CAVEMAN CULT – “Blood and Extinction”
(Nuclear War Now! Productions) I Caveman Cult sono dei fieri portabandiera di quell’agglomerato di odio, rabbia e velocità che qui in Italia chiamiamo brutal death. (altro…)
(Nuclear War Now! Productions) I Caveman Cult sono dei fieri portabandiera di quell’agglomerato di odio, rabbia e velocità che qui in Italia chiamiamo brutal death. (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Dopo l’estremo EP dell’anno scorso, tornano i canadesi qui recensiti. Con un’opera, se possibile, ancora più estrema. L’intro della prima parte della prima traccia non deve trarre in inganno: (altro…)

(Sneakout Records & Burning Minds Music Group) Secondo album per l’italiano John Dallas, il quale continua quella missione di tenere alto il nome dell’hard rock! (altro…)

(Dusktone) Debuttarono nel 2019 con “Cold Skin” e, da allora, non hanno mai perso tempo, pubblicando un disco all’anno, arrivando quindi a questo terzo lavoro in carriera. (altro…)

(AOP Records) “Dahoam”, ovvero ‘a casa’ in dialetto bavarese. Tornano verramente a casa i tedeschi Waldgeflüster con questo sesto full length, tornano all’essenza, al punto di partenza, mentre la loro malinconia diventa più introspettiva, più intima, più oscura, più ricercata. (altro…)
(Purity Through Fire) stranamente per un gruppo black, gli Hautakammio hanno sempre prodotto meno musica di quanto ci si aspettasse. Ma i loro lavori hanno sempre avuto un livello qualitativo alto. (altro…)
(Eisenwald) La regale solitudine riprende forma con il terzo album di Iskandr, creatura, progetto musicale, realtà del suo creatore O. multistrumentista, cantante, foraggiato da melodie maestosamente epiche e nordiche indebitate con l’epica dei Bathory. Lunghe composizioni le sei che compongono (altro…)
(I, Voidhanger Records) Certa gente si prende certi rischi nel disco di debutto che la loro voglia di fregarsene di piacere o meno è sicuramente una cosa da ammirare. Questo duo finlandese ha dato sfogo a tutta la sua fantasia per confezionare un lavoro per nulla facile da assimilare. (altro…)
(Rockshots Records) Finlandesi sino al midollo, i Thy Row sembrano avere tutte le carte in regola per sfondare nelle classifiche di metà Europa: (altro…)
(Massacre Records) Sedici mesi per realizzare “Gravity”, tanto è servito ai Second Reign che erano partiti per comporre qualche canzone da presentare dal vivo ed eventualmente poi pubblicarle come singoli. Pian piano la scrittura è andata avanti, il materiale è aumentato e così raggiungere una base di trenta canzoni e andare poi in (altro…)
(Chaos Records) La band è piuttosto giovane e in sei anni ha comunque pubblicato un album, “Demoniac Paroxysm” e ora il secondo EP. “Disgorged in the Coffin” ha un suono truculento quanto il titolo. Registrato (altro…)

(Endless Winter Records) Lungo il tempo di maturazione per gli italiani Éla, concepiti da Marco (voce e chitarra) nel 2017. L’idea di base era puramente artistica, pertanto il progetto si affossava sostanzialmente in una dimensione di one man band ma, ad un certo punto, la voglia di uscire, di suonare dal vivo, ha portato ad una interessante evoluzione, facendo crescere l’idea la quale stabilizza in quartetto il quale, fin dal 2019, inizia i lavori per questo debutto, uscito solo quest’anno e grazie all’etichetta russa. (altro…)
(Blasphemous Records / Egea Music) I primi secondi di “Into the Deep Black” lasciano supporre che sia una delle tante riprese del death metal di marca svedese della prima ora, quello in stile Entombed oppure Dismember. Eppure qualcosa aleggia ed emerge per contraddistinguere il tutto. I Dark Redeemer infondono (altro…)
(AFM Records) Marcel Neumann e Tobias Schultka sono di Berlino e undici anni dopo ritornano a fare musica insieme. I ‘noi imburriamo il pane con il burro’ per questo ritorno si sentono evidentemente carichi ed è per questo probabilmente che il titolo scelto, ‘l’album’, è posto come il significato (altro…)
(Music For The Masses / Egea Music) Sono nove anni senza un nuovo album per i MandragorA ScreaM, nonostante nel mentre abbiano pubblicato qualcosa. Da oltre venti anni sulla scena, Morgan Lacroix e Therry Horn pubblicano un ‘best of’ contenente anche tre nuovi pezzi, i quali i finiranno nell’atteso nuovo full length (altro…)
(Lethal Scissor Records) Pesanti ma dinamici, essenzialmente oscuri e freddi, in sintesi questo si potrebbe scrivere dei russi Lieweaver. Già autori di un singolo i Lieweaver sono nati come (altro…)

