SINATRAS – “Drowned”
(Logic(Il)Logic Records) Primo full length per Sinatras, formazione vicentina con all’attivo l’EP “Six Sexy Songs”, uscito due anni fa. Rispetto al precedente lavoro, i nuovi pezzi sono sicuramente più personali; le (altro…)
(Logic(Il)Logic Records) Primo full length per Sinatras, formazione vicentina con all’attivo l’EP “Six Sexy Songs”, uscito due anni fa. Rispetto al precedente lavoro, i nuovi pezzi sono sicuramente più personali; le (altro…)
(Big Balls Productions) Una valanga di black ‘n’ roll… poco ‘black e molto ‘roll… praticamente rock ‘n’ roll furioso con vocalist devastato, a cavallo tra scream e ‘qualcosa-core’: spostatevi, questa roba arriva veloce e non (altro…)
(Nuclear Blast) Finalmente ci siamo! Dopo venti anni alla costante ricerca della giusta formula compositiva, i Sepultura sono riusciti in un solo colpo a riportare in alto il (altro…)
(Hells Headbangers) Ristampa in edizione LP da parte della Hells Headbangers per “Sanguinary Revelations”, debutto discografico per i Surgikill, uscito originariamente per la F. D. A. Rekotz qualche mese (altro…)
(Indie Recordings) Cambio di line up per i norvegesi Sahg, che arrivano al quinto lavoro con questo “Memento Mori”, successore dell’ottimo “Delusions of Grandeur” del 2013 (recensione qui). Parlo da subito del cambio di line up in quanto questo influenza (altro…)
(Ektro) Artisti finlandesi, etichetta finlandese… famosa per le stranezze. Direzione genere imprecisata e casuale, ma con una garanzia di oscurità infinita. Sakset è un progetto nato dalla collaborazione di artisti tutti originari (altro…)
(Vic Records) I Serpent nascono nel 1993 per via di Lars Rosenberg, di Entombed e Carbonized, e Andreas Wahl, dei Therion. Ai due si aggiunse qualche tempo dopo Piotr Wawrzeniuk (elemento di punta al microfono di alcuni album dei Therion, già membro dei (altro…)
(Symbol Of Domination) Della serie :”quando il Thrash incontra il Groove”… Gli Spit The Blood sono greci e fanno un misto moderno di Thrash e suono boombastico. La registrazione è a livelli medio alti, l’esecuzione pure, con un uso massiccio di un muro (altro…)
(Karisma Records) Tornano ad un anno di distanza dall’EP di debutto “More” i norvegesi Shaman Elephant con questo primo full length che ci porta indietro nel tempo, grazie a sonorità che pescano a piene mani dal proto hard rock di fine anni ’60 (altro…)
(Avantgarde Music) I Sordide piazzano nelle orecchie dell’ascoltatore un nuovo, feroce e ruvido attacco black metal senza pari. Il buon debutto “La France A Peur” viene seguito un nuovo album che mette in mostra un black metal variegato, ma dai (altro…)
(I, Voidhanger Records) Giudico molto dalle copertine e devo dire che ho preso raramente delle cantonate basandomi sull’artwork delle uscite che sceglievo, ma questi Serpent Ascending mi hanno ‘illuso’ dandomi la speranza di un Black (altro…)
(Dark Essence Records) Album numero quattro per i norvegesi Sarkom, band ormai con un discreto background alle spalle. Il loro ultimo lavoro è molto ma molto veloce, veramente tanto focalizzato sul suono delle chitarre. A mio avviso, e si sente fin dal (altro…)
(Napalm Records) Quattro album in studio e uno dal vivo in circa sette anni, rappresentano un buon ruolino di marcia da parte degli islandesi Skálmöld, oltretutto valorizzato da un tasso di qualità notevole nella propria musica. “Vögguvísur Yggdrasils” (altro…)
(Napalm Records) Cambio al microfono dei Sirenia di Morten Veland. Se ne va la spagnola Ailyn dopo quattro album e subentra una sorprendente Emmanuelle Zoldan, francese, cantante di opera ma anche già corista della band da oltre un decennio. (altro…)
(Unspeakable Axe Records) Riff tenebrosi e oscuri. Atmosfera che emana morte. Questo lavoro è decisamente sinistro ed emana puro death metal. Scorched, gli americani, e non il progetto di Daniel Arvidsson, chitarrista dei (altro…)
(Pure Steel) Cambiano ancora registro i messicani Split Heaven, almeno rispetto all’ultimo “The Devil’s Bandit”: sarà forse in onore del nuovo cantante Jason Conde-Houston, già in forza agli Skelator, ma mi sembra che i nostri abbiano ri-virato verso sonorità classiche. (altro…)
(Sun & Moon Records) Forse in molti ignorano chi siano questi Stormfågel; magari si è portati a pensare ad un (altro) gruppo di black metal proveniente da qualche parte nel nord Europa. Invece qui di black metal non c’è manco la traccia, anche se l’oscurità è sicuramente (altro…)
