ZECKYBOYS – “Rude & Elegant”
(autoproduzione) Il punk dai riferimenti celtici è gloriosamente esercitato ad Ancona! I Zeckyboys suonano con maestria un miscuglio tra punk, folk, rock, accenni ska con richiami alla cultura irlandese e celtica. Il nuovo album “Rude & Elegant” si evidenzia per la sua capacità di coinvolgere, sia per i suoi molteplici momenti festaioli che una band di questo tipo può fornire, sia (altro…)





(Subsound Records) Il ‘demo perduto’ dei Zu, avant-garde/jazzcore band tricolore. I Zu lo pubblicano nel 1995, da allora hanno siglato quindici album, suonato con
(Godz Ov War Productions) Nel 2023 un EP, “IEI”, e quest’anno il debut album per Zørza, musicisti della Polonia dediti al post black metal. Suoni grintosi, squillanti, una voce in uno scream bruciato e scatenato. Si muovono su coordinate post black metal i Zørza, nonostante l’impalcatura dei pezzi siano basati su fasi
(Fiend Force Records / Massacre Records) Ben diciotto anni dopo il debut album omonimo, risorgono dalle tenebre i Zombeast. Nascono in Arizona e si cimentano in qualcosa che mette sullo stesso piano i Misfits, i The Cult attraverso il punk, il thrash metal e dunque diventa un fare crossover tra queste diverse componenti. Lo stesso 





(GMR Music) Mini EP per Zombiekrig, band svedese molto amata dai connazionali e semi sconosciuta fuori patria. Il genere proposto è un thrash metal che spesso strizza l’occhio al death ed al black. 
(Noble Demon) In Svezia la band di Zorn (ex Dark Funeral) nacque per far partire dal concetto musicale al quale sono giunti i Dimmu Borgir e i Dissection, con una evoluzione horror in stile King Diamond. “Where Hatred Dwells and Darkness Reigns” (
(Maxima Music Pro / Wings Of Destruction / Old Metal Rites Rec) Terzo full length (quarto se consideriamo il demo di debutto “Dismembered Human Race”, un lavoro a mio avviso di qualità tale da poter essere considerato un album a tutti gli effetti) per i calabresi Zora.
(Crazysane Records) Trascinante quanto ispirato noise rock di questo trio che vede costituirsi attraverso Nic Stockmann (battewrista, Heads. ed ex-Eisenvater) Chris Breuer (bassista, Heads ed ex The Ocean) e Felix Gebhard 

(Dying Victims Productions) In un’ipotetica figura geometrica, dove i vari angoli del poligono rappresentano i vari generi musicali, gli Zatyr sarebbero l’asse che congiunge l’heavy classico e il death svedese. Mai come in questo 
(Pure Steel Records) Ed ecco di ritorno gli Zarpa, genuini e pacchiani padrini dell’heavy metal iberico, dalle copertine sempre al limite del kitsch, che avevamo già conosciuto
(Arkeyn Steel Records) Solo una etichetta come la Arkeyn Steel poteva resuscitare dall’oblio i Z-Lot-Z, band texana di heavy/power/prog metal che ricorda da vicino i Queensryche
(Duplicate Records) Quarta opera per questa mostruosa creatura, origine di un suono oscuro e tetro che definire solo black metal è quasi uno sfregio. Perché qui si va decisamente sotto il livello del terreno, dove la
(Spikerot Records) Fango. Melma. Una palude malsana, fitta di vegetazione invadente, una vegetazione tetra e maligna, che cattura, risucchia la vita, consuma l’anima. Il debutto degli italiani Zolfo è totale putrefazione, assoluto decadimento, un
(Autoproduzione) Dopo tre full length ed un demo, è arrivato il momento per gli Zora di pubblicare un nuovo EP. Per l’occasione la band vibonese propone tre cover, legate da un filo conduttore. Tutti e tre i brani scelti hanno infatti in
(Zex Records) Sbocciano nel 2013 dalla scena canadese i Zex, alimentandosi di un punk verace e fatto con una sapiente dose di cliché degli anni ’70 del genere. Un
(Nordvis Produktion) Pubblicazione inusuale per la svedese Nordvis, solitamente impegnata in pubblicazioni più vicine al black, al folk o all’ambient strettamente nordico. Zachary Lucky è un giovane musicista folk canadese con
(Listenable Records) Kyle Alexander McDonald, voce e basso, e Christopher Lewis, batteria, hanno rifatto ciò che li sta rendendo unici. Autori di un metal psichedelico inquinato dallo sludge e doom, McDonald
(Ghost Label Rec.) Il niente, l’annullamento delle cose, lo zero. Il nome scelto dalla band Thiene, provincia di Vicenza, è semplice ma dal grande impatto significativo. I Zero provano a essere aggressivi e melodici attraverso il metalcore, il genere che ambisce
(Minotauro Records) Quinto album per gli statunitensi Zero Down, band che vanta una certa esperienza avendo condiviso il palco con Accept, Micheal Schenker Group, Paul Di’Anno e Motley Crue tra gli altri. La prima cosa che salta all’occhio di questo lavoro è la
(Doomentia) Mr. Hitchcock e Mr. Jacko, voce il primo e bassista e chitarrista il secondo, si esibiscono in un black metal percorso da diverse anime e identità, fino ad allontanarsi proprio da se stesso.