(Long Branch Records / SPV) Quarto album e nuovo aggiornamento della line up per la band di Sal Abruscato (ex Type O Negative)! Rimangono i chitarristi Joe Taylor (ex Doro, ex Lita Ford) e Eddie Heedles, già presenti nel precedente “When The World Becomes Undone” (recensione qui), ma cambia la sessione ritmica: se ne va Johnny Kelly, che nel precedente album ‘chiudeva’ un ritorno ai Type O Negative (fu il sostituto di Sal in quella band) a favore di Chris Hamilton, mentre al basso subentra Oddie McLaughlin. (altro…)
(Petrichor) La formazione australiana nata negli anni ’90 si è fermata per diversi anni e rifacendosi viva nel 2017 pur pubblicando qualcosa di cospicuo solo oggi. “Never Enough Snuff” è il terzo album della band di Melbourne e (altro…)

(Black Widow Records) Torna una delle primissime formazioni heavy metal del nostro paese! In giro da una vita, dal ’79, quando si facevano chiamare Vanessa. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti… e ne sono successe di tutti i colori: cambi di line up, scioglimenti, pause, ritorni, i Saxon che scopiazzano una loro canzone… e come sempre quando sei un metallaro in Italia, eccoti a fare l’emarginato costretto a costruirsi una carriera contro tutto e tutti. (altro…)
(Black Tears) Il thrash metal è inossidabile quanto immortale e i Vexovoid lo ribadiscono con un album esemplare. Formatisi in Toscana nel 2013, con la Earthquake Terror Noise pubblicano nel 2017 il debut album “Call of the Starforger” che offre evoluzioni (altro…)

(Avantgarde Music) Nuovo progetto post-black-doom che lacera le carni dalle coste iberiche! Oscuri, melodici ma pesanti, lenti, pungenti, infinitamente drammatici, in qualche modo fanno capo ad un punto di convergenza tra Cult Of Luna e primi Paradise Lost, tra funeral doom e post black, travolgendo l’ascoltatore con maestosi stati d’animo i quali ruotano attorno al concetto di desolazione, anime perse prigioniere di un corpo ormai inutile, vecchio, malato, improduttivo, descrivendo con devastante dolore un ciclo inevitabile della vita umana. (altro…)

(Black Lion Records) Debuttano con un imponente album, finalmente, gli italiani Ghostheart Nebula. Un disco che, come per il precedente EP, vede una lavorazione tra Italia e Scandinavia considerando che, oltre all’etichetta svedese, il master è stato nuovamente affidato a Øystein G. Brun (Borknagar) presso i Crosound Studio di Bergen, in Norvegia. (altro…)
(Punishment18 Records) Indubbio è il fatto che l’Italia abbia contribuito alla nascita e allo sviluppo del metal con particolare riferimento ad alcuni sottogeneri rispetto ad altri. Prendiamo ad esempio il power metal: Labyrinth, Vision Divine, Rhapsody su tutti sono gruppi che ancora oggi ci invidiano per inventiva, epicità e pulizia nelle strutture musicale e nelle sonorità. (altro…)
(Parlophone) E quando cominci la recensione scrivendo il nome del gruppo, se il nome sono quelle due parole, un po’ la lacrimuccia scende… sì, perché si parla del gruppo che ti ha aperto un mondo musicale e un mondo di amicizie, di emozioni e sensazioni. (altro…)

