PARADOX – “Heresy II. End Of A Legend”
(AFM Records) Sono passati ben trentuno anni da “Heresy”, primo capitolo dedicato alla crociata avviata contro i Catari, ritenuti degli eretici dalla Chiesa Cattolica. (altro…)
(AFM Records) Sono passati ben trentuno anni da “Heresy”, primo capitolo dedicato alla crociata avviata contro i Catari, ritenuti degli eretici dalla Chiesa Cattolica. (altro…)
(CD Baby) Tre tracce, di cui una intro; due brani sono un po’ pochi per potere avere una idea precisa sulle qualità di una band. (altro…)
(Signal Rex) Ad un lustro dal precedente lavoro, tornano i portoghesi Morte Incandescente, fieri portabandiera del black portoghese. (altro…)
(Svart Records) Band inglese che emerge dall’underground dopo essersi fatta notare con il debutto auto prodotto e un singolo, tanto da attirare l’attenzione dell’eclettica etichetta finlandese. Doom. Rock. Suoni vintage. (altro…)
(Seeing Red Records) Gli americani Holy Death, proprio non vogliono saperne di stare fermi: in 2 anni hanno pubblicato ben 4 EP, poi raccolti prontamente in un cd, per poi fare uscire finalmente il loro primo cd sulla lunga distanza. (altro…)
(InsideOut Music) “Come si fa a non amare i Dream Theater?”: quante volte vi siete sentiti dire questa frase? Beh, io ci ho messo davvero tanto a farmeli prima piacere, poi apprezzare. Ma ora devo dire che sono in una fase della mia vita in cui posso dire che sono un gruppo, nel bene e nel male, fondamentale. Senza contare che a me piacciono le storie a lieto fine. (altro…)
(AFM Records) Finalmente un album di dannato e potente heavy metal! Ma è ovvio, Udo Dirkschneider non punta ad altro! In una scena che continua ad ammodernarsi, con look ricercati, con musica sempre più complessa ed arricchita di dettagli, tanto che le definizioni dei sottogeneri crescono come i funghi… in questo mondo di immagine e confusione, c’è chi rimane fedele alle radici, legato indissolubilmente al vero metallo. (altro…)
(Dark Force Records) Lo dico subito fuori dai denti: se non suoni la chitarra non potrai mai apprezzare davvero dischi come questo, è un fatto. Forse l’unica eccezione a questa regola è il nostro buon Turilli, in grado di creare piccole gemme sonore in grado di brillare di luce propria… (altro…)
(Personal Records) Si sono formati nel 2016 debuttando poi l’anno seguente. Ad oggi vantano una line up stabile che porta a questo secondo capitolo. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Finalmente! In occasione del trentesimo anno di deviata attività per questa bestia britannica dominata dal demoniaco Dani Filth, ecco che striscia fuori dagli abissi il tredicesimo patto, il tredicesimo commensale, la tredicesima luna piena! “Existence Is Futile” avvolge, coinvolge, provoca: un concept sulle paure esistenziali e dell’ignoto… un’idea nata prima della pandemia, anche se capace di collocarsi in questa dimensione temporale con geniale precisione, avvalendosi tra l’altro di una immensa cura figlia ‘del tempo libero e dell’assenza dei tour’. (altro…)
(Debemur Morti Productions) Cooperativa del black metal creata da norvegesi e finlandesi i Doedsvangr, nello specifico sono costituiti infatti dal cantante Doedsadmiral dei Nordjevel, il chitarrista e bassista Shatraug di Horna e Sargeist tra gli altri, l’altro chitarrista BST però è francese e milita nei (altro…)
(Pelagic Records) “Meridian”, il debutto della band belga è estremamente ricco, potente e coinvolgente. Un album che esprime i sentimenti di una persona persa, sola, abbandonata in un mondo desolato, cosa descritta metaforicamente grazie alle idee del nuovo membro della band, Stefan De Graef (Psychonaut), il quale mette in scena la storia di un individuo solo in una terra vuota, l’unico essere umano del pianeta, il quale è costretto a creare le sue teorie, dare un senso a tutti gli elementi della natura che lo circondano… ovvero i suoi unici compagni in questo scenario vasto e desolato. (altro…)
