto l’occasione di sentire qualcosa di Volahn alcuni mesi or sono, quando recensii la compilation “Tliltic Tlapoyauak”, che raccoglieva brani delle bands più rappresentative del Black Twilight Circle, una
(Beyond…Prod.) Death metal con un tocco di estrema personalità e maledetta originalità. Sono Italiani, sono al secondo full length e dimostrano di avere le idee estremamente chiare scegliendo un percorso artistico
(Eisenwald) Molti associano il black alla negatività e a sentimenti che variano dalla disperazione all’odio. Non che il gruppo black medio si sforzi per convincerci del contrario, sia ben inteso. Forse mi sono battuto in una eccezione: i Vargnatt sono un duo tedesco, dedito ad un black semi-ambientale che crea strane emozioni. Di sicuro l’origine mitteleuropea ha influenzato non poco nel dare dei
(Autoproduzione) Recensire una band stoner rock non è mai semplice perché è un genere molto versatile che non si omologa ad uno stile ben definito. I friulani Veuve ne sono l’esempio. I brani spaziano dal classico stoner tipicamente sudista stile Kyuss, a suoni
(Moribund) Nell’ambito dell’insaziabile sete di oscurità della one man band italiana Vardan, prendono forma innumerevoli album che descrivono le tenebre e la fine con parole diverse, sfumature diverse, impostazioni diverse. Nel caso di “Winter Wood”, tutto diventa essenziale. Low-fi. Lento.
(This Is Core) Tre singoli e poi l’attenta This Is Core per questo EP che spiega una promessa, quella della bravura dei Vultures e che un giorno forse potrebbero fare cose ancora più accattivanti. I giovani veronesi si assestano su un ‘core’ massiccio, multiforme, aggressivo, rabbioso e parimenti melodico. Metal, groove, hardcore
(Drown Within Rec. e altre) In “Diade(ms)” Abaton e Viscera, due band nostrane, si fondono assieme creando così non proprio uno split tradizionale, ma una vera e propria combinazione di suoni, melodie ed emozioni. Il primo brano, “Special Needs”, inizia fin da subito
(This Is Core Records) Ciò che si sente dalle canzoni di “Vidana” è quell’idea che le ha generate. Senti che sono canzoni vere, magari fantasiose, non proprio irregimentate nella classica struttura-canzone, ma ha una propria vita che nasce, si sviluppa e termina. All’interno di esse un clima particolare, a volte eccentrico e
(Sliptrick Records) Bella sorpresa, questi V-Anger. La loro miscela di thrash, hardcore con qualche sporadico rallentamento di matrice deathcore è esplosiva, grazie a brani potenti, diretti e dall’impatto devastante. I gruppi che sembrano avere influenzato maggiormente la band sono Hatebreed, Cavalera Conspiracy e
(Monarch Music Group) Leggerini questi Venrez, ma non per questo scontati. Siamo di fronte ad un gruppo che ha fatto dell’AOR un modo di vivere. Sembra di sentire i Soundgarden in versione rock, senza qualsiasi suono grunge o garage. I tempi sono volutamente lenti per una Hard Rock band,
(Nuclear Blast) Al terzo album, questi islandesi sono di difficile classificazione. Nonostante tutto, dall’artwork al nome ai suoni faccia presupporre pura psichedelia anni settanta, c’è