Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
FULANNO – “Hash Negro en las Misas Funebres”

(Helter Skelter / Regain Records) ‘Hash nero alle messe funebri’. Stupendo e mledettamente ‘stoner’ il titolo di questo oscuro, lento e penetrante debutto degli argentini Fulanno! In patria sono una cult band della scena doom/stoner, quella tossica, quella avvolta nei miasmi soffocanti scatenati da ogni tipo di droga, quella scena che si esibisce fieramente nelle venue di periferia, le più malsane, le più decadenti… forse le più pure, sicuramente le migliori! (altro…)
(Scarlet Records) Se il debut “In The Land Of Vandor” (
(Eisenwald) Diciassette anni di attività per gli svedesi che riemergono dalle nebbie delle lande del nord con il sesto album in studio, nonché il terzo a conclusione della trilogia iniziata con i due precedenti lavori, “The Grander Voyage” e “Into the Vast Uncharted”. “Arete” è un termine della classicità greca che designa l’eccellenza o meglio l’attitudine a sapere fare qualcosa e
(Boersma Records) La proposta dei greci Sonic Blast è interessante: fuori dal tempo (il sound è tipicamente fine anni ’90), fuori orizzonte geografico (non mi risultano altre band elleniche su queste coordinate sonore), fuori anche dal giro del mercato (in internet se ne parla pochissimo). 
(Dark Descent Records) In quindici anni tre album per la band proveniente dal Londra e dedita al metal nella sua forma estrema, quanto anche derivativa. I Craven Idol suonano in una maniera veloce in quella zona di confine tra death e black metal, riproponendo esecuzioni a tratti sembianti Bathory, Sodom degli esordi, Manilla Road e qualche riff in stile NWOBHM ma in una
(Debemur Morti Productions) Mattias Norrman è cantante e chitarrista che ha fatto parte dei Katatonia ed October Tide, ora si rilancia con un nuovo progetto dedicandosi al black metal. Norrman e gli altri sprigionano in questo mini album quattro buoni pezzi con 


(Sentient Ruin Laboratories) Un mondo nel quale Blut Aus Nord, laceranti nenie elettrificate e ipnosi ritmiche alla Godflesh, inoltre il post punk, l’industrial e uno pseudo black metal si amalgamano in maniera tenebrosa e angosciante. Questo è
(M2BA) Accanto a “Крещение огнём” (titolo inglese ufficiale “Baptism by Fire”), nei mesi della pandemia i russi Aria hanno ri-registrato con la nuova formazione anche “Армагеддон” [titolo inglese ufficiale: “Armageddon”], uscito originariamente nel 2006 e, per quello che
(M2BA) Gli Aria, le bandiere del metallo russo, hanno approfittato della pandemia per ri-registrare con la nuova formazione alcuni album degli anni 2000: “Крещение огнём”, titolo ufficiale inglese “Baptism by Fire”, fu pubblicato originariamente nel 2003, e viene ripresentato con una bonustrack. Per 
(autoproduzione) Deve essere sorta una sincera espressione di soddisfazione mista a gioia, quando i Fall For Rising hanno ascoltato il loro prodotto finito al termine delle lavorazioni. Formatisi a fine 2018 i quattro di Annecy, Francia, avevano la ferrea volontà di mostrare a chiunque cosa
(Epictural Production) Sono Adramelech e Myrk le due fiamme che illuminano questa strana creatura black metal. Strana perché la musica che sprigiona il duo Black Owl Majesty è colma di risvolti semi-prog, post black metal, pagan. Molte sfumature ma Adramelech, multistrumentista nonché
(Mighty Music) Accanto alla compilation “Ride to Hell”, la Mighty Music ripropone sul mercato, in CD e in vari vinili limitati, il primo EP dei danesi Evil, “Evil’s Message”, uscito nel 1984. I cinque brani originali sono
(Mighty Music) La danese Mighty Music si è lanciata, con un certo fervore patriottico, nella ristampa dei primissimi prodotti discografici dei danesi Hell: in questo CD (ed LP limitato) vengono riproposti il primo demo del 1983 e gli audio della VHS “Live on Stage”, del 1985. Iniziamo
