THE HELLACOPTERS – “Through The Eyes Of…” (EP)
(Nuclear Blast Records) Esaltante ed eccitante divagazione per gli svedesi The Hellacopters! (altro…)
(Nuclear Blast Records) Esaltante ed eccitante divagazione per gli svedesi The Hellacopters! (altro…)
(Avantgarde Music) C’è Vladimír Pavelka dietro questa idea, lo stesso Vladimír dei Cult of Fire, del suo progetto solista omonimo e dei Death Karma. Una delle sue molteplici incarnazioni, delle sue illimitate espressioni artistiche. (altro…)
(Atomic Fire Records) L’assolata Costa Azzurra francese ha generato una band spavalda e feroce che ad oggi ha all’attivo tre album. “Negative Sun”, appunto il terzo album in nove anni per gli Heart Attack, è una (altro…)
(Nordvis Produktion) Folk nordico dagli Stati Uniti! Dietro il progetto si cela solo il compositore e polistrumentista Will Ott, il quale interpreta sette brani folk classici di origine scandinava, qui nuovamente arrangiati e riportati in vita con strumenti d’epoca, sulla scia di acts quali Faun, Forndom o Wardruna. (altro…)
(Autoprodotto) Tante idee, messe giù in modo chiaro negli intenti, suonate e rese più che bene. E capacità tecnica quanto basta. Insomma, qui gli ingredienti ci sono tutti per dire che siamo di fronte ad un buon disco. (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Ulteriore affilamento delle lame lungo il percorso stilistico che porta i francesi Hyrgal al terzo album, dopo il viscerale debutto “Serpentine” (recensione qui) e l’aumento della componente tecnica emerso sul secondo “Fin de Règne” (recensione qui). (altro…)
(Amor Fati Productions) Beh, non si può certo dire che questo duo tedesco non prenda sul serio la propria passione: al secondo lavoro sulla lunga distanza, vanno a confezionare un’opera piuttosto ardita, composta da sole tre tracce molto lunghe e articolate. (altro…)
(Transcending Obscurity Records) Ovvero Dave Ingram! Si, c’è lui dietro Hellfrost And Fire, insieme a Rick “Dennis” DeMusis, chitarra e basso, e il batterista Travis Ruvo (Echelon, Cropsy Maniac e altri). La voce dei celebri Benediction ed ex dei Bolt Thrower, leggenda inglese nella quale (altro…)
(Sun and Moon Records) Niente Norvegia, non certo dalla Francia e nemmeno dal Canada. Cile! Qui siamo nel purissimo ‘down under’, tra pendii maestosi ed un oceano imponente ma, diavolo, è impossibile non pensare alla maestosa e decadente potenza sonora di bands quali i Nocturnal Depression. (altro…)
(Mighty Music) Terzo capitolo per il viking metal dei danesi Heidra! Black/power metal, un senso epico, dettagli folk, tanta melodia, ritornelli travolgenti e growl estremi, spietati. (altro…)
(Eisenwald) Debuttano i danesi Heltekvad con il loro avvincente black metal medioevale… che poi è un debutto che vede protagonisti dei musicisti con già della esperienza, visto che vengono tutti da bands quali Afsky, Solbrud, Sunken e Morild. Black medioevale? (altro…)
(Gain – Fifth Island Music) Sembra incredibile, ma al dodicesimo album in carriera gli svedesi Hardcore Superstar riescono ancora a coinvolgere, ad essere dannatamente catchy, a sfornare una decina di brani granitici ed irresistibili. (altro…)
(Vertebrae / Hecatombe Records / Negre planY / Negra Nit distro) In un decennio di attività, gli spagnoli Hex non sono stati molto attivi. Pubblicarono un disco nel 2014, un altro nel 2019 ed ora tornano con questo EP il quale si rivela molto curato, intenso e sorprendentemente avvincente. (altro…)
(Vendetta Records) Incredibilmente, questa realtà danese esiste, udite udite, dal lontano 1996, ma solo ora giunge all’album di debutto, dopo una manciata di singoli, rilasciati per altro proprio in questi ultimissimi anni. Non so quanto lunga sia stata la gestazione delle tracce qui proposte, ma certo è che questa formula a due cantanti mi convince e non poco. (altro…)
(Time To Kill Records) Dopo l’album del 2009 “Memories from the Abyss” e fino ad oggi anche l’unico, Humator pubblicano finalmente un successore e il cui titolo è “Curse of the Pharaoh”. Intrisi di mitologia egizia quanto di argomenti fantasy, la band crea un (altro…)
(Svart Records) Suomi Rock, rock finlandese, rock strano come tutta la Finlandia stessa. In giro da un bel po’, dal 2003, questa band ha seguito un’evoluzione molto personale, specie se consideriamo le origini legate allo speed/thrash metal, poi cresciute verso lo stoner, attraverso il doom, fino al rock odierno, non libero da appesantimenti della musica estrema, ma capace di abbracciare melodia, groove, una intensità sonora sempre e comunque dominata da un’aura fondamentalmente tetra. (altro…)
(Napalm Records) Il dodicesimo album! Si! Sono dodici gli album, alle porte del trentesimo anno di carriera! E anche questa volta le carte ovviamente non cambiano, sempre e solo purissimo e pregiato metallo svedese, e questo perché esistono delle bands che devono per forza fare praticamente sempre la stessa cosa. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Se tutto il doom fosse così, vedremmo un rifiorire del genere oltre ogni più rosea aspettativa. Gli Hangman’s Chair sfornano con il loro sesto album una piccola gemma, a distanza di quattro anni dal precedente lavoro. (altro…)
(Southern Lord Recordings) L’organista svedese dopo l’ultimo album “All Thoughts Fly” (QUI recensito) e la sua apparizione nelle session per la BBC pubblicate dai Sunn O))) intitolate “Metta, Benevolence. BBC 6Music : Live on the Invitation of Mary Anne Hobbs”, eseguite durante un tour inglese proprio con (altro…)
