SONATA ARCTICA – “Talviyö”
(Nuclear Blast) Quando esce un nuovo disco di una delle tue band preferite, e in particolare quando questa band si è evoluta nel tempo e ha, sostanzialmente, abbandonato le sonorità per le quali ti piaceva, (altro…)
(Nuclear Blast) Quando esce un nuovo disco di una delle tue band preferite, e in particolare quando questa band si è evoluta nel tempo e ha, sostanzialmente, abbandonato le sonorità per le quali ti piaceva, (altro…)
(Metal Blade Records) Non era facile per i Sacred Reich, e non lo sarebbe per chiunque, che un album vero e proprio non lo incidevano dal 1996, “Heal”, ritornare (altro…)
(Militia Guard) Negli ultimi anni, i Saxon hanno bombardato i loro fans di ristampe, edizioni speciali e nuovi prodotti: molti di questi erano testimonianza di esibizioni dal vivo. (altro…)
(Naturmacht Productions) Per chi ha nella testa il black metal norvegese e magari di Bergen, Svadilfare è un’icona da seguire. Quattro album della one man band che vede (altro…)
(Scarlet Records) Il black/death dei capitolini è decisamente in forma. Gli Stormlord incastrano l’epicità e le atmosfere magniloquenti e orchestrali nel proprio tessuto (altro…)
(No Remorse Records) Heavy Metal pesantemente contaminato nel secondo disco dei greci Saboter, che mettono su una macchina da guerra niente male per gli amanti dei suoni più sporchi e massicci. (altro…)
(autoproduzione) Hardcore, djent metal e sfondi sinfonici sono il paesaggio sonoro di questa band italiana, con elementi disseminati tra il centro e il nord del nostro paese, ormai (altro…)
(InsideOut Music) Musicista un po’ particolare Nad, perché bravo a creare atmosfere attorno all’ascoltatore che inducono a loro volta particolari sensazioni. Terzo album solista, dopo (altro…)
(Pure Steel Records) I Sacrilege in questione sono l’heavy metal band legata alla NWOBHM, la quale negli anni ’80 raggiunse una certa celebrità a livello underground. Infatti il primo album omonimo, da tutti considerato (altro…)
(Dunkelheit Produktionen) Totale oscurità, massima decadenza con il funeral doom della one man band finlandese Shades of Deep Water. Secondo album, secondo percorso verso inferi pregni di pessimismo, pieni di angoscia, la colonna (altro…)
(Argonauta Records) Formatisi cinque anni fa, con in curriculum un demo ed un full, gli inglesi Sūrya danno vita ad un nuovo coinvolgente lavoro, che parla di umanità, di terra, di vita, di morte, di speranza e, forse, di azione per (altro…)
(autoproduzione) In attività da qualche anno e oggi gli Smoking Tomatoes rappresentano una coraggiosa e per certi versi raffinata realtà musicale. Coraggiosa perché i Pomodori Fumanti mischiano il rock e il power (altro…)
(Hammerheart Records) Il secondo album dei cileni Sol Sistere presenta il black metal nella sua più totale natura atmospheric. Un viaggio in paesaggi battuti dalle fredde chitarre elettriche, distorte (altro…)
(Nuclear Blast Records) Annunciato da una copertina forse troppo esplicita e ‘carica’, il successore del mediocre “The last Stand” finalmente ci mostra un minimo di verve: per chi scrive i Sabaton sono ormai andati tempo fa, (altro…)
(Avantgarde Music) Suicide Forest è un progetto nato nel 2016 per volontà del giovane polistrumentista statunitense Austin Kruger. Dopo un periodo trascorso come one man band, Kruger decide di unire (altro…)
(Negre Plany) Interessante split CD da parte della Negre Plany, succursale della label spagnola Negra Nit. Sono quattro le band presentate in questo platter, ognuna delle quali con un quarto d’ora a disposizione per ritagliarsi (altro…)
(Selfmadegod Records) Formazione death-grindcore polacca fondata da Robert Gasperowicz e nella quale ha militato anche Krzysztof “Docent” Raczkowski, compianto batterista dei Vader deceduto nel 2005. Nati verso (altro…)
