HELLFUCK – “Diabolic Slaughter”
(Godz Ov War Productions) Il thrash degli HellFuck è ruvido, d’assalto, con influenze di Slayer e Kreator degli inizi. I musicisti polacchi non inseguono abbellimenti o arrangiamenti (altro…)
(Godz Ov War Productions) Il thrash degli HellFuck è ruvido, d’assalto, con influenze di Slayer e Kreator degli inizi. I musicisti polacchi non inseguono abbellimenti o arrangiamenti (altro…)
(Svart Records) Dalla cartella stampa emerge a caratteri cubitali un ‘NON è rock, NON è metal, è solo alternativo’. Ma anche questa è una descrizione forviante, una descrizione che non riesce minimamente a concepire un’idea di cosa si siano inventati questi due finlandesi, ovvero l’eclettico leggendario vocalist dei Reverend Bizarre, Sami “Albert Witchfinder” Hynninen, in compagnia di un certo Olli Hänninen, un rapper totalmente anticonformista che ovviamente rappa in lingua madre (cercatevi video di bands quali Hammaspeikko o Ronskibiitti –un esempio QUI– … con quest’ultimi che sembrano essere un incrocio tra una immagine death-thrash e rap allo stato puro). (altro…)
(Cherry Red Records) Voi stolti che inseguite il completamento della discografia degli Hawkwind, nel vostro scaffale che guardate con tanto amore, avrete – avremo! – un altro pezzo da aggiungere ai tanti che mancano. “We Are Looking In On You” è un live album che racchiude alcune registrazioni del (altro…)
(Season of Mist Underground Activists) Per una volta non è il terzo disco, bensì il quarto a decretare la maturità artistica di un gruppo. Gli Hierophant proseguono imperterriti a cambiare pelle, trovando poco poco alla volta una loro personale interpretazione della musica estrema. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Cosa succede se durante la noia mortale della farsa pandemica qualche amico alza il telefono e chiama qualche altro amico? O per meglio dire, cosa succede se cinque maghi svedesi di Göteborg, gente da sempre devota al melodic death, tra l’altro tutti passati -in una epoca o l’altra- per gli schieramenti degli In Flames, si incontrano? (altro…)
(Art As Catharsis) Pura pazzia. O sublime genialità. Un progetto con membri provenienti da molte realtà, Mr. Bungle compresi, il quale mescola veramente di tutto, senza un minimo limite o decenza: (altro…)
(earMUSIC) È una storia intensa quella degli svedesi H.E.A.T, i quali celebrano i primi tre lustri di esistenza con un altro disco poderoso! Prima? Sei altri album, tour favolosi a supporto di grandi quali Alice Cooper, Toto, Scorpions e Sabaton. (altro…)
(Massacre Records) Questo album è un prodotto che arriva da quell’universo definito come Bay Area, dunque thrash metal di un certo stampo e che anche grazie al cantato di Cody Souza. Il fratello di Nick ed entrambi figli del celebre Steve ‘Zetro’ Souza, l’epocale cantante dei monumentali Exodus, con il suo stridulo e gracchiante cantare rende il tutto ancora più aderente alla tradizione (altro…)
(Electric Valley Records) Verrebbe più semplice scrivere una disamina dell’album “ScorpKlub” che spiegarne come nasce e come è stato realizzato! James Kerr è un artista di Montreal che ha intrapreso progetti multimediali ed ha fatto strada creando delle gif, dunque immagini che si muovono, e collage spesso con il nome (altro…)
(Eönian Records) Disturbare la pace, rompere una certa armonia… sembra essere un titolo azzeccato questo degli americani Hailmary… ovvero una parentesi artistica dei più noti Leatherwolf. (altro…)
(Pelagic Records) Emerge da Philadeplphia il sound degli Hiroe, artigiani di un post rock che non presenta novità pur massimizzando le atmosfere e i conseguenti stati d’animo generati da tali ambientazioni. “Wrought” è un fluire, uno scorrere che annienta il tempo. Un (altro…)
(Nuclear Blast Records) È una dannazione la mia e quella di molti colleghi. Migliaia di bands sfornano ogni giorno nuova musica. Alle testate vengono sottoposti più album di quanti umanamente possa essere possibile ascoltare… sia nell’abito di una redazione che da parte del pubblico. Si cerca di far suonare più volte un album, si prova a carpirne i punti chiave, di entrare nei suoi meandri… cosa che spesso è affidata ad una dote innata. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Esaltante ed eccitante divagazione per gli svedesi The Hellacopters! (altro…)
(Avantgarde Music) C’è Vladimír Pavelka dietro questa idea, lo stesso Vladimír dei Cult of Fire, del suo progetto solista omonimo e dei Death Karma. Una delle sue molteplici incarnazioni, delle sue illimitate espressioni artistiche. (altro…)
(Atomic Fire Records) L’assolata Costa Azzurra francese ha generato una band spavalda e feroce che ad oggi ha all’attivo tre album. “Negative Sun”, appunto il terzo album in nove anni per gli Heart Attack, è una (altro…)
(Nordvis Produktion) Folk nordico dagli Stati Uniti! Dietro il progetto si cela solo il compositore e polistrumentista Will Ott, il quale interpreta sette brani folk classici di origine scandinava, qui nuovamente arrangiati e riportati in vita con strumenti d’epoca, sulla scia di acts quali Faun, Forndom o Wardruna. (altro…)
