THRESHOLD – “European Journey”
(Nuclear Blast) I Threshold non hanno certamente bisogno di presentazioni, e negli ultimi anni si sono affermati come una delle formazioni di punta del prog metal ‘classico’, quello che (a mio parere per fortuna!) (altro…)
(Wolfshade Records) Di Steve Fabry e del progetto The Nightstalker si è già scritto in altre occasioni (
(Caverna Abismal Records) Altro punto a favore per il Metal portoghese. I Tod Huetet Uebel sono un duo al debutto, con un Black che dopo poche note calme comincia ad incendiarsi. Il cantante ha un estro che lo
(Prog Sphere) Fa piacere vedere arrivare alla redazione di MetalHead un disco che viene dal Libano: la musica è, è stata e sempre sarà uno strumento per superare le barriere e gli odi fra i popoli e, in questa condizione storica particolare, fra Medio Oriente e Occidente…
(Iron Bonehead Productions) Questo folle duo indiano sembra aver fatto centro al primo colpo. La proposta musicale risulta deviata fin dal titolo dell’EP, ma è la musica vera e propria a lasciare quantomeno interdetti. La
(Beyond…Prod) Meno di mezzora. Pezzi che a fatica arrivano ai 3 minuti. La solita band lurida e grezza impegnata in un grind core senza umanità? NO! I Throne Of Molok, italianissimi anche
(Hells Headbangers) Fa sensazione ascoltare questo split dopo la scomparsa di Jim Konya (Metalhead lo ricorda
(Century Media) Terzo album in poco più di tre anni per gli Statunitensi The Shrine. Le note biografiche li descrivono come l’anello mancante tra Black Sabbath e Black Flag, definendo il loro sound con il nome “Psychedelic Violence”. La descrizione è piuttosto azzeccata, in quanto le sonorità
(Horror Records) Da Belfast, Irlanda del Nord, i Terminus propongono il loro debut strettamente legato alla fantascienza di Isaac Asimov: il monicker omaggia il pianeta scelto da Hari Seldon per l’istituzione della Fondazione, mentre molti dei brani sono dedicati ai protagonisti del celeberrimo ‘Ciclo’.
(Massacre Records) Viste le foto del combo e di come si acconcia stavo quasi per passare la recensione ad altri… E invece la mano per fortuna ha mosso il mouse sopra le tracce mp3… Così ora mi ritrovo a recensire una band che pur facendo dell’immagine pacchianissima un
(Aracnophobia Records) Tornano in pista, con un lungo ep, i polacchi Thy Worshiper”, che mi avevano colpito non poco l’anno scorso con il loro terzo full-“length” “Czarna Dzika Czerwien” (recensione
(Electrica Caelestis / Casus Belli Musica) Sempre difficile scrivere di ambient e sia esso di tipo industrial, dark, electro e tutte le altre varianti possibili. L’ambient che circola in questi anni è qualcosa di vago e indefinibile.
(Pulverised Records/Comfort Point) Mi trovo in difficoltà a definire questi americani. Sembra di ascoltare una colonna sonora di un qualche horror di serie B trasmesso in seconda, anzi terza serata. Una sorta di Death svedese americanizzato
(Wild Kingdom) Sfrontato, spudorato e direttissimo hard rock svedese da parte di questi Gloria Story. Qui abbiamo per le mani un singolo, tratto dall’imminente album “Greetings From Electric Wasteland”: rock old school, voce a toni alti, riff
(Autoproduzione) Sono insieme da pochissimo tempo i The Arisen, composti da musicisti di Lione e Saint Etienne. Kévin Paradis ha suonato la batteria nei Svart Crown, Krisiun, nei Seth e in tante altre band. Un elemento certamente valido.