(earMUSIC) Conoscete tutti Joe Satriani. Virtuoso della chitarra e maestro di molti, per esempio di Kirk Hammett dei Metallica, certo, come anche Alex Skolnick dei Testament, tra i tanti, ma anche di Steve Vai, uno (altro…)
(Steel Gallery Records) Il progetto del metalhead greco Vangelis Tekas giunge al terzo album: aiutato dal fratello Chris al basso, il nostro propone nove brani di power/prog (altro…)
(Flowing Downward) Instancabile la one man band americana capitanata da Damián “Elisa” Ojeda, che in circa cinque anni di attività ha pubblicato ben 15 album. “Circle Of Veins”, uscito indipendentemente a marzo ma poi pubblicato due mesi dopo dalla (altro…)
(NoiseArt Records) Ben cinque anni separano il secondo album degli Skull Fist, “Chasing the Dream”, dal terzo, questo “Way of the Road”: buona parte del ritardo è dovuto alle operazioni (altro…)
(Massacre Records) A due anni di distanza da “Welcome to the End”, gli Stormhammer si presentano con un sound e una immagine completamente rinnovati: aggressivi come non mai, (altro…)
(Sliptrick Records) Dopo “Bystander Effect”, tornano i giapponesi Saber Tiger per quello che è il loro quindicesimo album in studio: ancora una volta, metallo dal Sol Levante privo di amenità (volontarie o meno) e con tanta (altro…)
(AFM Records) La Neue Deutsche Härte può essere ostica, in parte a causa della lingua che, al netto della vulgata, chi scrive trova il tedesco piuttosto musicale, soprattutto però per quel modo di suonare pomposo, maestoso (altro…)
(Rotten Roll Rex) Spesso per mezzo del grindcore le band hanno espresso idee forti. Testi politicizzati, oppuri orientati in una certa direzione e in alcuni casi con ironia, in certi casi anche demenziale, a corredo. Lo stesso (altro…)
(Autoproduzione) I volenterosi sloveni SkyEye producono come debut un concept dedicato all’invasione del digitale nelle nostre vite: l’idea è interessante, lo sviluppo assai corposo (altro…)
(Final Earthbeat Prod. / Black Widow Rec.) Sepolcrali e gotici, sulfurei e maledetti i siciliani Sinoath, bellissima espressione del metal italico. La band è passata negli anni, dal lontano 1990, attraverso le forme (altro…)
(Argonauta Records) Ritorno sulle scene per Slow Order, band tricolore che si era messa in mostra nel panorama stoner grazie al debutto “Hidden Voices” del 2014 (recensione qui). A distanza di cinque anni, la formazione (altro…)
(Sliptrick Records) Ricordavo il nome degli Scarlet Aura perché sono stati in tour con i Rhapsody e gli Angra: per il proprio quarto album (il secondo con questo monicker, i primi due sono usciti come ‘Aura’) la band rumena fa le cose in grande! (altro…)
(Underground Symphony) Un disco di questo tipo non poteva che uscire per la Underground Symphony! Ensemble italo-cipriota-finlandese, i Sangreal sono la nuova creatura di Gianluca (altro…)
(Pride & Joy Music) Ricordate Kristoffer Göbel, prima voce dei Falconer? Il nostro si ripresenta sul mercato, forse un po’ in sordina, con un progetto dal nome singolare e dalla copertina punitiva, (altro…)
(InsideOut Music) SOTO! Si! Jeff Scott Soto! Il leggendario vocalist ex-Malmsteen! Terzo album del suo progetto solista omonimo! Dieci brani di metallo moderno, melodico e decisamente progressivo, coronato da linee vocali dannatamente fantastiche! “Origami” è un (altro…)
(Vacula Records) In oltre vent’anni di attività, giungono al secondo full length gli italiani Stormcrow, una di quelle band della scena black che sicuramente passa molto più tempo sui palcoscenici che negli studi di registrazione. Black (altro…)
(autoproduzione) Di Breda, dunque olandesi, dediti a temi occulti esposti in due EP. “Albedo” è appunto il secondo dei due, il primo del 2017 si intitola “Nigredo”, e contiene solo tre (altro…)