AVANTASIA – “Ghostlights”
(Nuclear Blast Records) So che il parere dei miei colleghi sarà pressoché unanime, ma a costo di essere l’unica voce fuori dal coro dirò: “Ghostlights” mi sembra l’album più debole degli Avantasia. Certo, stiamo parlando di una band che ci ha abituato a lavori eccellenti, (altro…)
(Napalm Records) Tante cose sono cambiate in casa Serenity dai tempi di “War of Ages”,
(Qua’ Rock Rec.) Con la parola crossover si riuscirebbe a riassumere lo spazio musicale nel quale i Pulse – R si muovono. C’è tuttavia anche il rischio che non sia sufficiente. Ragionando in maniera più ampia, lo stile dei Pulse – R è composto da un insieme sonoro mutevole e diversificato nelle sue dinamiche.
(Autoproduzione) Con Armonite siamo nella maniera del prog che incastra insieme diversi elementi. Il prog che assembla parti e stili di musica classica, rock, jazz, elettronica, world music e altri orizzonti sonori. Tuttavia Paolo Fosso, tastierista, compositore e arrangiatore, usa tutto questo per
(Black Lodge Records) Gli Eternal (of Sweden, per distinguerli da tutte le altre band con questo nome) informano fin da subito il recensore di essere amici dei Sabaton: hanno partecipato a diverse edizioni del loro Open Air personale, e cantano le backing vocals su tutti i loro ultimi dischi.
(High Roller Records) Basta il riff portante di “Sirius” per comprendere tre cose: i Lethal Steel sono svedesi, e quindi appartengono a quella incredibile ondata di NWOSHM che ha generato, fra gli altri, Enforcer, Striker, RAM, Screamer, Steelwing, Helvetets Port,
(Argonauta Records) Una parola dal suono quasi onomatopeico il nome di questo gruppo veneto. Quasi a rimandare agli oscuri e inquietanti suoni di apertura di un album col botto. La matrice dei nostri è decisamente Doom, ma le
(Iron Bonehead Productions) Piccola premessa: nel mondo musicale o segui la moda o crei la moda. In entrambi i casi sei nel gruppo che prima o dopo sarà “la massa”. C’è però una piccola percentuale di gruppi
(Bakerteam Records) Ottimo esordio per gli Eleventh Hour, band giovane (fondata nel 2014) ma incredibilmente sicura dei propri mezzi, e soprattutto capace di una proposta originale. Dopo una intro spaziale, “Sunhine’s not too far” colpisce per la potenza del sound
(Ghostrecord Label) M Rock è Pietro Zanetti, autore dai trascorsi punk con Alternative Religion e poi Templebeat e Metal Music Machine. “Walking Alone” è il suo primo album da solista e svela uno scenario hard rock con qualche tinta di street, il tutto secondo i canoni del genere e risultando in tal modo immediato
(autoprodotto) Un metallo gotico pesante, tagliente e coinvolgente che tuona dalla Danimarca. Metallo intenso, metallo possente, il quale vanta una singer -Maja Schønning- veramente
(Earthquake Terror Noise) Primo full length per Surge Assault, quintetto Ravennate nato nel 2011 e con un EP all’attivo intitolato “The First Division”, uscito nel 2012. La potenza e l’aggressività sprigionate in questo album è annichilente, grazie alla capacità dei nostri di mescolare varie
(No Colours Records) Il Black dalla Russia ha sempre suscitato nel sottoscritto un enorme fascino. Ecco quindi arrivare dall’Ucraina (insomma, sempre territori russi sono) questi Kzohh, qui alla seconda prova su lunga distanza. Dopo un’intro
(Iron Bonehead) E ringraziamo pure che ci sono le pause di un paio di secondi tra una traccia e l’altra! I Chthonic Cult scelgono la formula dell’EP per il proprio debutto sfoggiando quattro canzoni che fanno della velocità di esecuzione il
(Avantgarde Music) Quattro pezzi pazzeschi, in una interpretazione letale del black metal. Gli inglesi Old Forest sono apparsi nel ’98 per poi sparire dopo il debutto. Un
(Svart Records) Rock psichedelico made in Finland. Arrivano al secondo album, dopo un debutto strepitoso (
(Hellthrasher Productions/Fallen Empire Records/Duplicate Records) Gruppo danese al debutto, I Serpents Lair propongono un platter senza molti compromessi. Una maestosa intro apre a una serie di tracce lineari ma molto
(Great Dane Records) I francesi Power Fuel dopo due album in studio, decidono di incidere un tribute album agli Slayer, nonché omaggio a Jeff Hanneman. Dieci canzoni, dieci inni immortali (l’elenco lo trovate in fondo a queste righe) ripresi fedelmente e con una produzione pulita, ma contemporaneamente troppo tesa
(Massacre Records) Dopo “Hypetrace” (rimando alla mia recensione
(autoproduzione) Un quartetto italiano in controtendenza. E per diverse ragioni. Nascono quasi per caso come cover band strumentale. Poi l’evoluzione, il cantante.
