DOGMATHICA – “Start Becoming Nothing”
(autoproduzione) Sardo è questo thrash metal, nella direzione verso cui lo spinsero i Pantera ad esempio, senza dimenticare partiture di carattere djent metal. Un groove (altro…)
(autoproduzione) Sardo è questo thrash metal, nella direzione verso cui lo spinsero i Pantera ad esempio, senza dimenticare partiture di carattere djent metal. Un groove (altro…)
(InsideOut Music) Allora… se si parla del caro vecchio Devin, io sono assolutamente di parte. Per me è assodato che è un genio nel suonare, cantare e comporre. Detto questo, da un genio (altro…)
(Minotauro Records) Quattro anni fa il mastermind dei Dreamfire, Osirion, pubblicò “Atlantean Symphony”, il primo album del suo progetto solista orientato al neoclassico/ambientale. Un lavoro che richiese qualche lustro di intensa (altro…)
(Goodfellas) Una delle cose che più mi intrigano nel recensire è la trasversalità, ossia quando la mia passione per la musica incontra altri miei interessi. È successo con i Tankard, che con il loro recente EP hanno esternato la loro (altro…)
(Autoproduzione) I Dispersion sono di ritorno in Metalhead, vista la recensione del precedente “Syntropy” e l’intervista con Deja Pejcic che hanno permesso di approfondire l’aspetto del post black metal dei trevigiani. Pejcic chitarra e batteria, Mattia Sottana voce e basso, realizzano (altro…)
(Sepulchral Productions) La parabola che i canadesi avevano cominciato con l’EP “Per Aspera ad Pestilentiam” di un anno fa continua qui con un vero e proprio LP sulla lunga distanza. Ogni elemento che mi era piaciuto nella pubblicazione (altro…)
(AFP Records) Ne hanno fatto di strada gli inglesi Desert Storm. Partiti circa un decennio fa come una sludge band abbastanza tradizionale, con gli anni il quartetto albionico è riuscito ad elaborare uno stile personale, facendosi apprezzare nella (altro…)
(Vic Records) I Death Strike purtroppo non hanno concretizzato molto durante la propria esistenza negli anni ’80. Tuttavia negli anni ’90 il demo “Fuckin’ Death” che conteneva solo quattro canzoni, grazie alla Nuclear Blast divenne un album (altro…)
(Andromeda Relix) Nati nel 2013 come Rider’s Bone, crescono e raccolgono una vasta esperienza live che li porta alla firma con l’ottima etichetta italiana e conseguente decisione di rinnovamento (altro…)
(Sun and Moon Records) Continua l’esplorazione storica della Sun and Moon Records, nell’ambito di questa entità denominata Dom Dracul. Un paio di anni fa pubblicò gli album “Cold Grave” e “Devil Dedication” (altro…)
(Rockshots Records) Il sound di Göteborg si annida nel nuovo album Dying Awkward Angel, espresso in maniera lucida pur privandosi di eccessi rétro. “Absence of Light” riesce a suonare ancora attuale, progredito nei confronti dei canoni della scuola melodic (altro…)
(Season of Mist) Deutrom è stato per cinque anni il bassista dei Melvins, ha fondato la Alchemy che pubblicò il primo album dei Neurosis, ma anche gli stessi Melvins tra gli altri. Produttore, musicista, compositore formatosi come studente di composizione in California, autore in (altro…)
(My Kingdom Music) Smuovono un po’ il mercato i simpatici power metallers Drakkar, presenti in archivio sia con “When Lightning strikes”, del 2012, che con l’ultimo (ed eccellente) “Run with the Wolf”: ecco dunque un EP (altro…)
(Red Cat Records) Le chitarre dei Daylight Silence suonano squillanti, forti, piene. Aspetti fondamentali nel mondo dell’heavy metal, pur senza nulla togliere agli altri strumenti, ovviamente. Questi ultimi poi non devono essere da meno in fatto d’impatto, anche quando si limitano (altro…)
(Nuclear Blast Records) Il neon. Tutto parte da quel neon. Quando uscì il primo video del singolo “Interdimensional Summit” si scatenò il finimondo. Un olocausto mediatico assurdo. Schieramenti di ‘pro’ in aperto conflitto con (altro…)
(Ektro Records) Io non oso neppure immaginare cosa abbia spinto un gruppo attivo dal 1988 a produrre proprio ora il suo primo album, per giunta composto da soli cinque pezzi. Aspettarsi (altro…)