(Metal Masala) Un possente organo apre le porte a questo EP che segue a poco più di un anno il precedente lavoro in studio dei bulgari. Francamente già la prima traccia mi ha lasciato un attimino perplesso: voce e chitarra possono (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Dio benedica questa etichetta! Si perché se pubblichi un EP di materiale prodotto nel 2010 ma mai pubblicato, di un gruppo che sempre nel 2010 si è sciolto e che di fatto ha prodotto appunto solo questo sette pollici… allora c’è solo passione (altro…)
(Osmose Productions) Considero la Osmose come una delle tante etichette sottovalutate e non poco del panorama Metal estremo. Un’etichetta capace di dare voce a musicisti tutti particolari, come gli Enslaved per esempio… E con questi francesi sembra proprio che non ci (altro…)
(Eleven Seven Music) Amo quando qualcosa conferma, consolida e sottolinea concetti che avevo già anticipato: se “Prayers For The Damned”, la prima parte di questo lavoro (ne parlai qui), uscita lo scorso aprile mi fece ritrovare i Sixx:A.M. che amai con “Heroin (altro…)
(Nadir Music) E pensare che ho scelto i Septem perché dalla copertina mi immaginavo del Black Metal… Ma son contento di essermi sbagliato! Una intro che mi ricorda gli Iced Earth degli inizi introduce ad un metal roccioso e suadente, ruffiano tanto quanto solo gli anni ’80 (altro…)
(Hells Headbangers) Full length di debutto per Shed The Skin, band composta dal batterista degli Incantation Kyle Severn, Matt Sorg dei Ringworm alla chitarra, Ash Thomas dei Vladimirs alla voce e Ed Stephens dei Vindicators al basso. Circa un anno e mezzo fa, ho avuto modo di ascoltare e recensire il (altro…)
(Svart Records) Terzo album per Seremonia, formazione finlandese dedita ad un heavy rock psichedelico cantato in lingua madre che attinge dalle sonorità degli anni ’60/’70. Ogni canzone è un viaggio affascinante, caratterizzato da un sound avvolgente, potente, (altro…)
(Inverse Records) Una sorta di breve intro in stile Meshuggah ci accompagna nel mondo tecnologico e contorto dei Subliminal Fear, qui alla terza prova in dieci anni di carriera. E diciamo subito che il disco è più che buono, anzi di più. Immaginatevi i sopracitati Meshuggah che si (altro…)
(Nordvis Produktion) Continua quella sorta di processo ‘possessivo’ della Nordvis, la quale vanta nel roster gli svedesi Skogen. Nordvis è stata l’etichetta che ha pubblicato il favoloso ultimo disco, “I Döden” del 2014 (recensione qui), e che si è messa in testa di ripubblicare più o meno tutta la discografia (altro…)
(Dark Essence Records) Secondo lavoro per la band dell’ex chitarrista dei Vreid, Ese. Secondo lavoro con una formula che non cambia, anzi si intensifica. Descrivere il genere suonato dagli Slegest è tanto facile quanto immensamente difficile; la rabbia, la voce e pure la provenienza è decisamente black metal, però (altro…)
(Werewolf Records) Piccola gemma della loro sconfinata discografia, riscopriamo oggi, a undici anni di distanza, una raccolta di materiale mai uscito dei maestri finnici del Black Metal. Un’uscita pregevole atta a riscoprire un dischetto contenente un intero album mai prodotto ufficialmente e un demo di inediti. L’intro, (altro…)
(High Roller Records) Il secondo disco degli statunitensi Savage Master, lo dico subito, non mi ha convinto granché. Questi incappucciati del Kentucky (i volti degli strumentisti sono nascosti, si vede solo la procace singer Stacey Savage) (altro…)
(Obscure Abhorrence Productions/Dread Records) Uno split che racchiude black metal di ottimo livello, black metal completamente francofono, black metal intenso e trascinante. Infatti non si tratta del (altro…)
(UDR) Se vado a fare il conto di quante recensioni dei Saxon ci sono in archivio, mi viene quasi il mal di testa… d’accordo sui due full-“length”, “Sacrifice” e il recente “Battering Ram”; va bene anche le re-issue di “The Saxon Chronicles” e “Heavy Metal Thunder”; ma poi ci trovo, negli ultimi quattro anni, altri due live (ecco l’uno e l’altro), una raccolta e un dvd. (altro…)
(Despotz Records) In tutta sincerità, non mi aspettavo granché dal ritorno dei Sonic Syndicate. Avevo avuto modo di ascoltare e recensire il loro penultimo lavoro auto intitolato, e ricordo di averlo stroncato, per via di una certa tendenza a mantenere un piede (altro…)
(Iron Bonehead) Dopo quasi 10 anni gli australiani Spire arrivano al debutto con il full length. Certo, non deve essere facile comporre della musica che segua e progredisca lo stile dell’EP “Metamorph” (recensione qui), e forse è per questa ragione che serve tempo. Molto tempo. Un tempo necessario per (altro…)