(Heavy Psych Sounds) Amicizia e musica. L’arresto forzato della scena nel 2020 ha portato gli amici e colleghi Garrett Zanol e Ian Nelson (Blackwater Prophet) a pensare ad una nuova band, laggiù, a Spokane, a Washington negli USA, mescolando influenze provenienti da alcune delle loro band preferite. (altro…)
(Pelagic Records) Le fasi più intrepide, i crescendo più ispirati e le atmosfere sature di un pathos struggente ricordano quelle dei Godspeed You! Black Emperor o comunque quello di un canonico canovaccio alternative-post rock. Gli spunti di elettronica ed ambient, anche dal senso arcano come i Tangerine Dream tipo (altro…)
(Pure Steel Publishing) Arriva nientemeno che dalla Nuova Zelanda, il secondo disco dei Forsaken Age: una band che dal titolo dell’album e dalle immagini promozionali dice subito tutto di sé. Heavy metal iperclassico appena spruzzato di horror per “Death Terror”, dotata (altro…)
(Personal Records) Dopo l’ottimo debutto di quest’anno, i Fiat Nox aggiungono un piccolo ma importante tassello al loro disegno criminoso. Ecco quindi un EP violento e malsano, in cui la varietà la fa da padrona. (altro…)

(Avantgarde Music) Tanto strano quanto interessante questo progetto. La band è di fatto un duo, composto dal musicista MK (Silence Thereafter, Duir) e dall’arpista Glorya Lyr. Ma non si tratta di un vero debutto, in quanto il nome è in qualche modo già comparso sulla scena, visto che “Exile”, il brano strumentale dell’ultimo disco dei Saor, “Forgotten Paths” (recensione qui) è stato composto proprio da questa coppia di artisti italiani. (altro…)
(High Roller Records) Per chi non lo sapesse, The Rods sono la band di David Feinstein, il cugino di Ronnie James Dio, e del poliedrico batterista Carl Canedy; una onesta formazione di hard’n’heavy che ha certamente raccolto, nella prima fase della propria (altro…)
(Fighter Records) Dopo due singoli e un EP, i Diamond Chazer mettono insieme tutta la propria produzione, ci aggiungono tre ulteriori brani e pubblicano il loro debut. La band colombiana ben si inserisce nel filone dell’heavy metal sudamericano di (altro…)

(Seance Records) Si conferma il duo australiano, concepito ad inizi anni novanta ma poi rimasto in silenzio fino al debutto del 2018, quell’impattante “God Of Thunder God Of War” (recensione qui). Ci sono voluti altri tre anni per un secondo lavoro, il quale tuttavia conferma quella capacità di dar vita ad atmosfere complesse, intricate, coinvolgenti. Oscure. (altro…)

(Karisma Records) Freschi di contratto con la Karisma, i norvegesi Monstereo se ne escono con il terzo disco, probabilmente il più heavy della loro carriera come rockers alternativi, atmosferici, suggestivi. Indissolubilmente legati agli anni ’70, al sound psichedelico, con questo album vanno oltre, abbracciano un’energia che trova legami con il grunge, con più tastiere, con più potenza, con più riff pungenti anche se ricchissimi di una melodia che a volte ama vagare senza meta nel mistero del cosmo. (altro…)
(Hells Headbangers) Attivi sin dal 1987, questi cattivacci dell’Ohio arrivano al quinto album, anche se superano le due centinaia le produzioni a loro collegate tra split, compilation, live, EP e singoli. (altro…)
(Nuclear War Now! Productions) Black/death metal inspirato alle civiltà del Centro America nel periodo pre-colonizzazione… Questa mi mancava proprio. (altro…)