(autoprod. / Hellbones Records ) Malinconico, decadente, comunque melodico “The Last Dream Arms”. Atmosfere remote e uggiose, tracciate da riff heavy, da intensi arpeggi e fraseggi melodici. Atmosfere un po’ My Dying Bride in cenni (altro…)
(Spitfire Music / SPV) Torna ancora una volta, più immortale che mai, il super gruppo che vanta in line up il non plus ultra della scena hard & heavy… una line up che fa impallidire chiunque, visto che nomi come Castronovo, Corabi, Aldrich o Mendoza (altro…)
(autoproduzione) Secondo singolo per i romani Discordant Hemispheres. Un nome che subito suggerirà al lettore la portata progressive della band. Il tutto (altro…)
(Season of Mist) Undicesimo album per questo manipolo di metallari ucraini. Il black metal dei Drudkh nasce nei primi anni 2000 e suona da sempre come l’età d’oro del genere, ma nella maniera di quella terra dell’est del nostro continente. (altro…)
(A Sad Sadness Song) Il nuovo lavoro dei Deadly Carnage è esattamente uguale ai precedenti. E proprio per questa ragione risulta completamente diverso, nuovo, originale, unico. E geniale. Il concept album va ben oltre le tematiche terrene, (altro…)
(Century Media) Nel 2013 i Death Alley nascono ad Amsterdam, poi due anni dopo il debut album “Black Magick Boogieland”. Questo “Superbia” è il secondo full length per una band che a tratti appare come se i (altro…)
(autoproduzione) Nell’ascolto di “The Great Solitude” si nota da subito la presenza dei synth. La formazione di Acquaviva Delle Fonti non presenta in formazione un tastierista, eppure i synth sono una cornice (altro…)
(Season of Mist) La band nasce come side project del chitarrista dei Bestial Warlust, allucinante esempio di estremismo musicale. KK ha cresciuto (altro…)
(Autoproduzione) Un EP dalle sembianze di un ‘demo’, per la resa sonora e globale dei cinque pezzi che contiene. Pezzi contrassegnati da un heavy metal granitico. Un debutto realizzato con i mezzi a (altro…)
(autoproduzione) Produzione underground abbastanza interessante, perché la band vi presenta un ventaglio di stili che va dal rock con cenni di psichedelia e prog, fino all’hard and heavy, passando (altro…)
(Leynir Booking Production/Black Widow Records) Primo album per Damnation Gallery, formazione genovese nata nel 2016 dalle ceneri di Insanity Hazard e STAG, fondendo lo stile vicino alla NWOBHM dei primi con l’inclinazione verso sonorità più vicine al thrash/death dei secondi, (altro…)
(Fantai’Zic Productions) Giungono al debutto i Dusk of Delusion, formazione francese nata nel 2016. Nonostante la recente nascita ed il fatto che stiamo parlando di un debut album, i musicisti coinvolti nel progetto non sono certo di primo pelo, trattandosi di (altro…)
(Iron Bonehead) I cileni Disembowel manifestano la propria appartenenza (leggasi ‘passione’) ai culti del Solitario di Providence. Howard Philip Lovecraft è lo scrittore che alimenta la vena creativa dei cileni, attraverso i suoi racconti la (altro…)
(Grimm Distribution/Todestrieb Records/Satanath Records) Lo sosterrò sempre, sino alla morte: certo doom è molto più maligno di tanto black pomposo e mascherato come i suoi componenti. I Dirty Grave sono protagonisti (altro…)
(Argonauta Records) Quarto album per Drive By Wire, formazione olandese che con questo lavoro giunge al decimo anno di attività. La proposta musicale della band guarda indietro all’hard rock (altro…)
(autoprodotto) Esplosivi! Debutto di puro heavy rock spensierato, allegro, ottimanente suonato e decisamente potente! Cantano di sensazioni, visione introspettive, feste (altro…)
(Punishment 18 Records) Ennesima opera di riesumazione da parte della Punishment 18 Records, non nuova nel riportare alla luce alcune formazioni valide cadute ingiustamente nel dimenticatoio. Questa volta (altro…)
(autoprodotto) Se cercate in giro, vedrete che i finlandesi Darklaid hanno all’attivo un album e che sono appartenenti al filone melodic black e post black. Ma la realtà è diversa e, secondo me più interessante ed originale. Una impostazione black c’è di (altro…)