(Melodic Passion Records) Christian Liljergen, il vocalist dei gloriosi Narnia, è (o è stato) occupato in numerosi progetti di power christian metal che, a giudizio di chi scrive, non hanno poi mastodontiche differenze; nel lotto ora possiamo contare anche The Waymaker, dove 
(Sleaszy Rider Records) I greco/ciprioti Graywitch debuttano con un album che, fin dalla copertina, dichiara chiaramente di rivolgersi ai defenders e ai fanatici dell’old school. Partiva bene “Rise of the Witch”, con l’heavy/speed ispirato di “Night Demons” e con l’heavy spudoratamente americano di “Midnight Metal Queen”; ma poi sono molti i brani che non girano. “Heavy Metal Life” è pesantemente
(Time To Kill Records) Le note di presentazione a “Slower” redatte da Neker, ovvero Nicola Amadori, basterebbero a descrivere impeccabilmente questo suo album. Parole che affrontano la propria identità, creatività, certamente la sua storia professionale e le sue ispirazioni, i modelli, le figure 
(Pride & Joy Music) Questa è la prima band che mi capita di recensire a provenire da Gibilterra! Gli Angelwings, qui al secondo disco, propongono un symphonic metal estremamente ricco e fascinoso. Si inizia con gli oltre dieci minuti di “Genesis”, che tiene dentro tante cose, ma lo fa bene: alle
(RFL Records) Military power metal! Non chiamateli la risposta del South Dakota ai Sabaton, perché i March in Arms hanno in comune con gli svedesi soltanto le tematiche guerresche; per il resto, la band 
(Pulverised Records) Un’esistenza nell’underground testimoniata da piccole pubblicazione e poi, a tredici anni dalla loro nascita, i californiani Vomit Ritual pubblicano il primo album. intitolato “Callous”. L’album trasuda di blackened death metal, ottimamente registrato e musicalmente
(Vic Records) La Vic ha già pubblicato “Fondations II” con pezzi dei deno “Triad” del 1999 e due da un demo del 2003. Questo volume pesca i demo “The Nemesis” del 1983 e “Inception Day” del 1984. Rispettivamente otto e cinque pezzi. La band è statunitense, classe 1984 ma in realtà in precedenza si chiamava Nemesis e il primo dei due demo previsti dalla raccolta è proprio di questa
(Pelagic Records) Sarà banale dirlo, ma i bordolesi sono buoni come il loro vino! Lo sono sempre e lo sono ancora con l’album “Consolamentum”, anche otto anni dopo “Tocsin”. Otto d’invecchiamento, mica pochi! Eppure la band ha lavorato in se stessa e per se stessa, plasmando una materia sonora 
(autoproduzione) Travolgente e sconfinato rock and roll che passa attraverso canzoni di stampo hard rock, quanto rock-blues e rock-pop. Canzoni accattivanti ed energiche che sanno comunicare all’ascoltatore. Un r’n’r sudato, vissuto, sentito e mai spossato. “Electric Storm” è una festa senza fine
(Revalve Records) Fondati a Londra nel 2009, ma letteralmente rifondati dalla singer Elisa Tomaselli nel 2018, stavolta in Italia, i Sense of Creation debuttano con questo “Forsaken Era”. Nelle note promozionali i nostri si definiscono ‘symphonic rock/metal’, ma mi sembra che di rock ce ne sia pochissimo… 
(Emanzipation Productions) Nel 2001 “Berzerker Legions” è stato pubblicato dalla Hammerheart Records. In carriera gli Exmortem ne hanno incisi sei esprimendovi all’interno il death metal in una maniera spinta, brutale quanto dinamica e con un perimetro d’azione tecnico. Una ristampa che rimette in evidenza un suonare che a conti fatti risulta ancora attuale. Il riffing è una
(Scarlet Records) Si sente dalla prima nota, che i Reinforcer sono tedeschi: il loro debut si connota per testi dedicati principalmente a episodi storici (il ‘Principe’ che dà il titolo al disco è ad esempio Arminio, il vincitore della Battaglia di Teutonburgo e simbolo del primo orgoglio germanico.