LACERATION – “I Erode”

(20 Buck Spin) Secondo album per Laceration, formazione proveniente dalla Bay Area, ma musicalmente devota alla scuola death metal che, tra Tampa e New York, dettava legge all’inizio degli anni ’90. (altro…)

(20 Buck Spin) Secondo album per Laceration, formazione proveniente dalla Bay Area, ma musicalmente devota alla scuola death metal che, tra Tampa e New York, dettava legge all’inizio degli anni ’90. (altro…)

(Hells Headbangers) Quinto album per gli statunitensi The Lurking Corpses, il primo da un decennio a questa parte per una band che dal 2001 porta in giro per il mondo il proprio horror metal. “Lurking After Midnight” è un disco divertente e piacevole, ma ha il difetto di essere a dir poco disomogeneo. (altro…)

(CDH / Self Release) Un’altra opera della orchestral opera project francese! In quindici anni di attività hanno saputo mostrare un lato profondamente diverso del black metal, un lato sinistro e intensamente orchestrale, lontano da chitarre e riff estremi… quasi la immensa colonna sonora di un film che mette in luce ogni paura umana, ogni fobia… ogni dannazione. (altro…)

(Karisma Records) Cosa ci fa un artista norvegese con una canzone che vanta un titolo in italiano? Eccovi la spiegazione! Lars è anche il tastierista dei progsters norvegesi Wobblers, un musicista che tra un disco e l’altro ama esprimere il suo lato artistico personale e libero dalle -comunque poche- regole della band principale. (altro…)
(Kyrck Production & Armour) Erano sette anni che non si avevano notizie dei Limbonic Art, ovvero di Daemon, multistrumentista titolare e da tempo del progetto Limbonic Art. Vidar ‘Daemon’ Jensen è un’icona del black metal (altro…)
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(Invictus Productions) Quindicesimo anno di attività per gli olandesi Lucifericon, nati per l’appunto nel 2009 per mano dell’ex bassista dei Destroyer 666, Rob Reijnders, e del chitarrista Anton Heesterbeek, il quale, insieme allo stesso Reijnders, militava negli ottimi Sun’s Blood. (altro…)
(Dusktone) Estrosamente di nuovo con noi Laetitia In Holocaust, combo prog metal dalle tinte oscure. Intitolano il proprio quinto lavoro “Fanciulli D’Occidente” Stefano G. e Nicola D.A. i pilastri fondamentali (altro…)

(Sun And Moon Records / Total Darkness Propaganda) Dopo un promo uscito ben tra anni fa, molto apprezzato nell’underground, arriva finalmente il debut album per gli ungheresi Lidérc, pubblicato in CD dalla Sun And Moon Records, mentre Total Darkness Propaganda ne ha curato la versione in cassetta con una tiratura limitata a 160 copie. (altro…)
(Virgin Music / Universal Music Italia) Little Albert è Alberto Piccolo, uno dei due chitarristi dei Messa, ed è un progetto nel quale Piccolo si destreggia brillantemente nel blues-rock, pur con esili momenti jazz e cose dalle sembianze stoner. Alberto Piccolo suona la chitarra, le tastiere, canta i suoi testi, dei quali quattro è coautrice Sara (altro…)

(Dark Essence Records) Dietro ai Lethe ci sono due personaggi con un curriculum pesante. La vocalist Anna Murphy dei Cellar Darling, anche ex-Eluveitie, mentre l’altro componente qui si ‘firma’ come Tor-Helge Skei, ma siamo davanti al leggendario Cernunnus dei Manes, dei Manii e degli Høstsol! (altro…)
(Iron Shield Records) Al secondo album in pochi anni di attività i bavaresi Lesson In Violence che prendono il proprio nome da una canzone degli Exodus, sicuramente una band di riferimento per i thrasher tedeschi che denotano anche qualche comunanza con i Vio-Lence e soprattutto i Testament. Circa (altro…)

(Magnetic Eye Records) E dopo ben dodici anni dalla loro formazione, ecco arrivare il primo album sulla lunga distanza per i Leather Lung. In mezzo, tanta gavetta, tanti live e tanti EP. (altro…)