(Music For The Masses) Band composta totalmente da musiciste e nella sostanza loro sono voce, basso, chitarre e batteria. Priscilla Foresti oltre al basso partecipa alle linee vocali con la frontwoman Greta Antico. Hellfox presentano un melodic metal di stampo scandinavo e da subito risalta all’orecchio la buona produzione (altro…)
(Caligari Records) Truculenti nel nome, nel titolo dell’album, nella copertina e, naturalmente, nel suono, gli Haalbuaer sono il classico esempio di come certi generi musicali non abbiano bisogno di chissà quale vena compositiva, quanto invece di una certa attitudine esecutiva, magari da esprimere in sede live in tutta la sua tracotanza e ignoranza. (altro…)
(Signal Rex) E chi ci avrebbe mai creduto? Un gruppo black finlandese che non butta tutto a puttane introducendo a forza, come uno stuzzicadenti in una cruna, dei ritmi festaioli… (altro…)
(Godz Ov War Productions) Zepar e Coffincrusher spaziano in questo EP di circa venti minuti tra sonorità cupe e tenebrose sia di stampo black quanto doom metal. Una commistione tra i due (altro…)
(Aesthetic Death / Death Scream Recordings) Formalmente questa pubblicazione risulta essere una collaborazione tra le due band russe Goatpsalm e Horthodox. Una sorta di split nel quale però le due entità invece di spartirsi (altro…)
(Brutal Records) Dalla regione di Atacama in Cile, un luogo infestato da uno dei tanti e desolanti nonché misteriosi deserti che popolano il nostro pianeta, arriva l’album di questa formazione dedita al (altro…)
(Fuel Records) Mostruosa opera prima della death metal band italiana. Stile possente e dinamico con qualche assonanza sparsa con Benediction e Bolt Thrower, impennate in stile thrash metal e melodic death metal, un groove serpeggiante (altro…)
(Nuclear Blast Records) Eravamo rimasti fermi al 2013, con un album che sembrava la fine del gruppo sin dal titolo… invece eccoci qui a parlare ancora della creatura di Mr. Tägtgren da noi più amata; un disco, diciamolo subito, che si assesta tra i grandi della discografia, di sicuro il migliore lavoro degli anni 2000 per il gruppo. (altro…)
(earMUSIC) Il primo live album degli Helemt viene pubblicato il 26 novembre del 2021 e dunque dopo oltre trent’anni di carriera. “Live and Rare” arriva da vecchi nastri custoditi dalla stessa band. L’album contiene un concerto registrato nel 1989 al (altro…)
(Indie Recordings) Notai i norvegesi Halcyon Days in occasione del secondo album “Rain Soaked Pavements & Fresh Cut Grass” (recensione qui), i quali seppero distinguersi per un metalcore di base, arricchito di tecnica, di idee, di spunti catchy, di linee vocali con doppia voce molto interessanti. (altro…)
(Svart Records) Un trip pazzesco. Un viaggio mentale. La jazzista, compositrice e poli strumentista finnica Iro Haarla si lascia andare e, apparentemente, devia verso il prog rock… solo che dal suo punto di vista le cose sono molto diverse, molto personali, favolosamente contorte, superbamente psichedeliche, un mix sublime di ambient, noise, musica, teatralità, post jazz. (altro…)
(Nordvis Produktion) Nuova creatura che emerge dalla prolifica e fredda Svezia. Sostanzialmente si tratta di una one man band, quella di Oraklet (Sons of Crom, ex Cryptic Death, chitarrista live di Lik), anche se l’artista si avvale di un batterista ed un violinista, quest’ultimo essenziale per dar forma a questa idea di black metal in un certo senso tradizionale, ma ricco di evoluzioni personali ed una impostazione che profuma di viking e folk. (altro…)
(Seeing Red Records) Gli americani Holy Death, proprio non vogliono saperne di stare fermi: in 2 anni hanno pubblicato ben 4 EP, poi raccolti prontamente in un cd, per poi fare uscire finalmente il loro primo cd sulla lunga distanza. (altro…)
(Pelagic Records) “Meridian”, il debutto della band belga è estremamente ricco, potente e coinvolgente. Un album che esprime i sentimenti di una persona persa, sola, abbandonata in un mondo desolato, cosa descritta metaforicamente grazie alle idee del nuovo membro della band, Stefan De Graef (Psychonaut), il quale mette in scena la storia di un individuo solo in una terra vuota, l’unico essere umano del pianeta, il quale è costretto a creare le sue teorie, dare un senso a tutti gli elementi della natura che lo circondano… ovvero i suoi unici compagni in questo scenario vasto e desolato. (altro…)
(Dark Essence Records) Alle porte del trentesimo anno di attività, i leggendari Helheim firmano l’undicesimo patto. Band mitica, solida, con una line up quasi invariata in tutti questi tre decenni. Quando si suona da così tanto tempo, quando una band è così solidamente unita, sono solo due le strade possibili; la prima, la più ovvia e facile, è continuare a suonare la stessa musica, ripetendosi all’infinito nel nome di un marchio ben stabilito, di un pubblico fedele. (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Sono in circolazione da ben venticinque anni, con un invariato nucleo della band composto da N (voce), F (chitarre) e A (basso), artisti che in questa dimensione annullano la propria personalità sintetizzando il nome in maniera così fredda e decadente, una scelta legata alla loro visione orbitante attorno all’assenza di valore del genere umano. (altro…)