(Autoproduzione) Nessuno potrà dire che questa coppia di musicisti non crede in ciò che fa. Direttamente dalla nostra penisola arriva una proposta musicale a dire il vero poco battuta dai gruppi italici. Trattasi di un metal pomposo,
(Nordavind Records) Esordio sulla lunga distanza per i Portoghesi Terror Empire, band che ha all’attivo l’EP “Face The Terror”, dove già si intravedevano ottime doti compositive ed una certa personalità. Il thrash metal proposto dal combo
(Dark Essence Records) Il “terzo tentativo” di Tchort e Bloodpervertor, gli ex chitarristi dei Carpathian Forest, si chiama “Born In Thorns”, nato nelle spine… e non dimentica la tradizione presentandosi con quel 666 ben visibile in copertina, la
(Tokyo Jupiter Records) Ci sono molti modi di concepire il metal e tutte le sue sfumature: c’è chi lo concepisce come una valvola di sfogo, chi come un genere dove i tecnicismi sono d’obbligo, altri
(Kscope) Terzo lavoro per i TesseracT. Nessun cambio radicale nel suono, diciamolo subito. O forse si? Si sente maggiormente la parte ritmica di basso e batteria, mentre le composizioni sono come al solito piuttosto intricate, richiedendo così più ascolti per essere comprese appieno. Ma ecco
(Blastafuk Records) Adoro le uscite della Blastafuk Records, etichetta Australiana dedita al metal estremo, che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede nel
(Torn Flesh Records/Winterwolf Records) Torna Eric Horner con la sua creatura, i Throne Of Malediction, ed arriva così al terzo full length sempre prodotto in pura autonomia, questa volta con diversi guest selezionati tra i precedenti membri della band. Una
(Despotz Records) Nella seconda metà degli anni ’90, gli svedesi Tad Morose produssero un paio di album di alto livello: le fortune della band sono poi andate scemando nel corso del periodo successivo, portando addirittura a un decennio di inattività (2003-2013).
(Art of Propaganda) Dopo un silenzio di 12 anni tornano i Thorenbreed. Ne sono passati di anni e loro si sono evoluti da band death metal ad un combo di black metal veloce e brutale. Naturalmente la componente death di una decade fa non è completamente svanita. Ecco perché il black
(Behemoth Productions) Atmosfere pesanti, oscure. Letali. Il black della one man band italiana The Unchaining guarda a Burzum, ma punta anche a qualcosa di più viscerale, senza dimenticare immensi passaggi atmosferici esaltati da suoni dolci, violentati da vocals feroci. C’è
(Svart Records) Mi aspettavo molto da questa release, visto che nel gruppo milita un membro degli Ancient Ones. Difatti, leggendo il flyer, sembra proprio che la nascita del gruppo sia stata dettata dalla necessità di dare spazio alle forti esigenze compositive di Mr Corpse. Va detto fin dall’inizio che le sonorità
(Autoproduzione) Sembrano uscire dalla Bay Area questi Thy Fallen kingdom, band in realtà proveniente da Singapore con una genuina passione per il thrash anni ’80.
(Satanath Records/Metallic Media) Forse certi paesaggi spersi nella federazione Russa sono compatibili con certi generi, con suoni che si orientano sul DSBM e l’atmosferico. Con “Gaia”
(Autoproduzione) Ten Seconds Era è un fenomeno musicale emergente sospeso tra l’alternative rock e qualche spunto grunge, due generi a volte coincidenti, e l’aggiunta di qualche puntata nel metal. I ginevrini si propongono con melodie semplici
(Mongol Metal) Pensavate di averle sentite tutte? Le sorprese nel mondo dell’heavy metal non finiscono mai! Mongol Metal è una associazione musicale che sostiene e promuove band provenienti dal paese di Gengis Khan: nel sound delle formazioni sotto contratto (tre in tutto)
(Satanath Records) I The hell sono la risposta serba agli ormai compianti Morbid Angel. Portatori del verbo death, i nostri aprono le danze con un’intro recitata per poi cominciare a pestare giù duro. Il cantante, più che cantare, declama. Declama le sorti del mondo e di tutte quelle anime che
(Napalm Records) Prendiamo dello stoner, ma anche del sano southern… magari anche del dark blues. Aggiungiamoci una voce polverosa, opaca, ai confini tra il grezzo spinto ed il growl tenebroso. Risultato? Il terzo album di questa band del Kansas! Lo dice la presentazione stessa: barbe lunghe, incolte e tanto -tantissimo- sudore. Amplificatori torturati, riff
(Musica Productions) Ottimo e ben curato death metal melodico dalla Siberia. Un death metal che ovviamente richiama a produzioni svedesi note, ma che è in grado di proporsi con originalità, efficacia ed un marcato gusto melodico in grado di rendere queste nove traccie coinvolgenti ed attraenti. La sofferenza, quel senso depressivo, sono manifestati con
(Punishment 18 Records) Da appassionato del genere, devo riconoscere, non senza soddisfazione che ultimamente il Bel Paese è una fucina di thrash metal bands, la cui qualità può tranquillamente reggere il confronto, se non addirittura superare quella di realtà estere. Basta pensare a gruppi come Irreverence, Sofisticator, Alkoholizer e Blindeath per rendersi
(Autoproduzione) Talvolta mi stupisco di come certi demo di bands semisconosciute suonino molto più convincenti di alcuni albums pubblicati da gruppi più famosi e blasonati. Certo, la tecnologia ha fatto passi da gigante, e l’era dei demo tape è superata da un pezzo, ma serve comunque un certo gusto per trovare le sonorità adatte ad un determinato