(AFM Records) Superano il ventennio di attività i Leaves’ Eyes, fatto che celebrano con il decimo album in carriera, la decima saga nordica, un inno agli antenati, alle grandi leggende, alle tradizioni intramontabili. (altro…)
(Amor Fati Productions / Extraconscious Records) Il Belgio sta diventando sempre più produttivo per quanto riguarda il black metal e questi Lhaäd, parte dello stimato collettivo Nox Entity, che comprende anche artisti del calibro di Entartung, Rituals of the Dead Hand e Wolven, giungono al loro secondo disco. (altro…)
(Autoproduzione) Vorrei innanzitutto complimentarmi con i Last Rites per la presentazione così dettagliata di questo loro EP; oltre ai brani ed alle note biografiche, la formazione ligure ha allegato anche i testi dei brani e alcune interessanti chiavi di lettura con cui approcciarsi ad essi, facilitandone la comprensione e consentendo di addentrarsi pienamente nel loro mood durante l’ascolto. (altro…)
(Pelagic Records) Il promo di “Much Unseen Is Also Here” di Lustmord è arrivato in redazione da diverse settimane, ma ad esso ci si approccia solo pco prima della sua uscita e quasi dispiace di non averne usufruito, ascoltato, reso una possibile colonna sonora della propria vita nell’arco di queste settimane! Lo (altro…)

(By Norse Music) È il secondo album del collettivo composto da Lindy-Fay Hella e Dei Farne, ovvero Roy Ole Førland anche della black metal band Malignant Eterna. Pensando a Lindy-Fai, la mente va subito dentro quei territori folk, quelli introspettivi e magici della sua band principale, i Wardruna; ma in questo progetto ecco materializzarsi una libertà compositiva senza confini, un dimensione sonora che esalta la voce dell’artista, offrendo ampi orizzonti a divagazioni pop, rock, neo-folk, dark elettronica, ambient, prendendo ispirazione ed evolvendo una base stilistica ispirata a Depeche Mode e Chelsea Wolf. (altro…)

(Personal Records) Opera di un unico polistrumentista e cantante brasiliano, la realtà Litosth è qui al suo terzo album in pochi anni. Un’opera davvero ben scritta e suonata, in cui si sente la padronanza dell’autore in fatto di strumenti e voce. (altro…)

(Moribund Records) Dopo un intro tanto inquietante quanto assurdamente celestiale, ecco che i messicani Luciferian Rites ricordano a tutti chi sono, di che pasta sono fatti, ricordano al mondo che in Messico loro sono tra i massimi esponenti del black, quello vero, quello essenziale, quello disperato, quello che non cerca modernismi o addolcimenti di alcun genere. (altro…)
(Nuclear Blast Records) “Fallen Angel” infiamma da subito con il suo riff svelto tra Deep Purple e Black Sabbath, con passo svelto e un fare trascinante. “At The Mortuary” presenta invece un riff cadenzato ma è una canzone che ha i suoi momenti agili con Johanna Sadonis a (altro…)
(Nordvis Produktion) Pura e devota invocazione di energia primordiale con questo debutto della svedese Linnea Hjertén, un album che rappresenta una fusione ultraterrena di folk etereo ed ambient rituale progettata per alimentare una esperienza sonora meditativa. (altro…)

(Punishment 18 Records) Terzo album per Myriad Lights, formazione milanese fondata nel 2006 dall’allora diciassettenne chitarrista Francesco Lombardo, per esordire tramite Underground Symphony nel 2012 con “Mark Of Vengeance”, ottimo esempio di heavy metal roccioso e melodico. (altro…)

(AOP Records) Molto interessante il debutto solista di Linus Klausenitzer, virtuoso bassista conosciuto principalmente per aver suonato per un decennio con gli Obscura, incidendo con essi gli album “Akroasis” nel 2016 e “Diluvium” nel 2018. (altro…)

(Prophecy Productions) Forse la diversa provenienza li rende meno noti, ma il trio olandese Laster -qui al quarto capitolo- mi ricorda una sola ed unica band… o per meglio dire la versione psicotica e tossica dei una sola ed unica band: i Vulture Industries! (altro…)

