REVEREND – “A Gathering of Demons” (EP / Reissue)
(Vic Records) Forse ai più il nome Reverend non dirà nulla, probabilmente ad altri dirà invece qualcosa, magari precisando che è la band nacque dopo che lo scomparso David Wayne lasciò i Metal Chruch. Si formano a Seattle sotto la spinta di Wayne e di alcuni musicisti coinvolti (altro…)


(Ashen Dominion) Dodicesimo album per la one man band ucraina, nella quale Astaroth Merc infonde sonorità parzialmente vicine ai primissimi Cradle Of Filth, ai Covenant oltre a un canovaccio sonoro definibile avant-garde ma soprattutto pesantemente influenzato
(Heart Of Steel Records/DeFox Records) Sono pochi gli album strumentali in grado di catturare la mia attenzione dall’inizio alla fine. Mi vengono in mente i classici come “Passion & Warfare” di Steve Vai, oppure “Surfing With The Alien” di Joe Satriani o ancora il primo lavoro dei Liquid Tension Experiment.
(Scarlet Records) Il primo album dei Reasons Behind è del 2014, si intitolava “The Alpha Memory” ed è recensito
(Soulseller Records) Neppure tre lustri di esistenza per la band svedese, giunta oggi al terzo album e sette anni dopo il secondo. Questi sanguinari scandinavi suonano con le loro belle distorsioni tipiche del death metal svedese dei primi anni ’90, addizionando al tutto un suonare vagamente
(Lupercalia Records) Ogni tanto è bello perdersi nei ricordi. La passione per la musica ‘dura’ è diversa per ciascuno di noi: per me si è cominciato col metal per poi scoprirne progressivamente le varie derive. E tra queste c’è l’hard rock ottantiano, pieno di rabbia e aggressività messe in
(Steamhammer / SPV) L’istituzione britannica Raven è del 1974 nonostante discograficamente parlando tutto ha inizio nel 1980 con un singolo. L’anno seguente è l’epocale album “Rock Until You Drop” a scrivere le prime pagine di una storia immensa. Salutato dopo decenni il batterista Joe Hasselvander, i fratelli Gallagher di Newcastle – quelli di Manchester
(InsideOut Music) Rikard Sjöblom è un musicista e poli-strumentista molto impegnato. Non solo ha una carriera solista, ma suona o ha suonato con Big Big Train, Bootcut e Beardfish, in aggiunta ai suoi Gungfly. Tutto comunque gira attorno il prog, al rock progressivo, un genere 
(Icons Creating Evil Art) Con la poderosa, eclettica ed enigmatica voce della front woman Urskogr, con l’ex batterista degli Entombed, Peter Stjärnvind, giungono dopo sette anni al secondo album gli svedesi Serpent Omega, offrendo un’opera 
(AFM Records) Gli Imperial sono a loro modo un caso raro. Perché sono nati per essere il gruppo di Nicolas Van Dyk, eppure poi sono diventati a tutti gli effetti un gruppo vero e proprio, in cui le personalità dei singoli musicisti coinvolti hanno dato il loro contributo. E che personalità, visto che c’è il cantante degli Evergrey e
(Karisma Records) Lezione di storia. “Flying Colours” uscì originariamente nel 1978… forse molti di voi non erano ancora nati. Ruphus. Una band che riscontrò un grande successo all’epoca pertantao non poteva restare priva di
(Shove Records / Moment of Collapse) Inizierà un viaggio per coloro che si approcceranno al nuovo album dei Rise Above Dead. Oltre mezzora
(ViciSolum Productions) Questo è il progetto parallelo di Tobias Jacobsson e Johan Fridell dei Netherbird. “Ofärder” è il terzo EP pubblicato dai Riket (il secondo è un live) e nel primo di esordio “Avarter” del 2016, vedeva anche la
(Rafchild Records) Gli scozzesi Runemaster, che dopo tre EP pubblicano finalmente un full-length, si propongono esplicitamente l’obiettivo di esplorare gli aspetti più mistici
(Novus Records) Se c’è ‘Raven’ nel monicker, si tratta di symphonic o gothic metal… e gli esordienti Ravenlight, dall’Irlanda, non vengono meno a questa legge empirica! Il loro “Project Genesis”
(Art of Melody Music/Burning Minds Music Group) Penso che questo secondo disco dei Room Experience sia probabilmente l’incarnazione stessa del rock/metal melodico di questo decennio. Una musica morbida, certo, ma non
(autoproduzione) Arriva una nuova cantante per il quinto album dei
(Lay Bare Recordings) Per fare un disco fatto bene occorre prima di tutto divertirsi facendo musica. Ed è proprio quello che fanno i componenti di questo gruppo. Più che un album vero e proprio, sembra di ascoltare una sessione di 
(Gates of Hell Records) Non avevo trattato benissimo “
(Dry Cough Records / Nerve Altar / Rope Or Guillotine) Debuttano i canadesi Resent, mostro lacerante nato nel 2017 e con all’attivo un solo demo. Poche informazioni sulla band, tranne il fatto che sono capaci di
(Spikerot Records) Debut album per Ruinas, nuova band formata dall’ex Machetazo Rober (voce / chitarra / basso / synth) e Angel (batteria). È abbastanza difficile etichettare con un genere preciso la musica dei Ruinas.
(Punishment 18 Records) NWOTHM, o in qualunque modo vogliate chiamarla, per i milanesi Ruler, qui al terzo album: nel loro sound riverberano molte radici degli eighties,
(Punishment18 Records) Gli italiani Razgate sono arrivati al terzo disco, quello che di solido deve dare la conferma definitiva della bontà del gruppo, oppure viceversa decretarne la fine inesorabile. Per i nostri, possiamo optare per il primo caso. “After The Storm… The Fire!”
(Gates of Hell Records) La Gates of Hell ci invia un 7’’ split di due band incredibilmente lontane geograficamente, ma unite dal sound NWOTHM e naturalmente
(WormHoleDeath) Il chitarrista spagnolo Tino Hevia è in forza fin dalla fondazione nei power metallers spagnoli Darksun, che ho seguito con piacere negli anni 2000;
(Pure Steel Records) Erano tornati sul mercato nel 2015 con “
(Black Widow Records) La sommaria istantanea dell’album “Jet Black” è quella di essere un riassunto bello ed esaltante, nonché magico e spettacolare del rock britannico a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, al contempo una perfetta
(AFM Records) Ero rimasto estasiato, due anni fa, da “
(Sleazy Rider Records) Sono lieto di ricevere notizie dei Revoltons, una delle band power italiane più originali e interessanti: l’ultimo disco, dal chilometrico titolo “