ABYTHIC – “Dominion Of The Wicked”
(Iron Bonehead Productions) Nel metal il terzo album ha sempre un significato, quello di essere una prova per chi lo esegue. O si sfonda, o si affonda… diciamo che gli Abythic affondano, ma non in quel senso. Affondano il proprio suono in un sostrato doom molto accentuato, che poi però va a foraggiare un impianto sonoro molto più vicino al death svedese della prima ondata. (altro…)
(Metal Blade Records) È appunto il decimo album di questa colonna del thrash europeo guidata ormai dal solo Michael Stützer, valente chitarrista che ha visto la scomparsa di suo fratello Morten nel 2019, anche lui chitarrista e membro fondatore della band. Con Stützer a tenere ben solido il nucleo attorno al quale poi ruotano gli elementi della band, anche il
(Music for the Masses) Ricordo ancora quando, nel 2011, uscì “A new Day”, il sesto album degli Arachnes: i fratelli Caruso si presentavano ancora una volta in grande spolvero, ma forse la grande stagione del power/prog italiano era ormai finita, e infatti il disco ebbe una diffusione relativamente limitata (uscì in poche copie fisiche). Per 
(Elevate Records) Che bella sorpresa (per me, dato che sono attivi da oltre vent’anni) i serbi Alogia! Questo è il sesto disco dei balcanici, il secondo in lingua inglese, ed esce a ben sei anni di distanza dal precedente:
(Apollon Records) Dietro a questo progetto solista si cela Krizla, il flautista dei norvegesi Tusmørke. Per quanto eclettici ed imprevedibili, i Tusmørke spaziano tra folk e prog rock… ma questo percorso solitario del loro membro cambia completamente direzione, allontanandosi completamente dalla musica della band principale. 

(Napalm Records) Dopo un solo singolo, gli Ad Infinitum si sono immediatamente accasati presso la Napalm Records, che ha dato loro massima fiducia nella pubblicazione del debut. E direi che la fiducia è stata ben riposta: 
(AFM Records) Dopo il discreto “Life Is Not Beautiful” (
(Satanath Records / Duplicate Records / Black Blood Records) Duo composto dal batterista e tastierista russo Aleksey Korolyov (ex Taiga, anche boss della pubblicante Satanath Records) e dal tedesco Tino Thiele (boss della Ewig Records oltre che attivo con Metamorph, Wulfgar, Phreneticum e altre band/one man band), impegnato in un black dal sentore atmosferico, drammatico, con interessanti divagazioni doom.
(Pride & Joy Music) Incorniciato da una copertina veramente punitiva, il secondo album di questo ‘Projekt’ (esatto, con il termine in tedesco) vede protagonista la cantante tedesca (ma di stanza in Bulgaria) Ani Lozanova, che aveva debuttato sulla scena metal nell’ormai lontanissimo 2011. “A Time Called Forever” contiene
(Godz Ov War Productions) Debutto per i canadesi che sciorinano il death metal con dei riff veloci, turpi, tenebrosi e con qualcosa che rievoca gli Slayer degli esordi ma in una versione estrema. Quell’aria malsana e malata si ode nelle ispirate, veloci e dai toni degnamente death metal dei
(Autoproduzione) Dopo anni di onorata militanza nei Dragonhammer, il chitarrista romano Max Aguzzi si è messo in proprio e lancia con questo EP la propria carriera solista.
(Purity Through Fire) La matrice tedesca nel black metal degli austriaci Aussichtslos (il nome vuol dire qualcosa che è senza speranza, quanto ‘futile’) è ben percepibile, nonostante questo sound aggressivo ed epico 

(Pure Steel Records) Dopo che la ristampa di “When Heroes Fall” (
(Inverse Records) La band nasce nel 2008 in Finlandia sotto l’impulso di Nightderanger e Azul Corax, i quali restano di fatto un duo pur appoggiandosi a musicisti esterni anche nel 2011 per la registrazione di un demo. La Two-man band arriva poi a coinvolgere altri musicisti per l’album d’esordio “Obsidian” nel 2013. L’anno 
(Iron Shield Records) Seguo gli Angel Martyr di Tiziano Sbaragli dagli inizi, e cioè dai primi due demo (recensioni disponibili
(earMUSIC) Il titolo e non da meno il contenuto di questo ultimo album di Alice Cooper, vuole essere un omaggio alla scena musicale di Detroit. Registrato con il produttore Bob Ezrin (produttore per lavori com “The Wall” dei Pink Floyd e “Berlin” di Lou Reed, tra gli altri) anche lui di Detroit, l’album ha ricevuto i contributi di 

(autoproduzione) Chitarrista dei Toolbox Terror, autore di due raccolte di brani sinfonici e un album dove ha voluto omaggiare dei compositori hollywoodiani che lo hanno influenzato, ha approfondito lo studio della musica contemporanea nonché l’utilizzo degli strumenti
(Avantgarde Music) Contorti ed ultra tecnici. Gli italiani Ad Nauseam nacquero come band death metal (Death Heaven) ma presto cambiarono direzione e presero una strada tortuosa, stretta, buia, evolvendo infinitamente a livello compositivo e tecnico, tanto da dover cambiare moniker.
(Mandrone Records) Sorprendente album di debutto per Aliceissleeping, terzetto nato a Londra per mano della cantante e bassista Alice Dionis, nota per ricoprire gli stessi ruoli in seno alle geniali M.A.B.
(Onde Roar Records) Questo nuovo album completa un discorso iniziato con “Stati Alterati di Coscienza” e seguito poi con “Rito Apotropaico”. Un a trilogia legata all’inconscio, alla mente dell’essere umano e alla fragilità delle persone. I demoni interiori, le fobie, ansie, le paure quanto i limiti dell’essere umano sono
(Dead Seed Productions) Un album che passa per le mani di Keith Hillebrandt, produttore musicale, autore di suoni, esperto di missaggio e di remix che ha interagito con David Bowie e Nine Inch Nails, per citare due nomi illustri, il quale ha ben smussato e ordinato le idee degli Aborym. Il missaggio e masterizzazione sono di Andrea
(Into Endless Chaos Records) Ci sono voluti 18 anni per concludere il progetto dei tedeschi Anaelbasato sui quattro elementi e cominciato nel 2003. E i nostri chiudono decisamente in bellezza la loro quadrilogia, con un’opera chiaramente ispirata all’acqua.
(Blood Harvest Records) Ricordo ancora i demo tape che giravano fino a fine anni ’90. Spesso la qualità del suono era scarsa, per via dei pochi mezzi che le band avevano a disposizione.
(Century Media Records) Lo stile degli Asphyx è consolidato quanto strausato se si vuole ma non da meno di un certo effetto. L’album si apre con “The Sole Cure Is Death”, una canzone un po’ diversa dal solito registro Asphyx, visti i suoi suoni graffianti, la sua marcia spedita con progressioni tipiche ma venate da riff nervosi. La seguente “Molten Black Earth”
(autoproduzione) Celebrano i dieci anni di attività