(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Prolifico questo duo francese, il quale dopo il debutto dell’anno scorso, quell’ottimo “The Eternal Harvest” (recensione qui), replica ora con il secondo album, sempre in collaborazione con l’eclettica e connazionale Les Acteurs de L’Ombre Productions. (altro…)

(Fireflash Records) Quarto album per gli svedesi Lancer, a distanza di ben sei anni dal precedente “Mastery” (recensione qui), il quale fu un lavoro fin troppo ispirato dal power tedesco, molto gradevole ma privo di personalità. (altro…)

(Drakkar Entertainment / Soulfood Music) Questo album è uscito nel 2022 in forma di autoproduzione ma viene ora ristampato dalla Drakkar con un lotto di pezzi acustici come bonus, i quali aggiungono al titolo originario “Full Circle”. I Lost Zone sono italiani ma guardano sostanzialmente agli Stati Uniti e infatti mostrano nel loro (altro…)
(autoproduzione) Esordiscono nel 2012 i Locus Animæ e ad oggi sono un’espressione interessante del metal che gira in Italia. La band racconta in italiano storie legate al mondo delle fiabe. Una visione onirica e trasfigurata della vita e della realtà. L’uso di due voci, femminile e maschile, con la prima che segue linee melodiche stile (altro…)

(AFM Records) Un manipolo di musicisti con un passato dalle parti del prog metal (Cydonian), ma anche del doom e del black (Lacrimas Profundere, Wolves Den ed Equilibrium), i quali -con questo progetto- si lasciano andare a qualcosa di più fruibile, più pop… un metal moderno e sfarzoso, ricco di dettagli che spaziano dal goth alla dark wave, strizzando anche l’occhio pure Neue Deutsche Härte tipica del loro paese… tanto che -guarda caso- la band è stata creata dal chitarrista degli Eisbrecher, band tedesca appartenente proprio a quella corrente. (altro…)
(Sentient Ruin Laboratories) Lucifixion è una nuova realtà statunitense che sacrifica sé stessa al verbo del black metal. Una registrazione lo-fi e ispirata alla prima orda del black metal, quello scandinavo è l’essenza di “Trisect Joys Of Pierced Hearts”. Registrazione caotica (altro…)

(Noise Appeal Records) Tanto anni ’90, divagazioni post rock, prog, indie, noise, ma anche un po’ punky, con un’aura dark wave che aleggia sull’atmosfera a tratti malinconica materializzata da questo trio austriaco, il quale ci regala otto brani ai quali risulta difficile resistere, in quanto coinvolgenti, provocanti, ipnotici ma anche accattivanti. (altro…)

(Southern Hell Records / Nero Corvino / Kold Cave Productions) La Sicilia è la patria di questo split che ospita due band, ovvero due sue figlie immonde votate al black metal. La prima band è l’eterna Malauriu, formazione dalla discografia ben nutrita e valorosa rappresentante del black metal più truce e classico che (altro…)

(Shadow Kingdom) Davvero coinvolgente “Shattered Vanity”, secondo album degli statunitensi Leathürbitch, i quali etichettano il loro stile come ‘Portland Sleaze Speed’. (altro…)

(Ad Noctem Records) Terzo full length per Levania, formazione ferrarese inizialmente dedita a sonorità prettamente gothic metal per poi spostarsi, complici vari cambi di formazione, verso un più moderno metalcore, pur conservando una forte componente goth. (altro…)

(Karisma Records) Non vi basta il superlativo prog dei norvegesi Wobbler (qui la recensione della loro ultima fatica)? Perfetto, allora eccovi Lars, il loro tastierista che, preso da un’esuberanza creativa tra un disco e l’altro della band principale, pubblica ora il suo album di debutto come solista, rimanendo ovviamente in quella multicolore galassia prog rock degli anni ’70, con il suo libertinaggio musicale, i suoi strumenti vintage -tastiere in primis-, con i suoi groove dinamici e quelle linee vocali ipnotiche che ricordano colleghi connazionali quali i Tusmørke (ovviamente anche loro con la Karisma!). (altro…)