DYSTERSOL – “The Fifth Age Of Man”
(Wormoledeath) Davvero un lavoro interessante questo secondo album degli austriaci Dystersol, formazione nata nel 2013 e con all’attivo il buon debutto “Welcome The Dark Sun. La band definisce il proprio stile come semplice modern metal; una descrizione in (altro…)
(Nuclear Blast Records) Parliamo di numeri. 35 anni di attività. Album numero 20 con ben 25 canzoni. A 54 anni compiuti la biondissima metal queen rifiuta il riposo e non solo pubblica un disco, ma -per la prima volta- un doppio album! Un doppio che celebra il metallo, esalta
(Blood Harvest) in questo brevissimo split, due gruppi a stelle e strisce tentano di comunicare al mondo il proprio amore per il death ed il black. In entrambi i casi, come era lecito aspettarsi, la componente brutal esce prepotentemente
(Archaic Sound) Se sei fondatore e spesso e volentieri sei pure l’unico membro di una ventina di gruppi, la domanda principale da farsi è: “che aspetto della musica estrema voglio mostrare con questo gruppo?” Detto fatto, i Domenag sono la parte doom rituale a
(Massacre) Thomas Gurrath, mente dei Debauchery, pensò a una trilogia definita “Trinity of Blood Gods”, un mondo che raccogliesse tutte le sue idee fatte da storie e personaggi
(Play/Rec) Le dita di
(Greyhaze Records) Non si può rimproverare nulla ai Deiphago. A loro non è mai importato niente di niente, neppure di aver cambiato nome per ben tre volte. Ma cosa si può dire a sfavore di un gruppo che nelle Filippine (si, avete letto bene) fa
(Saturnal) Secondo album per i Djevelkult, band che incarna in maniera ortodossa tutti i cliché del black metal della natia Norvegia. Lo stile del quartetto ricalca in tutto e per tutto gli stilemi imposti negli anni dai vari Darkthrone,
(Werewolf Records/Hells Headbangers) Band black metal e dark metal (rispettivamente) che si uniscono per dar vita ad un intenso split puramente orientato all’ambient basato su sintetizzatori. Due brani di oltre venti minuti,
(Iron Bonehead) Dai sobborghi di Detroit emerge, al debutto, questo purulento concentrato di malvagità rigorosamente in bianco e nero, in totale atteggiamento di controtendenza, di rifiuto della modernità, di menefreghismo spietato, il tutto
(Autoproduzione) Dopo “
(Buil2Kill Records) Resto sempre un po’ perplesso da queste uscite. Copertina, produzione… tutto professionale. Ma la musica è già sentita e risentita. Altra copia carbone degli In Flames. L’album sarebbe pure ascoltabile dalla prima all’ultima
(Avantgarde Music / Flowing Downward) Gli split hanno spesso scopi promozionali, sono una specie di compilation (o poco più) che mettono in mostra artisti simili evidenziando il pregevole supporto dell’etichetta di turno. Ma ci sono casi particolari (ad esempio
(autoproduzione) Sardo è questo thrash metal, nella direzione verso cui lo spinsero i Pantera ad esempio, senza dimenticare partiture di carattere djent metal. Un groove
(InsideOut Music) Allora… se si parla del caro vecchio Devin, io sono assolutamente di parte. Per me è assodato che è un genio nel suonare, cantare e comporre. Detto questo, da un genio
(Minotauro Records) Quattro anni fa il mastermind dei Dreamfire, Osirion, pubblicò “Atlantean Symphony”, il primo album del suo progetto solista orientato al neoclassico/ambientale. Un lavoro che richiese qualche lustro di intensa
(Goodfellas) Una delle cose che più mi intrigano nel recensire è la trasversalità, ossia quando la mia passione per la musica incontra altri miei interessi. È successo con i Tankard, che con il loro recente EP hanno esternato la loro
(Autoproduzione) I Dispersion sono di ritorno in Metalhead, vista la recensione del precedente