(AFM Records) Certe volte vai a colpo sicuro, nell’acquistare un disco. Di sicuro con i Burning Point non possono esserci dubbi di alcuna sorta. (altro…)
(Century Media Records) Chiudono la trilogia gli americani Gemini Syndrome, quella trilogia sulla vita iniziata con “Lux” del 2013 e continuata con “Memento Mori” del 2016 (recensione qui). (altro…)
(Dark Essence Records) Alle porte del trentesimo anno di attività, i leggendari Helheim firmano l’undicesimo patto. Band mitica, solida, con una line up quasi invariata in tutti questi tre decenni. Quando si suona da così tanto tempo, quando una band è così solidamente unita, sono solo due le strade possibili; la prima, la più ovvia e facile, è continuare a suonare la stessa musica, ripetendosi all’infinito nel nome di un marchio ben stabilito, di un pubblico fedele. (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Sono in circolazione da ben venticinque anni, con un invariato nucleo della band composto da N (voce), F (chitarre) e A (basso), artisti che in questa dimensione annullano la propria personalità sintetizzando il nome in maniera così fredda e decadente, una scelta legata alla loro visione orbitante attorno all’assenza di valore del genere umano. (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Debutta su supporto fisico, così, quasi a sorpresa e senza fornire informazioni, la one man band capitanata da Romain Paulet, il quale precedentemente era la mente che si celava dietro un’altra sua one man band, gli Erased Memory. (altro…)
(Hummus Records) Progetto nato quasi per gioco, per scherzo e composto dal batterista dei Coilguns affiancato da Jona Nido, ovvero il fondatore della Hummus Records. Inizialmente questo duo (ovvero i Closet Disco Queen) mostrava una tendenza prog rock e voleva essere ‘una versione senza talento dei The Mars Volta’ (cit.), tuttavia poi le cose si sono evolute, sono andate avanti, si sono inerpicate lungo i sentieri sconnessi ma seducenti della perversione musicale, caricando poi su questa strana carovana altri due musicisti, Kevin Galland e Chadi Messmer, i quali rappresentano l’altra metà, i The Flying Raclettes. (altro…)
(Metal Blade Records) Sono passati ben nove anni dall’ottimo predecessore di “God Ends Here”, ma niente sembra aver scalfito la potenza e la rabbia degli Aeon. (altro…)
(Black Lion Records) Il rischio di ogni progetto portato avanti da una sola mente artistica è quello di rendere giocoforza il prodotto che ne esce troppo personale. (altro…)
(Steamhammer/SPV) Dopo il ripensamento che ha generato il più breve scioglimento nella storia del metal, qualche anno fa, ecco un nuovo capitolo del pirata tedesco per eccellenza, pronto a regalarci un altro tassello della sua altalenante discografia. Intendiamoci, molti sono stati i successi musicali e commerciali del biondo chitarrista, ma ci sono anche tanti momenti molto meno ispirati. (altro…)
(Metal Blade Records) Certo non deve essere facile per una band death Metal arrivare al dodicesimo album, specie se la qualità media dei lavori è quella proposta dai polacchi Hate. (altro…)
(Emanzipation Productions) Una band che nell’underground ha sempre mantenuto la testa alta, facendosi conosce in giro anno dopo anno. Sette album in studio, militanze eccellenti che poi hanno lasciato, come Bo Summer degli Illdisposed. “Soul Collector” è il quarto album, pubblicato dalla band nel 2000 per Mighty Music. La (altro…)