(Autoprodotto) Tante idee, messe giù in modo chiaro negli intenti, suonate e rese più che bene. E capacità tecnica quanto basta. Insomma, qui gli ingredienti ci sono tutti per dire che siamo di fronte ad un buon disco. (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Ulteriore affilamento delle lame lungo il percorso stilistico che porta i francesi Hyrgal al terzo album, dopo il viscerale debutto “Serpentine” (recensione qui) e l’aumento della componente tecnica emerso sul secondo “Fin de Règne” (recensione qui). (altro…)
(Amor Fati Productions) Beh, non si può certo dire che questo duo tedesco non prenda sul serio la propria passione: al secondo lavoro sulla lunga distanza, vanno a confezionare un’opera piuttosto ardita, composta da sole tre tracce molto lunghe e articolate. (altro…)
(Transcending Obscurity Records) Ovvero Dave Ingram! Si, c’è lui dietro Hellfrost And Fire, insieme a Rick “Dennis” DeMusis, chitarra e basso, e il batterista Travis Ruvo (Echelon, Cropsy Maniac e altri). La voce dei celebri Benediction ed ex dei Bolt Thrower, leggenda inglese nella quale (altro…)
(Sun and Moon Records) Niente Norvegia, non certo dalla Francia e nemmeno dal Canada. Cile! Qui siamo nel purissimo ‘down under’, tra pendii maestosi ed un oceano imponente ma, diavolo, è impossibile non pensare alla maestosa e decadente potenza sonora di bands quali i Nocturnal Depression. (altro…)
(Mighty Music) Terzo capitolo per il viking metal dei danesi Heidra! Black/power metal, un senso epico, dettagli folk, tanta melodia, ritornelli travolgenti e growl estremi, spietati. (altro…)
(Eisenwald) Debuttano i danesi Heltekvad con il loro avvincente black metal medioevale… che poi è un debutto che vede protagonisti dei musicisti con già della esperienza, visto che vengono tutti da bands quali Afsky, Solbrud, Sunken e Morild. Black medioevale? (altro…)
(Gain – Fifth Island Music) Sembra incredibile, ma al dodicesimo album in carriera gli svedesi Hardcore Superstar riescono ancora a coinvolgere, ad essere dannatamente catchy, a sfornare una decina di brani granitici ed irresistibili. (altro…)
(Vertebrae / Hecatombe Records / Negre planY / Negra Nit distro) In un decennio di attività, gli spagnoli Hex non sono stati molto attivi. Pubblicarono un disco nel 2014, un altro nel 2019 ed ora tornano con questo EP il quale si rivela molto curato, intenso e sorprendentemente avvincente. (altro…)
(Vendetta Records) Incredibilmente, questa realtà danese esiste, udite udite, dal lontano 1996, ma solo ora giunge all’album di debutto, dopo una manciata di singoli, rilasciati per altro proprio in questi ultimissimi anni. Non so quanto lunga sia stata la gestazione delle tracce qui proposte, ma certo è che questa formula a due cantanti mi convince e non poco. (altro…)
(Time To Kill Records) Dopo l’album del 2009 “Memories from the Abyss” e fino ad oggi anche l’unico, Humator pubblicano finalmente un successore e il cui titolo è “Curse of the Pharaoh”. Intrisi di mitologia egizia quanto di argomenti fantasy, la band crea un (altro…)
(Svart Records) Suomi Rock, rock finlandese, rock strano come tutta la Finlandia stessa. In giro da un bel po’, dal 2003, questa band ha seguito un’evoluzione molto personale, specie se consideriamo le origini legate allo speed/thrash metal, poi cresciute verso lo stoner, attraverso il doom, fino al rock odierno, non libero da appesantimenti della musica estrema, ma capace di abbracciare melodia, groove, una intensità sonora sempre e comunque dominata da un’aura fondamentalmente tetra. (altro…)
(Napalm Records) Il dodicesimo album! Si! Sono dodici gli album, alle porte del trentesimo anno di carriera! E anche questa volta le carte ovviamente non cambiano, sempre e solo purissimo e pregiato metallo svedese, e questo perché esistono delle bands che devono per forza fare praticamente sempre la stessa cosa. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Se tutto il doom fosse così, vedremmo un rifiorire del genere oltre ogni più rosea aspettativa. Gli Hangman’s Chair sfornano con il loro sesto album una piccola gemma, a distanza di quattro anni dal precedente lavoro. (altro…)
(Southern Lord Recordings) L’organista svedese dopo l’ultimo album “All Thoughts Fly” (QUI recensito) e la sua apparizione nelle session per la BBC pubblicate dai Sunn O))) intitolate “Metta, Benevolence. BBC 6Music : Live on the Invitation of Mary Anne Hobbs”, eseguite durante un tour inglese proprio con (altro…)
(Music For The Masses) Band composta totalmente da musiciste e nella sostanza loro sono voce, basso, chitarre e batteria. Priscilla Foresti oltre al basso partecipa alle linee vocali con la frontwoman Greta Antico. Hellfox presentano un melodic metal di stampo scandinavo e da subito risalta all’orecchio la buona produzione (altro…)
(Caligari Records) Truculenti nel nome, nel titolo dell’album, nella copertina e, naturalmente, nel suono, gli Haalbuaer sono il classico esempio di come certi generi musicali non abbiano bisogno di chissà quale vena compositiva, quanto invece di una certa attitudine esecutiva, magari da esprimere in sede live in tutta la sua tracotanza e ignoranza. (altro…)
(Signal Rex) E chi ci avrebbe mai creduto? Un gruppo black finlandese che non butta tutto a puttane introducendo a forza, come uno stuzzicadenti in una cruna, dei ritmi festaioli… (altro…)
(Godz Ov War Productions) Zepar e Coffincrusher spaziano in questo EP di circa venti minuti tra sonorità cupe e tenebrose sia di stampo black quanto doom metal. Una commistione tra i due (altro…)