(Sepulchral Productions) La parabola che i canadesi avevano cominciato con l’EP “Per Aspera ad Pestilentiam” di un anno fa continua qui con un vero e proprio LP sulla lunga distanza. Ogni elemento che mi era piaciuto nella pubblicazione
(AFP Records) Ne hanno fatto di strada gli inglesi Desert Storm. Partiti circa un decennio fa come una sludge band abbastanza tradizionale, con gli anni il quartetto albionico è riuscito ad elaborare uno stile personale, facendosi apprezzare nella
(Vic Records) I Death Strike purtroppo non hanno concretizzato molto durante la propria esistenza negli anni ’80. Tuttavia negli anni ’90 il demo “Fuckin’ Death” che conteneva solo quattro canzoni, grazie alla Nuclear Blast divenne un album
(Andromeda Relix) Nati nel 2013 come Rider’s Bone, crescono e raccolgono una vasta esperienza live che li porta alla firma con l’ottima etichetta italiana e conseguente decisione di rinnovamento
(autoproduzione) Dopo il singolo “Dicembre” (
(Sun and Moon Records) Continua l’esplorazione storica della Sun and Moon Records, nell’ambito di questa entità denominata Dom Dracul. Un paio di anni fa pubblicò gli album “Cold Grave” e “Devil Dedication”
(Rockshots Records) Il sound di Göteborg si annida nel nuovo album Dying Awkward Angel, espresso in maniera lucida pur privandosi di eccessi rétro. “Absence of Light” riesce a suonare ancora attuale, progredito nei confronti dei canoni della scuola melodic
(Season of Mist) Deutrom è stato per cinque anni il bassista dei Melvins, ha fondato la Alchemy che pubblicò il primo album dei Neurosis, ma anche gli stessi Melvins tra gli altri. Produttore, musicista, compositore formatosi come studente di composizione in California, autore in
(My Kingdom Music) Smuovono un po’ il mercato i simpatici power metallers Drakkar, presenti in archivio sia con “
(Red Cat Records) Le chitarre dei Daylight Silence suonano squillanti, forti, piene. Aspetti fondamentali nel mondo dell’heavy metal, pur senza nulla togliere agli altri strumenti, ovviamente. Questi ultimi poi non devono essere da meno in fatto d’impatto, anche quando si limitano
(Nuclear Blast Records) Il neon. Tutto parte da quel neon. Quando uscì il primo video del singolo “Interdimensional Summit” si scatenò il finimondo. Un olocausto mediatico assurdo. Schieramenti di ‘pro’ in aperto conflitto con
(Ektro Records) Io non oso neppure immaginare cosa abbia spinto un gruppo attivo dal 1988 a produrre proprio ora il suo primo album, per giunta composto da soli cinque pezzi. Aspettarsi
(autoprod. / Hellbones Records ) Malinconico, decadente, comunque melodico “The Last Dream Arms”. Atmosfere remote e uggiose, tracciate da riff heavy, da intensi arpeggi e fraseggi melodici. Atmosfere un po’ My Dying Bride in cenni
(Spitfire Music / SPV) Torna ancora una volta, più immortale che mai, il super gruppo che vanta in line up il non plus ultra della scena hard & heavy… una line up che fa impallidire chiunque, visto che nomi come Castronovo, Corabi, Aldrich o Mendoza
(autoproduzione) Secondo singolo per i romani Discordant Hemispheres. Un nome che subito suggerirà al lettore la portata progressive della band. Il tutto
(Season of Mist) Undicesimo album per questo manipolo di metallari ucraini. Il black metal dei Drudkh nasce nei primi anni 2000 e suona da sempre come l’età d’oro del genere, ma nella maniera di quella terra dell’est del nostro continente.
(A Sad Sadness Song) Il nuovo lavoro dei Deadly Carnage è esattamente uguale ai precedenti. E proprio per questa ragione risulta completamente diverso, nuovo, originale, unico. E geniale. Il concept album va ben oltre le tematiche terrene,