(Emanzipation Productions) La Emanzipation Productions ristampa questo oscuro e dimenticato album dei Corpse Vomit. I danesi pubblicano questo album nel 1999 e nel formato CD, successivamente conoscerà (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Greci sino al midollo, i Cult Of Eibon propongono un black davvero classicissimo, pieno di tempi veloci, forsennati, con una voce alterata al punto giusto e una altrettanta giusta dose di epicità e phatos. (altro…)
(Diamonds Prod.) Settimo album per gli italiani Athlantis, forti di una line up in parte riconfermata, in parte rinnovata. La novità più corposa è l’ingresso di Stancioiu dietro le pelli, giusto per dare un rinforzo bello pesante alla parte power dei nostri (come se ne avessero avuto bisogno…). (altro…)
(Vendetta Records) Non tuonano dalla Scandinavia questi blacksters anonimi, questo quintetto volutamente misterioso, come potrebbero far pensare moniker e titolo, ma ci sono vicini, visto che provengono dal nord della Germania. (altro…)
(Eclipse Records) Dopo sei o sette anni di attività, finalmente con una label. Gli americani The Stone Eye portano il loro sound al prossimo livello, verso una meritata visibilità, coinvolgendo con il loro mix a cavallo tra le epoche, epoche anche molto lontane tra loro, sia per stile musicale che stili di vita. (altro…)
(Season of Mist Underground Activists) È un nome che circola da un po’ di tempo, ma solo ora il duo polacco arriva al debutto, avendo precedentemente pubblicato solo materiale come demo e split. Formatisi nella prima metà dello scorso decennio, i Misanthur offrono un black metal molto personale, sicuramente traendo ispirazione da un ampio ventaglio di generi più o meno vicini al metal, mantenendosi marcatamente lontani dal blackned tipico delle bands dell’est. (altro…)
(Apollon Records) Si sono formati l’anno scorso nel pieno del caos planetario, sono ben in sette, provengono da svariate bands (The Lust-O-Rama, Kvelertak, Motorpsycho, Nashville Pussy, e molte altre) e dopo una manciata di singoli ora vogliono conquistare il nuovo mondo, quello post-pandemico, offrendo del rock’n’roll pungente, accattivante, lontano da legami, ma capace di abbracciare un po’ tutto, dal punk al rock psichedelico, da rock spaziale a quello più terreno, terrestre, coinvolgente… senza tralasciare (quasi) nulla nel mezzo. (altro…)
(Music for The Masses) Solo dei matti metterebbero in discussione una realtà musicale che da quasi quarant’anni resiste nel territorio metal italiano e non solo. Artisti che hanno condiviso il palco con mostri sacri del genere e non, come Metal Church, In Flames, Deep Purple… impossibile citarli tutti, ve lo assicuro. (altro…)
(Signal Rex) I Nigrum Pluviam sono il classico esempio di come si possa fare della sana musica estrema senza per questo usare in modo furioso le pelli o vomitando riff super veloci. (altro…)
(Svart Records) Tra echi del passato, sonorità vicine al rock di fine anni ’60 e primi ’70, una personale grazia e inventiva, i Dust Mountain presentano il loro debut album. Nel 2016 Toni Hietamäki (già membro di Oranssi Pazuzu e Waste Of Space Orchestra) e (altro…)
(MDD Records) Ci hanno messo oltre un decennio per arrivare al debutto i blacksters tedeschi Caradras, band formata da membri ed ex membri dei Frigoris. Negli anni (dal 2013 in poi) hanno suonato un bel po’ di concerti, forti del loro demo “Ex Nihilo” uscito nel 2015… poi un altro demo due anni fa e, finalmente, l’impegno necessario per comporre e dar vita ad un full length, questo oscuro e magnetico “Schattenkönige”, un disco registrato e prodotto dal quartetto, senza l’aiuto di tecnici esterni, tranne per il master che è stato curato da Markus Stock (Empyrium, The Vision Bleak). (altro…)
(Personal Records) Due parole sono necessarie per descrivere questo gruppo che, non lasciatevi fuorviare dagli idiomi francofoni, è brasiliano: avantgarde e macabro. (altro…)