(Blood Harvest Records) Come dicevo nell’uscita precedente (
(Bakerteam Records) Ho sentito la prima nota dell’intro e ho pensato: “ecco, sono nostrani”. Beccati! Non che sia un difetto. Anzi, se questi sono i risultati, ben venga che siano abitanti della penisola. Essendo amante del Folk poco Folk e tanto Epic ho accolto subito positivamente il combo, una
(Massacre) L’album di debutto degli svizzeri Broken Fate è qualcosa di estremamente orecchiabile, ma non nel senso che “The Bridge Between” sia commerciale. L’album è del sano metal fatto con thrash, modern metal e un’attitudine hard rock un po’ Metallica dell’era da classifica. Il
(Tradecraft /T-Boy / UMG) Ormai avevo perduto ogni speranza. Confesso che le ultime due uscite discografiche dei Megadeth mi hanno lascito con l’amaro in bocca,
(Massacre Records) In attesa del settimo album, già annunciato, la Massacre ha la bella idea di ristampare i primi due dischi dei tedeschi Scanner, passati abbastanza inosservati all’epoca. “Hypertrace”
(autoproduzione) Un duo dalla russia. Musica totalmente strumentale. Sette tracce (più due bonus) di puro metallo arricchito dalle più ampie influenze: si passa dal black al gothic, toccando il djent e senza
(Tyrannus) Lo scenario è quello della morte legata a tematiche occulte. Il sound è un black metal della prima ora, dunque ancora ammalato delle melodie care al death metal. Un universo gelido e oscuro il sound dei cileni Black Grail, più di tutto irruento e nervoso perché le canzoni sono il frutto
(UDR) Giungono al terzo album gli Inglesi C.O.P. UK, band proveniente da Sheffield, città da cui provengono i mostri sacri Def Leppard. Sarà proprio la band capitanata da Joe Elliot una delle influenze principali dei nostri, soprattutto
(AFM Records) Festeggiano ormai undici album, i tedeschi Brainstorm: e chi fermerà, ormai, questa macchina power prevedibile ma ottimamente oliata? A noi mediterranei piacciono di solito altre sfumature del genere, soprattutto quando esso si mescola con il prog o con il folk: ma in Germania
(Moribund Records) Comincia con un’intro di cinque minuti il nono album in studio degli scellerati Dodsferd. Urla di disperazione e rassegnazione aprono a quattro lunghe tracce che ridisegnano leggermente le coordinate stilistiche dei greci. Ecco quindi che la seconda canzone si apre con due
(Autoproduzione) No beh, qui ragazzi esageriamo col ‘trash’… Con un titolo che è tutto un programma, arrivano al debutto su EP i capitolini Blodiga Skald. Pur con tutta la buona volontà nell’essere beceri e ‘gnoranti, i nostri non ce la fanno a non essere
(House Of Mythology) Ulver… Dove eravamo rimasti? Ah si, l’album con l’orchestra del 2013. Poi, a parte la bellissima quanto improbabile cooperazione con i Sunn O))), niente. Fino ad
(Massacre) Se gli Hatesphere riescono ad avere ancora una fan-base ben marcata, questo “New Hell” che di nuovo ha solo la prima parola del titolo, renderà le cose immutabili. Niente è cambiato e nulla dimostra di avere qualcosa in più o in meno nel thrash-death dei danesi. “New Hell”, ennesimo
(Witching Hour Prods) Ritornano, a distanza di un anno dal precedente “Tibi Et Igni” i Polacchi Vader, una delle band più prolifiche del panorama metal mondiale, nonché vere e proprie istituzioni in
(Dead Center Prods) Gli Ungoliantha registrano e Munruthel missa e masterizza il tutto e al suo fianco, nel missaggio, anche il batterista reclutato per l’occasione, Dmitry Kim. Dunque